(Keivan Karimi) – Finisce con un rocambolesco 3-3 il posticipo del lunedì tra Roma e Atalanta; match ricco di gol ed emozioni tra due squadre completamente opposte ma abili in attacco e distratte in difesa. I giallorossi, dopo il divorzio da Strootman schierano un centrocampo tutto italiano, l’Atalanta invece fa ampio turnover in vista della gara di Europa League di giovedì a Copenaghen.
Parte forte la Roma e dopo 2 minuti Javier Pastore regala un saggio delle sue qualità: tacco volante su cross di Under e palla all’angolino. I padroni di casa però soffrono da matti il gioco combinato e l’energia atalantina e subiscono un 1-2 clamoroso: nel giro di pochi minuti Castagne e Rigoni portano in vantaggio gli ospiti, che dominano e si portano sul 3-1 meritato ancora con Rigoni.
Roma irriconoscibile che nella ripresa passa al 4-2-3-1 con Nzonzi e Kluivert in campo dal 46′; i giallorossi crescono, con confusione ma anche con concretezza. Prima Florenzi trova il corridoio giusto e beffa Gollini riaprendo la gara, poi in mischia è Manolas a punire l’Atalanta per il 3-3 finale. Prima del fischio del signor Fabbri però da una parte Rigoni e dall’altra Schick hanno i palloni buoni per il gol della vittoria, ma il pareggio è risultato più adatto alla contesa. Entrambe le formazioni salgono così a quota 4 punti dopo due match.
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