(Jacopo Venturi) – Nella terza stagione da giocatore della Roma, Kolarov sta mettendo in mostra tutto il suo talento offensivo. Con 6 reti e 4 assist in 23 partite, si è dimostrato una delle armi più pericolose per gli avversari dei giallorossi. Questa stagione lo ha visto inoltre ancora una volta come un titolare inamovibile degli dell’allenatore: Di Francesco prima, Ranieri poi e Fonseca ora, non hanno saputo fare a meno del serbo. Questo però non può non aver nessuna conseguenza su un giocatore di 34 anni. Kolarov è infatti risultato meno lucido in alcune situazioni ed è evidente come la gamba sia meno prestante rispetto a qualche stagione fa, soprattutto se facciamo riferimento alla prima stagione a Trigoria. La questione è che comunque la Roma non sembra poter fare a meno ad oggi del numero 11. Le motivazioni sono due. Da una parte la rosa è corta e dunque, avendo l’unica alternativa di livello al serbo in Spinazzola, schierando l’italiano a sinistra, si avrebbe un buco a destra. Buco colmabile dal solo Bruno Peres. Dall’altra il motivo riguarda la leadership del giocatore, che è unica nella Roma e nella fase offensiva della squadra. Quella capacità di giocare pallone pesanti e di guidare i propri compagni diventa secondaria dunque rispetto alla condizione non sempre brillante. E il carisma non invecchia, quindi finché Kolarov lo vorrà, un qualsiasi allenatore sulla panchina della Roma lo schiererà nel suo undici ideale.
(Jacopo Venturi)