Di Francesco e Florenzi sfidano il Viktoria Plzen: “Serve gioco e continuità”

(Keivan Karimi) – Il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco e il vice capitano Alessandro Florenzi parleranno oggi in conferenza stampa alla vigilia della seconda giornata del gruppo G di Champions League contro il Viktoria Plzen.

Come sta gestendo l’entusiasmo post vittoria al derby?
Di Francesco: “Ai miei giocatori ho ribadito solo un concetto: equilibrio, punto. Dobbiamo lavorare e continuare su questo passo, il derby è stata un’ottima partita, dobbiamo dare continuità agli atteggiamenti e al modo di stare in campo”.

Come ti sei trovato nel vecchio ruolo?
Florenzi: “Bene, quando sto in campo sto bene”.
Di Francesco: “Lui basta che sta in campo, dove vuoi giocare?”
Florenzi: “Terzino”.
Di Francesco: “Ecco, poi decido io dove metterlo. Abbiamo fatto grandissime cose con lui terzino destro, è un vantaggio averlo a disposizione”.

Cambio di modulo per gli acciacchi di Pastore e De Rossi?
Di Francesco: “Dipende, quando la Lazio ha modificato il sistema di gioco, io ho messo Cristante e abbiamo finito con il 3-5-2. Il 4-3-3 è un modulo che conosciamo ma possiamo modificare”.

Che percorso ti aspetti in Champions League?
Florenzi: “Sarà difficile, ma speriamo di replicare quello dell’anno scorso. Quella di domani è una partita importante, sarà la prima in casa e vogliamo fare bella figura”.

Kolarov ha giocato con un dito fratturato: è stato un gesto simbolico di unità di gruppo?
Di Francesco: “Gli ho fatto i complimenti. Non abbiamo fatto uscire questa notizia prima della partita, Aleksandar è stato un grande ma per domani è in dubbio, valuteremo insieme quale sarà la mia scelta”.

Kluivert titolare?
Di Francesco: “Potrebbe giocare anche dall’inizio”.

Dzeko?
Di Francesco: “Deve solo ritrovare il gol. Al di là di 10′ dove ha subìto determinate situazioni, è stato determinante sul primo gol. Me lo tengo stretto, va anche un po’ coccolato e con lui sto facendo un lavoro generale, è troppo importante come calciatore per noi, ritroverà la via del gol che lo riporterà a essere tranquillo”.

È passata “la nottata”?
Florenzi: “Come ha detto De Rossi, non lo dico fino alla fine. La Roma deve dare di più, dobbiamo far sì che questo momento sia alle spalle ed essere continui”.

Mancanza di gol di Dzeko per un aspetto tattico?
Di Francesco: “Bisogna sempre trovare il pelo nell’uovo… deve trovare le opportunità per fare gol, lui magari fa più gol difficili, gliene servirebbe uno semplice. Io sono sempre contento quando si vince e segnano gli attaccanti, è un aspetto psicologico importante. Lui fa il centravanti, l’anno scorso ci lamentavano che non aveva Nainggolan vicino, poi ha segnato uguale. Il gol ripulisce tante situazioni tecnico-tattiche”.
Florenzi: “È entrato in 2 gol comunque nel derby”.
Di Francesco: “Poi ti ha dato un’ottima palla”.
Florenzi: “Là mi sono addormentato io (ride, ndr)”.

Nell’interpretazione del 4-2-3-1, come cambia interpretarlo con un trequartista come Pellegrini o Pastore?
Di Francesco: “Abbiamo Zaniolo e Coric che non avete ancora visto, utili in quel ruolo. A Pastore chiedo meno inserimenti e più assist, è un giocatore unico un po’ come Coric, ha la giocata in più e che ti aspetti meno, gli altri danno continuità in copertura e in possesso, si inseriscono di più durante le partite. Per questo modulo, sono importanti anche i mediani e gli esterni, devono occupare gli spazi. È un insieme di cose, bisogna muoversi bene insieme, con il 4-3-3 i movimenti erano più definiti”.

Cosa è scattato dopo Bologna?
Florenzi: “Parte tutto dalla testa. Se la testa non dà quell’input giusto… Puoi anche non dormire, ma se ci sei di testa fai una grande partita. Abbiamo riordinato le idee e siamo sulla buona strada per questo”.

Come sta Nzonzi fisicamente?
Di Francesco: “Io ho cambiato tanto per trovare l’assetto giusto e mettere gli uomini al posto giusto, abbiamo purtroppo effettuato prestazioni di livello basso per questo. Steven non si era mai allenato quando è arrivato, si pensa che solo la partita ti dia buone prestazione ma l’esempio lampante è Santon, non aveva mai giocato 1′ eppure ha giocato due partite consecutive. Se non si fosse allenato bene tutto questo periodo, non ci sarebbe riuscito. L’aspetto fisico è l’allenamento quotidiano, sei giorni fa si diceva che la preparazione non c’era, allora come è possibile quello che è successo? Ditemelo voi, avevate detto che non c’era preparazione né giocatori, bisogna unire le cose fisiche, tecniche e mentali, altrimenti non si va da nessuna parte”.

Un giudizio su Santon?
Florenzi: “È stato accolto con un po’ troppe critiche. Siamo tanto legati con Davide, sono stato felice del suo arrivo. Non do giudizi su di me, figuratevi se li do a un compagno, ma è sotto gli occhi di tutti che è stato tra i migliori, speriamo continui così”.

Avanti con il 4-2-3-1?
Di Francesco: “A me non piace cambiare tantissimo, ma per ora abbiamo ancora parlato poco del Viktoria Plzen. Squadra difficile da affrontare, ha un attaccante molto forte che ha grande presenza davanti e dobbiamo capire che affronteremo una squadra fisica e dobbiamo far valere la nostra qualità tecnica. Cercherò di mettere i giocatori nelle posizioni migliori e, magari, modificare durante il match”.

Orgoglioso di scendere in campo da capitano?
Florenzi: “Io sono e sarò, ogni volta che avrò l’occasione di essere capitano, orgoglioso di rappresentare la Roma. Come ho sempre detto, devo mangiare tante patate come Totti e De Rossi, stavo dicendo amici (ride, ndr). È un grande orgoglio portare la fascia, ma il capitano resta De Rossi e speriamo possa giocare tante partite, è tanto fondamentale per noi”.

Olsen?
Di Francesco: “Lui viene da un calcio totalmente differente, sta lavorando molto e sta giocando tantissimo con i piedi e cerca di mettersi a disposizione dei compagni. Sta migliorando il suo posizionamento a palla lontana, abbiamo messo spesso in fuorigioco Immobile e lui deve rischiare e giocare più alto, in questo deve ancora lavorare. Dal punto di vista della sua disponibilità, sono molto contento, sta capendo la lingua”.

Parlare in inglese nello spogliatoio può essere un freno nell’ambientamento?
Florenzi: “Quest’anno abbiamo tanti italiani rispetto agli altri anni. Si parla italiano, per il poco che so parlo inglese con chi so io, non è un inglese fluido come quello di De Rossi, però io penso che dentro una famiglia dobbiamo aiutarci tutti. Io ho imparato a dire esterno in turco, quando parlo con Cengiz glielo dico in turco e fa bene. Dobbiamo aiutarci tutti ed è quello che ho cercato di fare io, anche Cengiz e Robin stanno imparando bene”.

Luca Pellegrini in Champions?
Di Francesco: “Lui è sempre un’idea, ma deve continuare a lavorare con umiltà. Ha 15′ in Serie A in questo momento, non è detto che tra queste gare non possa esordire dal 1′, lo tengo in considerazione ma dipende spesso da lui. La formazione non la fa l’allenatore, ma i giocatori e i loro atteggiamenti”.

Giocare a sinistra alto?
Florenzi: “Tra qualche ora saprete la formazione, magari ci giocherò e lo saprete prima di me”.