Roma-Trabzonspor 3-0, le pagelle: Zaniolo, lacrime di gioia. Rui Patricio sicurezza ti dà

Roberto Gentili –  Vittoria serviva e vittoria è arrivata. La Roma accede ai gironi di Conference League. La squadra di Mourinho supera il Trabonzspor per 3-0. Apre Cristante, il ritorno al gol in una gara ufficiale di Zaniolo vale il raddoppio. Ritorno al gol anche per il terzo gol, firmato da El Shaarawy.

Gara positiva di tutta la squadra. Rui Patricio è attento in due frangenti nella ripresa, la difesa – con Ibanez in testa – non si fa sorprendere. Karsdorp e Vina spingono insieme, il centrocampo gira e fa girare la squadra. Entusiasmante l’attacco. Pellegrini – motivato dalle parole di ieri di Mou – regala sprazzi di calcio, Zaniolo mette da parte la calma e si fa trasportare dalla ragione. Egregia anche la seconda gara in giallorosso di Abraham. Il centravanti inglese è forse meno brillante, ma non si risparmia mai. Ancora sfortunato nel colpo di testa.

LE PAGELLE

Rui Patricio 7 – Manda fuori il primo rilancio con i piedi, sarà l’unico errore. Pochi minuti dopo è perfetto nell’uscita su Bakasetas e nel pulire il passaggio di Mkhitaryan. In avvio di ripresa è reattivo sul colpo di testa di Hugo. Si ripete sulla potente conclusione di Hamsik.

Karsdorp 7 – Continua il duello con Nwakaeme cominciato all’andata, ma questa volta ne esce vincitore al netto di qualche errore di posizionamento nell’uno contro uno. Trova sempre il fondo: intelligentemente appoggia dietro per Cristante che insacca. Puntuali tutte le chiusure, condite da una buona dose di grinta. Nel secondo tempo non disdegna l’utilizzo del fisico. Delizioso il cross per Abraham.

Ibañez  7 – A destra o a sinistra poco importa: c’è un avversario e spazio, lui arriva puntuale e blocca tutto. Blocca anche Cornelius, uscito pochi minuti dopo aver subìto una focosa entrata. Elegante invece lo stop in corsa e all’indietro a dieci minuti dalla fine. Inizia spazzando ogni palla, salvo poi impelagarsi in qualche circostanza di troppo. Cambia per pochi minuti con Mancini nel primo tempo, ma ritorna in posizione per il resto della gara.

Mancini 6,5 – Allontana un paio di cross, buone le altrettante scivolate. Guida bene la difesa, pur incappando in qualche buca. Peccato il giallo nel finale.

Viña 7 – I primi dieci minuti sono di sofferenza, ma solamente in difesa. Non calcola bene i tempi di uscita, chiamando in causa Ibanez che ben risponde. Aggiorna il cronometro e trova la giusta posizione. Per la fase offensiva è bravo a cercare la profondità: premiato soprattutto da Veretout, costringe la difesa turca a guardare con attenzione i suoi cross.

Cristante 7 – Con Pellegrini si alterna nell’abbassarsi per dare qualità alla manovra. Proprio dietro dà il là al gol del vantaggio che poi firmerà con un chirurgico e potente tiro da fuori area.

Veretout 7 – La convocazione di Deschamps in Nazionale funge da motivazione, ma solo dal ventesimo. Prima è un po’ in confusione e rimedia un’ammonizione. Da qui aumenta i giri della prestazione. Prova a gestire la macchina della regia giallorossa: ne escono immagini non limpidissime ma neanche incolori. Vertono soprattutto verso sinistra dove serve palloni su palloni per Viña. Suo il lancio che porta al raddoppio. (Dal 79′ Villar 6 – Torna in campo dopo l’infortunio. E le polemiche social. Gara solida).

Zaniolo 7  Lascia alle spalle la foga che aveva caratterizzato la gara contro la Fiorentina e fa emergere calma e saggezza. Con le giuste scelte di gestione palla, smuove e non poco la retroguardia avversaria. Uno strappo del repertorio porta l’ammonizione di Siomis. Ma porta anche l’atteso ritorno al gol: bravo a battere Cakir in uscita. Lacrime di gioia. (Dal 79′ El Shaarawy 6,5 – Due occasioni, alla seconda trova il ritorno al gol con un preciso tiro a giro. Bella anche la preparazione del tiro).

Pellegrini 7 – Manca un regista, Mou gli chiede quindi di abbassarsi per dare qualità all’impostazione. Dopo un paio di tentativi riesce a sbloccarsi. Karsdorp lo trova con precisione in due occasioni: calcia sempre non nelle migliori condizioni di coordinazione. Incantevole lo stop sul pallone a campanile a fine primo tempo. L’affanno prende spesso il sopravvento nella ripresa, lasciando però spazio a qualche altra giornata di classe. Impegna Cakir nella punizione a fine partita.

Mkhitaryan 6,5 – Appena riesce a trovare la quadra, cancella gli errori di passaggio e di scelta con fantasia e grinta. La sua è infatti una gara più di sacrificio. Sballato il retro passaggio al 35’ che fortunatamente non si rivela dannoso. (Dal 72′ Perez 6 – Serpeggia ed aiuta ad arrivare al tris)

Abraham 6,5 – Ha una voglia che lo trascina via. Già dal fischio d’inizio – letteralmente – inizia il tour che lo porta in ogni zona del campo: dal centrocampo al primo palo della porta di Rui da dove sbroglia un insidioso corner. La troppa generosità lo porta ad offrire forse qualche assist di troppo anziché la conclusione. Con la generosità, però, interviene anche in difesa di Zaniolo all’accendersi di una discussione. Come contro la Fiorentina, cerca il gol di testa. Ma con lo stesso sfortunato esito. (Dal 64’ Shomurodov 6 – Non controlla l’assist di Pellegrini: per alleviare il dispiacere pensi che fosse in fuorigioco).

Mourinho 7,5 – Primo traguardo tagliato. Aveva detto che ci sarebbero stati pochi cambi, non ce n’è nessuno. Conferma l’undici titolare visto contro la Fiorentina e la scelta ripaga enormemente. Sciolta l’ormai solita sofferenza iniziale, la Roma prende campo, crea e segna, nonostante si potesse fare anche di più. Evidente la crescita della manovra e del carattere. Avanti così.