Pellegrini: “Roma, 4° posto per forza. Mi piace giocare trequartista”

(Keivan Karimi) – Uno dei calciatori che possono trainare la Roma verso una seconda parte di stagione positiva è Lorenzo Pellegrini, letteralmente rinato dopo un inizio tutt’altro che semplice. L’ex Sassuolo, pupillo di mister Di Francesco, sta disputando un’ottima annata e ha rilasciato oggi alcune dichiarazioni tutt’altro che banali nell’intervista a Sky Sport:

“Il quarto posto non è a rischio perché nonostante le difficoltà nel girone d’andata siamo ancora lì e io sono fiducioso nei miei compagni. Sarebbe un’assurdità che la Roma non arrivi tra le prime quattro del campionato italiano. Abbiamo superato gli ottavi di Coppa Italia, c’è stata un’ottima atmosfera con i tifosi nonostante la partita con l’Entella non avesse un grande appeal. Il sogno? Ripeterei la semifinale di Champions perché l’atmosfera e la gioia di tifosi e familiari nel vedere la Roma che gioca la semifinale è stata grande, ma questa volta proverei ad arrivare in finale”.

Pellegrini ha poi parlato della sua posizione in campo: “Io sono a disposizione dell’allenatore per qualsiasi cosa vuole fare. Ho fatto il mediano con l’Entella nonostante penso sia il trequartista il ruolo in cui mi diverto di più e sono più libero di giocare. Per i miei compagni e per la mia squadra, però, farei anche il terzino. Il trequartista non deve pensare troppo alla tattica, il mediano, invece, ne ha più necessità perché deve farsi trovare a schermo della difesa per non far aprire buchi”.

Benvenuto Mazzarri!

Margherita Bellecca – Dopo un inizio anno povero di soddisfazioni, la Roma si appresta a vivere la seconda parte di stagione. I primi passi del 2019 sono stati incoraggianti, con l’approdo ai quarti di finale di Coppa Italia malgrado un test non molto probante. Adesso finalmente torna il campionato. All’Olimpico arriva il Torino di Mazzarri, che ha giocato il suo ultimo impegno del 2018 proprio nella capitale ma contro la Lazio.

Per riprendere il cammino in campionato e verso il quarto posto, Di Francesco si affida al 4-2-3-1, seppur con scelte ampiamente limitate. Olsen confermato in porta, mentre in difesa Manolas dovrà tornare a guidare la difesa insieme a Fazio per via dell’infortunio di Juan Jesus. Sugli esterni confermati Kolarov e Florenzi. A centrocampo si attendono i rientri di De Rossi e Nnzonzi. GIocheranno dunque Cristante e Pellegrini alle spalle di Zaniolo. Sugli esterni largo a Kluivert e Under. In attacco ci sarà da sciogliere il dubbio legato alla conferma di Schick o al ritorno al pieno titolo di Dzeko.

Il Torino è una squadra rocciosa e che punta all’annullamento del gioco degli avversari più che all’imposizione del suo calcio. Mazzarri punta dunque su Sirigu tra i pali, difeso da Djidji, Nkolou e Lyanco. A centrocampo, orfano di Metè, il tecnico granata punta su Lukic e Rincon e Ansaldi, con De Silvestri e Ola Aina; Davanti, a cercare di far male alla difesa romanista ci saranno l’ex Iago Falque, in gol all’andata annullato dal Var, e il gallo Belotti. Iniziare il 2019 come si è terminato il 2018 è l’unico modo che ha la Roma di poter scrollarsi di dosso le paure dei fantasmi del passato e tornare ad ambire a posizioni che, forse, a inizio anno erano state date per scontate. In più ci sono la Coppa Italia da onorare e una Champions League che può impreziosire la stagione. Buon 2019 a tutti.

 

Margherita Bellecca

Roma, il 2019 parte bene: poker all’Entella (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Parte bene, almeno a livello di risultati, il 2019 della Roma. I giallorossi archiviano la pratica Virtus Entella senza troppi problemi, battendo la piccola compagine di Lega Pro per 4-0 negli ottavi di Coppa Italia. Un successo non sorprendente ma che sicuramente fa morale, soprattutto per alcune prove individuali odierne.

Di Francesco è costretto a fare turnover, rinunciando forzatamente a Florenzi, Manolas, Nzonzi, De Rossi e anche Perotti in extremis. I suoi comunque partono fortissimo: dopo venti secondi Patrik Schick, grande protagonista del match, segna di tacco su assist di Under indirizzando la gara in favore dei padroni di casa. Roma cinica ma non bella, che traballa a metà primo tempo contro un’Entella volenterosa ma imprecisa, capace però di sfiorare il pari con un tiro ravvicinato di Eramo troppo centrale. Al 45′ la Roma colpisce con Ivan Marcano, su assist di uno scatenato Schick.

Nella ripresa pratica chiusa ancora con Schick, che di sinistro chiude una splendida ripartenza in rete. La Roma gioca sul velluto e sfiora più volte il poker esaltando i riflessi del portiere veterano Paroni, trovandolo poi nel finale con Javier Pastore, ancora poco brillante ma autore dell’ultima rete. Un 4-0 che porta i giallorossi a sfidare a fine mese la Fiorentina per un quarto di finale tutto da vivere.

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Roma-Virtus Entella 4-0: le pagelle. Schick tacco d’oro, Marcano e Pastore “un gol per la fiducia”

Simone Indovino – Se qualcuno pensava che la Roma potesse prendere sottogamba questa partita è stato immediatamente (e fortunatamente) smentito. Un approccio deciso quello dei ragazzi di Di Francesco, che hanno subito messo in chiaro le cose grazie a Schick. La serata di grazia del ceco è proseguita spedita, e un suo colpo di tacco mette Marcano in condizione di raddoppiare. Con due reti di vantaggio a fine primo tempo la gara è piuttosto decisa, poiché grazie al migliore tasso tecnico i capitolini riescono a gestire con facilità il risultato. Non si disdegnano però altre sortite offensive, e così è ancora Schick a iscriversi al tabellino. Condisce il tutto una rete di Pastore nel finale. Quarti di finale raggiunti: la Roma adesso lancia il guanto di sfida alla Fiorentina.

ROMA

Olsen 6 – Un’indecisione sulla punizione al limite degli avversari, poi sulla ribattuta attiva i riflessi e mantiene la porta inviolata. Da quel momento non è più impegnato, limitandosi a qualche presa alta e a un buon gioco con i piedi.

Karsdorp 6.5 – Una buona sgambata per l’olandese, per far capire che c’è anche lui. La speranza è che il fisico lo supporti in questa seconda metà di stagione.

Fazio 6 – Ordinaria amministrazione per il capitano odierno, che tiene a bada le sortite offensive avversarie.

Juan Jesus s.v. – Solo sfortuna per il difensore, che abbandona il campo in barella a causa dell’infortunio al ginocchio.

Kolarov 6 – Di Francesco lo mette in campo a testimonianza che in questa partita non sarebbe stato accettato nessuno scherzo. Il serbo non va a cento all’ora, limitandosi a svolgere bene il suo compito.

Cristante 6.5 – È ormai il leader indiscusso del centrocampo della Roma. Pare che la posizione di regista cucitagli dal mister calzi a pennello con determinate sue caratteristiche. Bravissimo a gestire il pallone anche in situazioni non troppo comode, in cui è spesso raddoppiato.

Lo.Pellegrini 6 – Partita volta alla ricerca della migliore condizione fisica. 80 minuti circa che non possono che far bene al centrocampista per presentarsi tirato a lucido in campionato.

Under 6.5 – Ha un passo nettamente diverso rispetto a tutti i giocatori presenti in campo e si vede in ogni azione in cui ha la palla. Tantissimi strappi e altrettante accelerazioni che inguaiano sempre gli avversari. Non riesce tuttavia a trovare la via del gol, anche grazie a un preciso intervento di Baroni.

Pastore 6.5 – Ci mette un po’, ma a poco a poco riesce ad entrare sempre di più all’interno del match. Certo, non è ancora brillantissimo, ma arrivano segnali più incoraggianti rispetto alle ultime uscite. Preziosa la rete dal punto di vista personale: potrebbe essere un’iniezione di fiducia non indifferente.

Kluivert 6.5 – Vispo, molto vispo. Dà sfoggio delle sue caratteristiche, ovvero la corsa e i dribbling. Di altissima fattura l’assist per il poker realizzato da Pastore.

Schick 7.5 – È la sua serata, e si intuisce subito, quando il cronometro segna appena 25 secondi. Tanto è bastato al ceco per buttare la palla in rete con un colpo di tacco. Per non farsi mancare nulla, utilizza ancora il tacco per sfornare l’assist a Marcano. A inizio ripresa realizza la doppietta personale con un preciso sinistro che si infila all’angolino basso, e ha più volte la possibilità di portarsi il pallone a casa. Ma per stasera va bene così.

Marcano 6.5 – Non entra benissimo in partita, rimediando immediatamente un cartellino giallo. Poi, col passare dei minuti, prende le misure a Carvalho e spadroneggia su di lui. Ha anche lo sfizio di realizzare il secondo gol della serata, con un potente sinistro che piega Baroni.

Zaniolo s.v. – Qualche minuto da esterno alto.

Riccardi s.v. – Un piacevole debutto nella Coppa Italia dei grandi per il giovane della Primavera.

Di Francesco 6.5 – Il rischio era quello di sottovalutare la gara, un po’ sulla scia degli anni scorsi. Invece la sua squadra si è fatta trovare immediatamente pronta, andando in vantaggio dopo pochissimi secondi. Chiaro che il divario tecnico ha poi permesso ai giocatori di gestire con calma il match, andando ad affondare non appena possibile. Ora viene il bello.

Simone Indovino

Roma a caccia di un centrocampista: ecco la lista di Monchi

(K.Karimi – A.Papi) – De Rossi è ormai un infortunato cronico, Nzonzi si è fermato di recente. Pellegrini e Cristanteci hanno messo un po’ per carburare, Zaniolo è giovanissimo e di Coric per ora si son perse le tracce. Il centrocampo della Roma di oggi ha potenzialità ma anche tanti dubbi e carenze, in particolare manca un calciatore che sappia dettare ritmi e tempi di gioco, soprattutto dopo il forfait di capitan DDR.

Il direttore sportivo Monchi deve forzatamente rinforzare il reparto mediano già a gennaio, almeno secondo l’opinione generale ed univoca. Un rinforzo non tanto per rimpinzare la rosa, bensì un calciatore che possa colmare quel tassello mancante in mezzo al campo e che dia a mister Di Francesco più soluzioni per il girone di ritorno.

-I colpi ‘interni’ da Serie A-

Monchi segue diversi profili soprattutto nel campionato italiano; pare che la Roma si sia affacciata dalle parti di Torino per chiedere informazioni su Souhailo Meité, mediano tuttofare del Toro che viene valutato sui 18 milioni di euro. Ma per ora Urbano Cairo non molla la presa. Piacciono due centrocampisti del Bologna, nonostante gli emiliani viaggino in acque difficili: il regista cileno Erick Pulgar e la mezzala Alfred Donsah. Un metronomo ed un mediano più fisico, calciatori diversi ma entrambi utili sulla carta. C’è chi scommette che Monchi possa fare una capatina a Bergamo a breve: oltre a bloccare il difensore Mancini per giugno chiederà informazioni sull’olandese Maarten de Roon, 27enne olandese titolarissimo nello scacchiere dell’Atalanta. Da non sottovalutare la difficile ipotesi Amadou Diawara, regista guineano in uscita da Napoli. Infine occhi puntati anche sui talenti dell’Empoli: la Roma starebbe seguendo i giovanissimi Bennacer e Traoré, ma si tratterebbe di acquisti per la sessione estiva più che per l’immediato.

-Dalla Ligue 1 con furore-

Uno dei tornei europei che sforna il più alto numero di talenti è sicuramente quello francese. Monchi potrebbe pescare proprio in Ligue 1 il centrocampista giusto per la Roma: non a caso sul suo taccuino sono presenti due calciatori in forza al Lille, ovvero i brasiliano Thiago Maia e Thiago Mendes. Il primo è un estroso talento classe ’97 che sa giocare davanti alla difesa. Mediano più classico il secondo, 26enne fisicamente prestante. Dal Monaco potrebbe invece interessare Youri Tielemans, centrocampista duttile e dinamico di origine belga, l’ideale per dare qualità alla mediana giallorossa. Monchi può sfruttare il momento ‘no’ dei monegaschi e fiondarsi sull’ex Anderlecht. Infine dalla Francia arrivano indizi anche per Wylan Cyprien, roccioso centrocampista del Nizza.

-Gli altri ‘colpi’ internazionali-

Ben due Herrera possono finire seriamente sulla lista degli acquisti di Monchi: Hector Herrera, capitano del Porto e Ander Herrera, metronomo del Manchester United. Entrambi sono in scadenza di contratto e possono proporsi più come colpacci a parametro zero per giugno. In Bundesliga i giallorossi continuano a tener d’occhio Julian Weigl, regista del Borussia Dortmund che potrebbe chiedere la cessione per via dello scarso utilizzo recente, stesso vale per Johannes Geis, mediano di qualità ormai riserva nello Schalke 04. In Premier League invece la tentazione resta Leander Dendoncker, calciatore belga in prestito dall’Anderlecht che però ad oggi è stato smentito da Monchi come papabile colpo. Perché allora non pescare nella stracolma rosa del Tottenham, dove il kenyota Victor Wanyama potrebbe fare presto le valigie? Ma il calciatore ad oggi più vicino allo sbarco a Trigoria arriva dalla Turchia: Oguzhan Özyakup, centrocampista di origine olandese che gioca nel Besiktas. Monchi ha le mani sul suo cartellino e senza alternative valide potrebbe raggiungere entro fine mese il connazionale Ünder nella capitale.

Una Roma dai mille scenari

Margherita Bellecca – Che cosa sarebbe successo se? Abbiamo provato a immaginare quali scenari si sarebbero aperti se il 2018 della Roma fosse finito senza vittorie. Che cosa sarebbe successo se quella deviazione maldestra di Schick fosse rimbalzata un millimetro più in là? E se il ceco, a tu per tu con Consigli, avesse ancora una volta mancato l’appuntamento col gol? E se a Parma Olsen non fosse arrivato su quel tiro di Siligardi? Se Cristante non avesse deviato in testa quel corner al Tardini, la Roma sarebbe ancora in corsa per la Champions League? Forse sì, visto l’andamento lento delle principali concorrenti, ma il divario da colmare sarebbe stato ancora più ampio. E Di Francesco?

Probabilmente a quest’ora l’allenatore sarebbe stato messo alla porta con un arrivederci, grazie e un contratto ancora in corso di validità, mentre al suo posto staremmo parlando del ritorno su una panchina italiana per Paulo Sousa. O magari Laurent Blanc. Chissà. La verità, per fortuna sua e dei tifosi della Roma, è che 6 punti hanno permesso al tecnico di restare alla guida del timone giallorosso. Ma che Di Francesco resta? Un tecnico solidamente al comando o ancora in bilico e legato ai risultati ancora di più di quanto già non accada a qualsiasi allenatore? Le riserve sul futuro le scioglieranno le prossime tre partite, nelle quali la Roma può recuperare terreno sulla Lazio, chiamata a due imprese contro Juventus e Napoli, e rimontare anche sul Milan nello scontro diretto del prossimo 3 febbraio. Nei prossimi 20 giorni la Roma è chiamata a riaccendere la scintilla di un campionato che fin qui è stato a luci soffuse. Di tempo ce n’è ancora. L’importante è sfruttarlo al meglio. Senza indugi

 

Margherita Bellecca

Calciomercato, i tre obiettivi della Roma

Gianluca Notari – Quella della Roma è stata fino ad ora una stagione da alti – pochi – e bassi – molti. La rosa messa a disposizione di Eusebio Di Francesco da parte del direttore sportivo Monchi sembra non aderire bene alle idee del tecnico: alcuni giocatori non hanno reso come ci si aspettava, come ad esempio Nzonzi, altri invece, come Pastore, si sono visti poco o niente. Nonostante questo, il tecnico abruzzese è stato bravo nel capire la tendenza e cambiare modulo in corsa, abbandonando il caro 4-3-3 per adottare un 4-2-3-1 che sembra meglio sposarsi con le caratteristiche della squadra. Con il cambio di tattica, però, la rosa ha presentato lacune che prima venivano nascoste: ad esempio, in linea mediana è lampante la mancanza di un rubapalloni che sia però bravo anche a far ripartire l’azione. Inoltre, la linea difensiva subisce gol in maniera sistematica, sintomo che qualcosa andrà fatto anche in quel reparto: l’errore di Monchi e del suo staff è stato quello di fare cieco affidamento su alcuni elementi, come Fazio, che non sempre riescono a garantire una continuità di prestazioni duratura. Ma per fortuna è gennaio, il mercato è aperto e la Roma non si lascerà certo scappare l’occasione di puntellare la rosa.

Uno degli obiettivi conclamati è Gianluca Mancini: forte difensore centrale, il classe ’96 in forza all’Atalanta è uno degli elementi rivelazione del campionato. Mancini, originario di Pontedera, si è dimostrato uno dei punti fermi della formazione di Gasperini, facendo schizzare la sua valutazione a 25 milioni di euro. Inoltre, con i 4 gol segnati finora, Mancini ha dimostrato una certa attitudine in fase realizzativa, caratteristica certamente apprezzata dai ds che lo stanno monitorando. I discorsi con la Roma sono avviati già da qualche tempo e, anche se se ne parla per l’estate, non è escluso che Monchi non riesca a portarlo nella Capitale già a gennaio. In questo, un aiuto potrebbe arrivare dalla Sampdoria: con il ritorno in blucerchiato di Manolo Gabbiadini, Gregoire Defrel potrebbe anticipare il suo rientro a Roma ed essere dirottato direttamente a Bergamo, rientrando così proprio nell’operazione Mancini.

Un altro nome di cui si è ultimamente parlato in orbita Roma è quello di Matheus Guedes: anche lui difensore centrale, anche lui giovanissimo. Brasiliano classe ’99 in forza al Santos, da tempo il suo nome è stato annotato sul taccuino di Monchi. Come riportato dal quotidiano brasiliano Gazeta Esportiva, il suo entourage ha stoppato ogni discorso sul rinnovo di contratto con la dirigenza del Santos proprio perché starebbero aspettando una chiamata dal direttore sportivo spagnolo. Prima del suo acquisto, però, ci sarà da piazzare Marcano, che ha ricevuto alcune offerte da Spagna e Turchia.

L’ultimo dei rumors sul mercato della Roma riguarda invece un centrocampista: si tratta di Thiago Maia, regista brasiliano del Lille, considerato da Eusebio Di Francesco il sostituto naturale di De Rossi, il quale è ancora alle prese con i problemi al ginocchio. La sua valutazione si aggira attorno ai 15 milioni, ma su di lui sono attente già da tempo sia Paris Saint-Germain che Monaco, anche loro alla ricerca di un mediano bravo in entrambe le fasi.

Gianluca Notari

Primavera, Juventus-Roma 1-3. La doppietta di Celar e un gol di Pezzella stendono i bianconeri

Simone Burioni – La Roma Primavera batte a Vinovo la Juventus di Baldini. I ragazzi di mister Alberto De Rossi hanno sconfitto i bianconeri per 3-1 grazie alla doppietta di Celar e al gol di Pezzella. Inutile la rete di Nicolussi che ha solo illuso i padroni di casa. I giallorossi si avvicinano così alla vetta della classifica guidata dall’Atalanta e raggiungono quota 26 punti scavalcando proprio la Juventus. Da segnalare l’assenza di Bianda a causa di un’influenza che lo ha costretto al forfait.

TABELLINO

JUVENTUS FC (4-3-3): Loria; Rafael Bandeira (75′ Meneghini), Capellini, Boloca, Anzolin; Nicolussi Caviglia, Morrone (75′ Leone), Portanova (45′ Pablo Moreno); Fagioli, Monzialo (54′ Baden Frederiksen), Petrelli.
A disposizione: Garofani, Gozzi Iweru, Boloca, Makoun, Pinelli, Francofonte, Penner, Di Francesco, Tongya, Markovic.
Allenatore: Baldini.

A.S. ROMA (4-3-3): S.Greco; Parodi (88′ Santese), Trasciani (79′ Coccia), Cargnelutti, Semeraro; Riccardi, Pezzella, F.Greco; D’Orazio (63′ Cangiano), Celar, Besuijen (63′ Sdaigui).
A disposizione: Zamarion, Masangu, Nigro, Simonetti, Chierico, Silipo, Bucri, Bamba, Meo, Buso.
Allenatore: Alberto De Rossi.

Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara.
Assistente 1: Dario Gregorio di Bari.
Assistente 2: Giovanni Mittica di Bari

Marcatori: 43′ e 48′ Celar (Roma); 56′ Nicolusso (Juventus); 58′ Pezzella (Roma).
Ammoniti: 26′ Morrone (Juventus); 28′ Trasciani (Roma); 66′ Cargnelutti (Roma), 69′ Rafael Bandeira (Juventus).
Espulsi: –

LIVE

SECONDO TEMPO

90 + 4′ – Termina qui il match. La Roma batte la Juventus 3 a 1.

90′ – Saranno quattro i minuti di recupero.

88′ – Altro cambio per la Roma: fuori Parodi, dentro Santese.

88′ – Petrelli trova lo spazio alle spalle della linea difensiva della Roma, viene servito e lascia partire un buon tiro, ma Greco è bravissimo a bloccare la conclusione in due tempi.

85′ – Semeraro si smarca sulla sinistra e lascia partire un tiro che termina sul fondo.

84′ – La Roma mantiene la palla lontana dalla propria area guadagnando un corner con Cangiano.

82′  La Juventus reclama per un presunto rigore. Il direttore di gara però non concede il penalty e fa cenno a Petrelli di rialzarsi.

79′ – Cambio anche per la Roma: fuori Trasciani, dentro Coccia.

75′ – Doppio cambio per la Juventus: escono Rafael Bandeira e Morrone, entrano Meneghini e Leone.

71′  Petrelli lascia partire un tiro dal limite dell’area, ma la conclusione è centrale e non impensierisce Greco.

69′ – Ammonito anche lo juventino Rafael Bandeira.

66′ – Giallo per Cargnelutti per un fallo sulla linea mediana.

63′ – Doppio cambio per la Roma: escono Besuijen e D’Orazio, entrano Sdaigui e Cangiano.

61′ – Celar raccoglie un ottimo cross di Riccardi. Il giallorosso stoppa e lascia partire un buon tiro, Loria è bravo a respingere.

58′ – GOOOOOL!!!!! La Roma risponde subito a Nicolussi con Pezzella. 3-1 per i giallorossi adesso.

56′ – Gol della Juventus! Nicolussi trova la rete e accorcia le distanze.

54′ – Cambio per la Juventus. Esce Monzialo ed entra Baden Frederiksen.

48′ – GOOOOOOOL!!!!! Raddoppio della Roma, di nuovo Celar! Il giallorosso vince un duello di forza, supera i due centrali bianconeri e a tu per tu con Loria non sbaglia.

47′ – Subito Roma in avanti con Greco che conclude di poco a lato da posizione defilata.

45′ – Inizia il secondo tempo.

45′ – Primo cambio per la Juventus all’intervallo: esce Portanova, entra Pablo Moreno.

PRIMO TEMPO

45′ – Roma vicinissima al 2-0. Conclusione insidiosissima di Semeraro da fuori area, il pallone sfiora la traversa nella discesa e termina sulla rete esterna. Si chiude qui la prima frazione di gioco.

44′ – Ottimo intervento di Greco che alza il tiro di Fagioli sopra la traversa.

43′ – GOOOOOOL!!!! La Roma è in vantaggio grazie alla rete di Celar!

41′ – Petrelli colpisce di testa al centro dell’area giallorossa ma il suo tiro è troppo morbido e diventa facile preda di Greco. Sul capovolgimento di fronte è bravo Loria ad uscire al limite della propria area e a sventare il pericolo.

36′ – Roma ad un passo dal vantaggio con D’Orazio! Il calciatore giallorosso fa partire un magnifico tiro indirizzato verso il sette della porta bianconera, ma Loria compie un autentico miracolo e devia la sfera sulla traversa.

33′ – Rinvio corto di Trasciani, la Juventus recupera il pallone e arriva al tiro con Portanova, ma la sua conclusione termina alta.

28′ – Ammonito anche un calciatore della Roma. Si tratta di Trasciani che ha atterrato un bianconero in posizione defilata.

26′ – Fallo tattico di Morrone che blocca una ripartenza giallorossa. Giusta l’ammonizione.

23′ – Petrelli vicinissimo al gol! Il suo tiro a giro sfiora il palo alla sinistra di Greco e termina sul fondo.

19′ – Ancora giallorossi in avanti! D’Orazio sposta la palla e tira un bolide da fuori area, ma è bravissimo Loria a deviare il pallone in corner.

14′ – Gran tiro di Riccardi da fuori area, ma Loria è bravo ad alzare la sfera sopra la traversa.

12′ – Cargnelutti allontana un pallone pericoloso a pochi passi dalla porta di Greco. Contropiede della Roma che entra in area con Celar ma il suo tiro viene ribattuto.

10′ – Roma frizzante in questo avvio soprattutto sulla fascia destra: Riccardi guadagna una punizione sulla trequarti.

7′ – La Roma protesta per un presunto rigore su Trasciani, ma l’arbitro concede una punizione per la Juventus.

5′ – Ottima parata di Greco che risponde a Fagioli, l’azione viene però fermata per fuorigioco dell’attaccante bianconero.

4′ – La Juventus risponde subito con Anzolin che conclude da ottima posizione superando Greco, ma il tiro viene salvato sulla linea dalla difesa giallorossa.

2′ – Parte fortissimo la Roma che va subito vicina al gol. Riccardi crossa dalla destra, Loria non trattiene la sfera e Celar batte a colpo sicuro, ma il tiro si infrange sulla schiena di Capellini. Corner per i giallorossi.

0′ – Inizia il match.

Simone Burioni

Monchi: “Resto per far vincere la Roma. Zaniolo è il futuro. Herrera? Impossibile”

(Keivan Karimi) – Oggi la Gazzetta dello Sport ha pubblicato un’intervista a Monchi, direttore sportivo della Roma tanto apprezzato quanto contestato, visti i recenti problemi della squadra giallorossa:

Monchi, qual è il suo bilancio dopo 20 mesi di Roma?
«I bilanci si possono fare quando finisce un progetto e il mio è ancora lungo. Se penso alla stagione scorsa è positivo, mentre questa finora non è buona. Ma non saranno alcuni risultati a cambiare il mio modo di pensare e a farmi passare l’entusiasmo di lavorare nella Roma».

Allora non lascia a fine stagione…
«Ogni giorno sento che mi dimetto o che mi mandano via. No, l’ho già detto, resto alla Roma. Il mio obiettivo è arrivare al successo in modo graduale, ma continuo. Capisco che ora la prima necessità del tifoso sia vincere, ma è importante anche essere sempre competitivi, di alto livello e vicini al successo. Meglio così, piuttosto che vincere solo una volta e poi nulla. Roma è la Capitale e in città la stragrande maggioranza è romanista. Sapevo che sarebbe stato stimolante e difficile: grande tifoseria, pressione, anche mediatica. Ma gli alti e bassi dell’ambiente non sono un alibi per me. Ovunque quando si perde c’è una crisi. Succede al City, alla Juve, al Bayern, in ogni grande club. E la Roma, anche se non ha vinto molto, è grande perché è importante. Certo a volte bisognerebbe imparare a vedere anche il grigio e non solo il bianco o il nero. Vorrei che si raccontasse meglio e a 360° che cos’è questo club, e penso che questo non venga fatto. Al di là di qualche risultato o di un acquisto giusto o sbagliato, per me la nostra è una società modello e mi dispiace che a volte rimanga in secondo piano rispetto ai giudizi su Monchi o Di Francesco. La Roma è di più di quello che si legge o si sente».

A proposito di Di Francesco, ha faticato a difenderlo?
«Non è stato difficile perché c’era fiducia al 100% nella mia idea di tenerlo. E tutti l’hanno condivisa. Quando siamo andati a Boston da Pallotta, di Eusebio abbiamo parlato 15-20 secondi. La Roma ha un presidente e un management importante. Io sono il responsabile della mia area e se Monchi è convinto, non si discute. Dopo si farà il bilancio a fine stagione. Certo, poi ci sono i momenti. Si perde a Udine o a Bologna o si pareggia in quel modo a Cagliari, e vorrei uccidere il mister e me stesso. Ma lì prevale il tifoso. La mia fiducia in lui era grande quando l’ho preso, oggi che ci lavoro insieme è ancora più forte».

(…)

Capitolo rinnovi. Manolas, Under, El Shaarawy e Lorenzo Pellegrini: quando se ne parlerà?
«Sono situazioni diverse. Alcune saranno valutate a fine mercato, altre al termine della stagione. E c’è Zaniolo che, visto il rendimento, forse sarà il primo rinnovo che affronteremo».

(…)

La domanda che tutti i tifosi vogliono farle: Zaniolo resterà a Roma a lungo?
«Noi abbiamo venduto giocatori importanti per sistemare i conti, perché una società modello deve rispettare le regole. Poi tutti sappiamo, che in Italia e all’estero ci sono club che fanno finta o prendono strade diverse. Ma oggi la nostra idea è costruire una grande squadra, per questo dico che Zaniolo è il futuro della Roma non sarà venduto. Avrà un percorso lungo e importante in questa società. Lui è come un palazzo che stiamo costruendo piano piano, ma se non lo facciamo bene poi può crollare in un attimo. Ne ho visti tanti di talenti che si sono persi».

(…)

La Roma ha già tanti giocatori italiani, aumenteranno?
«Io ho tanti difetti, ma due grandi virtù: riconosco quando sbaglio e mi piace imparare. Il Monchi che è arrivato qui aveva una conoscenza indiretta del calcio italiano, oggi lo conosco meglio e ho capito che è più opportuno prendere giocatori italiani. Tra gli acquisti fatti, spesso quelli che sono andati meglio sono gli italiani. Non significa che trascurerò il mercato estero, ma la Roma sarà in futuro molto italiana».

A proposito di autocritica: è stato uno sbaglio prendere Pastore e Schick?
«Sono due discorsi diversi. Pastore è un giocatore forte, la questione è ritrovare quello di Palermo e Parigi, e credo che siamo ancora in tempo. Al progetto di lui come mezzala ci credevo. Per Schick il problema non è il calciatore. E’ la persona che a volte non trova la dimensione ideale per sviluppare quello che può fare il calciatore. Patrick in allenamento è fortissimo e lo dicono tutti, però purtroppo quelle capacità non le vediamo in modo continuo in partita. Quindi bisogna lavorare sulla persona. Potevamo mandarlo in prestito per aiutarlo, ma non c’è una formula perfetta e sicura. Credo che Patrick sia un frutto e bisogna ancora spremerlo fino alla fine e spendere tempo ed energie su di lui. Io ci credo. Ha talento, ma l’adattamento a volte è complicato. Pensate a Immobile. Se parli di lui a Dortmund o a Siviglia lo vorrebbero ammazzare, alla Lazio invece è un idolo».

(…)

Che mercato farà a gennaio?
«In estate la Roma ha investito tanto, le cose importanti le abbiamo già fatte. Cerchiamo solo giocatori che alzino il livello della squadra. Non è facile, ma ci proveremo fino alla fine. Ma come qualità e quantità siamo pronti, ne sono sicuro».

Finiamo con un gioco: le proponiamo dei nomi, ci dica solo se sono possibili o impossibili per la Roma. Partiamo con Piatek.
«Sarebbe possibile, se non chiedessero 70 milioni. Per me è forte, ma lo è al Genoa. Siamo convinti che lo sarebbe, per dire, anche al Chelsea?».

(…)

Mancini.
«Adesso impossibile, ma in estate è diverso»

(…)

Bennacer?
«Ci piace, ma se ne parlerà a giugno».

Dendocker e Ozyakup?
«Impossibili, esattamente come Herrera».

Roma, serve il colpo in mezzo al campo. Ma prima devono arrivare le cessioni

(Jacopo Venturi) – La prima parte di stagione è servita alla Roma per comprendere i suoi punti di forza e di debolezza. Soprattutto sui secondi potrà lavorare Monchi in questa finestra di calciomercato. La priorità assoluta è quella di un centrocampista, date le condizioni precarie di De Rossi. Il grande obiettivo, per adesso ma anche per giugno, è quello di Herrera, che ha un contratto in scadenza con il Porto. Nonostante il messicano sia la prima scelta, si monitora anche Thiago Mendes, il quale però potrebbe arrivare solo con un’operazione più onerosa. Il problema principale però è il solito, dal quale a Trigoria non si può sfuggire: per comprare bisogna prima vendere. Ecco allora che la lista dei possibili partenti per Monchi è lunga, ma diversi di questi nomi non sono di facile collocazione. Tre nomi su tutti sono quelli di Marcano, Coric e Karsdorp.

(Jacopo Venturi)