(Jacopo Venturi) – Pau Lopez era stato comprato la scorsa estate per sostituire Robin Olsen. Lo svedese non era riuscito nell’impossibile compito di sostituire Alisson e dunque si era reso necessario un investimento tra i pali per rimediare all’errore commesso da Monchi. Il portiere ex Betis è infatti risultato essere l’estremo difensore più costoso della storia della Roma e dunque questo ha alzato le aspettative su un giocatore che in carriera non era mai stato davvero protagonista in una grande squadra. I suoi primi mesi in giallorosso hanno evidenziato i suoi pregi e i suoi difetti in maniera chiarissima e si può dunque fare un punto e una prima valutazione sulla bontà dell’operazione che lo ha portato nella Capitale. Pau Lopez è risultato sicuramente efficace nel gioco con i piedi, il motivo principale per il quale è stato scelto. Tra i pali si è dimostrato ben posizionato ma non molto reattivo in alcuni casi. Infatti qualche errore ha macchiato il suo percorso, ma il più grave è arrivato sicuramente nel derby contro la Lazio di fine gennaio. Proprio quello scivolone sembra averlo condizionato e avergli fatto perdere certezze. È dunque questo l’aspetto che forse ha convinto meno di Pau Lopez, una tenuta mentale troppo debole per un ruolo così delicato.
(Jacopo Venturi)