De Rossi dice addio alla Roma, ma non al calcio: “Mi farei un torto se smettessi ora”

Alice Dionisi – Daniele De Rossi terminerà la sua carriera in giallorosso al termine della stagione. Il numero 16 è il calciatore con più presenze nella Roma dopo Francesco Totti, 18 anni con il club capitolino, 615 presenze e 63 reti. “Capitan Futuro” è pronto a dire addio alla Roma, ma non al calcio giocato. “Le porte della Roma per lui rimarranno sempre aperte con un nuovo ruolo in qualsiasi momento deciderà di tornare” ha commentato il presidente James Pallotta. Roma-Parma sarà la sua ultima partita, ma prima il calciatore ha voluto chiarire la situazione in conferenza stampa davanti ai giornalisti: “Mi è stato comunicato ieri, ma ho quasi 36 anni e non sono scemo. Ho vissuto nel mondo del calcio, l’avevo capito: se nessuno ti chiama per un anno o per dieci mesi per ipotizzare un eventuale contratto la direzione è quella. Io ho sempre parlato poco anche quest’anno un po’ perché non mi piace, un po’ perché non c’era niente da dire e non volevo creare rumore che potesse distrarre la squadra e i tifosi. Mi sento ancora calciatore, mi ci sono sentito tutto quest’anno nonostante i problemi fisici ed ho voglia di continuare, mi farei un torto se smettessi ora”. In sala stampa era presente tutta la rosa, dirigenti compresi, che indossava una speciale maglia per l’occasione, con il nome del capitano e il simbolo dell’infinito. Una sola maglia in carriera, ma il club gli ha detto “basta”. De Rossi, però, ritiene che sia giusto lasciar scegliere la società: “Possiamo discutere ore sul fatto che secondo me io avrei potuto essere importante per la squadra, anche facendo 5, 10 o 20 presenze. La decisione sta alla società, io ogni maggio dico di voler fare un altro anno, ma qualcuno un punto deve metterlo. Il mio rammarico non è quello, ma che quest’anno ci siamo parlati poco, mi è dispiaciuto”. Alla conferenza era presente anche l’amministratore delegato del club, Guido Fienga, le cui parole però dimostrano una certa lontananza di idee con quelle del calciatore.Ho spiegato a Daniele che la società non poteva considerarlo più come calciatore -ha dichiarato il CEO- ma è pronto e maturo per poterci aiutare a sviluppare questa azienda”. Il calciatore però ha dichiarato di non essere attratto dal ruolo dirigenziale, pur non escludendo un futuro da allenatore. Per adesso, però, non è pronto a dire addio al campo e scherza: “Stamattina mi sono arrivati 500 messaggi, dopo controllo se c’è qualche offerta”.

Alice Dionisi

Finisce la storia di De Rossi con la Roma: quella contro il Parma sarà la sua ultima partita in giallorosso

(Jacopo Venturi) – Daniele De Rossi lascia la Roma. Il club lo ha reso ufficiale tramite un comunicato, che ne ripercorre i successi e i risultati di questi anni. La decisione viene dalla società, che ha deciso di non rinnovare il contratto del numero 16. Per questo motivo il tifo si è spaccato intorno a questa notizia: da una parte De Rossi quest’anno ha dimostrato di essere un giocatore ancora decisivo, dall’altra i suoi infortuni lo hanno tenuto spesso fuori dal campo e vista l’età è possibile che la sua situazione fisica non vada migliorando. La Roma sembra aver seguito proprio questo secondo filone ragionando sull’argomento. Il problema sta nel fatto che Daniele De Rossi non è un giocatore come gli altri, risulta difficile ragionare su di lui in maniera così asettica e distaccata. È logico che il capitano della Roma stia dando e darà un contributo sempre minore a livello di minutaggio alla squadra, ma era possibile immaginare anche un ruolo più marginale dal punto di vista tecnico per lui il prossimo anno. Questo perché il valore di De Rossi va ben oltre il campo: è un leader morale, che sarebbe servito moltissimo a integrare tutti i nuovi acquisti che la Roma dovrà necessariamente fare per rifondare una squadra arrivata alla fine di un ciclo.

(Jacopo Venturi)