Simone Burioni – Dopo una campagna acquisti che ha visto arrivare in Italia Cristiano Ronaldo, probabilmente sorprende vedere che dopo quattro giornate di campionato i capocannonieri sono Gregoire Defrel e Krzysztof Piatek. I bomber di Sampdoria e Genoa, sebbene appaiati con 4 reti ciascuno, hanno alle spalle due percorsi molto diversi che però, per un curioso caso del destino, li ha portati entrambi a Genova.
Il francese viene da una stagione con la maglietta della Roma tutt’altro che esaltante: 20 presenze – 15 in campionato e 5 in Champions League -, una sola rete, peraltro su rigore. Eppure, se era arrivato in giallorosso, un motivo ci sarà stato. Infatti, con la maglia del Cesena prima e del Sassuolo poi, il classe ’91 si era fatto notare per la sua rapidità e per i gol che, seppur non tantissimi, sono sempre arrivati con costanza: 73 presenze, 23 gol e 11 assist in sole due stagioni, arrivando persino a conquistare l’Europa League. Poi il salto in una big, ma i molti infortuni e il difficile inquadramento all’interno del 4-3-3 di Eusebio Di Francesco – allenatore del francese già ai tempi di Sassuolo – lo rendono un elemento sacrificabile durante la sessione di mercato estiva. Quindi il prestito alla Sampdoria, probabilmente una piazza più consona e con meno pressioni rispetto alla Roma. Ma soprattutto, un ruolo che lo avvantaggia non poco. Marco Giampaolo, tecnico blucerchiato, schiera abitualmente Defrel come attaccante di riferimento in tandem con Quagliarella. Il bel gioco a cui ci ha abituato il tecnico abruzzese e la tanta qualità di cui dispongono i blucerchiati – rinforzatisi nell’ultima estate con elementi molto validi, come Saponara e Jankto – spogliano Defrel dei compiti difensivi che gli richedeva Di Francesco in giallorosso, lasciandolo libero di poter agire solamente sul fronte d’attacco. Ed i risultati si vedono: 3 presenze e 4 gol, totalizzati in due doppiette contro Napoli e Frosinone.
Differente, e tanto, la storia di Piatek: arrivato in Italia da sconosciuto ai più, il polacco veniva da due stagioni esaltanti, specialmente se si considera la sua giovane età. Prelevato dal KS Cracovia per soli 5 milioni, l’attaccante in appena 4 partite ha quadruplicato il suo valore, trasformandosi da scommessa a sicuro investimento a suon di gol. Non che fosse una novità: a 21 anni Piatek sigla 11 gol nella massima serie polacca, mentre nella seconda stagione con la maglia del Cracovia i gol sono addirittura 21: tanti, troppi perché non se ne accorgesse un club con un così efficiente reparto scout come il Genoa. Pronti via, alla prima gara ufficiale – quella di Coppa Italia contro il Lecce – Piatek sigla tutte e quattro le reti della partita vinta dal Grifone per 4-0. Ma il talento classe ’95 non si ferma qui: 3 presenze e 4 gol, divisi tra Empoli, Sassuolo e Bologna.
Come detto, il percorso che ha portato Defrel e Piatek nella posizione di capocannonieri di Serie A è stato molto diverso, ma per fortuna di Samp e Genoa, la voglia di continuare a stupire è la stessa.
Simone Burioni