Roberto Gentili – Carpe diem. All’ultima occasione possibile, Paulo Fonseca riesce a vincere il primo derby. Una prestazione solida – in entrambi i tempi – porta la Roma a trionfare per 2-0. Nel primo tempo Mkhitaryan firma il vantaggio, nel secondo tempo Pedro raddoppia. La Roma sale a 61 punti.
Nel primo tempo è la Lazio a creare di più. I biancocelesti sfiorano il vantaggio alla mezz’ora. Ibanez – uscito anzitempo per un problema muscolare – rivede gli errori dell’andata. Svirgola al momento di calciare un pallone alto: Milinkovic-Savic ne approfitta e mette in mezzo dove vede Luis Alberto, Fuzato è prodigioso nel murare lo spagnolo. Poco prima era stato il taglio di Karsdorp a bloccare il tiro del laziale. La Roma – sin qui timida – prende fiducia. El Shaarawy lancia in area Dzeko: lo bosniaco se ne va con eleganza e maestria ad Acerbi e Marusic e mette dentro per l’arrivo di Mkhitaryan che firma il vantaggio (42’).
Nella ripresa Cristante ha l’occasione di raddoppiare, ma il tiro eseguito dopo il perfetto controllo di petto lambisce il palo. La Lazio risponde con Immobile. Il capitano biancoceleste gira di tacco il cross di Luis Alberto: nuovamente sontuoso Fuzato. Il nuovo intervento dell’estremo difensore della Roma motiva ancora i giallorossi. Appena entrato, Pedro si accende. Ruba palla sulla trequarti e dalla lunga distanza firma il raddoppio.
LE PAGELLE
Fuzato 7,5 – La Roma chiude in vantaggio il primo tempo per merito suo. Il tempismo e la reattività con cui respinge la conclusione di Luis Alberto alla mezz’ora spingono i compagni al vantaggio. Reattivo anche ad un quarto d’ora dalla fine sul colpo di tacco ravvicinato – in fuorigioco – di Immobile.
Karsdorp 6,5 – Lulic non concede molti spazi per attaccare, ma di rado ci riesce. Mantiene quindi una pozione più accorta, grazie alla quale taglia – come sa meravigliosamente fare – al centro per mettere il piede sul tiro di Luis Alberto.
Mancini 6 – Recupera la concentrazione mancata a San Siro e non concede nulla all’attacco laziale.
Ibanez 6 – Costretto a fermarsi per un nuovo problema muscolare, lascia spazio a Kumbulla. Prima disputa una prestazione a corrente alternata. Tiene bene gli attacchi avversari, ma i fantasmi dell’andata si rifanno vivi. Svirgola un pallone a campanile – da lui lanciato – che Milinkovic-Savic mette in mezzo. (Dal 38’ Kumbulla 6,5 – si prende cura soprattutto di Immobile di cui diventa l’ombra).
Peres 6 – Fatto bersaglio della manovra avversaria, risponde sfoderando una gara di concentrazione e volontà. Innocuo quando Lazzari crossa, vede bene le aperture verso l’esterno biancoceleste che anticipa. Si concede anche una finta di corpo su Milinkovic-Savic. Ammonito, non rientra per il secondo tempo. (Dal 46’ Santon 6 – Viene schierato poiché Peres era ammonito. Non facilita le cose ottenendo la stessa sanzione al primo intervento. Continua con attenzione).
Darboe 7,5 – L’ultima partita con la Primavera era contro i biancocelesti, che ritrova alla terza da titolare come professionista. Pulisce palloni pericolosi con la solita tranquillità ed essenzialità.
Cristante 6,5 – Si impegna come al solito in entrambe le fasi. Tenta qualche apertura, non trovando il compagno. Giostra comunque con ordine la manovra romanista. Si inserisce con puntualità in area, manca – come contro l’Inter – al momento di mettere in rete.
Mkhitaryan 7 – Comincia con voglia e distribuendo diversi palloni invitanti, che però non trovano i compagni. Ci pensa quindi lui a segnare sul finire di primo tempo. È puntuale nell’incursione e freddo quando spinge in porta. Lo strappo con Mourinho si può e deve ricucire.
Pellegrini 6 – Fatica ancora una volta a trovare la giusta posizione e lo spunto. I piazzati da lui calciati non pungono la difesa biancoceleste. Meglio nella ripresa dove tra la troppa fretta – chiedere ad El Shaarawy – riesce comunque a creare di più. Condizionato dal problema alla coscia sinistra, viene sostituito. (Dal 72’ Villar 6 – Recupera un pallone destinato all’uscita appoggiando al centro per Cristante. Successivamente va vicino al tris).
El Shaarawy 6,5 – A distanza di un mese torna titolare. Rientrato nella ripresa della sfida contro l’Inter, prova a ripetere lo stesso spartito, che però è stonato. Almeno fino nel finale di primo tempo quando lancia l’azione del gol servendo deliziosamente Dzeko. (Dal 72’ Pedro 7 – Appena entrato accende la macchina del tempo. Conquista palla sulla trequarti, si accentra e dalla lunga distanza firma il raddoppio).
Dzeko 7 – Si barcamena per creare occasioni. Ci prova prima di testa, ma non ha spazio per impattare bene. Ci riesce quando con eleganza e tecnica se ne va a Marusic e – soprattutto – ad Acerbi mettendo dentro per il rimorchio di Micki. Nella stessa maniera va vicino al raddoppio nel secondo tempo.
Fonseca 7 – Era l’ultima chiamata e risponde presente. La squadra gioca una partita diligente, preparata e giocata con intelligenza e consapevolezza.