Simone Indovino – Non c’è occasione migliore rispetto a un derby per scacciare (speriamo definitivamente) il momento negativo che la Roma si è trascinata dietro per troppe settimane. Vero che all’inizio la squadra sembra timorosa, ma col passare dei minuti si scioglie. Pastore lascia il campo per infortunio, e al suo posto entra Pellegrini. Sarà lo sliding doors che cambierà la storia della partita. Il gol di tacco a fine primo tempo muta l’inerzia del match, facendo andare i giallorossi a riposo in una condizione psicologica favorevole. Un erroraccio di Fazio rischia di compromettere quanto di buono fatto, ma è l’ex Kolarov a fare la voce grossa su punizione e regalare il nuovo vantaggio. Ci pensa lo stesso difensore argentino a farsi perdonare e a siglare la rete della sicurezza.
ROMA
Olsen 6 – Ha poco da fare sul gol subito, messo in condizione avverse dal compagno. Per il resto una buona gestione delle uscite e dei tiri che lo fanno uscire dal torpore dei primi 60 minuti.
Santon 7.5 – Una piacevolissima conferma quella dell’ex Inter che in una partita così delicata gioca una delle sue migliori prestazioni assolute. Ferma le avanzate avversarie, riparte con grande corsa e tecnica. Ha anche il merito di procurarsi la punizione su cui Fazio insacca grazie a un perfetto anticipo su un avversario.
Manolas 7 – Tanto, tantissimo cuore per il greco che prende per mano Immobile e non lo lascia praticamente mai. Lotta come un leone su tutti i palloni e termina la gara stremato.
Fazio 6.5 – Comandante per quasi tutta la partita, errore clamoroso che fa scendere i fantasmi in campo, di nuovo Comandante quando si trova al momento giusto nel posto giusto e insacca di testa. Facciamo finta di dimenticarci quello svarione?
De Rossi 6.5 – Esce acciaccato, probabilmente perché nei 70 minuti disputati aveva dato veramente tutto. La seicentunesima presenza è festeggiata con una vittoria splendida.
Nzonzi 6.5 – Poco appariscente, sostanzioso fino a scoppiare. Tantissima quantità in mezzo al campo da parte del francese, che gestisce con calma olimpica tantissime situazioni anche delicate. Smista con attenzione il pallone per tutta l’ampiezza del campo.
Florenzi 7 – Quanto ha corso Alessandro, un pendolino su e giù per la fascia. Nella prima frazione di gioco si limita ad aiutare in difesa, nel secondo tempo si prende diverse licenze ed offende al meglio. Peccato per quell’occasione non sfruttata per un piccolo ritardo al tiro.
Pastore 6 – 37 minuti prima di arrendersi, purtroppo, a un ulteriore problema fisico. I difensori della Lazio gli vanno spesso sopra fisicamente, ma quando ha la palla tra i piedi la manovra della Roma guadagna in qualità.
El Shaarawy 6 – Se avesse avuto quel pizzico di cattiveria in più avrebbe certamente timbrato il cartellino. È comunque prezioso nel far ripartire l’azione e conferisce tanto aiuto in retroguardia.
Dzeko 6.5 – Non riesce a trovare la via del gol, pur avendo una ghiottissima occasione da lui stesso creata. Questo lo fa innervosire un po’, ma come richiesto dal tecnico, è sempre parte della manovra. Illumina spesso per i compagni, in particolare brillantissimo l’assist che Florenzi non riesce a sfruttare.
Lo.Pellegrini 8 – Non sappiamo se questi 60 minuti circa basteranno a far cambiare del tutto le future prestazioni del centrocampista, ma oggi è da premio Oscar. Gol di tacco, punizione del vantaggio procurata con un grande inserimento, assist per Fazio nel finale. Basta così?
Cristante 6.5 – Finalmente un ingresso in campo con gli attributi. Sfrutta al meglio la sua brillantezza fisica rispetto agli avversari e permette alla Roma di guadagnare campo nel finale.
J.Jesus s.v. – Non fa altro che contribuire al risultato finale con un po’ di legna.
Di Francesco 7.5 – A conti fatti avrebbe dovuto fare bottino pieno tra Frosinone e Lazio per salvare la sua panchina. Missione compiuta, la sua Roma sembra finalmente aver trovato una quadratura ma guai ad abbassare la guardia, perché già martedì c’è uno snodo decisivo nel girone di Champions League.
Simone Indovino