(Keivan Karimi) – Una farsa sotto la pioggia. La Roma grida allo scandalo dopo il fischio finale del match di Europa League contro il Borussia Mönchengladbach, terminato 1-1 soltanto per via delle decisioni di William Collum, arbitro scozzese che inventa al 94′ minuto un rigore inesistente che punisce i giallorossi.
Il gol di Nicolò Zaniolo a metà primo tempo viene vanificato dalla decisione di questo longilineo fischietto dalle scarse abilità, che con tutta la malafede possibile condanna al pari una Roma generosa, che aveva approcciato il match con determinazione nonostante le situazioni difficoltose.
Pioggia battente, emergenza infortuni, condizioni non brillanti di alcuni titolari: la Roma di Fonseca era stata più forte di tutto, con un Mancini che brilla nell’inedito ruolo di mediano e con Dzeko in veste di ‘uomo mascherato’ che si batte come un leone.
Il colpo di faccia dell’enorme Smalling viene giudicato senza alcun motivo da rigore, scambiato con un classico fallo di mano. Stindl dal dischetto non sbaglia e Collum diventa l’ingiustificato protagonista, l’antieroe dell’Olimpico, il vero bomber di un Borussia che dopo un primo tempo discreto aveva faticato non poco a riorganizzarsi nella ripresa.
Certo, Florenzi pochi minuti prima poteva chiudere il match fallendo invece il match-point solo davanti al portiere, ma l’errore dell’arbitro cancella anche un gol divorato così clamorosamente.
Il vero colpevole però è l’UEFA, un sistema monco e insensato, che appoggia il VAR solo per la Champions League considerando l’Europa League invece un torneo di Serie B, secondario e alla mercé di direttori di gara scarsi e incapaci. Qualcosa dovrà cambiare, altrimenti sarà inutile continuare a credere nei valori del calcio.