Derby: Roma, prova di carattere. Ma l’errore di Pau Lopez…

Alice Dionisi Finisce 1-1 il derby della Capitale tra Roma e Lazio. Stesso risultato ottenuto all’andata, ma scenario differente. Era dalla stagione 2002/2003 che la stracittadina non finiva in parità entrambe le volte. A settembre, Fonseca, appena alla seconda partita sulla panchina della Roma, aveva sofferto la pressione dei biancocelesti, pur riuscendo a portare a casa il pareggio. All’Olimpico si presenta la Lazio da favorita, reduce dalla vittoria contro la Sampdoria per 5-1, ma sono i giallorossi a fare la partita. Al 26’ Edin Dzeko sfrutta il cross di Cristante e beffa Strakosha, firmando la rete del vantaggio della Roma, ma non passano neanche 10’ prima che il risultato venga portato nuovamente sulla parità. La Lazio sfrutta il calcio d’angolo e l’errore di Pau Lopez, che sulla linea della porta non riesce a bloccare il pallone deviato da Santon e regala ad Acerbi l’occasione di pareggiare la partita. La partita termina 1-1 ma la Roma rimpiange le occasioni sprecate e gli errori sotto porta, che non le hanno permesso di portare a casa la vittoria nonostante la superiorità espressa sul campo di gioco. Inzaghi incassa il punto conquistato e ammette: “La Roma è stata più brava di noi, ha fatto una grande partita, ha vinto i duelli individuali. Ho fatto i complimenti a Fonseca, ma la Lazio ha saputo soffrire”. Il portoghese coccola i suoi “Siamo stati coraggiosi”, ma c’è il rammarico per il pareggio “Non rispecchia quello che si è visto in campo. Pau Lopez ha fatto un’uscita infelice, ma resta un grande portiere”. Nel frattempo, il nuovo acquisto Roger Ibanez si è recato nella clinica di Villa Stuart per svolgere le visite mediche, nei prossimi giorni sono attesi anche Villar e Carles Perez.

Alice Dionisi

 

La Roma mette la testa fuori dal buco: l’1-1 del derby manda segnali positivi

(Jacopo Venturi) – In un 2020 iniziato malissimo per la Roma, il pareggio nel derby è la migliore delle notizie. La Roma ha giocato la sua miglior partita dall’inizio dell’anno solare, ma non solo. Lo ha fatto contro un’avversaria lanciatissima come la Lazio di Inzaghi e meritando probabilmente i tre punti. La partita funge dunque da termometro per capire due aspetti fondamentali di questa squadra. Il primo è che non ha raggiunto quel grado di maturità e di consapevolezza che sembrava avere solo un mese fa: la formazione di Fonseca è capace di giocare partite autorevoli, con idee e personalità, come quella di ieri, dopo tre brutte uscite, ma anche di fare il contrario. Il secondo aspetto è che, in valori assoluti, la Roma non ha nulla da invidiare alle prime della classe. E questa considerazione si riempie di amarezza se letta alla luce della precedente. Perché la Roma di quest’anno, mai troppo continua, dà sempre l’idea di potersela giocare con tutti, ma poi non lo fa quasi con nessuno. Sarà dunque una rincorsa complicata quella al posto in Champions League, ma se il futuro prossimo dei giallorossi va interpretato considerando quest’ultima prestazione, Fonseca ha qualche elemento per essere più fiducioso rispetto a quanto non lo fosse qualche giorno fa.

(Jacopo Venturi)