La Roma dei cambi: i ds giallorossi nell’era americana

Alice Dionisi – Fuori Gianluca Petrachi. Dopo un solo anno nella Roma, il direttore sportivo salentino è stato licenziato “per giusta causa”, voto unanime del cda del club a seguito di una sospensione immediata da tutti i suoi incarichi. Un fraintendimento con Pallotta e dei messaggi infuocati che il presidente non ha digerito: così finisce la sua avventura in giallorosso. Quattro ds nel corso dell’era americana, da Walter Sabatini a Monchi, il “doppio” Massara e Petrachi.

Sabatini

Alla Roma dal 2011 al 2016, la sua è stata l’esperienza più longeva nel corso della gestione a stelle e strisce. L’uomo delle plusvalenze: ha portato nella Capitale tanti giocatori che hanno fatto sognare i tifosi, ma il suo mercato è stato anche caratterizzato da alcuni flop. Tra i nomi “top”, figli della sua intuizione, Miralem Pjanic, (comprato dal Lione nel 2011 per 11 milioni di euro e ceduto alla Juventus per 32 milioni), Erik Lamela (acquistato per 17 milioni dal River Plate, venduto al Tottenham per 30), Marquinhos (7,2 milioni al Corinthians, rivenduto al PSG per 31,4), Benatia (una plusvalenza di 13 milioni), Nainggolan, Dzeko, Salah, Alisson, Strootman e Rudiger. Tra le “macchie” sul suo curriculum, Iturbe, Destro, Gerson e Ashley Cole. Nell’ottobre del 2016 rescinde consensualmente il suo contratto con il club.

Monchi

Meno di due anni nella Capitale per il direttore sportivo ex Siviglia (dove poi è tornato), accolto alla Roma con entusiasmo per le premesse di un operato brillante nel club spagnolo, ma uscito di scena senza applausi. Monchi ha portato in giallorosso Kolarov, Pellegrini, Under, Cristante, Kluivert e  Zaniolo, la punta di diamante del suo mercato alla Roma. Il malumore nei confronti del suo operato deriva, soprattutto, dalle cessioni fatte e dalle sostituzioni di quest’ultime. Su tutti Alisson, rimpiazzato con Olsen. Tanti i flop durante il suo corso: dal lungo contratto di Pastore, a Schick, da Nzonzi a Moreno, Bianda, Marcano, Gonalons e Coric. Anche nel suo caso, rescissione consensuale del contratto a seguito dell’eliminazione dalla Champions League.

Massara

L’uomo “nel mezzo”, il traghettatore dei direttori sportivi. Braccio destro di Walter Sabatini, lo affianca prima al Palermo, poi alla Roma. Proprio nella Capitale prende il posto del suo “maestro” nel momento delle sue dimissioni, salvo poi seguirlo all’Inter al termine della stagione. Un anno dopo fa il suo ritorno alla Roma e nel marzo del 2019, dopo l’addio di Monchi, gli viene nuovamente affidato il timone, tornando a ricoprire il ruolo che aveva prima dell’arrivo dello spagnolo. Ha il merito di aver scoperto, insieme a Sabatini nel Palermo, giocatori del calibro di Abel Hernandez, Josip Ilicic e Javier Pastore.

Petrachi

Arrivato dal Torino di Cairo (non senza lasciare attriti con il presidente granata), la sua esperienza in giallorosso è durata appena un anno. Nel mercato estivo del 2019 ha messo a segno ben trenta colpi, tra cessioni e acquisti, ed è stato in grado di rimediare ad alcuni degli errori commessi dai suoi predecessori. Ha portato alla Roma, tra i tanti, Smalling, Mkhitaryan, Spinazzola, Veretout e Mancini, riuscendo a cedere gli esuberi che affollavano Trigoria, da Schick a Nzonzi e Gerson. Sotto la sua gestione sportiva è arrivato anche il rinnovo di Edin Dzeko, quando il bosniaco sembrava essere ad un passo dall’Inter.

Alice Dionisi