Dalla Spal alla Spal

Margherita Bellecca – 20 Ottobre 2018. All’Olimpico arriva la Spal. Sembra un pomeriggio semplice per la Roma, ma non lo sarà. Petagna e Bonifazi stendono i giallorossi, incrinando la solidità del futuro di Di Francesco. Un girone dopo che cosa è cambiato? Praticamente tutto. La possibilità per lottare per lo scudetto probabilmente non c’è mai stata, ma già dai timidi inizi di stagione si è capito che non era questo l’anno per andare a usurpare il trono ai bianconeri. Non c’è più la Coppa Italia, sfumata in una tragica notte di fine gennaio sotto sette pesanti colpi per mano della Fiorentina.

Non c’è più la Champions League, persa ad Oporto per demeriti propri e altrui, specialmente della terna, quaterna o sestina arbitrale, neanche si sa più come chiamarla. Non c’è nemmeno la consolazione del derby, che poteva eliminare la Lazio dalla lista di rivali per un posto in Europa e che invece è stato perso malamente. Di conseguenza non c’è più Di Francesco, esonerato e sostituito dal rientrante Claudio Ranieri. 18 partite dopo quel Roma-Spal, della squadra in grado di piazzarsi tra le prime quattro d’Europa non è rimasto pressoché nulla. Se non qualche calciatore artefice di quell’impresa ma il cui futuro è ancora tutto da decidere. Neanche più il direttore sportivo, il medico sociale e il capo dei fisioterapisti.

Le velleità di una stagione da protagonista per la Roma si sono spente da tempo, probabilmente già in quel caldo pomeriggio di fine ottobre. Resta solamente la possibilità della sesta qualificazione consecutiva in Champions League, da lottare con Milan, Inter e Lazio. Mister Ranieri, a lei la sfida.

 

Margherita Bellecca