Verso Roma-Inter: i giallorossi puntano sugli ‘ex’. Nainggolan dà forfait

(Keivan Karimi) – Sarà un match molto particolare quello tra Roma e Inter, fra due squadre deluse dall’ultimo turno di Champions League e pronte a darsi battaglia domenica sera all’Olimpico in un duello pieno di spunti, nonostante la classifica delle due rivali sia molto diversa.

La Roma è falcidiata dagli infortuni: sembrano certi di saltare il match in questione i vari De Rossi, Dzeko, El Shaarawy, Pellegrini e pure il giovane Coric, mentre i redivivi Pastore e Perotti potrebbero tornare nella lista dei convocati ma ovviamente senza il ritmo giusto nelle gambe. Possibile che Eusebio Di Francesco si affidi alla grinta e alla voglia di rivalsa degli ‘ex di turno’: spazio dal 1′ minuto per Davide Santon e Juan Jesus in difesa, entrambi criticati ai tempi dell’Inter e ora considerati importanti nelle fila della Roma. Altro ex determinante potrà essere Niccolò Zaniolo, cresciuto nelle fila nerazzurre ma oggi talento in ascesa con il giallorosso indosso.

Un ex che invece difficilmente sarà in campo è Radja Nainggolan, vecchio cuore romanista passato in estate all’Inter per un’operazione complessiva da 38 milioni di euro. Il belga ieri, durante Tottenham-Inter, è uscito per l’ennesimo dolore muscolare alla gamba. Possibile forfait e nessun ritorno da avversario all’Olimpico, con lo spagnolo Borja Valero che dovrebbe ancora prendere in sul posto da titolare sulla trequarti.

Da Pastore a El Shaarawy: Roma incerottata fino all’osso

(Keivan Karimi) – Gioco non brillante, gol sbagliati e errori difensivi marchiani. Queste le colpe se imputano ad una Roma discontinua e traballante, che attualmente vanta sì il passaggio matematico del turno agli ottavi di Champions League, ma allo stesso tempo deve registrare un deludente 7° posto in classifica con soli 19 punti totalizzati in 13 giornate.

Ma una delle pecche più grosse della stagione giallorossa riguarda la situazione degli infortunati. Sono già 18 da inizio campionato gli stop muscolari subiti dalla squadra di Di Francesco: in principo fu Javier Pastore, che ancora lotta con un polpaccio quasi logoro, così come Diego Perotti, altro lungodegente che non sembra uscire dal tunnel dei dolori al soleo.

Nelle ultime settimane la situazione si è aggravata: in ordine si sono fermati i vari Karsdorp, De Rossi, Manolas, Pellegrini (sia Luca che Lorenzo), Olsen, Dzeko, El Shaarawy ed infine il giovane Coric. Il croato è stato l’ultimo a doversi arrendere dopo il Real per un risentimento muscolare e molto probabilmente contro l’Inter non ci sarà, come la maggior parte dei suoi compagni suddetti. Un’emergenza particolare che costringe la Roma a giocare sempre con almeno 3-4 assenti di lusso e con una formazione mai all’altezza delle aspettative. Le colpe? Chissà, da dividersi tra preparazione, recuperi troppo affrettati e giudizi medici non così certi.

Roma, quanti errori con il Real Madrid. E l’infermeria è sempre più piena

Simone Burioni – Poteva essere la partita della svolta, invece è stato solamente un altro buco nell’acqua. Certo, sembra strano avere recriminazioni in un Roma-Real Madrid, ma le tante occasioni sprecate e gli errori grossolani lasciano ai tifosi sensazioni di amarezza che difficilmente riusciranno a mandar giù.

Ci sono stati, però degli aspetti positivi: il primo da annoverare è sicuramente quello del passaggio agli ottavi di Champions. Nel pomeriggio, la vittoria del Plzen sul campo del CSKA Mosca aveva infatti sancito il passaggio al prossimo turno sia dei giallorossi che dei blancos, che all’Olimpico si giocavano il primo posto e con questo la possibilità di affrontare, nel turno successivo, una squadra più abbordabile rispetto ai top club europei.
Altra nota positiva sono state alcune (poche) prestazioni individuali: Under, fino all’erroraccio nel finire di primo tempo, ha giocato su livelli discretamente alti dimostrando una certa affidabilità. Conferme sono inoltre arrivate da Zaniolo, decretato unanimemente come migliore in campo, e da Florenzi, che ha coperto bene e attaccato con continuità nonostante gli avversari che si ritrovava di fronte non fossero dei più facili da affrontare. In ripresa anche Cristante, nonostante sia ancora lontano da quello ammirato nella scorsa stagione.

Passiamo alle note dolenti. Il primo punto è che la difesa continua a traballare: oltre ai meccanismi collettivi che necessitano di una profonda revisione, gli errori individuali cominciano ad essere un problema non più trascurabile. Prima Jesus in Udinese-Roma, ieri lo sciagurato retropassaggio di Fazio: così diventa troppo facile per gli avversari e troppo difficile per i giallorossi. Specialmente se quando vai in attacco poi non la butti dentro: tante le occasioni sciupate dalla squadra di Di Francesco, su tutte quella di Under, che non può permettersi leggerezze in nessun momento, figurasi con il Real Madrid.
Ultimo aspetto da dover considerare sono gli infortuni: nelle ore prima della gara la Roma ha saputo di non poter contare su Dzeko, fermato da un fastidio muscolare, mentre durante il match si è fermato anche El Shaarawy. Entrambi, saranno difficilmente recuperati per la partita di domenica contro l’Inter.

La situazione in infermeria si fa sempre più critica, così come quella in campo. Di Francesco è chiamato a trovare soluzioni, ed in fretta anche: il tempo passa e la Roma non può permettersi ulteriori passi falsi.

Simone Burioni

Roma sprecona e goffa. Il Real Madrid la punisce (VIDEO)

(Keivan Karimi) – La Roma è già qualificata agli ottavi di Champions League, matematicamente dopo il k.o. pomeridiano del CSKA Mosca, ma la partita con il Real Madrid in casa poteva significare l’approdo al primo posto del girone e anche una grossa iniezione di fiducia in vista delle prossime gare.

Invece la banda Di Francesco ricade nei soliti errori; gol divorati sotto porta e distrazioni difensive letali, come non bastassero i tantissimi infortuni ed il momento poco brillante in generale. La Roma cade 2-0 in casa contro un Real non eccelso, ma i rimpianti sono molti: i giallorossi, falcidiati dalle assenze, giocano una buona gara nel primo tempo e sfiorano il gol con Schick in un paio di occasioni e soprattutto con Under, che divora a fine tempo una rete praticamente fatta a porta vuota.

Nella ripresa la Roma non si presenta in campo: Fazio regala il pallone buono a Gareth Bale che non perdona e poco dopo anche Lucas Vazquez festeggia con un tocco ravvicinato su dormita difensiva totale. Niente da fare per una Roma fischiata e contestata, che in vista del big match con l’Inter di domenica prossima perde anche per infortunio El Shaarawy e Dzeko, i quali si vanno a mettere al fianco dei già assenti Pellegrini, De Rossi, Perotti e Pastore. Un momento così buio sarà difficilissimo da superare.

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Roma-Real Madrid 0-2: le pagelle. Under e Fazio da incubo, Zaniolo l’unico a mettere cuore. La situazione è diventata scottante

Simone Indovino – Stoppiamo la partita al minuto 45. Staremmo parlando di una Roma che se la gioca testa a testa con i campioni d’Europa in carica andando più e più volte vicino al gol. Se Under avesse segnato quella rete (era obiettivamente più difficile sbagliarlo), si potrebbe discutere di un altro match. E invece no, il turco sbaglia clamorosamente, i calciatori rimangono nello spogliatoio dopo il quarto d’ora di pausa e la disfatta si compie. I secondi 45 minuti sono di rara bruttezza, e generano una preoccupazione non indifferente. Vero, l’obiettivo degli ottavi è stato raggiunto ma è triste e sopratutto impossibile celebrarli in questa serata, in cui ancora una volta sono state evidenziate tutte le enormi fragilità di una squadra che non riesce proprio a venirne fuori.

ROMA

Olsen 5.5 – Si fa trovare pronto in determinate situazioni, ma è tra i protagonisti in negativo del primo gol subito, quando un suo rinvio piuttosto sbilenco mette in apprensione (seppur troppo facilmente) la difesa, favorendo Bale.

Florenzi 5.5 – Tanti chilometri sulla corsia ma molto fini a sé stessi. Non mette la qualità necessaria nelle sue giocate, ma è tuttavia da considerare la qualità degli avversari di fronte a lui in questa serata.

Fazio 4.5 – Un errore che pesa come un macigno nell’ottica generale della partita. Andare in svantaggio a inizio ripresa è una doccia fredda per la Roma, che da quel momento non è più in grado di riprendersi. Il Comandante che tanto bramiamo forse è rimasto in Russia.

Manolas 5 – La prima metà di gara è convincente e attenta: in situazioni di rischio è lui a metterci le pezze. Poi naufraga con tutto il resto dei compagni e nell’occasione della seconda rete subita si fa sovrastare troppo facilmente da Benzema.

Kolarov 5 – Un suo siluro dalla distanza fa gridare al gol i 60 mila dell’Olimpico, salvo poi spegnersi a lato. Ma è in difficoltà, come d’altronde tutto il resto dei compagni.

Cristante 5 – Come tutti i colleghi in campo, una buona prestazione nel primo tempo e una da incubo nei secondi 45 minuti. Nella prima metà di gara è abile anche nel vincere i contrasti, poi si spegne.

Nzonzi 5 – Non gira, e di conseguenza anche il centrocampo della Roma è piuttosto fermo. Soffre lo strapotere dei diretti avversari in quella zona del campo, che lo infilano spesso superandolo con la maggior qualità di cui sono dotati.

El Shaarawy s.v. – Qualche buono spunto, che può far presagire una serata positiva. Poi il doppio fastidio alla caviglia che lo costringe ad abbandonare il campo dopo appena 20 minuti.

Zaniolo 6 – Gli applausi del pubblico alla sua uscita dal campo sono la testimonianza di un qualcosa che ogni supporter vorrebbe sempre vedere: un giocatore che lotta per la maglia che indossa. Paradossale da dire, ma si dovrebbe ripartire dall’atteggiamento positivo e propositivo dimostrato dal classe ’99.

Under 4 – Duole dirlo ma è il protagonista in negativo della gara. Lui, che spesso ha brillato nonostante le defezioni giallorosse, oggi non c’è proprio. L’errore a mezzo metro dalla porta, con lo specchio spalancato, sarebbe entrato di diritto nelle rubriche ironiche della Gialappa’s Band. Da un suo cross totalmente errato parte il contropiede che si conclude col secondo gol subito.

Schick 5 – Non dimostra mai quel mordente che si vorrebbe sempre vedere in campo. Ci prova pure, con alcuni movimenti discreti, ma senza troppa fortuna e convinzione. Ha una palla d’oro sul piede destro ma Courtois è bravo a respingere la sua conclusione ravvicinata.

Kluivert 5 – Buona vivacità dopo l’ingresso in campo, poi di lui si ricorda solamente una conclusione non troppo pericolosa col sinistro. Con lo stesso piede, nel primo tempo, spreca una buona chance.

Coric s.v. – Un assaggio della prestigiosa competizione con la maglia della Roma.

Karsdorp s.v. – In campo a risultato ampiamente deciso.

Di Francesco 5 – Non ci siamo, ma proprio per niente. Vedere la Roma così confusa in campo è come un colpo piazzato con precisione dritto al cuore. Partita dopo partita sembra ripetersi sempre lo stesso copione: una mole di gioco a tratti positiva, ma una difficoltà nell’andare in gol al limite del paranormale. Poi, alla prima difficoltà, la squadra si scioglie come neve al sole. Non ci siamo.

Simone Indovino

Di Francesco e Kolarov suonano la carica: “Raddoppiamo gli sforzi e battiamo il Real”

(Keivan Karimi) – La conferenza stampa di mister Eusebio Di Francesco e di Aleksandar Kolarov prima dell’atteso match tra Roma e Real Madrid di questa sera:

Domanda a Di Francesco: perché la sconfitta contro l’Udinese? 
Quello che è mancato è la determinazione, quel qualcosa che non si compra al supermercato. È quella voglia di vincere partite con maggiore cattiveria. Aver perso mi ha dato un fastidio veramente enorme.

Domanda a Kolarov: cosa non ripetere rispetto alla gara d’andata?
Sicuramente il mister ha preparato bene la partita. A Madrid non siamo stati all’altezza e domani dobbiamo giocare. Siamo a casa nostra e dobbiamo dimostrarlo dal primo minuto che loro sono ospiti. Dobbiamo partire forte e cercare di vincere la partita.

Domanda a Di Francesco: le condizioni degli infortunati?
Pellegrini non ci sarà, nemmeno per l’Inter. Oggi l’ultimo provino per Olsen, i risultati degli ultimi provini sono buoni.

Domanda a Kolarov: solo una coincidenza la differenza di prestazioni tra campionato e Champions?
Solo una coincidenza, in campionato la squadra fa fatica ma alla fine raggiungeremo il nostro obiettivo, arrivare tra le prime 4. Parlo per me, affronto ogni partita allo stesso modo.

Domanda a Di Francesco: 19 volte in area dell’Udinese senza mai tirare.
Si lega ai tanti dati che diventano negativi visti i risultati. Manca il fatto di crederci di più quando si entra in area. Il lavoro ti permette di uscirne, ma anche la possibilità di avere subito una partita importante, per rimettersi subito in discussione.

Domanda a Di Francesco: partita importante per il suo futuro?
Parlo della squadra, non di me, sento di avere la fiducia della società. E’ una partita importante, possiamo prenderci la qualificazione alla fase finale.

Domanda a Kolarov: sarà difficile senza De Rossi, Manolas e Pellegrini?
Si, ma sarebbe stato lo stesso con loro. Il Real ha vinto 3 Champions, anche con tutti a disposizione sarebbe stata difficile. Ma faranno fatica a batterci, è sicuro.

Domanda a Di Francesco: Manolas recuperato? La cattiveria è una qualità che si allena? Real davvero in crisi?
Oggi l’ultimo test, se lo supera sarà della partita. L’allenatore è sempre lo stesso che ha portato la squadra ad essere sempre aggressiva, ma sono discorsi che fanno tutti, la cattiveria è qualcosa di astratto. Se calci in porta ridendo non fai gol. E’ qualcosa che si può allenare, si vede che l’allenatore deve raddoppiare il suo lavoro. Ma personalmente mi faccio un esame di coscienza ogni giorno. Il Real può dire la stessa cosa di noi, sono due squadre ‘malate’ in campionato ma che fanno il loro percorso in Europa. Ce la giocheremo ad armi pari, già che la Roma se la giochi in queste condizioni credo che sia qualcosa di positivo.

Domanda a Di Francesco: il Real ha cambiato allenatore, ha notato differenze con Solari?
Secondo me è molto simile alla squadra precedente, non vedo grandi differenze. A livello psicologico invece si, loro venivano da un ottimo momento quando ci siamo affrontati. E’ un momento totalmente differente.

Domanda a Di Francesco: conosce bene gli umori della piazza, una vittoria con il Real alimenterebbe i rimpianti per il campionato?
Giochiamola prima, questa partita. Kolarov  ha parlato in maniera positiva ed è giusto mandare messaggi positivi. Mettiamoci qualcosa in più, raddoppiamo gli sforzi e poi faremo le valutazioni. Non possiamo sempre abbatterci e mollare. siamo già usciti da queste situazioni. Il difetto più grande di cui ho sempre parlato è la continuità. Dobbiamo riportarla in senso positivo.

Domanda a Kolarov: possibile che a Udine sia mancata la voglia di vincere?
Parlo per me: la voglia di vincere non è mai mancata, nemmeno agli altri. Ci può stare perdere una partita o due, ma nessuno gioca per perdere. L’Udinese ha segnato al primo tiro, ha avuto un’altra occasione. Le partite girano così, sappiamo che non stiamo in un ottimo momento, ma non sentiamo difficoltà. Personalmente mi piacciono questi momenti,  quelli in cui devono uscire fuori più gli uomini che i giocatori. Dobbiamo fare gol per vincere, è vero che anche con Spal, Chievo e Bologna dovremmo vincere anche in 8. Sono partite che girano così, non manca la voglia di vincere. Il calcio è questo, non deve ma può capitare. Ma ora ci sono Real, Inter e Cagliari. Le prossime partite vanno vinte da uomini, è questo il modo giusto di pensare

Domanda a Di Francesco: viste le assenze di De Rossi e Pellegrini, ci sono possibilità di tornare al centrocampo a 3?
Non parlo di formazione per dare vantaggi agli altri. Non ho deciso nulla, nemmeno il sistema di gioco. Penso a tutto, dico solo che tutti hanno la possibilità di scendere in campo, titolari e non, come piace chiamarli a voi. Potrebbero esserci anche delle sorprese.

Domanda a Kolarov: come sta con il piede? C’è il rischio di aver sottovalutato le gare di campionato?
Riguardo il piede sto bene. E in Serie A non va sottovalutato nessuno, non lo dico io ma è cosi. Erano partite da vincere e invece le abbiamo perse o pareggiate. Non siamo riusciti a fare risultato con le ‘piccole’, speriamo di fare il nostro dovere e quello che è alla portata delle nostre qualità

Domanda a Di Francesco e Kolarov: rispetto all’andata quanto è cambiata la Roma?
Di Francesco: Sicuramente la Roma è cambiata a livello d’identità, ora è più delineata ma bisogna ancora continuare questo percorso per incappare in queste trappole. Come quelle della sosta. Non so se sia una casualità ma troppi indizi fanno una prova, tante cose mancano ma è cambiata la condizione e c’è stata la crescita di tanti giovani, dai quali è lecito aspettarsi alti e bassi.
Kolarov: nulla da aggiungere, il mister ha detto tutto.

Domanda a Di Francesco: la reazione di Kluivert a Udine dopo il cambio, ha parlato con il giocatore?
Questa mi è nuova… Magari era arrabbiato con se stesso. Non l’ho visto nemmeno in tv, guardo le partite con l’audio a zero. Dopo vi farò sapere.

Domanda a Kolarov: il suo rendimento è condizionato anche dal sistema di gioco?
No, non cambia. Ho avuto un problema al piede ma se vado in campo è segno che sono in grado. Ora sto bene fisicamente, giocare con una difesa a 4 o a 3 per me non cambia nulla.

Domanda a Di Francesco e Kolarov: cosa promettete ai tifosi?
Di Francesco: Di dare il massimo, come sempre. Abbiamo grande rispetto per chi verrà allo stadio. E’ chiaro che domani ci saranno 65 mila spettaroti, al di là dell’avversario la Roma in Champions ha fatto un bell’andamento. Sono giustamente arrabbiati, ma lo siamo anche noi, come vedete non siamo sorridenti. Il tifoso non ci deve chiedere delle scelte o di temi tattici, ma impegno e serietà
Kolarov: Non devo promettere nulla a nessuno, solo a me stesso, dobbiamo dare tutto in campo. Siamo consapevoli di avere sempre il sostegno dei tifosi, in casa e in trasferta. Sono pienamente d’accordo con il mister, il tifoso può essere arrabbiato, è un suo diritto e rispettiamo la sua opinione ma vale per tutti i tifosi di ogni squadra: devono essere consapevoli anche che di calcio capiscono poco. Anche io ad esempio seguo il basket ma capisco poco, posso fare il tifo, incazzarmi se si perde, ma non a ragionare sulla tattica. Qui si chiacchiera, si spreca tanto il fiato e questo non porta a nulla.

Domanda a Di Francesco: si aspettava un crollo tale del Real? Un vantaggio per voi affrontarli dopo il ko con l’Eibar?
Anche noi arriviamo da una sconfitta, è una partita a sè. Sembra che affrontiamo una squadretta, ma vi ricordo che sono i campioni d’Europa. Serve una grande partita. Non mi sono dato una spiegazione al loro momento, ho altro a cui pensare

Conferenza Solari: “Il Real si è sempre rialzato quando è caduto. Adesso dobbiamo voltare pagina, siamo a Roma”

Luca Fantoni – Santiago Solari, tecnico del Real Madrid, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. Queste le sue parole:

Domani affrontate una squadra in testa al girone, quali sono le chiavi della partita?
Fare quello che abbiamo fatto in questo torneo, come abbiamo fatto sempre fatto in Champions nella nostra storia, e la nostra storia è grande. Cosa che sembra facile ma è difficile.

Ramos ha parlato di mancanza di atteggiamento nell’ultima partita. Farà dei cambi per domani?
Mi dispiace non rispondere sempre alle vostre domande, ritengo che siano questioni del nostro spogliatoio, è mia responsabilità. Mi spiace ma non rispondo.

Dopo la sconfitta di Eibar i tifosi e i dirigenti erano arrabbiati, lei che pensa?
La sconfitta è stata dura, abbiamo analizzato la gara, appartiene al passato, dobbiamo voltare pagina, avevamo fatto lo stesso quando avevamo vinto. Siamo in Italia, a Roma, è un altro torneo e la nostra forza deve essere focalizzata per domani.

Domani sarà la sua prova del fuoco, la prima partita di Champions…
Qui tutte le partite sono decisive, anche gli allenamenti. Il Real ha fatto questo nel corso della sua storia e quando si è sempre rialzato, per questo è la squadra più vincente della storia del calcio.

Nella sua gestione finora Isco non è mai partito titolare, cosa succede?
Isco sta lavorando bene così come tutti i compagni, conto su di lui come sugli altri che compongono la rosa.

Difficile sostituire Casemiro…
Tutte le partite sono diverse tra loro, abbiamo diversi giocatori che possono occupare quel ruolo con caratteristiche diverse, come Ceballos o Kroos. C’è anche Llorente, che come caratteristiche è il giocatore più simile. Abbiamo tante soluzioni. E’ evidente che vogliamo recuperare Casemiro il prima possibile, come gli altri giocatori che non sono disponibili.

Questione Sergio Ramos e doping, gli ha parlato per sostenerlo?
Ramos è una persona onesta, emblema del calcio, del Real e dello sport spagnolo. E’ un dovere di tutti proteggerlo, anche della stampa che deve cercare la verità. Poi ci sono le opinioni, ma non è opinabile questo.

Qual è il vero Real, quello prima della sosta o dell’ultima sconfitta?
Nel calcio la verità è sempre il domani. Domani c’è un’altra partita, alla nostra portata.

Non vuole entrare in merito a discussioni dello spogliatoio, ma lei nella sua esperienza le è mai capitato di affrontare avversari senza il giusto atteggiamento?
Ci sono tanti fattori, ma i risultati sono il frutto delle nostre azioni. Le responsabilità sono collettive. Si parla di difendere insieme e se si farà la squadra sarà rinforzata.

Caso Isco, sembra apatico e demotivato, qual è la chiave per rimotivarlo?
Ti ripeto abbiamo 24 giocatori, vogliamo il meglio per loro e vogliamo recuperare anche gli infortunati per avere 24 giocatori e non 21.

Pensi che il Real possa soffrire domani l’atmosfera allo stadio?
Qui in Italia ho vissuto il mio periodo migliore nell’Inter. Di questo stadio ricordo un gol contro la Lazio, non ricordo però la porta. Ho un bel ricordo di questo stadio, ricordo Totti e i giocatori storici, anche se ormai siamo vecchi (ride, ndr). Ricordo anche i tifosi che rendono l’atmosfera molto bella, non smettono mai di cantare.

Luca Fantoni

Conferenza Carvajal: “La Roma scenderà in campo per cercare di fare la partita. Dovremo essere concentrati ma senza timore”

Luca Fantoni – Daniel Carvajal, difensore del Real Madrid, ha parlato in conferenza stampa – insieme al tecnico Solari – in vista del match di domani contro la Roma. Queste le sue parole:

Come stai in vista della Roma?
Sono dovuto entrare in campo per sostituire un compagno infortunato e non è mai il massimo. Comunque per essere entrato senza il riscaldamento, ho ricevuto delle buone sensazioni. Purtroppo il risultato è stato negativo, ma personalmente sono stato felice di essere tornato in campo che è dove mi piace essere.

Si è parlato molto di carattere e di giusto atteggiamento. La partita di domani si vince con 11 guerrieri in campo?
Domani è difficile, sarà una battaglia. Se vogliamo essere primi e vincere il girone dobbiamo dimostrarlo in campo e vincere questa partita. Per farlo dobbiamo mettere gli attributi, come dice il mister, ma serve anche freddezza e saper gestire i momenti della gara.

L’altro giorno Ramos è molto stato duro dopo la sconfitta dicendo che la squadra senza carattere diventa una squadra qualsiasi, ne avete parlato tra di voi?
E’ vero, è un dato di fatto. Il calcio oggi è molto equilibrato, chiunque ti può battere se non sei al massimo. Ma questo è il momento di parlare poco e di fare molto in campo, è il momento di chiederci cosa vogliamo fare in questa stagione e se vogliamo vincere. Siamo soltanto a novembre e siamo ancora in tempo per lottare su tutti i fronti, a partire da domani contro una squadra buona e una partita impegnativa.

Il campo non è in buone condizioni, questo può crearvi problemi?
Ancora non abbiamo visto le condizioni del campo, adesso ci alleneremo e le valuteremo. In ogni caso, il terreno sarà lo stesso sia per noi che per loro, però è chiaro che la speranza è che il campo sia adatto ed in buone condizioni.

Cosa vi succede in campionato?
Se sapessi il perché lo direi. Noi scendiamo sempre con le migliori intenzioni, per dare il massimo, ma è chiaro che le cose a volte non riescono come si vorrebbe. Non è facile in un club di tale portata in cui ti viene richiesto sempre un livello altissimo. In più, giochiamo contro squadre che quando giocano contro di noi cerchiano la data sul calendario. Ma siamo ancora a novembre, siamo in tempo per lottare per tutto e possiamo dire la nostra.

Domani affrontate una squadra che è arrivata in semifinale nella scorsa stagione, che avversario ti aspetti?
Partita difficile e complicata, abbiamo visto tutti cosa ha fatto la Roma in questo torneo nella scorsa stagione. Si tratta di un avversario organizzato che gioca bene. Dobbiamo essere concentrati ma senza nessun timore.

Nelle scorse settimane avevi difeso Lopetegui, adesso ci sono differenze con Solari?
Non era per difendere nessuno, Julen non è più con noi e questo perché comandano i risultati. Senza quelli è difficile essere l’allenatore del Real Madrid. Con il cambio le cose stanno andando bene. Il mister ci trasmette fiducia, e anche se è da poco tempo che è con noi sono sicuro che Solari farà grandi cose.

Che differenze di atteggiamento vi aspettate rispetto all’andata, ora che voi e la Roma siete primi in classifica?
Immagino che la Roma scenderà in campo per pressarci alto, gioca di fronte al suo pubblico, cercherà di fare la partita, ma sta a noi trovare le giuste soluzioni. Per il resto non saprei cosa dirti, siamo concentrati su noi stessi e sul lavoro fatto tutta la settimana con il mister.

Luca Fantoni

Allenamento Roma, squadra in campo nella rifinitura pre Real Madrid. Individuale per Perotti, De Rossi e Pastore

Luca Fantoni – Dopo le parole in conferenza stampa di Di Francesco e Kolarov, la Roma questo pomeriggio scende in campo per svolgere la rifinitura in vista della gara di Champions League contro il Real Madrid. Lavoro individuale in campo per Diego Perotti, solo palestra invece per Javier Pastore e Daniele De Rossi. Infine terapie per Lorenzo Pellegrini.

Luca Fantoni

Verso Roma-Real Madrid: torna Manolas, chance per Zaniolo

(Keivan Karimi) – Cancellare la delusione di Udine e risollevare la testa nel modo più prestigioso possibile. Questa la missione della Roma in vista del match di domani sera contro il Real Madrid allo stadio Olimpico, valido come quinta giornata della fase a gironi di Champions League.

La squadra di Eusebio Di Francesco, ferita nell’orgoglio e nelle motivazioni, dovrà ritrovare linfa vincente per chiudere il discorso qualificazione agli ottavi di finale. E per farlo servirà la miglior Roma possibile contro un Real anch’esso proveniente da un k.o. molto pesante in casa dell’Eibar.

Le ultime di formazione parlano del rientro dal 1′ minuto di Kostas Manolas al centro della difesa, così come di Alessandro Florenzi come terzino destro. Niente da fare per Lorenzo Pellegrini, che rischia di saltare anche la sfida all’Inter di domenica, idem per quanto riguarda i lungodegenti De Rossi, Pastore e Perotti. Da valutare invece il portiere Robin Olsen. Particolarità che riguarda Nicolò Zaniolo: il baby talento classe ’99 giocherà ancora da titolare contro il Real come successo all’andata, una sorta di inedito per il centrocampista ex Inter.