Ranieri: “La squadra? Ha risposto bene nelle prime cose che gli ho chiesto”

 

Simone Burioni –  Claudio Ranieri, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa per parlare della partita contro la Spal. Queste le sue parole:

 

Che indicazioni ha ricevuto dalla partita con l’Empoli e dagli allenamenti?
La squadra ha risposto sufficientemente bene nelle prime cose che gli ho chiesto. Non posso chiedere molto di più perché sono abituati a giocare in una certa maniera, vedo una buona predisposizione e molta disposizione nel cercare di fare le cose che chiedo.

Schick e Dzeko devono giocare insieme. In quale modo?
Non importano gli schemi, l’importante è che i ragazzi si riconoscano nelle loro posizioni e che possano fare il meglio. Il sistema non è importante, ma è importante che la squadra sia compatta ed abbia equilibrio.

Un aggiornamento sulle condizioni di Kolarov e Zaniolo?
Devo valutare oggi e domani. Non si sono ancora allenati con me, quindi se non si allenano mi lasciano il dubbio se utilizzarli o meno. Sono tutte cose che devo valutare.

Florenzi è squalificato. Il sostituto è Karsdorp o Santon?
Potrebbe essere una buona idea, ma devo sapere se Kolarov è disponibile.

La scelta degli esterni può essere condizionata dalla presenza di Schick e Dzeko?
Non sono scelte relative, sono importanti che si fanno in base a come stanno i giocatori e alla squadra che affrontiamo. Sono tutte situazioni che vanno calibrate per dare equilibrio alla squadra.

Fazio è un pezzo da novanta come diceva di altri dopo l’Empoli? Può giocare?
Sì, lo è. Ci sta che per una parte di campionato non renda, i giocatori non sono macchine e possono avere momenti no. Lui per me è molto importante, è intelligente e sa leggere l’azione bene. Sono convinto che può far bene con me. Ieri si è allenato, oggi si allena, perciò dovrebbe stare bene.

Visti i tanti infortuni, i giocatori hanno paura di farsi male? Come affronta questa cosa?
Come ha fatto Di Francesco, bisogna stare attenti. Se i giocatori si fanno male e sono un po’ ansiogeni di carattere, bisogna stare attenti. Lui non ha avuto nulla al polpaccio, ma una botta alla caviglia, che non sta al 100% e nella corsa si ripercuote sul polpaccio. Lui lo sente un po’ indurirsi e giustamente chiede il cambio. Ma è logico che io arrivando da fuori e sapendo che ci sono un po’ di giocatori con problemi fisici vado avanti con il mio programma ma devo stare attento ai piccoli problemi, che non voglio diventino grandi.

Under come sta?
La cosa importante è che continui il suo protocollo di recupero, non andrà in nazionale. Spero di riaverlo pronto dopo la sosta.

Nella Roma c’è una componente di paura psicologica?
Dalla Roma ci si aspetta sempre tanto, io arrivo dopo due sconfitte consecutive ed è logico che senza giocatori importanti in campo, mettendo dentro una squadra con parecchi giocatori che non sono abituati a giocare insieme e senza punti di riferimento, è logico che io debba dirgli “Giocate senza paura, anche se sbagliate non mi interessa“. Io voglio una squadra libera da condizionamenti, senza paura.

Quant’è importante stare corti e non concedere appoggi a Petagna?
L’analisi è perfetta. Ho visto la partita d’andata ed altre partite della Spal. Sono molto abili nel trovare la posizione e prenderti in velocità. Cercheremo di stare accorti, attenti e compatti.

Immaginava questa situazione prima di arrivare? Alcuni giocatori si sentono di passaggio a Roma?
Non credo che il giocatore si senta di passaggio, ma anche se così fosse dovrebbe rendere di più: se fa bene attira altre squadre, altrimenti non lo prende nessuno. Io credo sempre nella voglia di mettersi in mostra, che è la cosa più importante.

La Spal potrebbe recuperare Lazzari. L’unico sostituto è Santon oppure possono giocare anche Juan Jesus o Marcano?
Potrebbe essere Juan Jesus, che ha già giocato da esterno sinistro anche se a tre. Se non sbaglio quando allenavo l’Inter gliela feci fare una partita sulla sinistra. Quindi sì, potrebbe essere lui.

Chiude Ranieri:
Volevo dirvi che sabato con la Spal ricorderemo Taccola, morto nel ’69, che io ricordo perfettamente. E’ una figura che è sempre stato nel mio cuore e mi colpì molto.

Simone Burioni