Pagine Romaniste (F. Belli) – Dopo la debacle contro il Sassuolo, la Roma perde anche contro il Bologna. All’Olimpico finisce 3-2 per i rossoblu, decisivo Orsolini e la doppietta di Barrow. Inutili invece l’autogol di Denswil e il gol di Mkhitaryan che nel secondo tempo ha acceso per un attimo le speranze dei tifosi capitolini. Nel finale è stato espulso anche Cristante, che salterà quindi la trasferta di Bergamo. Si tratta di un’altra batosta pesantissima e inaspettata. Nel nuovo anno solare, la formazione di Paulo Fonseca ha collezionato ben 5 sconfitte in 8 gare ufficiali, oltre a 2 vittorie (con Parma in Coppa Italia e Genoa in campionato) e il pareggio nel derby. I giallorossi inanellano la 4^ partita interna consecutiva senza vittoria (un pari e 3 ko). L’ultimo trionfo risale ormai al 15 dicembre: 3-1 contro la Spal di Semplici. Una striscia così lunga di gare casalinghe senza successi non si verificava dalla stagione 2014-2015: 6 pareggi con Sassuolo, Milan, Lazio, Empoli, Parma e Juventus e la sconfitta (0-2) contro la Sampdoria, peraltro allenata proprio da Sinisa Mihajlovic. Quella serie di risultati negativi, che stavano compromettendo il secondo posto dell’allora squadra allenata da Rudi Garcia, fu poi accantonato con la vittoria contro il Napoli (1-0, gol di Pjanic). I bolognesi avevano ben 6 assenze pesanti: Medel, Poli, Dijks, Krejci, Sansone e Santader. La squadra di Fonseca, invece, non esprime più calcio, non ha più il controllo del gioco ormai da mesi (con l’eccezione del derby, giocando su alti livelli in modo più che convincente). La prossima gara è contro l’Atalanta a Bergamo e rappresenta quasi l’ultima spiaggia per la corsa al quarto posto. Questa l’analisi di Fonseca: “Sono preoccupato per una questione di fiducia della squadra e dei giocatori. Abbiamo accusato molto la sconfitta col Sassuolo ed oggi la squadra è entrata poco tranquilla. E’ evidente che è successo. Anche il modo in cui abbiamo preso i tre gol è una situazione di poca tranquillità. Questa stagione abbiamo fatto grandi partite, se lo abbiamo fatto è perché abbiamo capacità. Ora è una questione mentale. Una squadra vincente non può accusare come noi la sconfitta col Sassuolo. Ho parlato coi giocatori prima della partita e gli ho detto che l’ultima cosa che voglio vedere è la paura. Io ho visto paura oggi in questa squadra. E’ l’ultima cosa che dobbiamo fare: giocare con paura. Di cosa? E’ difficile, devo lavorare sulla testa dei giocatori perché penso sia il principale problema. Perché ho sostituito Veretout e non Cristante? Con un risultato negativo di 3-2 ho pensato che di far entrare Kalinic e che con Mkhitaryan il francese non era molto offensivo. Senza di lui c’era più libertà per Mkhitaryan per andare avanti, ma dopo Cristante è stato espulso. L’ho fatto per giocare in maniera più offensiva”.
Francesco Belli