(Keivan Karimi) – Un derby alla seconda giornata è una rarità. Non a caso si è rivista una stracittadina capitale come quelle di una volta, ricca di tensione ma anche di emozioni e cambi di fronte repentini.
Lazio e Roma impattano sull’1-1 dopo un match tirato e pieno di occasioni da gol. Basti pensare che i biancocelesti hanno colpito quattro legni in partita, mentre i giallorossi si sono fermati a due. E’ successo di tutto dunque nel pomeriggio dell’Olimpico, sotto un cielo più autunnale da chiara fine d’estate.
Gara equilibrata e subito bellissima: dopo venti minuti siamo già 3-2 sul conto dei pali per la Lazio. Leiva, Immobile e Correa timbrano il legno, mentre Zaniolo per due volte va ad un passo dal gol colpendo il montante. Insomma servono episodi positivi per aprire il match, e l’episodio arriva al 17′ minuto: mani di Milinkovic nella sua area e rigore per la Roma, che Kolarov trasforma senza titubanza.
Nella ripresa c’è la reazione veemente e ovvia della Lazio: già al 59′ Luis Alberto trova il pari su assist di Immobile. La gara si trasforma, le squadre si allungano e le occasioni fioccano da una parte e dall’altra. Sono i ‘padroni di casa’ ad andare però più vicini alla vittoria, con il quarto legno colpito da Parolo. Finisce in parità, un punto che può servire ad entrambe in vista delle due settimane di pausa per le Nazionali.
Le pagelle del match:
LAZIO
Strakosha 6; Luiz Felipe 5.5 (Bastos 6.5), Acerbi 7, Radu 6; Lazzari 6, Milinkovic 5 (Parolo 6.5), Leiva 6, Luis Alberto 7, Lulic 5.5 (Jony sv); Correa 6.5, Immobile 5.5. All: Inzaghi 6
ROMA
Pau Lopez 6 – Grossi brividi ad inizio gara per un rinvio sbagliato con i piedi. Coraggioso nelle uscite, incolpevole sulla rete del pareggio laziale.
Florenzi 6 – Ce la mette tutta ed esce stremato giocando da capitano coraggioso. Inappuntabile difensivamente, molto meno in fase di possesso palla. (dal 87′ Diawara sv).
Fazio 6 – Qualche solita amnesia ma anche un bel duello ingaggiato con Immobile. Avrebbe bisogno accanto a sé di un leader per rendere al meglio.
Mancini 5.5 – Ancora tanto da apprendere sui movimenti della difesa a quattro. Lotta, si danna, ma qualcosa concede sempre.
Kolarov 6 – Fa e disfa. Impeccabile nel primo tempo, sia in copertura su Lazzari sia nel realizzare il rigore del vantaggio. Nella ripresa perde il sanguinoso pallone che manda la Lazio sul pari.
Cristante 5.5 – Difficile trovare difetti evidenti alla sua prova, ma come spesso accade si dimostra una via di mezzo incompiuta tra un incontrista ed un regista. Troppi spazi concessi sulla trequarti romanista.
Pellegrini 5.5 – Da romanista doc è più nervoso del solito. Fatica in fase di copertura, inventandosi qualche incursione solitaria senza esito. Ci si aspetta molto di più da lui.
Ünder 4.5 – Impalpabile e leggero. In una gara così sentita servirebbero i suoi guizzi, invece… (dal 67′ Pastore 5.5 – Cambio cervellotico di Fonseca. Prova a dare qualità, ma rallenta ancor di più la manovra romanista).
Zaniolo 6.5 – Per 50 minuti è l’incubo della Lazio, visti i due pali colpite e le giocate mai banali sulla trequarti. Peccato che perda lucidità e condizione nella fase finale. (dal 79′ Santon 5 – Becca un’ammonizione discutibile per una manata su Joni e rischia pochi instanti dopo il rosso per un banale controllo di palla sbagliato che lancia il contropiede avversario. Purtroppo il mercato non porterà soluzione alternative per lui).
Kluivert 6 – Primo tempo leggero e senza accenni di bravura. L’olandese poi cresce nella ripresa, tra strappi e qualche recupero niente male. Scarseggia ancora troppo in concretezza.
Dzeko 6 – La sua prova è un classico del suo repertorio da centravanti generoso e di manovra. Non ha mai l’occasione di andare al tiro, un peccato.
All. Fonseca – Per chi avesse dubbi sul suo integralismo, smentisce tutti con una gara degna dei migliori difensivisti italiani, con grande densità davanti l’area e sano contropiede. Sfavorito dal problema muscolare di Zappacosta, vede saltare il piano partita ad un attimo dal via. Si arrangia bene strappando un punto meritato. La strada è ancora lunga.