(Jacopo Venturi) – Qualche mese fa, Stephan El Shaarawy era solo uno dei tanti giocatori con le valigie in mano a Trigoria, pronto a partire per far cassa e consentire alla Roma di reinvestire quanto guadagnato sul mercato. Ora, dopo più di un girone, gol e prestazioni mature e convincenti, Stephan El Shaarawy è uno dei punti di riferimento dei giallorossi. Il Faraone è arrivato nella Capitale nel gennaio del 2016, ormai tre anni fa: si era reso da subito protagonista nel tridente leggero di Spalletti, nel quale l’esterno italiano giocava al lato sinistro del falso nueve Perotti, mentre nella corsia opposta correva Salah. Dopo quell’idillio di sei mesi El Shaarawy era risultato nelle due stagioni successive sostanzialmente un giocatore utile ma troppo discontinuo, capace di accendersi ma poco efficace sotto porta. Quest’anno invece si è conquistato il ruolo di inamovibile sulla fascia sinistra, quella che predilige, a suon di gol. Sono 8 finora, per una straordinaria media di una rete ogni 148 minuti. Non è il suo record assoluto (ne aveva fatti 16 al Milan nella stagione dell’esplosione), ma è il suo migliore score da quando è nella Capitale e ha ancora tre mesi davanti per migliorare i suoi numeri. El Shaarawy sembra dunque essersi ritrovato e la Roma potrebbe dunque decidere di puntare su di lui anche per gli anni a venire, dato che il giocatore, a 27 anni, è nel pieno della sua carriera. Al momento il suo contratto scade nel 2020 ma non è da escludere che nei prossimi mesi possa essere prolungato fino al 2023.
(Jacopo Venturi)