Roma-Fiorentina, le probabili formazioni e dove vederla. Dubbio Pellegrini, convocato Abraham

(Federico Sereni) – Dopo l’esordio positivo nell’andata dei playoff di Conference contro il Trabzonspor, la Roma è pronta al debutto in Serie A. José Mourinho è pronto a calcare ancora i campi del nostro campionato e avrà sulla sua strada la Fiorentina di Vincenzo Italiano, uno dei giovani allenatori più promettenti del nostro campionato. Per la gara è previsto il tutto esaurito, al netto della riduzione dei posti. Sono stati infatti venduti 25mila biglietti dei 28mila messi a disposizione. Secondo le previsione del club, i restanti 3mila dovrebbero essere esauriti entro il fischio d’inizio delle 20:45.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Nel 4-2-3-1 con cui lo Special One schiererà la sua Roma, il portoghese darà spazio tra i pali a Rui Patricio, in difesa Karsdorp e Vina gli esterni, al centro ci sarà Kumbulla a fare coppia con Mancini. Duo di centrocampo composto da Cristante e Diawara, toccherà a loro fare da diga alle spalle dei tre trequartisti che per l’occasione saranno Zaniolo a destra, Pellegrini al centro e  Mkhitaryan a sinistra. A loro il compito di rifornire l’unica punta che sarà Shomurodov. Inizierà con ogni probabilità dalla panchina invece l’altro grande acquisto in attacco, Tammy Abraham.

Dall’altra parte Italiano opterà per il modulo che più conosce, il 4-3-3 con Dragowski in porta, Venuti e Biraghi laterali e al centro Milenkovic ed Igor, che dovrebbe vincere il ballottaggio con Martinez Quarta. Tornato in maglia viola Nastasic, ufficializzato in mattinata. Il serbo non sarà però nella lista dei convocati. In regia Pulgar, Bonaventura interno destro e Castrovilli in vantaggio su Maleh. Ad affiancare Vlahovic – nel mirino dell’Atletico Madrid – saranno Callejon e Gonzalez, neo acquisto dei Gigliati.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Ibanez, Mancini, Viña; Cristante, Veretout; Zaniolo, Mkhitaryan, El Shaarawy; Shomurodov.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Diawara, Calafiori, Darboe, Villar, Bove, Pellegrini, Perez, Mayoral, Abraham.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.

ACF FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Pulgar, Castrovilli; Callejón, Vlahovic, Gonzalez.
A disposizione: Terracciano, Martinez Quarta, Ranieri, Terzi, Bianco, Benassi, Duncan, Maleh, Saponara, Sottil, Kokorin, Rosati.
Allenatore: Vincenzo Italiano.
Indisponibili: Amrabat.

DOVE VEDERE ROMA-FIORENTINA

RomaFiorentina sarà visibile solamente su Dazn. Il fischio d’inizio sarà alle 20:45. A raccontare il debutto in campionato dei giallorossi di Mourinho sarà Stefano Borghi. Commento tecnico affidato all’ex terzino giallorosso Federico Balzaretti.

Trabzonspor-Roma 1-2, le pagelle: Shomurodov al bacio, Ibanez ovunque. Zaniolo è presente al momento giusto

Roberto Gentili – Buona la prima. La Roma non stecca il primo impegno ufficiale. I giallorossi portano avanti il discorso qualificazione ai gironi di Conference League battendo 2-1 il Trabzonspor. A segno Pellegrini (55′) e Shomurodov (80′).

In difesa notevole la prestazione di Ibanez. Sin dalle prime battute, il brasiliano ferma ogni accenno di offensiva turca. Sugli esterni, Karsdorp e Vina spingono senza pungere. Entrambi però lasciano troppi buchi dietro. A centrocampo la manovra non è rapida, ma Cristante e Veretout non sfigurano. Shomurodov è il migliore della partita. Non si risparmia nel primo tempo quando recupera palloni su palloni e nel secondo dove fa un importante lavoro di movimento, fino a firmare il gol vittoria.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6,5 – I turchi arrivano al tiro nello specchio della porta tre volte nel primo tempo. In tutte le occasioni il portiere portoghese risponde. Le prime due conclusioni sono di Nwakaeme: la conclusione più insidiosa è quella sul primo palo, dove arriva senza problemi. Centrale il tiro al 20’. Bravo e attento alla mezz’ora sulla violenta conclusione di Hamsik. Viene sorpreso dall’incornata di Cornelius, che lo batte sul primo palo. Nel finale si allunga ed evita il pareggio a Hugo.

Karsdorp 6 – La vivacità del 32enne Nwakaeme lo mette più volte in difficoltà. La prima insidia della gara nasce nella sua zona di competenza: segue Nwakaeme, perdendosi però Hamsik che mette al centro, senza trovare nessuno. Arriva al cross diverse volte: la fretta lo porta però a servire cross poco utili. Da posizione defilata manda fuori regalando l’illusione del gol. Precisa la scivolata a fine primo tempo. Anche nella ripresa viene sopraffatto da Nwakaeme, soprattuto per via di imprecise letture.

Mancini 6 – Ci mette un po’ a carburare. Entrato in partita, risolve un paio di pericoli. In un paio di occasioni si fa impressionare dalla pressione di Djaniny. Viene sopraffatto dallo stacco del neoentrato Cornelius. Recupera terreno allungando l’angolo di Zaniolo, mettendo a disposizione di Shomurodov il pallone per il raddoppio.

Ibanez 6,5  Immediatamente impegnato nelle coperture degli spazi lasciati liberi dalle sviste dei compagni di reparto. A campo aperto non gli sfugge niente e nessuno. Rischia di mettere nei guai Vina con un passaggio ravvicinato e troppo forte: bravo e svelto nel fermare Gervinho. Anche nel secondo tempo controlla con attenzione l’ivoriano

Vina 6 – Nel primo quarto d’ora del primo tempo non tiene bene la posizione ed il gioco turco passa da lui. Prese le misure, è costante – e non sempre preciso – nel mettere assist. Si perde Peres, che servirà poi l’assist per il pareggi Cornelius. Copre poi sul danese a fine partita con un tempestivo colpo di testa. È l’intervento per considerare la prestazione sufficiente.

Cristante 6 – Numerose sono le palle che perde nei primi venti minuti e negli ultimi cinque del primo tempo. Il cambio posizione con Veretout lo porta a recuperare e a condurre una gara ordinata, seppur priva di spunti necessari in quella zona di campo.

Veretout 6 – Più composto rispetto a Cristante, soprattuto per l’impossibilità fisica. Un paio di uscite dal reparto non le fa con i tempi giusti. Suo il primo tiro della giornata: potente, non preciso. Con fermezza nel secondo tempo. (Dal 90′ Diawara SV)

Zaniolo 6,5 – Ritorna in campo per una gara ufficiale dopo un anno.  Al 22’ la punizione di Pellegrini gli passa davanti: non riesce a leggere la situazione facendola sfilare. Spento nel primo tempo, cresce nella ripresa tra strappi e dribbling. Così facendo avvia il gol di Pellegrini: recupera, supera tre uomini ed allarga per Mkhitaryan. Perdendo troppi palloni non riesce a salire in cattedra. Si fa perdonare pennellando il cross che porta al raddoppio di Shomurodov. Poche cose e giuste. (90+2′ Reynolds SV)

Pellegrini 6,5 – Arrivano occasioni invitanti, gestite però con troppa calma. Spreca così una percussione ed un possesso in area, facilitando il recupero di Hamsik. Bello il passaggio di prima per Micki alla mezz’ora, meno gli sporadici ed inutili virtuosismi. L’armeno ricambia infiocchettandogli il tagliente assist per il vantaggio. (Dal 90′ Kumbulla SV)

Mkhitaryan 6,5 – Fino al ventesimo minuto riesce ad ottenere due punizioni. Controlla accidentalmente di braccio un assist di Karsdorp, che aveva messo a segno. Al 30’ riesce ad arrivare in area, ma viene fermato nel momento clou dell’azione. Con il contagiri spinge Pellegrini al vantaggio, salvo poi rischiare di comprometterlo mandando in porta Nwakaeme. (Dall’82’ Perez SV – Solo un fallo nei minuti di recupero)

Shomurodov 7 – La squadra soffre ed allora viene incontro. Come fosse un mediano, colleziona numerosi recuperi, che cerca poi di convertire in azioni offensive. Fatica a trovare occasioni per segnare, ma alla prima non sbaglia. Mancini – chi, se non il difensore che con l’uzbeko sta creando una proficua intesa – fa da torre sul bell’angolo di Zaniolo: la palla rimbalza sul palo, a due passi dal piede di Shomu che mette dentro. (Dall’82’ Mayoral SV)

Le PAGELLE di Trabzonspor-Roma: Shomurodov una sentenza.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle della prima uscita della Roma di Mourinho, vittoriosa per 2-1 sul campo dei turchi del Trabzonspor:

-TRABZONSPOR-

Cakir 5.5; Bruno Peres 6, Edgar Ié 5, Hugo 6, Koybasi 5.5 (Trondsen 5.5); Bakasetas 6, Ozdemir 5.5 (Omur s.v.), Hamsik 6.5; Gervinho 5.5 (Cornelius 7), Djaniny 5.5 (Koita s.v.), Nwakaeme 6.5. All. Avci 6.

-ROMA-

RUI PATRICIO 6,5 – La sua gara è fatta di cose semplici ma tutte bene eseguite, come un paio di respinte centrali non da sottovalutare. Bene anche con i piedi.

KARSDORP 6,5 – Parte impacciato, soffrendo le folate del nigeriano Nwakaeme e risultando impreciso in zona cross. Cresce ampiamente nella ripresa, soprattutto difensivamente. Arranca ma non molla mai.

MANCINI 6 – Cose buone ed altre meno buone nella sua prova. Il suo colpo di testa sul palo da il là alla rete del 2-1 giallorosso, ma alcuni minuti prima si era lasciato sovrastare da Cornelius in piena area per il gol del pari. Si fa sempre sentire, ma stavolta il gigante danese gli crea confusione.

IBAÑEZ 7 – Fortunatamente lascia a Roma quelle distrazioni che spesso lo hanno limitato, giocando una gara attenta, precisa e determinante per alcune chiusure degne di note. Non lascia spazi alla rapidità di Gervinho. Concentrato.

VIÑA 6 – La condizione è ancora parziale e si vede. L’uruguagio va troppo spesso in crisi e sbaglia qualche controllo facile, sintomo di uno status atletico non al top. Ma sa compensare con la grinta e la voglia, che lo portano a salvare un’azione insidiosissima dei turchi al 90′. Può solo migliorare.

CRISTANTE 6,5 – Ribadiamo il concetto: non può essere lui il regista chiesto da Mourinho. Ma oggi si disimpegna con qualità e quantità, sbagliando solo nel primo tempo un controllo facile e disputando una ripresa da leader. Testa alta, ordine e qualche verticalizzazione che ai tempi di Fonseca si vedeva raramente.

VERETOUT 6 – Si limita al compito di mediano, senza quegli strappi che lo hanno reso un intoccabile nella Roma del recente passato. La preparazione svolta a mozzichi e bocconi si paga.

ZANIOLO 6 – La brillantezza sta arrivando pian piano e quando si accende è sempre un piacere vederlo. Peccato dimentichi spesso di giocare con i compagni e alzare la testa. Il fatto che giochi praticamente 90 minuti è confortante. (93′ Reynolds s.v.)

PELLEGRINI 6,5 – Gara molto particolare quella del capitano. Per 45′ vaga sulla trequarti giocando più di fioretto che di sciabola, perdendo anche occasioni ghiotte. Tira fuori la grinta nel secondo tempo, facendosi trovare pronto come un falco per la deviazione dello 0-1. Resiste anche dopo due testate dolorose sul naso. Tramortito ma non abbattuto. (90′ Kumbulla s.v. – In campo per mettere presenza in difesa).

MKHITAYAN 6 -L’assist al bacio per Pellegrini salva una prova ancora non convincente al 100%. Forse paga il continuo lavoro senza palla, ma da lui ci si aspetta lucidità e scelte giuste, soprattutto a campo aperto. La sua vena e la sua tecnica sono fondamentali. (82′ Perez 6 – Non male il suo ingresso in un momento delicato del match).

SHOMURODOV 7 – L’uzbeko si conferma l’attaccante dall’usato sicuro che piace tanto a Mourinho. Lavoro sporco, tante sponde, non troppi palloni giocati ma quel senso del gol che si materializza nel finale per il 2-1 decisivo. Media da vero bomber in questo agosto. (82′ Mayoral 6 – Anche lui si impegna senza però trovare guizzi e spazi).

ALL. MOURINHO – Prima partita e prima vittoria. Per uno così attento ai risultati non poteva iniziare meglio. Sa benissimo che ci sono molte cose da migliorare a partire dal calo di tensione dopo l’1-1. Ribadisce ancora una volta che ha bisogno di qualcosa ancora dal mercato e sotto sotto spera di non dover attendere il prossimo anno. Di sicuro la Roma è già una squadra rognosa e con un atteggiamento profondamente diverso rispetto allo scorso anno. Ora la squadra sa soffrire, e non è poco.

Trabzonspor-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: Smalling out, c’è Ibanez. Rientra Pellegrini, Shomurodov e Viña titolari

Roberto Gentili –  Ci siamo, l’attesa è finita. La Roma è pronta a cominciare la stagione ufficiale. Domani (ore 19:30) si aprirà il sipario sulla formazione di José Mourinho. I giallorossi saranno impegnati nell’andata del playoff di Conference League contro il Trabzonspor.

La formazione turca ha ottenuto il pass per il playoff battendo ai rigori (4-3) il Molde. Un passaggio del turno che sa anche di Roma. Il secondo rigore è stato infatti calciato e realizzato da Bruno Peres, approdato a Trebisonda nel mercato estivo. A fare compagnia all’esterno brasiliano c’è Gervinho. Presenti anche altri giocatori che hanno militato in Italia: Hamsik, Vitor Hugo (ex Fiorentina) e Cornelius, passato in Serie A con le maglie di Atalanta e Parma.

Il Trabzonspor ha debuttato anche in campionato. Esordio positivo quello della formazione di Adbullah Avci che in trasferta ha superato il Malatyaspor per 5-1. Cinque gol, gli stessi messi a segno dalla Roma nell’ultima amichevole. Tornati all’Olimpico davanti ai tifosi, i capitolini hanno infatti superato agevolmente per 5-0 i marocchini del Raja Casablanca.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI TRABZNOSPOR-ROMA

Rispetto alla gara contro la squadra marocchina, José Mourinho cambierà la linea difensiva. Ma non per volontà. Nell’allenamento di ieri Chris Smalling è stato costretto a fermarsi. Il difensore inglese ha riportato una lesione al flessore della coscia sinistra, probabilmente dovuto ad una scivolata nella gara contro il Raja Casablanca. I tempi di recupero sono stimati in minimo due settimane.

La prima versione ufficiale della Roma targata Mourinho sarà dunque composta da Rui Patricio in porta, Karsdorp a destra e Viña a sinistra, che ha debuttato contro il Raja fornendo una buona prestazione. Ad affiancare Mancini al centro della retroguardia ci sarà Ibañez.

Dal centrocampo in su non ci sono invece dubbi. Regia affidata a Cristante e Veretout, mentre sulla trequarti ci sarà un ritorno. Tenuto a riposo nell’ultima amichevole per un fastidio muscolare, capitan Pellegrini è pronto a supportare Shomurodov insieme a Zaniolo – di rientro in un match ufficiale – sulla destra e Mkhitaryan sull’altro versante. Abraham è stato inserito nella lista Uefa per la gara di ritorno, in programma il 26 agosto.

Anche il Trabzonspor cambierà qualche casella in difesa. Davanti a Cakir, il blocco difensivo vedrà infatti Peres posizionarsi a destra al posto di Asan. Il resto della retroguardia sarà costituito da Ié e Hugo, ex Fiorentina, squadra che la Roma incontrerà domenica alla prima di campionato. A centrocampo insieme ad Hamsik ci saranno Ozdemir e Bakasetas, i cui corner sono sempre pericolosi. Davanti l’attacco tutta velocità con Gervinho e Nwakaeme insieme alla punta Djaniny.

TRABZONSPOR-ROMA, ARBITRA JUG: VITTORIOSO L’UNICO PRECEDENTE

Matej Jug sarà l’arbitro di Trabzonspor-Roma. Ad assistere il fischietto sloveno saranno i connazionali Manuel Vidali e Robert Vukar. Il quarto uomo sarà invece Nejc Kajtazovic. A differenza di Champions ed Europa League, in Conference non è presente la Var, che verrà però utilizzata nella finale di Tirana.

Un solo precedente per entrambe le squadre con Jug. Tutte e due hanno incontrato il direttore di gara 40enne nella fase a gironi di Europa League, con esiti però diversi. La Roma nella scorsa edizione quando ha vinto (5-0) il Cluj; il Trabzonspor – in quella del 2019-20 – nella sconfitta (1-0) contro il Getafe.

DOVE VEDERE  TRABZONSPOR–ROMA

L’andata dei playoff di Conference League sarà visibile su Sky. La pay-tv trasmetterà la sfida tra Trabznospor e Roma su tre canali: Sky Sport Uno (canale 201), Sky Sport Football (canale 203) e Sky Sport 24 (canale 251). Gli abbonati potranno inoltre guardare la partita in streaming tramite l’app Sky Go. Il fischio d’inizio è alle 19:30.

LE PROBABILI FORMAZIONI

TRABZONSPOR (4-3-3): Cakir; Peres, Ié, Hugo, Koybasi; Bakasetas, Ozdemir, Hamsik; Gervinho, Djaniny, Nwakaeme.
A disposizione: Kardesler, Asan, Akbulut, Turkmen, Trondsen, Gunduz, Genc, Malli, Akpinar, Parmak, Sari.
Allenatore: Abdullah Avci.
Indisponibili: -.

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio, Karsdorp, Ibanez, Mancini, Viña; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Shomurodov.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Calafiori, Tripi, Diawara, Darboe, Bove, Perez, El Shaarawy, Zalewski, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Villar, Smalling, Spinazzola.


Arbitro: Jug.
Assistenti: Vidali-Vukar.
IV Uomo: Kajtazovic.

Conference League, alla scoperta del Trabzonspor: dagli ex giallorossi al pericolo dei calci d’angolo. E il rito del 61’

Roberto Gentili – Per il primo impegno ufficiale la Roma vola in Turchia. Giovedì alle 19:30 è in programma l’andata del playoff di Conference League. La formazione capitolina dovrà superare l’ostacolo Trabzonspor, qualificatosi dopo la vittoria ai rigori contro il Molde.

Il match d’andata è terminato in parità (3-3), stesso risultato del ritorno (1-1). Data la fine della regola dei gol in trasferta in tutte le competizioni Uefa, il passaggio ai playoff si è dunque deciso ai calci di rigore. Ad avere la meglio è stato il Trabzonspor, vittorioso per 5-4. Vittoria che porta con sé anche un po’ di Roma. Tra i rigoristi dei turchi c’era infatti anche Bruno Peres.

Il terzino brasiliano è arrivato a Trebisonda questa estate dopo aver militato per tre stagioni complessive nella Roma. Non è però l’unico ex giallorosso. A fargli compagnia c’è infatti Gervinho. I due ex romanisti costituiscono la piccola colonia di conoscenze della Serie A. Il primo è Hamsik, seguito da Vitor Hugo – ex Fiorentina – e Cornelius. L’acquisto del centravanti danese ex Atalanta e Parma è stato ufficializzato pochi giorni fa. Inserito in lista Uefa, sarà dunque a disposizione di mister Avci.

IL TRABZONSPOR AI RAGGI X

Adbullah Avci è solito schierare il Trabzonspor con tre moduli: 4-3-3, 4-1-4-1 o 4-2-3-1. Contro il Molde sono stati usati i primi due, rispettivamente all’andata e al ritorno. Il reparto che mostra più carenze è quello difensivo. Come testimoniano le 4 reti totali subite con i norvegesi, la retroguardia non è il punto di forza della squadra. Parimenti vulnerabili le fasce. Non sempre ordinati Hugo e Ié, i due centrali. Assetto difensivo che vacilla anche a causa della sovente imprecisione con i piedi di Cakir, portiere e capitano.

Il Trabzonspor, inoltre, non disdegna lasciare il possesso palla – situazione in cui si dispone con un 4-1-4-1 – in modo tale da poter sfruttare la velocità dell’attacco, di Gervinho in particolar modo.

Attenzione soprattutto ai calci d’angolo. Sia nella partita d’andata che in quella di ritorno il vantaggio è arrivato da corner. Ad occuparsene è quasi sempre Bakasetas. Il centrocampista greco – già a quota tre assist in due partite – è solito mettere in mezzo dei cross taglienti sul primo palo. Quando i tiri dalla bandierina non producono gol, creano comunque scompiglio in area. In entrambe le partite, infatti, dagli sviluppi degli angoli sono arrivate due traverse.

Offensivamente, poi, il gioco si sviluppa perlopiù sulla catena di sinistra, alimentata dalle combinazioni di Peres, Hamsik e Nwakaeme. Il 32enne nigeriano può rappresentare uno dei maggiori pericoli con la sua vivacità ed imprevedibilità. È inoltre presente anche in fase difensiva, dando così supporto a Peres.

Seppur non partito titolare né all’andata né al ritorno, un giocatore cui occorre prestare attenzione è il 22enne franco-turco Sari. Brevilineo (168 cm) con la sua rapidità di gambe è in grado di causare molti pericoli nelle difese avversarie. Nei minuti finale della gara d’andata, ad esempio, ha guadagnato un calcio di rigore, sbagliato però da Bakasetas.

LA TRADIZIONE DEL MINUTO 61

Tra le squadre più seguite di Turchia (con 12 milioni di tifosi è il quarto club), come la maggior parte dei club turchi ha una tifoseria calda. Nota per una peculiarità. Al 61’ di ogni gara – quasi sempre in casa, ma non fa granché differenza – prende vita uno dei riti tra i più caratteristici.

Allo scoccare del suddetto minuto, i tifosi più accesi illuminano il proprio settore con luci, fumogeni, petardi e tutto quello che può rendere omaggio ad una data storica per la città di Trebisonda. Sì, perché questa tradizione affossa le propri radici nella storia cittadina. Nel 1461 cadde l’impero di Trebisonda, ultimo territorio dei bizantini. Da questo momento la questione religiosa cambiò: ogni chiesa divenne infatti una moschea.

Dal 1998 esiste anche un club denominato proprio 1461 Trabzonspor. Acquistato direttamente dal Trabzonspor nel 2008, milita attualmente nella quinta serie turca. Qualificatasi ai playoff della TFF 1.Lig 2012-13, non venne ammessa dalla federcalcio poiché seconda squadra di un club militante nello stesso campionato.

Gomez accusa Gasperini: “Ha tentato di aggredirmi”. E l’allenatore replica

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – Le strade dell’Atalanta e di Alejandro Gomez si sono separate mesi fa, dopo una lite tra Gasperini e il Papu Gomez che ha diviso piazza e ha fatto parlare per mesi gli organi di stampa. Il giocatore si è trasferito al Siviglia a gennaio ma ora potrebbe partire di nuovo, essendoci più club interessati a tesserarlo. Tra questi vi è anche alla Roma, che sarebbe pronta a sfida Inter, Milan e PSG per portare alla propria corte il fantasista. Ma cos’è veramente successo nello spogliatoio dell’Atalanta, una squadra che per anni è sembrata sempre unita e compatta come poche altre in Europa? Per capirlo dobbiamo tornare indietro nel tempo alla gara della Dea in Champions: Ho sbagliato qualcosa presumo, perché in una partita di Champions League contro il Midtjylland ho disobbedito a un’indicazione tattica. Mancavano dieci minuti alla fine del primo tempo e l’allenatore mi ha chiesto di spostarmi a destra, mentre io stavo facendo molto bene a sinistraHo detto di no. Immagino che l’aver risposto così, a metà gara e davanti alle telecamere, abbia creato la situazione perfetta perché si arrabbiasse. In quel momento ho capito che sarei stato sostituito all’intervallo e così è stato. Negli spogliatoi però lui ha oltrepassato i limiti e ha cercato di aggredirmi fisicamente“. Secondo il Papu quindi non ci sono dubbi, la responsabilità sono da ricercare quasi integralmente in Gasperini, avendo anche lui stesso chiesto scusa per il comportamento dopo qualche momento: “Lì ho detto basta, si può discutere ok, ma l’aggressione fisica è intollerabile. Ho chiesto un incontro con il presidente Percassi e gli ho detto che non avrei avuto problemi ad andare avanti. Ho capito di aver sbagliato, che da capitano non mi ero comportato bene e che ero stato un cattivo esempio disobbedendo all’allenatore, ma gli ho anche detto che volevo le scuse di Gasperini”. Scuse che il giocatore sembrerebbe non aver mai ricevuto: “È stato brutto, dopo tutto quello che ho dato per il club. Si sono comportati male. Il presidente non ha avuto le palle di chiedere all’allenatore di scusarsi con me. Così è finito tutto“. Gasperini ha rimandato al mittente le accuse, spiegando quale sia la sua versione: “I comportamenti – dichiara Gasperini – e gli atteggiamenti di Gomez, in campo e fuori, erano diventati inaccettabili per l’allenatore e per i compagni. L’aggressione fisica è stata sua, non mia, ma il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club. Mi auguro che Gomez possa continuare a far parlare di sè con le prestazioni, come faceva all’Atalanta”. Una cosa è certa: l’allontanamento dell’argentino non ha influito più di tanto sulla rosa, visto che a fine stagione si è comunque qualificata alla Champions League. 

Francesco Belli

Ciampino, Tammy Abraham atterrato a Roma. Poi le visite mediche

(Federico Sereni) – È il giorno di Tammy Abraham. Il nuovo attaccante della Roma, che sostituisce Dzeko che ha lasciato i giallorossi dopo 6 anni e 119 gol per approdare all’Inter, è atterrato oggi, alle ore 13:00, all’aeroporto di Ciampino. Un centinaio di tifosi ad attendere l’inglese tra cori ed applausi. Arriva dal Chelsea nell’ambito di una trattativa che porterà nelle casse dei blues circa 45 milioni di euro complessivi e che prevede una clausola di recompra ad 80 esercitabile solo dopo due anni. Pronto un contratto da cinque milioni a stagione più bonus. Per l’inglese ora si attendono solo le visite mediche alla clinica di Villa Stuart. Ad oggi non è prevista alcuna quarantena per il giocatore. Resterà in Italia meno di 120 ore, perché nei prossimi giorni rientrerà a Londra per espletare le procedure burocratiche necessarie per ottenere il visto, in quanto calciatore extracomunitario. Si tratta del più oneroso rinforzo per Mourinho che a pochi giorni dall’inizio della stagione, il 19 c’è la sfida di Conference League contro il Trabzonspor, avrà una rosa al completo.

Sarà difficile colmare la lacuna lasciata dal cigno di Sarajevo, ma Abraham ha già una ottima esperienza e ha già segnato tanto in questi anni. Nel Chelsea sotto la gestione Lampard, complice il blocco del mercato, ha trovato molto spazio. In gare ufficiali il ragazzo ha segnato in totale 125 gol, di cui 26 in Premier League tra blues e Swansea. In Championship con l’Aston Villa ha invece siglato 25 reti.

 

BETIS SIVIGLIA-ROMA 5-2, le pagelle: nervi & disastri. Pellegrini e Mancini nevrotici.

Roma’s Italian midfielder Lorenzo Pellegrini (L) celebrates with Roma’s Armenian midfielder Henrikh Mkhitaryan after scoring during the Italian Serie A football match AS Roma vs Torino on December 17, 2020 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Vincenzo PINTO / AFP) (Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

(R.Rodio) – Altra amichevole di lusso questa sera per la Roma. Alle ore 22 italiane i giallorossi scendono in campo contro il Betis Siviglia, allo stadio Villamarin.

La gara si è conclusa sul 5-2 per il Betis, ma è stata fortemente influenzata da due fattori: il nervosismo dilagante dei romanisti e le decisioni esagerate dell’arbitro Figueroa Vazquez. La Roma chiude in 8 per le espulsioni di Pellegrini (proteste), Mancini e Karsdorp. 

Il primo tempo aveva visto subito una partenza sprint del Betis, avanti al 5′ con un bel gol di Rodri. Pareggio romanista con la prima scintilla giallorossa di Shomurodov. Una magia di Fekir riportava avanti gli spagnoli. Nella ripresa, dopo il pari di Mancini, la partita cambiava per le decisioni arbitrali: convalidato il 3-2 Betis nonostante il tocco di mano di Alex Moreno. Poi, con gli ospiti in 8, arrivavano anche le reti finali di Tello e Rober.

Ecco le FORMAZIONI UFFICIALI:

BETIS (4-2-3-1): Rui Silva; Sabaly, Edgar, Victor Ruiz, Alex Moreno; Paul, Canales; Rodri, Aitor Ruibal, Fekir; Borja Iglesias.

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Smalling, Calafiori; Diawara, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Shomurodov.

Le pagelle della Roma:

-TITOLARI-

RUI PATRICIO 5 – Poco può sul gran sinistro angolato di Rodri. Preoccupante come stia a guardare sul tiro beffardo di Fekir. Passo indietro rispetto alle uscite portoghesi.

KARSDORP 3 – Fuori fase e nervoso fin dall’inizio, senza un motivo spiegabile. Soffre da matti le sgroppare di Moreno e si fa cacciare stupidamente lasciando i suoi in 8. Così non va.

MANCINI 4 – Anche lui esageratamente manesco e nervoso. Non commette errori di marcatura, ma una sua manata evitabile garantisce all’estroso arbitro un altro ‘rosso’ e chiude di fatto la partita.

SMALLING 6 – Metà gara gestita senza affanni o colpe. Uno dei pochi lì dietro a mantenere la calma.

CALAFIORI 5 – Parte con personalità, ma commette troppi errori tecnici ed in marcatura. Anche lui nevrotico nel finale.

DIAWARA 4 – Il suo unico pregio è quello di non essere finito sul taccuino dei ‘cattivi’. La sua prova è una serie di errori banali con il pallone e senza.

CRISTANTE 5,5 – Si limita a qualche appoggio e movimento in verticale. Ha bisogno di benzina sulle gambe dopo le ferie post-Europeo. Sia chiaro: non può essere lui il regista che Mourinho cerca.

ZANIOLO 6 – La strada è giusta, anche se il cammino è lungo. Tra i pochi a poter accendere la Roma, fallisce una chance ghiotta a fine primo tempo.

PELLEGRINI 5,5 – Il suo primo tempo è tutto nei due assist al bacio che portano all’1-1 di Shomurodov e ad un’occasione ghiotta per Zaniolo. Da capitano sbaglia a protestare con veemenza e lasciare la sua squadra in 10. Personalità non vuol dire per forza nervi tesi.

MKHITARYAN 4 – Inspiegabile il suo momento negativo. Gioca un primo tempo intriso di distrazioni e scelte sbagliate. Mai lucido e rischia di aprire la serata degli orrori rischiando un rosso gratuito a fine frazione.

SHOMURODOV 7 – Mica male per essere al debutto. Un gol pregevole, con scatto, dribbling e conclusioni fredda sotto porta. Una traversa da corner che fa da preludio al 2-2 di Mancini. Ma anche tanto aiuto ai compagni e quei movimenti verticali che piacciono al mister. Se il buongiorno si vede dal mattino…

-SUBENTRATI-

FUZATO 4,5 – Entra a partita compromessa, ma subisce due reti francamente evitabili. Sicurezza vicina allo zero.

IBANEZ 5 – Complice della disfatta del Villamarin. Un suo colpo di testa in ripiegamento diventa un assist letale per il 3-2 avversario.

KUMBULLA S.V. – Entra solo per evitare di lasciare la difesa sguarnita nell’ultima mezz’ora.

BOVE 6,5 – Personalità da vendere ad inizio ripresa, con tanti palloni giocati e quasi tutti brillantemente. Dopo le espulsioni di Mancini e Karsdorp è costretto a scalare da terzino. Chiude con un guaio muscolare.

VERETOUT 5,5 – Gioca al piccolo trotto e con la Roma in 8 può solo stare a guardare. Non il miglior modo per rientrare dopo l’infortunio.

EL SHAARAWY 6 – Altro ingresso positivo e volenteroso, con tanto di serpentine che mettono in crisi la difesa del Betis. La stupidità di alcuni suoi compagni non gli permette di esprimersi.

C. PEREZ S.V. – Per lui resta solo il lavoro di contenimento.

ALL. MOURINHO –  La preoccupazione torna a crescere dopo una serata del genere. I risultati ad agosto non hanno alcuna importanza ma dei segnali si. Nervosismo esasperato e inspiegabile, sia suo che della squadra. Becca il rosso dopo essere entrato in campo ad applaudire la cacciata di Pellegrini. Sicuramente non è contento di quanto sta accadendo sul mercato ma una gara come quella di oggi esce da ogni logica. Correre ai ripari e trasformare questa aggressività in qualcosa di fruttuoso e non deprecabile atteggiamento anti-sportivo.

BELENENSES-ROMA 1-3, le pagelle: Pellegrini nel vivo

(R.Rodio) – Altro test estivo per la Roma che prosegue con il ritiro in terra portoghese. Oggi alle ore 12 (le 11 locali) i giallorossi di José Mourinho ha affrontato il Belenenses, piccolo club di Lisbona che milita nella prima divisione nazionale.

Vittoria di rimonta per la Roma, che allo stadio di Parchal va clamorosamente sotto: errore madornale di Rui Patricio che regala un gol facile a Ndour. La reazione arriva poco dopo: azione avvolgente dei giallorossi e Karsdorp trova Dzeko per l’1-1. Nel secondo tempo è la Roma ad approfittare di un regalo, un retropassaggio suicida dei portoghesi su cui Zaniolo è letale per il raddoppio. Borja Mayoral chiude i conti su assist di Mkhitaryan. 3-1 il finale.

Questa la formazione di partenza della Roma: Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Smalling, Tripi; Bove, Darboe; Perez, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

Le pagelle del match:

-TITOLARI-

Rui Patricio 5 – Sicuramente meglio commettere un errore del genere in amichevole. Ma per un portiere della sua esperienza è preoccupante.

Karsdorp 6,5 – Prestazione ai livelli della scorsa stagione. Sgroppa con facilità e regala un assist d’oro a Dzeko. Che la salute lo assista, visto che è l’unica reale soluzione a destra.

Mancini 6 – Tranquillo nel contenimento, cerca spesso il lancio verticale con fortune alterne, come richiesto da Mourinho.

Smalling 6 – Qualche contrasto e svettata aerea degna di nota. Ma gli avversari non lo mettono mai in difficoltà.

Tripi 5,5 – Ancora adattato a sinistra per esigenze di squadra, difficile chiedergli più di qualche appoggio.

Bove 5,5 – Cerca di sganciarsi ed accompagnare l’azione, ma non è incisivo come nelle uscite precedenti.

Darboe 5 – Deboluccio sia in impostazione che in contenimento. Il livello dell’avversario si abbassa ma la sua prova resta scialba. Involuto.

C. Perez 6 – Tutto sommato sufficiente, perché pericoloso con 2-3 conclusioni ben respinte dal portiere e tanto sacrificio in fase di contenimento.

Pellegrini 7 – Nota lieta di giornata. Il capitano quando si sgancia sa velocizzare e rendere letale la manovra, l’intesa con Dzeko c’è e si vede. Nella ripresa si abbassa sulla mediana e ciò limita il suo raggio d’azione.

El Shaarawy 5,5 – Fisicamente in crescita, ma conferma di dover ancora ritrovare guizzo e lucidità. Buone giocate sullo stretto, invisibile in zona conclusiva.

Dzeko 6,5 – Un gol da centravanti, qualche pallone perso e tanto movimento anche in vece di rifinitore. Si fa sempre in 4 per la sua squadra.

-SUBENTRATI-

Fuzato s.v. – Solo una parata semplice nel finale.

Reynolds s.v.

Ibanez 6 – Non commette sbavature contro i giovani talenti del Belenenses.

Kumbulla s.v. 

Calafiori 6,5 – La gamba c’è, la grinta anche. Deve migliorare nell’ultimo passaggio. Al momento unico vero terzino mancino a disposizione.

Diawara 6 – Non raffinato, ma atleticamente sembra migliorato rispetto allo scorso anno.

Zaniolo 6,5 – Altri passi in avanti. Un gol pregevole su regalo degli avversari, tanti scatti provati in profondità. Deve giocare meglio con i compagni.

Mkhitaryan 5,5 – Schierato da trequartista centrale, sembra perdere spesso la bussola. Così come tanti, troppi palloni in zone decisive. Buono l’assist per il 3-1 di Mayoral.

Zalewski 6,5 – Tra i ragazzi aggregati alla prima squadra è quello che ha convinto maggiormente. Entra bene in partita, tra dribbling, sterzate e buone giocate.

Borja Mayoral 6 – Il solito menù. Un gol facile, un paio di altre marcature sfiorate e molto movimento. Anche se tocca pochi palloni sa essere incisivo.

ALL. MOURINHO – La Roma chiude la permanenza in Portogallo con una vittoria. Ora sabato si sposterà in Spagna, contro il Betis Siviglia, prima di far ritorno a Roma. Chiede sempre attenzione massima alla sua squadra non accetta il minimo errore (Rui Patricio si è subito scusato). L’impostazione della squadra è ormai ben definitiva, ora però serve mettere le pedine giuste per alzare il livello. Ma su questo lui può poco se non aspettare i tanto richiesti “regali” dalla società.