Simone Indovino – Un‘illusione, niente di più. È quella creata da El Shaarawydopo il suo gol al quindicesimo, e perdurata fino all’ultimo respiro, quando Mertens, sfruttando un assist involontario di Callejon, ribadisce in porta il pari. Più che la vittoria mancata dispiace il fatto che la Roma non abbia dimostrato orgoglio personale e che si sia chiusa nella propria area di rigore per tutta la durata della partita. Che fare, bisognaportarsi a casa questo punticino e ricominciare a costruire una risalita in campionato, a partire dalla gara di Firenze. Un plauso speciale per Olsen: se i capitolini non si arrendono ai ragazzi di Ancelotti molto lo devono al proprio portiere, che ha in poco tempo fatto un salto di qualità più che notevole.
ROMA
Olsen 7 – È probabilmente il migliore in campo, anche considerata la quantità di volte in cui è chiamato in causa. Fa la voce grossa e si fa spesso sentire con la sua difesa, ed è molto abile nel gioco col pallone tra i piedi. Preziosi tanti suoi interventi che salvano il risultato, peccato non possa proprio far nulla sulla botta ravvicinata di Mertens.
Santon 6.5 – Sicuramente è la gara più difficile in cui è schierato, ma l’ex Inter, anche quest’oggi, si comporta in maniera intelligente. Soffre inevitabilmente, come tutto il resto della squadra, le avanzate finali del Napoli.
Manolas 7 – L’impostazione non è il suo forte e ormai lo sappiamo fin troppo bene, ma la sua presenza in campo è a dir poco fondamentale per la Roma. Toglie le castagne dal fuoco in un numero inquantificabile di situazioni pericolose, fino a quando deve lasciare il terreno di gioco per infortunio.
Juan Jesus 6 – Schierato per dare più velocità alla difesa, tralasciando qualche piccola sbavatura in impostazione è un match ordinato quello che il brasiliano sfoggia. Bravissimo a pochi secondi dalla fine in tackle su Malcuit a sventare una possibile nottata da incubo.
De Rossi 6 – Si limita a svolgere in maniera adeguata i suoi compiti nei 42 minuti del primo tempo che disputa. Poi è costretto ad arrendersi a un problema fisico, facendo posto a Cristante.
Nzonzi 5.5 – Non preciso come in altre occasioni. Vero che sradica tantissimi palloni dalle gambe degli avversari, ma è altrettanto vero che non li ripulisce con la stessa precisione, sprecando troppi possessi.
El Shaarawy 6 – Il gol del vantaggio e poco più in avanti, ma dei buoni ripiegamenti difensivi. Ce lo facciamo bastare, in una serata difficile.
Lo.Pellegrini 6 – Nel primo tempo è uno dei più attivi atleticamente, e concilia benissimo le due fasi, mostrandosi abile in tantissimi ripiegamenti in velocità. Non si fa mai vedere in avanti, e nella ripresa si abbassa drasticamente come tutto il resto della squadra.
Under 6 – Non è nella sua migliore serata, infatti non brilla né in fase offensiva, né è troppo preciso in quella difensiva. È comunque di sua proprietà lo spunto che porta al vantaggio di El Shaarawy con un’accelerata delle sue.
Dzeko 6 – Il bosniaco si trova da solo contro tutti nella metà campo del Napoli, ragion per cui può incidere poco. Attivo protagonista nel gol del vantaggio, è costretto a strozzarsi in gola l’urlo per la gioia del gol personale a causa solamente di un miracolo di Albiol sulla linea. Può poco in avanti, poiché i compagni non gli forniscono quasi mai palloni importanti.
Cristante 5.5 – Vorremmo vedere più fuoco nei suoi occhi, invece in troppe situazioni sembra l’agnello sacrificale. È necessaria più determinazione in precisi momenti della partita, come quelli nello scadere di questa gara in cui avrebbe dovuto mantenere il possesso.
Florenzi 5.5 – Di Francesco lo inserisce al posto di Under per dare un aiuto alla difesa, ma calca il terreno di gioco nel momento in cui la Roma è veramente troppo bassa.
Fazio 6 – Entra al posto dell’acciaccato Manolas e nei minuti in cui è in campo si comporta con attenzione.
Di Francesco 6 – Parlandoci chiaro, non sarebbe stata una vittoria meritata, seppur l’avremmo presa con enorme piacere. Dopo il vantaggio di El Shaarawy la Roma si è chiusa nel proprio guscio, rintanandosi al limite della propria area di rigore subendo le avanzate partenopee. A furia di provarci e riprovarci, il Napoli ha alla fine trovato il pari spegnendo gli entusiasmi. Peccato, ma un pizzico di mentalità vincente in più non sarebbe guastata.
Simone Indovino