Cagliari-Roma 2-2: le pagelle. Altra prestazione indegna, da manicomio sprecare un vantaggio di due gol e due uomini

Simone Indovino – E una volta la sfortuna, una volta il Var, una volta gli infortuni, una volta i pali e le traverse. La Roma può avere tante cose a cui appellarsi in questi primi mesi ma oggi proprio no. Oggi andrebbe fatto da tutti un esame di coscienza perché si è toccato il fondo che più profondo davvero non si può. Farsi rimontare due gol negli ultimi 7 minuti (di cui il secondo al 95′, con due uomini di superiorità numerica e a difesa schierata), è da psicanalisi pura. I colpevoli sono tutti, dal primo all’ultimo. E questa è una presa in giro per tutti.

ROMA

Olsen 6.5 – Fa quello che può, salvando più volte il risultato con preziosi interventi. Di nulla è capace contro la follia dei suoi compagni.

Florenzi 5.5 – Abile in determinate circostanze difensive, ma mai pericoloso in zona avanzata. Si perde Ionita in occasione della prima rete subita.

Manolas 5 – Il suo svarione nel finale vanifica tutto quello fatto nella partita, seppur in condizione fisiche non eccelse. Un calo di concentrazione drastico che ha compromesso il risultato.

Fazio 5.5 – Prima metà di gara non troppo attenta, poi nell’ultima mezz’ora si rende protagonista di ottimi interventi utili a salvare il risultato. Si spegne poi, insieme a Manolas, quando mancavano pochi secondi allo scadere.

Kolarov 6 – Si sta trasformando nel bomber della Roma, e questo è davvero tutto dire. Bravo e fortunato nell’occasione del raddoppio, abile a mettere tanti cross al centro. Nel finale soffre in maniera esagerata i tagli dal suo lato degli avversari.

Cristante 6 – Il gol è il giusto premio per una crescita individuale dell’ultimo periodo. Domina il centrocampo per almeno 60 minuti, poi naufraga col resto dalla squadra.

Nzonzi 5.5 – Non è bello da vedere, e di conseguenza quando la squadra fa male ne accusa. E oggi va proprio così: prima ordinato e preciso, nel finale confuso e annebbiato.

Kluivert 6 – Le sue giocate hanno sempre una discreta qualità, spesso si incaponisce in azioni personali che non portano niente alla squadra. C’è un potenziale enorme su cui si deve essere bravi a lavorare.

Zaniolo 6 – Meno preciso del solito, questa volta sbaglia in maniera maggiore in avvio, salvo poi aumentare il suo rendimento fino ad andare per due volte vicino alla rete personale. Poi esce, ed è come se la Roma perdesse di spirito.

Under 5.5 – A fiammate, come troppo spesso in questi ultimi tempi. L’emblema del suo spirito è una pallaccia orizzontale sbagliata nel finale che fa partire un contropiede avversario.

Schick 5.5 – Le occasioni, complici i tanti inforuini degli attaccanti, iniziano a essere tante, ma il ceco non si fa mai trovare definitivamente pronto. Vero che partecipa attivamente alla manovra offensiva, ma dovrebbe anche far gol e non ci va neanche lontano.

Luca Pellegrini 5 – Ingresso in campo nel momento peggiore della Roma.

Pastore s.v. – Entra per pochi minuti e gioca da prima punta.

Jesus s.v. – È parte attiva della disfatta.

Di Francesco 5 – Così non si va proprio da nessuna parte. Dire che la sua squadra ha una mentalità da provinciale è quasi fare un complimento, poiché i giocatori continuano a dimostrare la mancanza di attributi, che si tramuta in cali di concentrazione clamorosi che compromettono tutto. I suoi cambi, per condire il tutto, non aiutano per niente.

Simone Indovino