Roberto Gentili – Inferno e paradiso, andata e ritorno. La Roma vince 1-2 contro l’Ajax e mette mezzo piede avanti per il passaggio in semifinale. Dopo il vantaggio di Klaassen, la squadra di Fonseca riemerge con le reti di Pellegrini e di Ibanez nel finale.
Nella prima mezz’ora l’approccio giallorosso è ragionato. Chiude gli spazi con i tempi giusti e riesce a trovare anche più di qualche occasione con gli affondi di Spinazzola. Proprio quando la manovra sembra essere sul punto di decollare, si affievolisce. L’esterno esce per un problema al flessore sinistro e la Roma inizia ad aver difficoltà nel costruire.
Al 39’ arriva così il vantaggio olandese. Passaggio lento di Diawara verso Mancini, il difensore legge male la situazione e permette l’avanzamento di Klaassen: dopo l’uno-due con Tadic, il numero sei insacca. Poco dopo Antony prova a mettere in salita la gara, ma Pau Lopez si oppone. L’estremo difensore spagnolo fa scorrere qualche brivido ad inizio ripresa con un paio di passaggi rischiosi, per sua fortuna non capitalizzate.
L’occasione per riscattarsi arriva subito. Ibanez atterra Antony, Karasev decreta il rigore. Il tiro di Tadic viene però neutralizzato da Lopez. Gol mancato, gol subìto e la Roma trova il pareggio. La punizione di Pellegrini (57’) è mal interpreta da Scherpen, il cui goffo intervento vale l’1-1. L’Ajax però cerca a più riprese il gol del raddoppio, ma Pau Lopez è galvanizzato e tiene a galla la Roma. Nel finale Ibanez si fa perdonare e con violento sinistro firma il successo giallorosso.
LE PAGELLE
Lopez 7 – Nel primo tempo è chiamato in causa più con i piedi, ma i lanci solo per la maggior parte sbilenchi. Si fa trovare pronto in un paio di frangenti, nega il raddoppio a Antony. Ad inizio ripresa rischia con passaggi azzardati. Si riscatta neutralizzando il rigore di Tadic. Galvanizzato, tiene a galla la Roma.
Mancini 4,5 – Inizia tenendo bene lo squillante attacco olandese salvo poi crollare. Riceve un impreciso passaggio da Diawara, è indeciso se attaccare o meno Klaassen facendogli così guadagnare terreno per il vantaggio.
Cristante 6,5 – Il migliore tra i difensori è lui. Preciso in copertura, disegna una regia ordinata. Cerca il gol con un tiro dalla lunga distanza. Soffre di più nel secondo tempo, riuscendo comunque a non cadere in errore.
Ibanez 7 – Un paio di interventi con il tempo giusto, poi soffre qualche uno contro uno. Sceglie di giocare d’anticipo, qualche volta la decisione premia ed altre no. Ad inizio ripresa causa il rigore del raddoppio. Rimedia nel migliore dei modi firmando il gol del vantaggio.
Peres 6 – Più di qualche lettura difensiva ben fatta, cui segue una fase offensiva non sempre costante. Gara comunque senza grandi sbavature.
Diawara 4,5 – Vive un primo tempo di involuzione. La puntuale copertura degli spazi e l’impostazione ordinata, lasciano spazio ad errori di concentrazione. Uno di questi causa il vantaggio.
Veretout 5,5 – Riassaporato parzialmente il campo contro il Sassuolo, torna dal primo minuto. Lancia più di qualche contrattacco, ma si fa vedere ad intermittenza. (Dal 78’ Villar 6 – Contribuisce alla rimonta)
Spinazzola 6,5 – Se affonda lui si accende la Roma. Dai suoi cross nascono le chance più ghiotte, non capitalizzate. Avverte un fastidio al flessore della coscia sinistra ed è costretto ad alzare bandiera bianca. (Dal 28’ Calafiori 6 – Si fa vedere con la percussione appena entrato, poi è timoroso).
Pellegrini 7 – Passivo e molle nel primo tempo. Non riesce a dare brio alla manovra ed è impalpabile in copertura. Tutt’altra musica nel secondo tempo dove pareggia, con l’aiuto di Scherpen.
Pedro 5,5 – Partecipa alla manovra, soprattutto quando parte dalle retrovie. Apre su Calafiori con una rovesciata da centrocampo alla mezz’ora. Da quel momento perde lucidità. E palloni. Cresce nella ripresa (Dall’89’ Perez sv)
Dzeko 6,5 – Parte con un atteggiamento che non si vedeva da tempo. Si fa vedere, attacca la profondità e cerca il dialogo con i compagni. Si abbassa e la squadra arriva in area offensiva. Ha diverse occasioni, ma non trova il quid in più necessario per ritrovare il gol. (Dal 76’ Mayoral sv).
All. Fonseca 7 – Arrivare alla gara crocevia della stagione con così tante assenze è da film tragicomico. Ciò nonostante, la Roma esce dall’Amsterdam Arena con un risultato tanto sperato quanto arduo.