Roma-Crotone 5-0, le pagelle: Mayoral, Pellegrini e Mkhitaryan riprendono il settimo posto. Reynolds timido, Darboe no. Esordio in campionato per Zalewski e Bove

Roberto Gentili – La Roma risponde al Sassuolo e torna al settimo posto. I giallorossi liquidando il Crotone con un secco 5-0. I tentativi di sbloccare il risultato del primo tempo vengono tutti capitalizzati nella ripresa. Mayoral firma il vantaggio, Pellegrini raddoppia ed allunga. Mkhitaryan cala il poker, Mayoral sigilla nel finale.

LE PAGELLE

Fuzato 6,5 – Non viene impegnato più di tanto. Giusto un paio di occasioni in cui è chiamato ad uscire e lo fa senza problemi. Concentrato anche nella ripresa, quando il Crotone si fa vedere con più frequenza.

Karsdorp 7 – Il gioco si sviluppa sull’altro versante. Quando si passa da lui arrivano però i cross che più impensieriscono la retroguardia calabrese.

Kumbulla 6 – Giovedì contro il Manchester era in procinto di entrare al posto di Smalling, salvo poi tornare in panchina. Oggi parte dal primo minuto. Non lo si vede tanto: qualche appoggio e qualche uno contro uno.

Ibanez 7 – Apporta solidità alla retroguardia giallorossa. Le puntuali chiusure spengono sul nascere i pochi pericoli che l’attacco ospite crea. Un fastidio muscolare lo costringe a rimanere negli spogliatoio. (Dal 46’ Jesus 6,5 – Si rivede e non sfigura. Fa muro su Messias negli ultimi minuti).

Reynolds 6 – Effettuato un altro periodo di apprendistato, torna titolare. Non sembra essere servito più di tanto. Come nelle altre occasioni è infatti timido. Dietro colleziona diversi recuperi, ma davanti non riesce a pungere. Nelle poche occasioni in cui spinge manca di precisione. Forse anche perché quella sinistra la sua fascia. È comunque un’esperienza in più. (Dal 59’ Santon 6,5 – Serve l’’assist  da rimessa laterale per il raddoppio di Pellegrini).

Darboe 7 – Settimana da incorniciare. Prima l’esordio in Serie A, poi quello in Europa League ed oggi il debutto dal primo minuto. Sempre con personalità. Chiede – ed ottiene – spesso la palla, subito verticalizzata. Personalità anche in fase difensiva, dove non si fa grandi problemi a lasciare il piede. A fine primo tempo tenta la conclusione vincente dal limite dell’area, ma la palla finisce alta. Costretto ad uscire per un problema fisico. (Dall’80’ Bove 6 – Esordisce in Serie A).

Cristante 6,5 – Darboe riesce a tenere la posizione da solo. Ne approfitta per spingersi più in avanti e dialogare con i trequartisti. (Dall’80’ Zalewski 6,5 – Come per Darboe, ricorderà questi ultimi giorni. Esordisce anche in campionato dopo aver fatto il debutto europeo. Lo impreziosisce trovando Mayoral per il gol che sigilla la gara).

Pedro 7 – Titolare contro lo United, titolare anche in campionato. Ripete la gara squillante di giovedì. Fa su e giù per lanciare i pericoli giallorossi. Ci riesce con eleganza e slalom. Oltre a crearli, li sventa anche: salva infatti su Ounas quando la palla è quasi sulla linea di porta. (Dal 67’ Pastore 6,5 – Accompagna l’azione del 3-0 con l’indiscutibile capacità tecnica),

Mkhitaryan 7 – È attivo sin da subito, che sia per cucire il gioco o per portare pressione. Gli spunti che fornisce nel primo tempo non vengono capitalizzati, quello per Mayoral ad inizio ripresa dà il là al poker. Serve poi anche Pellegrini per il raddoppio e partecipa anche agli altri gol. Trova anche lui la rete calando il poker.

Pellegrini 7,5 – Nel primo tempo sembra mancargli qualcosa. Sulla punizione manca la precisione (tiro centrale), nelle altre conclusioni la precisione o la forza. Migliora nel secondo tempo e difatti trova la doppietta. Elegante il controllo con cui batte Cordaz.

Mayoral 7,5 – Nel pre partita aveva detto di dover giocare con orgoglio per finire bene la stagione. Detto, fatto. Si muove da subito con continuità facendosi vedere con continuità. Nel primo tempo trova la traversa a dirgli di no, ma nella ripresa riesce a battere Cordaz.

Fonseca 7 – Lottare con il Sassuolo per il settimo posto non era sicuramente tra i piani di nessuno. Nonostante questo, però, la vittoria è importante per riprendere la posizione che vale la Conference League. Certamente meglio lasciarsi con un briciolo d’Europa che senza.