La Roma si scioglie sotto il caldo di San Siro: il Milan vince 2-0

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – La Roma alla ricerca dei tre punti contro il Milan, finisce per scontrarsi col muro della difesa rossonera alzato da Pioli. Per dare continuità alla vittoria contro la Sampdoria e il Cagliari e per inseguire l’Atalanta, la vittoria era imperativa. Fonseca ha schierato i suoi col solito 4-2-3-1, con Mirante in porta, Zappacosta, Mancini, Smalling e Spinazzola in difesa con Kolarov in panchina. Cristante e Veretout a centrocampo, Kluivert, Pellegrini, Mkhitaryan dietro alla punta Dzeko. Alla Roma non basta giocare per 20 minuti ed avere un’occasione con Dzeko in apertura per tornare con qualche punto da San Siro. Nella ripresa in campo c’è solo il Diavolo che sfrutta una Roma che si scioglie sotto i 32 gradi del catino milanese. Non può bastare trotterellare per il campo con la palla tra i piedi per ambire ad un posto in Champions. Ora gli uomini di Fonseca si dovranno guardare alle spalle e nelle 10 partite rimaste dovranno difendere il quinto posto. Totalmente diverso il destino dei milanesi: la classifica provvisoria da ieri indica un dato non pronosticato: il Milan ha messo i piedi in zona Europa League, incalza il Napoli e non vede più con il binocolo la Roma. I giallorossi non solo rischiano di perdere il quinto posto, ma anche tutte le speranze di Champions: nel 2020 hanno perso 6 partite nelle ultime 11. Il Milan non aveva mai battuto una delle prime sei. Questa l’analisi di Fonseca a fine gara: “Penso che abbiamo fatto una buona partita nel primo tempo, una partita equilibrata senza grande intensità ma abbiamo controllato. Nel secondo tempo dopo 10′ il Milan ha pressato più alto ma senza creare opportunità, solo alcuni tiri da fuori. Poi abbiamo regalato la partita con una situazione simile al match con la Sampdoria. Quindi è stato tutto più difficile, nel secondo tempo il Milan ha fatto meglio ma senza creare occasioni, noi abbiamo regalato senza giustificazioni“. La Roma ha corso più del Milan, 106,423 km a 106,168 km, con una velocità maggiore: 6,7 km/h di media, contro i 6,4 km/h dei milanisti. Questo dato dimostra una cosa: non è un problema di stanchezza, ma di gioco. Anzi, di assenza di qualità nel gioco.

Francesco Belli