Simone Burioni – Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Sampdoria. Queste le parole dell’allenatore giallorosso:
La Roma ha dimostrato di avere difficoltà nelle partite abbordabili. Quale aspetto conta di più tra quello fisico e quello mentale?
Vanno messe insieme, insieme a quello tecnico. Se hai un buon approccio fisico e mentale ma tecnicamente sbagli tanto, non puoi essere completo per competere e migliorare il rendimento in casa.
Come sta la squadra alla fine di questo ciclo? Domani cambierà qualcosa?
Sicuramente qualcosa si cambierà, sto facendo le mie valutazioni anche in base all’ultimo allenamento. Ci sono calciatori che hanno fatto tante partite in questo periodo. Valuteremo anche insieme a loro la condizione generale, fisico e mentale. Non c’è voglia di cambiare tanto, ma le esigenze di questa gara e l’aspetto fisico diventano importanti per giocare contro una squadra che ha ritmo e verticalità, capacità di andare a cercare subito gli attaccanti per far male agli avversari e noi dobbiamo essere pronti sia mentalmente sia fisicamente.
La prova del nove sarà per Schick o per Dzeko?
Sicuramente giocherà Schick, sto valutando se farli giocare insieme.
La prova del nove si può fare con Kluivert? Può giocare titolare?
Al di là delle partite di fila, sta crescendo che è la cosa più importante. Il percorso passa anche attraverso prestazioni meno convincenti, dagli errori, l’ho detto anche alla squadra, deve scherzare meno in campo, fa meno dribbling fini a se stessi e cerca di essere più concreto e fare male quando punta l’avversario. Ha le capacità di saltare l’avversario di attaccare la profondità, se riesce ad alternare i movimenti può diventate importante. Ha prospettive, ma non deve mai smettere di superare esami, può darci ancora molto di più. Nelle scelte finali l’altro giorno ha fatto bene, ma deve fare scelte ancora più qualitative, su questo deve ancora crescere.
A che punto è Pastore? Potrebbe finire addirittura in tribuna?
Si va in tribuna se non si sta meglio. Domani non sarà convocato, ha ancora qualche fastidio, deve dare ancora continuità. Per evitare problemi per metterlo a partita in corso dato che non ha i 90 minuti. Non lo porterò e cercherò di recuperarlo per la partita successiva. Non mi piace come concetto quello di “addirittura”. Tutti fanno parte della rosa e tutti possono andare in tribuna, nessuno ha il posto assicurato. Quando il Flaco starà al meglio sarà importante, ma deve trovare una condizione fisica ottimale.
Sta pensando ad altre soluzioni davanti alla difesa?
Le soluzioni sono quelle lì. Ci può essere Coric, che l’ho fatto lavorare in questo periodo in questa zona di campo e sta crescendo. Ma abbiamo bisogno anche di certezze e dobbiamo sbagliare il meno possibile in questa partita, sto facendo valutazioni anche per questa partite sui centrocampisti che hanno giocato tanto e speso molto. Nzonzi non ha picchi di velocità nel suo gioco ma ha grande continuità, a Mosca ha fatto delle sue migliori prestazioni dal punto di vista generale. E’ un giocatore in crescendo. Se domani gioca non lo so, ma è probabile lo metta dal primo minuto.
Non so le scelte di Mancini, non ho mai parlato con Mancini, non mi ha mai chiesto di El Shaaraawy, non posso giudicare l’operato dei colleghi, è una scelta legittima. El Sha ha fatto ottime prestazioni quest’anno, magari non ha avuto grande continuità come è capitato in passato, ma è cresciuto tanto dal punto di vista fisico e sono contento del suo rendimento. E’ un giocatore che non deve accontentarsi, voglio sempre di più e questo parte dalla mentalità e dall’approccio. E’ cresciuto, lo vedo più presente, è migliorato ma può fare ancora di più.
Domani si affrontano due allenatori abruzzesi. E’ un caso oppure c’è un motivo?
Per me è una coincidenza, ci sono stato poco in Abruzzo rispetto ad altre regioni. Dove vivo io a Pescara c’è la stessa cultura di Roma, siamo tutti allenatori, anche dal macellaio e dai parrucchieri. Gli allenatori stanno da tutte le parti, poi c’è chi fa questo lavoro con determinate competenze. Giampaolo si è fatto per strada, ha passato momenti difficili, ma sta meritando di allenare in Serie A. In passato ho detto che io ho rubato qualcosa a lui quando ho iniziato, facevo riferimento a lui in determinate situazioni di gioco.
Come si lavora sulla concentrazione?
Ripeto continuamente e deve spostare gli equilibri mentali di questa squadra, che deve approcciare a queste partite con maggiore continuità, in Champions abbiamo vinto ma l’ultima mezz’ora in dieci non mi è piaciuta per niente. In Champions la Roma non ha mai fatto questi risultati, ed è motivo di orgoglio oer me e la mia squadra, ma il fatto di accontentarsi mi dà una noia in maniera impressionante. Queste partite vanno chiuse e vanno vinte convincendo, prendendo forza e prevalendo sull’avversario quando si è nel dominio della partita. E’ un aspetto mentale, non devi smettere di fare quella corsetta in più per rimetterti a posto. In campionato dobbiamo ritrovarla subito, senza ragionare troppo sul fatto che si prepara al meglio. Le partite si trattano allo stesso modo, domani anche se non c’è la musichetta, magari gliela metto io prima va approcciata nello stesso modo perché dobbiamo portare a casa i tre punti. La prestazione diventa una cosa, il risultato è un’altra, non possiamo analizzarla nello stesso modo. Io voglio una prestazione convincente che porta ad un ottimo risultato.
Domani sarà il turno di Juan Jesus?
Potrebbe giocare di nuovo. Deciderò dopo chi giocherà al suo fianco. Ritengo che sia in ottima condizione di forma, quando l’ho messo in campo mi ha dato sempre risposte importanti.
Simone Burioni