Roberto Gentili – La vittoria era fondamentale ed è arrivata. Messo alle spalle il passo falso del derby – allontanato parzialmente dal successo con lo Zorya di giovedì – la Roma lo butta definitivamente nell’armadio battendo 2-0 l’Empoli. Avviene tutto a fine primo tempo ed inizio ripresa. Al 42′ Pellegrini sblocca il risultato, Mkhitaryan ringrazia la traversa colpita da Abraham per sigillare il raddoppio (48′).
Spinto dalla firma sul rinnovo di contratto, Pellegrini disputa una gara perfetta. Gol a parte, il capitano romanista sprizza calcio ed è sempre al posto giusto, avanti come dietro. A proposito di dietro, da registrare la gara di Mancini. Rinvigorito dalla pausa di giovedì, il centrale è prezioso prima in copertura sulla sbavatura di Darboe – bene anche il giovane gambiano – e poi in avanti, dando il là al vantaggio. Sosta che ha fatto bene anche a Veretout. Ottimo anche Mkhitaryan, mentre Zaniolo non riesce a completare una bella gara fatta di accelerate, cui manca una guida ordinata e concreta.
LE PAGELLE
Rui Patricio 6 – Calmo nella gestione con i piedi, ostacolato dalla pressione toscana ed attento sul tiro di Mancuso.
Karsdorp 6,5 – Accompagna sempre l’azione staccandosi per andare al cross: il destro è però freddo e non ne sforna di buoni nel primo tempo. Nel secondo tempo, al contrario, invita Pellegrini al colpo di testa, mancato per un leggero ritardo. Arcigno ed attento in difesa.
Mancini 6,5 – “Vivere a colori“. La sosta di giovedì ci restituisce la versione ad alte tonalità. Mette una pezza sull’errore di Darboe al quarto d’ora, affronta e vince i duelli con l’attacco ospite. Approfitta dell’autostrada centrale per azionare Mkhitaryan ed avviare il vantaggio. Gara a colori, si ingrigiscono per un istante quando si perde Mancuso. Vede sventolarsi il giallo per aver fermato Di Francesco a campo aperto. Manca il gol di testa, ma la gara rimane di livello.
Smalling 6,5 – Pinamonti gli scappa un paio di volte: nella prima occasione il tiro sfiora al palo, in quella successiva spunta inaspettatamente da destra ma l’inglese è bravo a coprire con il corpo. Una volta uscito, non vive grandi problemi. Regge nel finale. (Dal 84′ Ibanez 6 – Prende in mano i compiti di Smalling e li esegue senza affanno).
Vina 6 – La fascia di sinistra continua ad essere quella più esposta: ogni volta che attacca, l’Empoli si sposta sulla sinistra. I meccanismi con Smalling non sempre funzionano, meglio quelli con Mkhitaryan. Un solo cross buono, a fine primo tempo per Pellegrini. (Dall’84’ Calafiori 6 – Ha una chance per mandare in porta Abraham, ma il lancio a tagliare è corto).
Darboe 6,5 – Prima in Europa ed oggi in campionato. La troppa sicurezza acquisita dalle giocate ragionate e concrete, lo porta a perdere una sanguinosa palla davanti all’area. Alto l’unico tiro. Per il resto della gara – interrotta per la richiesta di cambio – sparge pochi errori. Anzi. (Dal 64′ Cristante 6 – La diffida lo costringe ad una prestazione guardinga e non ne viene meno).
Veretout 6,5 – Tanti intercetti, seguiti dall’immediata gestione palla, sempre precisa e pulita. Gli riescono anche un paio di giocate di qualità.
Zaniolo 6,5 – Prestazione incompleta. Quando decide che è giunto il momento di accelerare non ce n’è per nessuno, ma al momento della scelta e del tiro si offusca. Mette anche un paio di cross, andati a vuoto. Ammonito per la perdita di tempo al momento di uscire. (Dall’84’ El Shaarawy sv)
Pellegrini 7 – Festeggia il rinnovo del contratto alla sua maniera: gol e gara di qualità. Delicato quanto basta il tocco che porta al vantaggio, lo sono anche i vari spunti che fornisce. Guida la Roma sprizzando calcio e ruba palloni. Sfiora anche la doppietta: il colpo di testa in corsa era comunque difficile da trasformare in gol.
Mkhitaryan 7,5 – Senza strafare è sempre al centro dell’azione, soprattutto offensiva, e risolve situazioni spinose, con la consueta eleganza. E così si fa vedere da Mancini ed imbuca Pellegrini. Felino nel mettere in rete la traversa colpita da Abraham. (Dal 90′ Zalewski sv)
Abraham 6,5 – Pellegrini festeggia per intero il rinnovo, Tammy a metà il compleanno. Pochi palloni giocabili, due tentativi di cross ed un tiro respinto: il primo da un difensore, il secondo dal solito legno – questa volta la traversa – che funge comunque da assist per il tap-in di Mkhitaryan. Vuole accendere le candeline per festeggiare i 24 anni, Vicario e Stojanovic però non gli permettono di spegnerle.