(Keivan Karimi) – Stanchezza e scarsa intensità. La Roma cade in campionato dopo il k.o. di giovedì in Europa League contro il Borussia. Un 2-0 in favore del Parma che non ammette repliche, vista l’ampia differenza di prestanza atletica dei padroni di casa.
Al ‘Tardini’ Paulo Fonseca sceglie di schierare la stessa Roma che ha battuto il Napoli la scorsa settimana, pagando però la fatica di molti suoi elementi. La partenza giallorossa illude, perché il Parma di D’Aversa non rischia quasi mai nel primo tempo e prova a pungere in contropiede.
Neanche l’infortunio dell’ex temuto Gervinho frena la voglia dei ducali, che nella ripresa puntano e trovano la vittoria. Prima però Kolarov e Pastore fanno tremare i padroni di casa: palo del serbo su punizione e miracolo di Sepe sull’argentino. Episodi che scuotono il Parma, che passa grazie al neo entrato Sprocati, lasciato troppo solo dalla difesa romanista.
L’assedio di Dzeko e compagni si ferma sui pugni del portiere Sepe, abile a respingere alcune conclusioni dalla distanza. Zaniolo è impreciso, la difesa sbanda e gli emiliani nel finale chiudono il conto con Cornelius, che buca Pau Lopez in contropiede per il meritato 2-0.
Finisce col fiatone la squadra di Fonseca, che deve benedire la sosta per le Nazionali: avrà così il tempo di rifiatare e recuperare energie, oltre ad alcuni calciatori recentemente infortunati.