Roberto Gentili – La Roma cala il poker. In campo e nello score stagionale. La Roma espugna Salerno. Alla prima trasferta di campionato, i giallorossi passano 4-0 contro la Salernitana. Il primo tempo è privo di emozioni, mentre nel secondo esce fuori la squadra di Mourinho. In tre minuti Pellegrini (48’), Veretout (52’) – finalizzatore di un’azione da manuale – portano avanti la pratica odierna. A chiuderla ci pensano il primo gol romanista di Abraham (69’) e il magnifico poker firmato nuovamente da Pellegrini (80’).
Gara concentrata di tutta la squadra. La Roma ci ha messo sì un tempo ad accendersi, ma una volta partita è stata una macchina difficile da fermare. Una macchina di cui Karsdorp e Vina sono le precise frecce, Cristante, Mancini ed Ibanez gli equilibratori. Frizzante al punto giusto la trequarti.
LE PAGELLE
Rui Patricio 6 – Primo tempo di tranquillità. Gli unici due tiri non lo impensieriscono, quello dopo il raddoppio un po’ di più.
Karsdorp 6,5 – Preme da subito il piede sull’acceleratore. Non incontra grandi ostacoli per mettere cross, non ben lavorati dai compagni. Si fa beffe di Bonazzoli con due tunnel.
Mancini 6 – Distratto nelle prime occasioni granata, recupera con il senso di posizione. Perfetta l’uscita al 12’ che ferma una buona trama. In avanti tenta un paio di colpi di testa.
Ibanez 6 – Il compagno di reparto è chiamato a difendere, lui si prende la regia. Rientra in campo immediatamente dopo il terrificante calcio in viso di Bonazzoli. Precise due aperture, così come la spazzata sul lento passaggio di Vina a fine primo tempo.
Vina 7 – Il primo ed unico vero tiro del primo tempo è il suo. Il gioco si sviluppa sulla destra, ma è un punto di riferimento per le offensive giallorosse. Sbadato in un passaggio per Ibanez a fine primo con gli avversari nelle vicinanze. Tanti sprint nel secondo tempo: dal primo arriva il vantaggio di Pellegrini. (Dall’82’ Calafiori sv)
Cristante 6,5 – Costantemente presente nella manovra: da centrocampo – e non solo – in su si passa da lui. Dalle sue parti passa anche un pericolo nato dalla lentezza di trovare una soluzione. Trova con precisione Karsdorp, quella che manca nei due tiri a fine prima frazione.
Veretout 7 – Il colpo di testa che sorprende i compagni e porta il primo angolo avversario è maldestro e privo di ragione. Gestisce qualche ripartenza con ordine. Ha preso il via e realizza il terzo gol in due partite di campionato. Deschamps osserva. (Dall’82’ Diawara 6 – Caricato da Mou prima di entrare, è una presenza per fargli sentire fiducia. Gli è stato chiesto ordine e quello ha fatto).
Perez 6,5 – Si fa vedere pochissimo nel primo tempo: quando batte l’angolo al 10’, sulla buona giocata alla mezz’ora e in occasione dell’ammonizione per il palo su Obi. Partecipa all’azione del secondo gol con uno sprint e spunto dalla fascia. Mette lo zampino anche sul tris: perfetto il passaggio basso per Abraham. (Dal 78′ Shomurodov 6 – Solito tiro nel finale, senza fortuna).
Pellegrini 8 – Prende in mano l’iniziativa, che qualche volta però gli sfugge nel primo tempo. Magnifico il tocco in girata al volo del 18’ col quale apre per Perez. Firma il vantaggio con un bel sinistro, aiutato dall’imprecisione di Belec. Non gli serve nessun aiuto – se non quello del talento naturale – per il magnifico gol che chiude la pratica Salernitana. Sei magnifico Lorenzo.
Mkhitaryan 6,5 – Invita Vina all’unico tiro dei primi 45’ e sparisce. Lo si ritrova negli ultimi minuti di primo tempo per un tocco di prima impreciso e per la grintosa scivolata che ferma un contropiede. Risorge nella ripresa realizzando l’assist per Veretout. (Dal 70’ El Shaarawy 6 – Due spunti e solita freschezza).
Abraham 7,5 – Poco servito, cerca di capitalizzare la minima occasione. Risulta frettoloso, ma è solamente voglia. Non manca l’ormai tradizionale colpo di testa, andato sopra la traversa. Caparbio ad attaccare il lento passaggio di Jaroszynski agli sgoccioli del primo tempo. Decisivo l’apporto nell’azione del raddoppio: se ne va nello stretto sulla fascia sinistra, affida palla a Cristante e si spinge in avanti da dove tocca per Mkhitaryan, che serve Veretout per il gol. Rete che trova anche lui, ugualmente con una splendida azione: di prima intenzione incrocia sul palo più lontano di Belec l’assist di Perez. (Dal 78′ Mayoral 6 – Nel lavoro psicologico di Mou rientra anche lui. Porta movimento in avanti).