Percassi: “Cresciuti con i nostri valori“

“Concordo con Gasperini: il nostro inizio di stagione ha un bilancio eccellente”. Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, fa il punto durante un incontro coi partner societari a Villa Acquaroli a Carvico (Bergamo). “Il 22 ottobre affronteremo il Manchester City a casa sua, una delle squadre più forti del mondo. Questo è un momento della storia del club da vivere fino in fondo, ma senza perdere le nostre caratteristiche – spiega – Umiltà, piedi per terra e profilo basso: siamo comunque una realtà provinciale e il primo obiettivo, come dice mio padre Antonio, resta la salvezza. Da dirigente mi approccio alla Champions conscio del suo livello e che Atalanta si farà rispettare. Dico sempre che non perdiamo, impariamo. E giocheremo il resto delle partite con lo spirito giusto”.

Fonte: Ansa

Zeman: “La Roma non è più di nessuno. Pallotta non sta qui ma vende i giocatori migliori”

Zdenek Zeman, ex tecnico della Roma, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano in cui ha parlato anche della squadra di Fonseca e dell’attuale situazione dei giallorossi. Queste alcune delle sue parole:

Non conosce Fonseca: ha capito come vuol far giocare la Roma?
«No. Dal vivo sono andato all’Olimpico solo per la gara contro l’Atalanta. Non ho visto il calcio offensivo e aggressivo. Parlare è un conto, poi mettere in pratica sempre un altro. E l’Ucraina, come campionato, non è l’Italia. Lui sta cambiando tanto, anche il sistema di gioco. Quando lo ha fatto Di Francesco, alla fine ha perso il posto».
Eppure all’inizio è stato accostato proprio a Zeman: che cosa ha pensato in quei giorni?
«La solita offesa al mio gioco. Lo dicevano solo perché prendeva troppi gol».

Come mai la Roma passa da un infortunio all’altro?
«A parte i traumi di gioco, la principale causa è la mancanza di preparazione in estate. Dopo tre giorni si gioca, magari in America. Si chiede subito uno scatto. Così ti rompi. Servono quaranta giorni per mettere la base, distribuiti tra lavoro muscolare e organico. Ora si mischia tutto. E lo stress fisico, prima o poi, lo paghi».

Quale squadra di serie A è divertente da vedere?
«In Italia nessuna. Inter-Juve è stata una bella partita. Caso isolato. Spero ce ne siano altre. Io guardo il Liverpool. Condivido lo spirito di Klopp. Calcio aggressivo, veloce e di qualità. Loro sì, giocano. Anche lì la partita inizia sullo 0 a 0, ma le squadre vanno in campo per cambiare il risultato. E vincere. In Premier anche le ultime della classifica ci provano. E capita che battano le prime. Qui, se sei inferiore non giochi. A parte il Lecce di Liverani. Vediamo se si salverà».

La Roma e la Lazio sono in corsa per il quarto posto: quale delle due è favorita?
«Possono farcela entrambe. Ora Inzaghi ha qualche chance in più, essendo a Roma da più anni. La squadra è collaudata. Fonseca ancora deve scegliere la formazione e su chi puntare. Ma nella sua rosa ha sicuramente più qualità».

Crede che Totti e De Rossi, prima o poi, torneranno alla Roma?
«Penso di sì, ma dovranno esserci le condizioni giuste. Francesco ha dovuto dire basta perché lo utilizzavano solo a scopo pubblicitario. È triste che sia finita così perché per anni è stata la Roma di Totti. Oggi è la Roma di nessuno: il presidente non si sa dove sia. Chi la rappresenta? A Francesco auguro di trovare un ruolo in cui riesca a divertirsi e dare il suo contributo. Non lo vedo allenatore. Daniele, invece, sì. Ha voglia di farlo».

Zaniolo?
«Ha forza fisica. Ma è centrocampista. Mezzala destra o sinistra».

Ha lavorato con il presidente Pallotta: a distanza di anni, come mai non è riuscito ancora a conquistare la tifoseria?
«Perché ha ceduto i giocatori con cui avrebbe vinto lo scudetto. E facile, con quei campioni».

Come a Roma: Ranieri al posto di DiFra

(S. ZAINO) – Era già accaduto il 7 marzo scorso, via Di Francesco, ecco Ranieri. Solo che la panchina era quella della Roma, amata dal primo, per via del suo passato da giocatore da aggiungere alle stagioni da tecnico, venerata dal secondo, essendo dei giallorossi tifoso da una vita. La storia si ripete sette mesi dopo, incredibile coincidenza, come curioso è che la Roma sia il primo avversario della malata Sampdoria, ultima in classifica, di cui Ranieri ha accettato di correre al capezzale. Lo hanno convinto tre ore di colloquio ieri nella capitale di fronte al presidente Ferreroe ai suoi collaboratori, seguito in serata da una cena in cui si è sviscerato con l’agente del tecnico, Bascherini, l’aspetto economico. Ranieri, che compirà 68 anni proprio il giorno del debutto, il 20 ottobre, di fatto si lega alla Samp sino al 30 giugno 2021. La pregiudiziale è la salvezza in questo campionato: il contratto infatti si prolungherà in caso di permanenza in A. Guadagnerà circa 2 milioni netti a stagione. Ferrero, recentemente contestato dai propri tifosi, dopo la rottura delle trattative con il gruppo Vialli per la cessione della società e i no incassati da Pioli e Gattuso, si aggrappa a lui per non rendere la stagione fallimentare.

Fonte: La Repubblica

Insulti razzisti a Juan Jesus: denunciato ex pallavolista

Tre anni di daspo, oltre a una denunciaper stalking e minacce aggravate dall’odio razziale. Gli agenti della Digoshanno notificato i provvedimenti ad Andrea Dell’Aquila, ex giocatore di pallavolo a Civitavecchia, autore di post offensivi e razzisti su Instagram nei confronti del difensore della Roma Juan Jesus. Trentasei anni, non legato a gruppi ultrà giallorossi, «Pomatinho» – questo il nick name dell’indagato – aveva scritto frasi del tipo: «Brutta scimmia di m…. devi sparire da Roma», «Maledetto scimpanzè», «Stai meglio al giardino zoologico…».

Fonte: corsera