Alice Dionisi – Nell’attesa di poter vedere di nuovo la Roma in campo, ripercorriamo alcune partite storiche dei giallorossi in campionato nel corso degli anni. La vittima preferita in Serie A è il Torino, in 175 partite disputate i capitolini hanno vinto 73 volte, conquistando 265 punti totali contro i granata. Ad andare a segno il maggior numero di volte contro il Toro sono stati gli argentini Enrique Guaita e Pedro Manfredini (9 reti) seguiti da Rodolfo Volk, Roberto Pruzzo e Francesco Totti (8 gol). Tra i trasferimenti storici quello di Ruggiero Rizzitelli, che nel 1994 viene ceduto al club piemontese a causa del suo rapporto conflittuale con l’allenatore: “Mi spezzai il cuore da solo: non andavo d’accordo con Mazzone e dopo il primo anno, uno dei due doveva andare via”. Contro il Torino, il 10 maggio del 2003 arriva anche il primo gol in Serie A di De Rossi, tra le mura di casa dello Stadio Olimpico. Daniele ha 19 anni e sulle spalle non c’è ancora il numero 16, ma il 27. È la sua prima partita da titolare e trova la rete beffando Sorrentino in porta, poi replicherà nella stagione 2017/2018, con la fascia da capitano al braccio.
PARTITE
La prima vittoria arriva nella stagione 1928/29, la Roma dilaga e la partita termina 6-1. Nel 1933 il Torino incassa ancora più gol nei 90’ di gioco: una tripletta di Eusebio, una doppietta di Fasanelli e le reti di Costantino e Bernardini per il 7-1 finale. Quando i giallorossi conquistano per la prima volta il titolo nazionale nel 1941/42, al secondo posto in classifica, con appena 3 punti in meno, ci sono i granata, contro i quali la Roma non è riuscita ad andare oltre i due pareggi nell’arco della competizione. 3 dei 19 gol segnati dal capocannoniere del campionato 1962/63, Pedro Manfredini, sono arrivati contro il Torino quando l’argentino, accompagnato da una doppietta di De Sisti, fa uscire gli avversari sconfitti dal campo con un tondo 5-0. Il 15 maggio del 1983 l’ultima partita in casa della stagione è contro i granata, che diventano spettatori dei festeggiamenti all’Olimpico per il secondo scudetto, ottenuto già matematicamente la settimana precedente a Genova. La squadra allenata da Liedholm non vuole sfigurare davanti ai suoi tifosi nonostante sia già Campione d’Italia e vince l’ultima partita dell’anno 3-1 grazie alle reti di Pruzzo, Falcao e Conti.
TOTTI
È il 20 aprile del 2016 e la Roma allenata da Luciano Spalletti affronta in casa il Torino per il turno infrasettimanale della trentaquattresima giornata di Serie A. Manolas trattiene Belotti in area e l’arbitro Calvarese è costretto a fischiare il rigore. Il Gallo trasforma dal dischetto e porta in vantaggio la formazione ospite al 35’, ma nella ripresa è lo stesso difensore greco, resosi protagonista del fallo da penalty nel primo tempo, a regalare ai giallorossi il gol del pari. A 10’ minuti dalla fine Martinez gela l’Olimpico, segnando la rete dell’1-2 su cross di Bruno Peres (parlando di ex…). All’86’ entra in campo Francesco Totti, che nonostante abbia quasi 40 anni è ancora pieno di sorprese. Il numero 10 ci mette poco a rendersi decisivo, tocca il primo pallone dopo qualche secondo dal suo ingresso in tempo e lo infila nella rete di Padelli per il 2-2. Sarebbe stata una bella storia già così, con il capitano che salva la squadra da una sconfitta meritata. Totti però vuole strafare. 3 minuti dopo il gol del pareggio, Calvarese mette di nuovo bocca al fischietto, assegnando un rigore alla Roma. Dagli 11 metri va di nuovo Francesco, lui che di rigori ne ha segnati già 82 in carriera. 3 minuti dopo il suo ingresso in campo, ad un solo giro di lancette dalla fine del tempo regolamentare, fa gonfiare di nuovo la rete e segna il gol del 3-2. L’Olimpico esplode in un boato assordante, sugli spalti c’è un ragazzo che vorrebbe festeggiare, ma invece piange, sopraffatto dalle emozioni e impotente davanti ad un uomo che continua a scrivere la storia della Roma, anche 23 anni dopo il suo esordio. L’ennesimo episodio di una bellissima storia d’amore.
Alice Dionisi