(Jacopo Venturi) – Amadou Diawara è arrivato alla Roma quasi per sbaglio. Probabilmente non vestirebbe giallorosso se il Napoli non avesse voluto Manolas. Anche l’impatto non è stato facilissimo: le prime partite viste dalla panchina, poi le occasioni contro Lecce e Cagliari prima di un fastidioso infortunio al ginocchio. Dal suo rientro però Diawara è sembrato essere l’uomo giusto nel posto giusto e al momento giusto. Ha giocato da titolare nelle ultime cinque partite, dimostrando di essere, tra i centrocampisti a disposizione di Fonseca, quello che per caratteristiche meglio si sposa con Veretout. Il guineano è un giocatore meno dinamico nella metà offensiva rispetto al francese, ma compensa con una presenza totale in quella difensiva e in una grande aggressività nel recupero della palla. Non è poi di sicuro un regista alla Pirlo, ma è ordinato, geometrico, capace di imporre il suo ritmo alla partita. Il difetto più evidente sta negli errori banali e gravi che talvolta ancora fa in zone nevralgiche, esponendo la difesa. Ma anche questo aspetto del suo gioco in queste ultime uscite è sempre più marginale, a dimostrazione di quanto la fiducia lo stia facendo progredire. Insomma, la Roma non solo ha un giocatore in più sul quale può contare: ha il giocatore che gli mancava per completare un puzzle.
(Jacopo Venturi)