(Federico Sereni) – Match senza pubblico, ma anche senza storia quello andato in scena all’Olimpico. La Lazio si prende gioco della Roma in 23 minuti con un Fonseca visibilmente in affanno nel confronto diretto con Simone Inzaghi. Il tecnico biancoceleste è riuscito ad identificare il lato debole dell’avversario – la fascia difesa (si fa per dire) da Ibanez e Spinazzola – e l’ha attaccata con una certa continuità. Poi gli errori di Ibanez hanno fatto la loro parte, soprattutto grazie alle sgroppate di Manuel Lazzari: ispirato e ben servito con la palla a scalvalcare la linea, il terzino si è rivelato praticamente imprendibile.
Il primo gol con la firma di Immobile arriva proprio da una disattenzione del difensore brasiliano che si ripete anche nella seconda rete di Luis Alberto, sul quale la Roma ha protestato per la posizione di Caicedo. Il Var però l’ha considerata passiva ed ha lasciato andare. A salvare la squadra di Fonseca in un primo momento ci ha pensato Pau Lopez, poi ha dovuto capitolare ancora con Luis Alberto protagonista.
Sconfitta che fa male e mette in risalto tutti i limiti della Roma e dell’allenatore, incapace di trovare una soluzione in corso d’opera. La squadra di Fonseca si dimostra ancora una volta incapace di aggiudicarsi le gare contro le grandi: le vittorie con le piccole non possono bastare. Serve un cambio di rotta.