Parma-Roma, le PAGELLE: difesa agghiacciante.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle di Parma-Roma, gara valida per la 27.a giornata di Serie A:

-PARMA-

Sepe 6.5; Conti 6 (Laurini sv), Osorio 7, Bani 7, Pezzella 7; Hernani 7 (Grassi 6), Brugman 7.5, Kurtic 6.5; Man 7, Pellé 6.5 (Zirkzee sv), Mihaila 7.5 (Karamoh 5.5). All: D’Aversa 7.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Al di là della batosta lo spagnolo non si esprime più di tanto. Incolpevole sulle due reti del Parma, se la cava con prontezza ad inizio ripresa su Man.

Mancini 5,5 – Spremuto al massimo in questo periodo ricco di impegni. Prova a cavarsela con l’esperienza contro un vivace Mihaila. Non ne esce vincente.

Ibañez 3 – Perseverare è diabolico. I suo mezzi fisici sono enormi, ma la potenza è nulla senza controllo. Come contro la Lazio si perde, tra dormite ed interventi di un’ingenuità inenarrabile. Di certo Fonseca non può pensare di affidare alla sua inesperienza le chiavi della difesa.

Kumbulla 4 – La buona prova in coppa ha annebbiato la vista a molti. In primis al tecnico che lo schiera sulla sinistra, in marcatura del rapidissimo Man. Scelta delittuosa che porta l’albanese a sbandare. Letteralmente asfaltato. (60′ Cristante 5,5 – Pesa la decisione di tenerlo fuori, soprattutto in fase di impostazione. Quando entra non trova una Roma spenta e lui stesso finisce nel caos negativo).

Bruno Peres 4,5 – Siamo alle solite. Parte malissimo sbagliando due cross da ottima posizione. Si fa costantemente anticipare da Pezzella e non aiuta neanche in difesa. Una croce. (60′ Reynolds s.v. – Sarebbe ingeneroso dargli un voto nel buio pomeriggio odierno. Contenti per l’esordio).

Pellegrini 5 – Uno dei pochi a crederci, almeno all’inizio. Un suo inserimento porta ad un dubbio episodio in area del Parma, su cui ovviamente il VAR sorvola. Finisce per perdere lucidità e posizioni, nascondendosi nella trequarti intasata. (79′ Mayoral 5 – Non dialoga mai con Dzeko. Più grave il fatto che non riesca ad addomesticare neanche un pallone).

Villar 4 – Sbaglia tutto il possibile. E’ bastato il dinamismo di Hernani e la grinta di Brugman (non certo Rijkaard o Matthaus) per annientarlo. Fallisce anche controlli basici o passaggi a tre metri. Non in giornata. (79′ Diawara s.v. – Altra esclusione inspiegabile. Entra troppo tardi al posto del peggior Villar stagionale).

Spinazzola 5,5 – L’impegno c’è, gli scatti pure. Ma quando arriva sul fondo spreca troppo. Ha il merito di tentare l’assalto fino al 90′, a volte sembra giocare da solo.

Pedro 4 – Quell’idea di caos che appare quando lo spagnolo ha il pallone riemerge totalmente al Tardini. Confusionario, si dribbla da solo e non va mai al tiro. Il tacco in area tentato su tiro-cross di Peres a inizio ripresa è da film dell’orrore. Nocivo. (60′ Perez 5,5 – Si presenta con un sinistro insidioso. Ma è troppo lezioso, tocca almeno 3-4 volte il pallone prima di calciare o scaricare).

El Shaarawy 5 – Le idee sono giuste, la lucidità non è di casa. Tra i più insidiosi della Roma, ma ancora lontano da una condizione accettabile.

Dzeko 4,5 – Al di fuori dalle questioni di spogliatoio, c’è l’impressione che atleticamente sia giunto al capolinea. Il pomeriggio di Parma è la sintesi della sua stagione, scollegata e mai convincente. Inutile dire che Osorio e Bani contro di lui giochino la miglior partita dell’anno. Da rimpiazzare.

All. Fonseca 4,5 – Purtroppo l’ennesima partita andata storta contro un squadra che gioca all’italiana. La stanchezza era da mettere in preventivo ma a maggior ragione bisognava proporre una gara diversa, più accorta. Come lo scorso anno si esce con le ossa rotte dal duello con D’Aversa, attualmente penultimo. Per andare in Champions anche la gestione del turn over diventa fondamentale e ancora su questo piano di commettono troppi errori.

Parma-Roma 2-0, le pagelle: i giallorossi affondano, si salvano solo El Shaarawy e Perez

Roberto Gentili – La Roma risponde assente. Dopo la vittoria di ieri dell’Atalanta contro lo Spezia, i giallorossi erano chiamati ad ottenere i tre punti contro il Parma. Al Tardini, però, la squadra di Fonseca affonda 2-0. Sin dalle prime battute la Roma è apparsa stanca, poco motivata e – quindi – determinata ad ottenere i tre punti. Diverse le insufficienze. Si salvano solo El Shaarawy e Carles Perez.

Pau Lopez 6 – Sul tiro di Mihaila è tutt’altro che impeccabile. Si fa perdonare sul tiro a botta sicura da distanza ravvicinata ad inizio ripresa di Man. Spiazzato da Hernani sul rigore.

Mancini 5,5 – Impatta il match con inattesa disattenzione, come in occasione del vantaggio. Lo sarà poi per diversi tratti di gara. Cerca la rete in un paio di frangenti.

Ibanez 4,5 – Di rientro dallo stop, in più di un’occasione sistema le sbavature dei compagni di reparto. Di tacco blocca Pellè. Nella chance di Man del secondo tempo Pezzella se ne va senza accorgersi della sua presenza. Sbaglia la posizione in marcatura su Pellè, lo insegue e lo atterra in area. Disattento.

Kumbulla 5 – Al primo affondo Man trova terreno fertile. Per arrivare in area il Parma sceglie di passare dalle sue parti. (Dal 59’ Cristante 6 – Si prende subito le chiavi della regia difensiva).

Bruno Peres 4,5 – I cross sono spenti e timidi. Ritarda a rientrare su Mihaila che firma il vantaggio. Diffidato, viene ammonito. Salterà dunque la sfida col Napoli. (Dal 59’ Reynolds 6 – Non la miglior occasione per il debutto in maglia giallorossa. Fa il suo e non sfigura).

Villar 5,5 – Si abbassa per aiutare la costruzione, talvolta si incaponisce nel forzare la giocata. Apprezzabile l’assist di tacco in area per Pedro. Più concretezza non guasterebbe. (Dal 79’ Diawara sv).

Pellegrini 5,5 – Seppur arretrato a centrocampo, non rinuncia ad abitare la trequarti. Ad inizio gara, dopo un dialogo con Spinazzola, si accentra per tentare il gol che non trova. La punizione della mezz’ora non impensierisce Sepe. Sfiora l’ammonizione a fine primo tempo per la frustrazione. Ci riesce per proteste nella ripresa. (Dal 79’ Mayoral sv).

Spinazzola 6 – Manda in porta Pellegrini, poi alterna cose buone e qualche sbavatura. Perfetto il cross per Dzeko ad un quarto d’ora dalla fine.

Pedro 5,5 – Cerca di aiutare dalla trequarti in su, non vi riesce in pieno. Non riesce a ribadire in rete l’assist di Peres nella ripresa. (Dal 59’ Carles Perez 6,5 – Entra con la giusta determinazione. Sfiora anche il gol, cui deve rinunciare per la bella risposta di Sepe).

El Shaarawy 6 – Galvanizzato dal gol di giovedì, si accende da subito. Prima contribuendo al recupero, poi tra serpentine, sterzate e tiri. Manca di cattiveria al momento di concludere.

Dzeko 5 – Torna titolare dopo l’infortunio. Viene cercato da subito con frequenza, ma ci mette un po’ a sciogliersi. Riuscitoci, la squadra inizia a farsi vedere – con lui o con il suo contributo – dalle parti di Sepe. Vive il resto della partita con un contributo sporadico. Riceve anche un’ammonizione.

Allenatore: Fonseca 5 – Forse appagata dalla vittoria contro lo Shakhtar, la squadra è apparsa spenta e poco motiva. Quei barlumi di gioco non si sono concretizzati. Se si perdono anche partite con le cosiddette piccole la corsa Champions si complica ulteriormente.

Roma-Shakhtar, le PAGELLE: Pellegrini capobranco. Riecco il Faraone. Mancini eroico

Marco Tumminello (2nd-R) of A.S. Roma celebrates his goal with teammates Lorenzo Pellegrini (#7) and Maxime Gonalons (R) during the International Champions Cup (ICC) football match between Tottenham and A.S. Roma July 25, 2017 at Red Bull Arena in Harrison, New Jersey. / AFP PHOTO / Don EMMERT (Photo credit should read DON EMMERT/AFP/Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle di Roma-Shakhtar Donetsk, match d’andata degli ottavi di Europa League:

-ROMA-

Pau Lopez 7 – Chi ha pensato che fosse bravo più con i piedi che tra i pali sbagliava totalmente. Oggi dimostra con 3 ottimi interventi di essere sicuro nei riflessi. Meno eccelso invece quando è chiamato a gestire il pallone.

Mancini 7,5 – Gara ai limiti della perfezione. Attento, aggressivo, tatticamente intelligente. Resiste pure ad un pizzico sul flessore e segna il 3-0 che può mettere al sicuro la qualificazione. Leader in pectore.

Cristante 7 – Da difensore è rinato. Scelto al posto di Smalling, non fa rimpiangere il più esperto compagno giocando bene sia in fase di copertura, sia in impostazione. Annulla Junior Moraes senza mai rischiare nulla. Mattone.

Kumbulla 6,5 – Prima il Covid, poi la lesione muscolare. Finalmente l’italo-albanese ha ritrovato la condizione giusta e oggi ha dimostrato di poter essere utile. Inizia lasciando qualche corridoio insidioso per le discese di Dodò, poi cresce concentrato e tatticamente diligente. Anche lui positivo in questa serata da clean sheet.

Karsdorp 7,5 – Supera alla grande l’esame Ismaily, uno dei terzini più complicati da affrontare. Bravissimo a difendere e oggi anche a rendersi pericoloso in fase di contrattacco. Ormai è appurato, il treno olandese ha finalmente carburato e merita il posto da intoccabile.

Villar 6,5 – Nonostante qualche incertezza resta un tassello prezioso. Da gratificare è l’intraprendenza e le mille responsabilità che si prende in mezzo al campo. In fase di recupero non lesina interventi.

Diawara 7 – Potrebbe non sembrare agile o aggraziato, ma c’è sempre. Cerca con costanza di spezzare il gioco avversario tra le linee, sporca mille palloni e fa girare il gioco della Roma senza problemi. Prezioso. (79′ Ibañez 6 – Importante recupero in difesa).

Spinazzola 6,5 – Altro duello emozionante sulla sua fascia, contro un ottimo Dodò. Si sacrifica e corre con abnegazione, calando alla distanza per una condizione fisica non eccellente. (79′ Bruno Peres 6 – Fa rifiatare Spinazzola senza fronzoli).

Pellegrini 8 – Finalmente si prende la Roma sulle spalle, senza timori o angosce. La sua prestazione è da leader, perché cuce il gioco, smista palloni scomodi, rincorre avversari e sblocca la partita con un gol da centravanti. Si sdoppia nelle due fasi e porta la croce con disinvoltura. Il capitano. (79′ Perez 6 – Entra con vivacità, facendo quello che chiede il mister anche in fase di non possesso).

Pedro 6 – La sua gara si limita all’ottimo assist per il vantaggio di Pellegrini. Strano che un talento assoluto come lui non sfrutti le praterie lasciate dallo Shakhtar in contropiede. Esce dopo un battibecco tattico con Fonseca. (61′ El Shaarawy 7 – Approccia male la gara ciabattando un assist prezioso di Pellegrini. Ma si rifà con gli interessi, segnando il raddoppio con una giocata tipica e solitaria. Ha gamba ed entusiasmo, il Faraone sta tornando).

Mkhitaryan 6 – La degna conclusione di un periodo di stanchezza ed appannamento è l’infortunio al polpaccio che lo toglie dal match dopo mezz’ora. Rischia uno stop consistente. (35′ Borja Mayoral 5,5 – Forse l’unica nota stonata. Fa fatica nel far salire la squadra e si divora un’occasione d’oro sbagliando uno stop facile in area. Quando il livello sale, lo spagnolo si nasconde).

All. Fonseca 8 – Questa sera stravince su tutta la linea. Prepara bene la sfida azzeccando la scelta di Cristante e dell’attacco leggero. Nonostante le numerose assenze, la Roma ha un altro passo e chiude la qualificazione con 90’ di anticipo. Il suo stile di gioco si adatta assai bene al contesto europeo

-SHAKHTAR DONETSK-

Trubin 5.5; Dodo 6.5, Vitao 5.5, Matviyenko 5.5, Ismaily 6; Maycon 6; Teté 5 (Konoplyanka s.v.), Marlos 5.5 (Marcos Antonio s.v.), Alan Patrick 6.5 (Sudak

Roma-Shakhtar Donetsk 3-0, le pagelle: Pellegrini è ovunque. Il ritorno di El Sha. Lopez alza il muro

Roberto Gentili – Senza troppi grandi problemi, la Roma annienta lo Shakhtar Donetsk 3-0. Le reti di Pellegrini (23ʹ), El Shaarawy (73ʹ) e Mancini (77ʹ) permettono alla formazione di Paulo Fonseca – ancora mattatore del proprio passato – di vedere i quarti di finale di Europa League. La Roma domina il primo tempo, abbassando un po’ i ritmi nella ripresa. È solo un’illusione. I padroni di casa cambiano marcia ed in cinque minuti chiudono la pratica. Prestazione magistrale di Pellegrini. Il capitano giallorosso sfodera senza ombra di dubbio la miglior prestazione della stagione.

C’è però una nota stonata. Attorno alla mezz’ora del primo tempo, Mkhitaryan ha lasciato il campo per un fastidio al polpaccio destro. Alla gara dello Stadio Olimpico di Kiev – in programma giovedì 18 alle 18:55 – la Roma si presenterà con qualche certezza in più.

Pau Lopez 7 – Non ha problemi sul tiro dei primi minuti di Taison. Si ripete alla mezz’ora su Moraes uscendo con tempismo nell’area piccola. Nel secondo tempo risponde presente in un paio di frangenti.

Mancini 7 – Taison si infila con troppa facilità sul suo lato ad inizio gara. Scivola nell’occasione di Moraes, ma l’errore non è influente. Tra una smorfia e l’altra non corre altri rischi. Si concede qualche licenza in impostazione di troppo, non riuscendo nell’intento. Trova il gol che chiude la pratica. Di testa, ça va sans dire. Seguendo la tradizione viene anche ammonito.

Cristante 7 – Sembrava destinato ad un turno di riposo, invece è nuovamente al centro della difesa. Con i lanci lunghi porta la manovra in avanti. Solido in difesa. Garanzia.

Kumbulla 6 – Qualche sussulto di troppo in copertura, che però non lo impensierisce. In affanno ad inizio ripresa, rimedia l’ammonizione. Sfiora anche il gol.

Karsdorp 6,5 – Cresce con il passare dei minuti. La chance iniziale di Taison funge da monito. Da lì compie poche sbavature, alle quali rimedia con velocità e fisico. Man mano si spinge sempre più in avanti.

Villar 6 –  Con un colpo di anca va vicino al gol in avevo di partita. Disputa un primo tempo consto di attenzione ed estro. Nella ripresa, però, cala concedendo a Tete una ghiotta chance.

Diawara 5,5 – Oscurato da Villar, si fa notare quando dà una mano nello sbrogliare qualche offensiva ucraina. Talvolta, però, è molle nell’intervenire e recuperare. (Dal 78’ Ibanez – s.v.)

Spinazzola 6 – Cercato con costanza, la doppia marcatura non lo porta sul fondo come di consueto. Diminuisce le discese nei secondi quarantacinque minuti, mandando comunque Mayoral in porta al 65’ con un assist al volo. (Dal 78’ Bruno Peres – s.v.)

Pellegrini 7,5 –  Quando la manovra ha bisogno di un’illuminazione, si passa dal capitano. Al 22’ firma il vantaggio. Continua la gara seguendo lo stesso copione. (Dal 79’ Perez – sv).

Pedro 6 – Nei primi venti minuti si fa vedere col contagocce, salvo poi fornire l’assist per il vantaggio. Nella ripresa qualche errore di troppo – e un battibecco con Fonseca – lo portano alla sostituzione. (Dal 60’ El Shaarawy 6,5 – Appena entrato ha la possibilità di raddoppiare, ma non impatta bene la palla. Ci riprova fino a trovare la rete con un pallonetto a Trubin in uscita).

Mkhitaryan 6 – Torna falso centravanti dopo la prestazione super di novembre in casa del Genoa. Ad inizio gara non approfitta del maldestro rinvio di Matvienko, rimedia innescando l’azione del vantaggio. Pochi minuti dopo cerca il raddoppio con un pallonetto raccogliendo l’errore di Trubin. Non trova la rete. Anzi. È costretto ad uscire per un fastidio al polpaccio destro. (Dal 35’ Mayoral 6 – Fatto accomodare in panchina in favore dell’armeno, entra per sostituirlo. Spreca un’invitante possibilità, crea spazio per il raddoppio di El Shaarawy).

Allenatore: Paulo Fonseca 6,5 – Dopo il Braga, altra sfida con il passato. Nel primo tempo la squadra ha i giri giusti, che poi diminuiscono momentaneamente nella ripresa. In Ucraina è conscio che non sarà facile, ma arrivarci con una vittoria – e senza reti subite – è di rilevante importanza.

Roma-Genoa, le probabili formazioni. Torna Smalling. Elsha-Pedro dal 1′

(Federico Sereni) –  La Roma scende in campo nella 26ª giornata di Serie A. L’avversario è il Genoa di Ballardini, orfano di Perin, Pandev e Portanova che non prenderanno parte al match. Tra le file della Roma c’è la prima chiamata per Bryan Reynolds. Paulo Fonseca si affiderà all’ormai collaudato 3-4-2-1 con Pau Lopez tra i pali. In difesa torna Smalling che sarà affiancato da Cristante e Mancini. Sulle fasce largo a Spinazzola e Karsdorp. A centrocampo ci saranno due tra Diawara, Villar e Pellegrini (quest’ultimo sarebbe schierato sulla trequarti in caso di utilizzo dello spagnolo). In attacco ballottaggio tra Mayoral e Mkhitaryan. Sulla trequarti è certo l’impiego di Pedro, mentre El Shaarawy si giocherà una maglia da titolare fino all’ultimo.

Dall’altra sponda con Biraschi e Luca Pellegrini ai box, Ballardini va avanti sulla via del 3-5-2, modulo che ha prodotto otto risultati utili nelle ultime nove partite giocate. Perin è acciaccato, tra i pali è pronto Marchetti. In difesa possibile conferma per Radovanovic centrale, con Masiello e Criscito ai suoi lati. Sulle fasce Czyborra in ballottaggio con Ghiglione a destra, con Zappacosta –  a segno contro la Sampdoria – sull’altra corsia. Ritorno da ex all’Olimpico per Strootman, che affiancherà Badelj e Zajc. In avanti Pjaca-Destro. Pandev non al meglio.

PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Smalling; Karsdorp, Diawara, Pellegrini, Spinazzola; Pedro, El Shaarawy; Mayoral. All.: Fonseca 

GENOA (3-5-2): Marchetti; Masiello, Radovanovic, Criscito; Ghiglione, Strootman, Badelj, Zajc, Zappacosta; Pjaca, Destro. All.: Ballardini

Fiorentina-Roma, le PAGELLE: Diawara is back.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Fiorentina e Roma dopo il match terminato poco fa allo stadio Franchi:

-FIORENTINA-

Dragowski 5.5; Milenkovic 6, Pezzella 6.5, M. Quarta 5.5; Venuti 6, Castrovilli 6 (Kokorin 4.5), Pulgar 6 (Caceres 5), Amrabat 6, Igor 6.5 (Biraghi 6); Ribery 6.5 (B. Valero 5.5), Vlahovic 6. All. Prandelli 5.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Tra i pali tutto bene, anche con qualche parata scenografica. Non mancano i soliti brividi quando il pallone transita dai suoi piedi.

Mancini 6,5 – Rispetto all’andata soffre di più i movimenti di Ribery, tanto da ‘costringerlo’ a frenarlo con una gomitata. Per il resto quasi impeccabile, con tanto di assist morbido per l’1-0 di Spinazzola. Difensore più in forma della Roma.

Cristante 6,5 – Diligente e sempre più a suo agio come centrale. Gli errori di reparto non mancano, ma fa il suo con impegno e senza traballare contro Vlahovic e compagni.

Kumbulla 6 – Torna giocando con attenzione, quasi come marcatore a uomo contro la fisicità di Vlahovic. Tiene botta, ma si fa ammonire (da diffidato) per uno sciocco ‘vaffa’ all’arbitro. (81′ Smalling s.v. – Rientro utilissimo. Qualche recupero aereo tanto per ritornare in campo).

Bruno Peres 6 – Alterna buone giocate ai suoi classici errori nei passaggi o controlli determinanti. Oggi si comporta con semplicità, senza lesinare ripiegamenti. (81′ Karsdorp 6,5 – Entra per l’assalto finale, ha la lucidità e il merito di mettere dentro il pallone giusto per il gol-vittoria).

Diawara 7,5 – Partita di sciabola e fioretto. In interdizione è dominante, recuperando una valanga di palloni. Il fioretto decisivo arriva nel finale, ricamando e definendo l’azione del 2-1. Un po’ appannato ad inizio ripresa, ma si rifà con un finale in crescendo. Poteva essere più utile anche col Milan. Ritrovato.

Veretout 6 – Fonseca aveva preparato la gara puntando sugli inserimenti tra le linee dell’ex di turno. Ma la soluzione è inceppata e il francese si limita al compitino in mediana. Una brutta lesione muscolare lo toglie dal match dopo un’ora. (62′ Pedro 6 – Il colloquio fitto nel pre-partita col mister ha dato frutti: meno caos e più decisione. Anche un paio di giocate brillanti in assistenza).

Spinazzola 6,5 – La sua prova, francamente, sarebbe da 8. Ma pesa troppo la goffa autorete che rimette la Fiorentina in partita. Quello che combina in attacco è sempre di spessore: un gol al volo da attaccante puro e giocate in velocità da ala pura. Utilissimo nel finale quando tiene da solo per 3 minuti i viola all’angolo.

Pellegrini 6,5 – Le sue idee sono sempre giuste, la realizzazione a volte difetta. Ciò che piace è l’energia e la corsa messe a disposizione della squadra, anche quando le gambe cominciano a farsi pesanti. Una prova da mediano, ma di qualità.

Mkhitaryan 5 – Esploso, letteralmente. Dopo aver tirato la carretta per mesi, l’armeno fa fatica. La sua prestazione è ricca di errori evidenti e marchiani, fin dai primissimi minuti. Fonseca dovrà certamente ipotizzare un turno di stop. (68′ El Shaarawy 6 – Entra con il piede sull’acceleratore, poi si limita a gestire palloni scottanti).

Borja Mayoral 5,5 – Come il suo collega Vlahovic, dimostra di essere ancora acerbo in diversi aspetti. Combatte ma non sempre ne esce vincitore, soffrendo la maturità e la forza fisica di Pezzella. Si divora anche un gol tutto solo davanti a Dragowski, col dubbio dell’off-side.

All. Fonseca 6,5 – Trova la vittoria che era l’aspetto più importante di questa serata. Non una prestazione brillantissima ma alla fine 3 punti meritati. Alcune scelte, come quella di Diawara, potevano tornar utili anche con il Milan. La squadra è apparsa più solida dal punto di vista difensivo, con il solito autogol a rompere le uova nel paniere. Per rimanere agganciati al treno del quarto posto non si possono fallire le prossime sfide con Genoa e Parma.

Diawara rialza la Roma: corsa Champions riaperta

(Federico Sereni) – La Roma ritrova il sorriso, ma con tanta fatica. Alla fine conta il successo: 1-2 al Franchi con una rete all’ultimo istante di Diawara. Per Fonseca si tratta del quarto successo su quattro contro la Fiorentina e, soprattutto, sempre viva la corsa per la Champions. La squadra giallorossa ha il merito di reagire dopo il pari viola e restano al quinto posto in classifica, sorpassando ancora il Napoli. Tra i momenti migliori della partita il ricordo di Davide Astori da parte dello Speaker. 3 lunghi anni dalla scomparsa del capitano della Fiorentina, passato anche in giallorosso per una stagione. Il ricordo al 13′ con un minuto di silenzio: toccante e profondo.

Sul campo invece è la Roma a fare la partita. Prandelli prova ad incastrare i giallorossi ma ci riesce solo per metà gara, nonostante la squadra paghi la stanchezza dei tanti incontri. Dopo la gaffe contro il Milan, meno gioco dal basso e qualche lancione in più, come quello di Mancini per Spinazzola, che timbra per il vantaggio. Calvarese annulla per fuorigioco la rete di Diawara, ma il Var Aureliano certifica il successo giallorosso e la crisi della Fiorentina.

Roma-Milan, le PAGELLE: Veretout unico guizzo

(R.Rodio) –  Voti e pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Milan al termine del posticipo della 24.a giornata di Serie A:

-ROMA-

Pau Lopez 5,5 – Fa tutto bene tra i pali, comportandosi bene sotto gli assalti di Ibra e compagni fin dai primi minuti. Ma rovina completamente la sua prova dando il là all’occasione del 2-1 rossonero con un rilancio sballato. Errore ingiustificato.

Mancini 6 – Combattente, di gran lunga il migliore di una difesa tropo spesso in imbarazzo. Peccato si faccia aggirare troppo facilmente da Rebic nell’azione che regala i tre punti al Milan.

Cristante 6 – Fa il suo, adattandosi per l’ennesima volta a guida difensiva. Approfitta della serata no di Ibrahimovic e i suoi lanci per i movimenti di Spinazzola sono l’unica chiave di una Roma senza gioco.

Fazio 4 – Insufficienza da dividere con chi insiste nel schierarlo titolare. Dopo gli orrori di Benevento si complica la vita con gestioni assurde del pallone. Conclude la sua prova con il fallo da rigore su Calabria. Generoso il fischio di Guida quanto ingenuo il suo intervento. Speriamo sia l’ultimo scempio commesso. (62′ Bruno Peres 5 – Entra per dare spinta sulla fascia, cestina maldestramente un paio di palloni invitanti capitatigli in area di rigore).

Karsdorp 5 – La grinta e la voglia non mancano, ma viene subissato dalle progressioni di Theo Hernandez. Avversario di altro livello che mette a nudo i suoi limiti tecnici e tattici.

Villar 4,5 – Grosso passo indietro. Letteralmente annichilito dalla pressione gargantuesca di Kessie. Prova a metterla sulla tecnica, ma finisce per incaponirsi in possessi vani ed a volte nocivi del pallone. Ne ha ancora di strada da fare. (70′ El Shaarawy 6 – Pian piano sta trovando la giusta condizione. Subentra con voglia e regala a Mkhitaryan un ottimo assist, purtroppo non sfruttato).

Veretout 6,5 – Il più vivace e presente tra i giallorossi. Le sue corse solitarie alle spalle dei mediani rossoneri mettono in difficoltà la compattezza del Milan. Già nel primo tempo meriterebbe un fischio di Guida su un contropiede fermato da Tomori. Segna nella ripresa il suo 10° centro in campionato con un destro perfetto. (79′ Diawara s.v. – Non riesce a dare sostanza e precisione in un finale più caotico che mai).

Spinazzola 6 – Il duello con Calabria è rude e bello da vedere. Il romanista ne esce stremato, capace di dare profondità alla lenta manovra dei suoi. La pecca è spesso sull’ultimo passaggio, visto che non riesce mai a mettere il pallone giusto dentro l’area.

Pellegrini 5 – Siamo alle solite. Più il livello si alza, più il capitano si eclissa. Gara senza arte né parte. Spreca un’occasione ghiotta nel primo tempo, quasi scompare nella ripresa quando passa a fare il mediano.

Mkhitaryan 5,5 – Sembra affaticato dopo le fatiche degli ultimi mesi, ed il suo gioco ne risente. Ma è il più pericoloso dei suoi. Si divora il gol del vantaggio con un tocco sotto fallito davanti a Donnarumma. Nel finale si era anche guadagnato il rigore del possibile pari, ma il caro sig. Guida ha preferito sorvolare.

Borja Mayoral 5 – Acerbo per giocare a certi livelli. Come contro la Juventus soffre la fisicità dei difensori avversari e risulta impalpabile in zona conclusiva. Non male nel gioco di sponda, ma l’assenza di Dzeko si è sentita, eccome. (79′ Pedro 5 – Lontanissimo dai primi exploit stagionali. C’è un motivo se il Chelsea lo ha lasciato andar via a costo zero…).

All. Fonseca 4,5 – Purtroppo era tutto scritto dall’inizio. Schierare Fazio dopo Benevento è sembrato perlomeno avventato, specie sul centrosinistra, fuori ruolo con Juan Jesus in panchina. Bruno Peres primo cambio dopo un’ora di gioco, e dopo un dominio rossonero per buona parte del primo tempo, è difficile da spiegare. Continuare ad affrontare big match del genere con un centrocampo troppo leggero, a due, è davvero diabolico. In tutto questo c’è la giusta scusante di Guida. Su Mkhitaryan era rigore e forse staremmo parlando di un’altra partita.

-MILAN-

Donnarumma 6.5; Calabria 7, Kjaer 6.5, Tomori 6.5, Hernandez 6.5; Kessie 7, Tonali 5.5 (Meite s.v.); Saelemaekers 7 (Castillejo 5), Calhanoglu 5.5 (Diaz 5.5), Rebic 7.5 (Krunic 6); Ibrahimovic 5.5 (Leao 6). All. Pioli 7.