E’ fatta: Cristiano Ronaldo è della Juventus: affare da 112 milioni

(Keivan Karimi) – L’affare più clamoroso dell’estate si è concluso positivamente: Cristiano Ronaldo sarà un calciatore della Juventus. L’ok alla trattativa, dopo il CdA odierno in casa Real Madrid, è arrivato grazie al blitz di Andrea Agnelli, presidente bianconero, volato fino in Grecia per trovare l’accordo con il fenomeno portoghese.

CR7 ha messo nero su bianco il suo contratto da quattro anni a 31 milioni netti di ingaggio, una cifra spasmodica per un calciatore che cambierà le sorti e le attenzioni sul calcio italiano del presente e del futuro. Al Real andranno 100 milioni di euro più altri 12 per oneri accessori previsti dalla Fifa. Grande regista dell’affare l’agente Jorge Mendes, che ha lavorato in maniera rapida per regalare alla Juve uno dei calciatori più forti della storia.

 

In attesa di vittoria, Di Francesco contro Donadoni

Lavinia Colasanto – Altro giro e altra partita allo Stadio Olimpico. A fare visita alla Roma è il Bologna di Donadoni, sabato sera alle 20.45. I giallorossi, dopo i tre punti contro il Crotone, vogliono continuare a vincere mentre i rossoblù vengono dalle sconfitte contro Atalanta e Lazio e sono pronti a reagire.

Le tante partite ravvicinate porteranno Di Francesco ad un nuovo turnover. Chi è sicuro del posto in difesa è Alisson, portiere meno battuto della Serie A. A proteggere il brasiliano, sulla fascia destra, dovrebbe tornare Peres mentre al centro non si rivedrà Manolas, che potrebbe finire al massimo in panchina. Al suo posto sta convincendo Moreno mentre l’altra maglia da titolare se la contenderanno Fazio e Jesus. Nessun dubbio sulla sinistra: giocherà Kolarov con Emerson ancora assente ma sulla via del pieno recupero. Davanti alla difesa tornerà De Rossi, nonostante la buona prova di Gonalons contro il Crotone. Ai suoi lati Nainggolan ed uno tra Pellegrini e Strootman che si candida per partire dal primo minuto. Poche sorprese in attacco, ci saranno i punti fermi Perotti e Dzeko, che durante la partita potrebbe lasciare spazio a Schick. Florenzi, invece, dopo la prova opaca di Under nel mercoledì di campionato, è pronto a prendersi il posto vacante, ma se la dovrà vedere con El Shaarawy che non va in gol dalla partita casalinga contro l’Udinese.

Molte defezioni per Donadoni che dovrà rinunciare allo squalificato Gonzalez e agli infortunati Torosidis, Taider, Mbaye, Palacio e Keita. Il tecnico lombardo farà affidamento al tridente offensivo composto da Verdi, dall’ex di turno Destro e da Federico Di Francesco, che ha riposato contro la Lazio per essere pronto a sfidare papà Eusebio. Il centrocampo si reggerà sul fisico e il dinamismo di Donsah, coadiuvato dalle geometrie di Pulgar e Poli. Il reparto difensivo, che in Serie A non sfigura avendo preso soltanto 11 gol, vedrà protagonisti Kraft, Helander, De Maio e Masina con Mirante in porta.

Nella loro storia Roma e Bologna si sono affrontare 142 volte col bilancio in perfetta parità, 49 vittorie a testa. All’Olimpico, però, la musica cambia perché i giallorossi hanno trionfato 30 volte contro le 18 dei felsinei che non si impongono in casa capitolina dal 16 settembre 2013 quando sulla panchina della Roma c’era Zeman. Equilibrato lo scontro tra Di Francesco e Donadoni. Sono due le vittorie per il tecnico abruzzese e tre quelle dell’attuale allenatore del Bologna.

Continuità contro riscatto, padre contro figlio, Roma contro Bologna. Questi sono gli ingredienti per una partita che si prospetta interessante e che i giallorossi dovranno assolutamente portare a casa per scacciare definitivamente il mal d’Olimpico.

Lavinia Colasanto

Cristante: “La Roma mi ha fatto una grande impressione. Il mister ci chiede pressione alta”

(Keivan Karimi) – E’ il giorno della conferenza stampa di presentazione di Bryan Cristante, uno dei 10 neo acquisti della Roma:

Il ds Monchi presenta Bryan Cristante: “Siamo qui per la presentazione del giocatore, è un giorno importante. Abbiamo preso il centrocampista più forte dello scorso anno. I numeri parlano chiaro. Il giocatore ha avuto un percorso molto importante anche in Nazionale. Siamo molto contenti”.

A Cristante: Che impressione ti aveva fatto da avversario la Roma?

Ringrazio il direttore per le belle parole. Sicuramente mi aveva fatto una grande impressione, il mister ha fatto un gran lavoro e si è visto. Sia in Champions che in campionato.

A Monchi: Cosa può portare Cristante?

Può portare quello che ha fatto nel suo percorso, soprattutto l’anno scorso. Ha tanto inserimento, ha forza, ha calcio, ha gol. Insieme ai giocatori che abbiamo oggi possiamo fare un centrocampo forte.

A Cristante: Che cosa ti ha chiesto Di Francesco?

Ancora siamo all’inizio, ci stiamo un po’ rimettendo in moto e riattivando. Ci ha dato l’input delle sue idee e di quello che vuole. Vuole il bel calcio e la pressione alta. Abbiamo il tempo per lavorarci bene.

A Monchi: Come ha visto la squadra in questo ritiro?

E’ ancora presto, ma ho visto un buon impegno e un buon ambiente. Soprattutto ho visto lavorare Di Francesco, che è qualcosa che mi fa tanto piacere. Abbiamo la fortuna di avere un allenatore che lavora con tanta voglia. Ci sono stati dieci acquisti nuovi e questo allenatore lavora insieme ai giocatori, è importante. Siamo una società forte a livello economico, ma siamo ancora lontani dalle big d’Europa. Noi abbiamo a Trigoria due cose importanti: il lavoro e il collettivo. Sono due cose fondamentali per arrivare dove vogliamo arrivare. L’ho percepito e l’ho visto, sono due valori che non possiamo dimenticare. Questa sarà la strada più vicina per arrivare al successo.

A Cristante: La tua prima missione è portare più gol al reparto?

Il mio obiettivo qui è fare il meglio possibile, gol e prestazioni aiutano solo. Se si portano dei gol è un aiuto maggiore alla squadra. Fa parte dei miei obiettivi.

A Monchi: Valutando il centrocampo che ha creato pensa che è il migliore d’Italia?

Credo che abbiamo un buon centrocampo, ma non posso dire se è il migliore. Dobbiamo essere contenti di quello che abbiamo, c’è qualità, abbiamo diversi tipi di giocatori, siamo forti, ma non c’è bisogno di paragonarsi agli altri. L’importante è essere contento di quello che abbiamo fatto e di quello che ho portato, sono contento.

A Cristante: Che cosa è cambiato nella tua carriera con l’arrivo all’Atalanta?

E’ stata una crescita normale di un giovane. Ho fatto le mie esperienze, mi hanno dato tutte quel qualcosina in più. All’Atalanta è stato il momento giusto per esprimere il mio potenziale, sono stato poi aiutato da un grande ambiente e da un grande allenatore. Ma tutte le esperienze mi hanno aiutato.

A Monchi: Nella vostra testa c’è la possibilità di vedere Cristante e Pastore insieme dietro a tre attaccanti?

Una volta che finisce il campionato abbiamo l’obbligo di prendere decisioni per vedere che cosa è mancato. Non solo a centrocampo, ma in tutti i ruoli. Con gli acquisti abbiamo cercato di avere cose diverse. Bryan calcia in porta, fa gol e si inserisce, Pastore ha qualità. Volevamo avere più soluzioni. Abbiamo perso sette partite all’Olimpico, qualcosa non è andato bene, dobbiamo cercare soluzioni per trovare una strada che porterà a vincere di più all’Olimpico, che per me è stato il problema più grande dell’anno scorso.

A Cristante: Sei stato accostato a Juventus e Lazio, perché hai scelto la Roma?

Non ho mai guardato più di tanto le notizie, i giornali e le varie tv. Non ho esitato quando c’è stata l’offerta della Roma, è il posto giusto per me, per la mia crescita e per l’allenatore che c’è. E’ il posto giusto.

A Monchi: Ci sarà ancora qualche movimento a centrocampo? Herrera è un nome?

In entrata posso promettere di no. In uscita non so. Dobbiamo parlare con il mister e capire la sua idea. In entrata dico di no.

A Cristante: Ti può pesare il fatto che sei stato il centrocampista più costoso?

I tempi sono un po’ cambiati, con i mercati di adesso i prezzi sono più alti, non si possono fare paragoni. La vivo normalmente, posso crescere ancora tanto e lo devo dimostrare adesso.

A Monchi: E’ stata una trattativa difficile?

Ci sono momenti più facili e altri più difficili. Quando un giocatore vuole venire è tutto più facile, io ho sempre sentito la sua voglia di venire qui, era felice, questo mi dà forza e fiducia.

A Cristante: Che cosa dà Gasperini a voi centrocampisti?

Mister Gasperini lo sappiamo che è un bravissimo allenatore, soprattutto coi giovani, dà una grossa mano a crescere ancora di più. Non ci sono pozioni magiche, c’è il lavoro e il gioco. Lavorando e crescendo si può fare bene in ogni squadra.

A Monchi: C’è una questione aperta sul contratto di Pellegrini o siete tranquilli?

Su Lorenzo non c’è niente di nuovo. Ho letto con tanta soddisfazione le sue parole dell’altro giorno a Villa Stuart. Per la Roma avere Cristante e Pellegrini nella stessa rosa è importante, sono le due mezzali dell’Italia. Mi fa piacere e sono contento. Lorenzo penso che rimarrà qui tanti anni, c’è tempo per parlare. Per un romanista, che è anche tifoso della Nazionale, avere Pellegrini e Cristante deve essere un motivo di felicità, sono il futuro dell’Italia.

A Cristante: C’è un po’ di paura nel passare in una squadra diversa dall’Atalanta? Gagliardini e Kessie hanno faticato…

No, sono tranquillo. Lavorando nel modo giusto posso fare bene, c’è un allenatore che sa valorizzare i centrocampisti. Penso sia più un fatto personale. Con il lavoro e la voglia si può fare benissimo, anzi si deve fare bene.

A Monchi: Chiesa è un giocatore che le piace o è un potenziale obiettivo?

Mi piace (ride, ndr). Chiesa è un giocatore della Fiorentina. Mi piace, è un giocatore forte, è il futuro della Nazionale. Non posso dire di più, non è nella mia testa la possibilità di prenderlo. Oggi è un giorno veramente importante per la direzione sportiva della Roma, abbiamo qui Bryan. Questo è il motivo principale.

A Cristante: Hai scelto un numero di maglia abbastanza pesante, senti il peso di questa responsabilità?

Nei confronti dei tifosi c’è in qualsiasi caso, chiunque arriva deve dimostrare ai tifosi di giocare anche per loro. A livello di peso non sento nulla, arrivo qui per fare il mio percorso e non per fare una guerra al passato. Penso a fare bene, a me stesso e al presente.

A Monchi: Se dovesse arrivare un’offerta per un giocatore importante a fine mercato accettereste comunque l’offerta?

Tutto ha un tempo, non siamo esasperati. Non ti posso dire “fino al 4 agosto…” ma tutto ha un tempo, è logico.

A Cristante: Che cosa non ha funzionato al Benfica? 

Ero un giovane di 18 anni che arrivava in uno dei top club europei, non sono andato lì con l’obiettivo di diventare un titolare fisso. Ho fatto la mia esperienza e sono cresciuto. Quando ho avuto l’esigenza di giocare sono andato via. Ma non sono andato lì con l’obiettivo di giocare titolare in modo inamovibile.

A Monchi: Parlare di scudetto è utopia?

Niente è utopia, l’anno scorso è mancato poco per arrivare in finale di Champions. Sono convinto che il tifoso più positivo della Roma non era fiducioso di arrivare in finale di Champions ed è mancato poco. E’ difficile, negli ultimi 7 anni ha vinto la stessa squadra. Ognuno di noi deve mettere tutto quello che ha dentro per provarci. La Roma merita di fare cose importanti, cose che fanno sognare i tifosi. Ma credo che i tifosi meritino che noi lasciamo fuori le parole e facciamo i fatti. Questo dobbiamo fare, lavorare insieme. Utopia nella vita non c’è, non ci sono cose impossibili se uno lavora per farlo. E’ difficile.

A Cristante: C’è un calciatore con cui puoi creare un rapporto sul campo come quello che avevi con Gomez?

Ci sono tanti grandi campioni qui alla Roma, non sarà difficile trovare chi mi mette le palle giuste. Adesso sono i primi giorni, ce ne sono tanti, davvero tanti forti.

A Monchi: Il centrocampo della Roma è più forte dello scorso anno?

L’anno scorso avevamo un centrocampo fortissimo, quest’anno abbiamo un centrocampo fortissimo. Più o meno forte non cambia niente, l’importante è essere contenti di quello che abbiamo.

Florenzi ancora in stallo

Margherita Bellecca – Stallo. E’ questa la situazione tra Florenzi, con un contratto in scadenza nel 2019, e la Roma. Dopo i rinnovi, in rapida successione, di Fazio, Manolas, De Rossi, Strootman, Nainggolan e Perotti, ora tocca al nuovo “Capitan Futuro” fare il passo decisivo per sposarsi per sempre con la sua squadra del cuore. Ripercorrere le orme dell’attuale capitano della Roma è difficile, fare la stessa strada di Totti è praticamente impossibile. Il mercato dalla cifre impazzite rimane imprevedibile e a Florenzi di certo non mancano delle offerte da leccarsi i baffi. In passato anche la Juventus ha bussato alle porte di Trigoria per informarsi, ma la Roma ha resistito considerando l’esterno un punto fermo della squadra e, soprattutto, un giocatore da far diventare bandiera.

La trattativa è tutt’altro che scontata e le parti devono intavolare una discussione non essendosi ancora sentite. I precedenti rinnovi fanno si che Florenzi ed il suo entourage possano chiedere un ingaggio alto, si parla di 4 milioni a stagione, mentre la Roma, dal canto suo, vuole ragionare e giungere a dama con calma e senza strafare, perché uno dei diktat di Pallotta è quello di abbassare il monte ingaggi per ridurre i costi di una gestione che paga a caro prezzo gli stipendi dei calciatori. E’ il contratto della vita, quello con cui ti leghi alla squadra fino a superare i 30 anni e Florenzi lo sa. Quella maglia che indossa con tanto orgoglio, la vuole vestire per il resto della sua carriera ma, come cita un vecchio proverbio “Roma non è stata costruita in un giorno” e quindi, anche il contratto di uno dei giocatori più rappresentativi non può essere scritto in fretta e furia.

Quello che può essere considerato un tuttofare, Florenzi ha ricoperto ogni ruolo possibile in campo, è ora senza una riserva. Bruno Peres, con bravate notturne e prestazioni negative, non lo impensierisce, Karsdorp, fermo per infortunio, non lo preoccupa. Questo, però, toglie la possibilità all’azzurro di essere incisivo in altre parti del campo, come in attacco o incursore di centrocampo. 206 presenze con la maglia della Roma, 25 gol e 27 assist. Tutti sperano che questi numeri continuino ad aumentare e che si arrivi ad una conclusione positiva di una trattativa che vale tutto: soldi, carriera, ambizione e cuore.

Margherita Bellecca

 

Marcano: “La Roma aveva il miglior progetto sportivo per me. Lotterò per ottenere un posto”

Simone Burioni – Ivan Marcano, neo difensore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa di presentazione ed ha parlato della sua nuova avventura in giallorosso. Insieme a lui il direttore sportivo Monchi. Queste le loro parole:

Monchi: “Buonasera a tutti, siamo qui per la presentazione di Ivan Marcano, il primo acquisto spagnolo che faccio da quando sono qui come direttore sportivo. E’ qualcosa di speciale. E’ un giocatore che conosco bene e ho seguito tanto in Spagna e quando è andato altrove. Aveva la possibilità di rimanere a Oporto e c’erano altre squadre ma ha scelto la Roma, ci aspettiamo un buon percorso qui“.

A Marcano: Monchi ha detto che avevi altre possibilità, perché hai scelto la Roma?
Credo che la Roma fosse il miglior progetto sportivo per me, la Roma mi ha voluto fin da subito con forza, il che mi ha certamente lusingato perché è una grande squadra. Avevo altre possibilità compresa quella di restare al Porto, sono stato bene quattro anni lì ma ho deciso di fare questo passo.

A Monchi: Cosa aggiunge Marcano ai difensori già presenti in rosa?
Credo che possa portare il suo essere stato al massimo livello per tanti anni. La maturità, la sua qualità tecnica e il controllo palla. Tante cose che può dare alla squadra e penso che sia il complementare perfetto a quelli che già abbiamo.

A Marcano: Quali sono le tue sensazioni?
Per prima cosa sto cercando di imparare in fretta la lingua perché è importante. Sto conoscendo tutti i miei compagni, conoscevo già Kostas avendo giocato con lui in Grecia. Le prime impressioni sono buone, credo che sia un buon gruppo e una buona base per fare un’ottima stagione.

A Monchi: Quanto è stato difficile portare a termine questa trattativa? 
Difficile non tanto, perché la voglia del ragazzo di venire qui è stata importante. Una volta che abbiamo avuto il primo appuntamento, tutto è stato più facile. Come ha detto lui c’era la possibilità presente di rimanere lì a Oporto ma il progetto sportivo che abbiamo messo sul piatto credo sia stato importante per la scelta che ha fatto.

A Marcano: Cosa significa arrivare in un club che viene da una semifinale di Champions League? 
La Roma è reduce da una grande stagione in Champions League, un cammino coronato dall’eliminazione del Barcellona. E’ evidente che sarà difficile ripetere quello che è stato fatto perché in semifinale arrivano solo grandi squadre. Da parte mia cercherò di dare il mio contributo per ripetere l’ottima stagione passata.

A Monchi: Ha detto che per Alisson non sono arrivate offerte. Quante possibilità ci sono che resti a Roma? 
La stessa possibilità che hanno di uscire Dzeko, Manolas, Pellegrini, quelli per cui non abbiamo nessuna offerta. So che non mi credete, ma non è arrivata nessuna offerta. So quello che leggo sui giornali ogni mattina ma fino a oggi no. E’ lo stesso principio che possiamo tenere con altri giocatori, la studiamo e dopo decidiamo. Ma oggi stiamo pensando che Alisson recuperi dallo sforzo fatto al mondiale e torni con la forza sufficiente per fare una stagione importante come quella dell’anno scorso.

A Marcano: Con quali aspettative arrivi a Roma?
C’è molta concorrenza qui, succede nei grandi club. La mia ambizione qui alla Roma e nelle squadre attraverso le quali sono passato è lottare per un posto come fanno tutti e cercare di dare una mano alla squadra e all’allenatore.

A Monchi: Sei centrali in rosa, c’è la necessità di sfoltire? Gli indiziati a partire possono essere Jesus e Capradossi? 
Stiamo cominciando a lavorare, forse siamo tanti, troppi, ma dobbiamo aspettare un po’ e capire il pensiero del mister. Io, da portiere, ho sempre pensato che più difensori ci sono meglio è, per questo credo che in una stagione lunga, dove giochiamo tre competizioni, avere la possibilità di avere tanti difensori non mi sembra un problema. Dobbiamo aspettare un po’ e capire se il mister è contento così o vuole che qualcuno esca.

A Marcano: Cosa ti ha insegnato lavorare con Lopetegui e che ne pensi del suo arrivo al Real Madrid? 
E’ una domanda un po’ fuori tema. Ho lavorato due anni con lui a Oporto, è stato lui che mi ha voluto e mi ha portato in quella squadra. Ho un grande ricordo del mister e gli auguro il meglio.

A Marcano: Come vi siete trovati con Manolas ai tempi dell’Olympiakos? Potete essere voi la coppia centrale futura della Roma? 
Non so chi sarà la coppia centrale titolare. Abbiamo appena iniziato la preparazione, abbiamo tutti lo stesso obiettivo: lavorare duro. Queste decisioni spetteranno al mister e deciderà per il meglio.

A Monchi: Come sta Karsdorp? Cosa si aspetta da lui? 
Fortunatamente è tornato ad un livello fisico ottimo, con la voglia di giocare. Aspettiamo che il più presto possibile giochi. Sta allo stesso livello dei compagni, per noi è un acquisto importante. E’ un giocatore preso l’anno scorso con tanta fiducia, convinto che sia un giocatore forte ma purtroppo l’infortunio non l’ha lasciato giocare. Credo che l’anno passato gli servirà, adesso arriva con più forza.

A Marcano: Hai fatto gol in 4 campionati diversi. C’è un modo di allenare questa capacità o è una cosa istintiva? 
Con il tempo è possibile che si impari dove sistemarsi in area di rigore, si apprenda un certo senso della posizione sui calci da fermo, sullo sviluppo dei quali ho segnato la maggior parte dei gol. Su azione mi vedrete raramente nell’area avversaria. Non ci sono tecniche particolari, ma esperienza e senso della posizione.

A Monchi: Tra Ziyech e Berardi, chi ha più possibilità di venire alla Roma?
Secondo Wikipedia? E’ una domanda trabocchetto. Come detto sabato, stiamo guardando il mercato. La Roma è una grande squadra, e per me una grande squadra deve sempre guardare il mercato fino alla fine. Mancano circa 40 giorni alla chiusura, dire Ziyech o Berardi sembra che il ds sia un po’ scarso, è un po’ piccolo come restringimento. Adesso abbiamo iniziato a lavorare e quando uno costruisce la squadra crede di farlo bene ma a volte manca qualcosa. E’ il momento di capire se c’è qualcosa da poter migliorare, ma non è una lista così ristretta nella mia testa.

A Marcano: Dal’esterno c’è la sensazione che la Juventus sia imbattibile? L’arrivo di Ronaldo può confermare questa tendenza? 
Si anche l’anno scorso in Portogallo c’era la sensazione che il Benfica avrebbe vinto di nuovo perché aveva vinto i quattro precedenti, invece le cose sono andate diversamente. E’ evidente che se una squadra ha vinto sette campionati di seguito parte favorita a inizio stagione, ma poi i titoli bisogna vincerli sul campo. Per quanto riguarda Cristiano Ronaldo, non è un’operazione definita quindi preferisco non commentarla.

A Marcano: Pensi di poter migliorare ulteriormente a livello tattico con Di Francesco? 
Sì, certo, voglio e posso migliorare, si può migliorare sempre, anche a 31 o 37 anni, a qualunque età. E’ importante che un calciatore abbia sempre questo tipo di mentalità e voglia imparare e migliorarsi. Vengo in un campionato dove si dà molta importanza all’aspetto tattico, dove si lavora molto sul piano tattico e sono sicuro di poter migliorare con il mister Di Francesco.

A Marcano: Che cosa è mancato al percorso della Roma in Champions per arrivare alla fine? 
Ho visto le semifinali di Champions, sono state sfide equilibrate, con molti gol. Alla Roma sono mancati cinque minuti all’andata e cinque al ritorno. In campionato serve essere regolari e avere costanza di rendimento. Lavoreremo su quello, si può sempre migliorare.

A Monchi: Il duro lavoro può essere la strategia per contrastare la Juve? 
Il lavoro è sempre la soluzione per tutto, sempre. Io non credo in un’altra strada per arrivare al successo. Noi abbiamo fatto una scelta importante, anche un po’ rischiosa di provare ad avere la rosa completa il più presto possibile, così si può lavorare forte sin da subito. C’è un gap con le squadre sopra di noi, dobbiamo cercare tutte le strade possibili per raggiungerle. Il lavoro è la strada più importante.

Simone Burioni

Marcano si presenta: “Roma grande progetto, sono qui per dare il mio contributo”

Le parole di Ivan Marcano, neo acquisto della Roma, nella conferenza di presentazione a Trigoria dell’ex Porto. Presente anche il d.s. Monchi che lo presenta così: “Marcano è il primo acquisto spagnolo che faccio dal mio arrivo a Roma, è qualcosa di speciale, anche per le sue qualità, che conosco bene. L’ho seguito molto in Spagna e quando ha giocato all’estero, poteva restare al Porto e aveva altre offerte, ha scelto la Roma. Speriamo abbia un bel percorso qui”.

Marcano, perché hai scelto la Roma?

“Era il progetto mgliore, mi hanno lusingato. Potevo anche restare al Porto, ma ho scelto i giallorossi”.

Monchi, cosa aggiunge Marcano alla difesa?

“Porta la sua maturità, le sue qualità tecniche. Ci sono tante cose che può dare alla squadra. E’ un complemento perfetto per i giocatori che abbiamo già in squadra”.

Marcano, le prime sensazioni con i nuovi compagni?

“Molto buone, conoscevo già Manolas dai tempi dell’Olympiacos, devo però imparare la lingua”.

Monchi, trattativa difficile?

“Non tanto per l’affare, ma perché il Porto voleva tenerlo. Noi abbiamo fatto l’offerta giusta”.

Marcano, che significa giocare con una semifinalista di Champions?

“La Roma è reduce da una grande stagione, ha eliminato il Barcellona. Sarà difficile ripetersi, da parte mia cercherò di dare il mio contributo”.

Monchi, offerte per Alisson? Quante sono le percentuali che resti?

“Le stesse che hanno Dzeko, Manolas, Pellegrini o altri di partire. Non ci sono proposte per lui, credetemi. Noi lo aspettiamo dopo le vacanze per una stagione ancora migliore della scorsa”.

Marcano, quali sono le sue ambizioni in stagione?

“Lavorare per ottenere un posto in squadra”.

Monchi, chi uscirà in difesa?

“Iniziamo ora a lavorare, ora siamo tanti, forse troppi, ma dobbiamo capire il pensiero del mister. Nella mia testa, essendo stato portiere, più difensori ci sono meglio è. In una stagione lunga avere la possibilità di avere tanti difensori non mi sembra un problema. Ma dobbiamo aspettare un po’ per capire se il mister è contento così oppure vuole qualche cessione”.

Marcano e Manolas nuova coppia titolare?

“Non lo so, abbiamo appena iniziato a lavorare, le decisioni spetteranno al mister”.

Monchi, Karsdorp, come sta?

“Sta bene dal punto di vista fisico e con la voglia di giocare. Aspettiamo che torni in campo il prima possibile, è allo stesso livello dei suoi compagni. Per me è un acquisto importante, l’undicesimo dell’estate. E’ un giocatore in cui abbiamo fiducia, purtroppo l’infortunio non gli ha dato spazio ma questa esperienza gli insegnerà ad essere forte”

Marcano: ha segnato in 4 campionati diversi, come si allena questa abilità?

“Con il tempo si impara il senso della posizione, in particolare sui calci da fermo, sui quali ho segnato larga parte dei gol. Su azione difficilmente mi vedrete in area”

Monchi, tra Ziyech e Berardi chi ha più probabilità di venire a Roma?

“E’ una domanda trabocchetto… Come ho detto sabato, la Roma guarda sempre sul mercato. E una grande squadra deve sempre guardare sul mercato, fino alla fine. Se si fanno solo i nomi di Ziyech e Berardi, vuol dire che il ds è scarso… O quantomeno si ragiona in piccolo. E’ il momento di capire se manca qualcosa e se si può migliorare, ma i nomi che ho in testa non sono così pochi”.

Marcano: arriva nel campionato più tattico d’Europa, si è già confrontato con il tecnico?

“Si può sempre migliorare, è importante avere sempre questa mentalità. Qui si lavora molto sul piano tattico e sono sicuro di migliorare con il mister Di Francesco”

Monchi, Manolas ha detto che sarà importante per i nuovi l’impegno e lavorare duramente, strategia giusta per attaccare la Juve?

“Il lavoro è la soluzione per tutto, sempre. Non credo in altre strade per arrivare al successo. Abbiamo fatto una scelta importante e anche un po’ rischiosa: avere una rosa completa quanto prima. Alla fine c’è un gap con le squadre che ci hanno preceduto e dobbiamo fare il possibile per raggiungerle”

Roma 2018-2019, la rosa è (quasi) fatta. Ecco le opzioni per completarla

(Keivan Karimi) – La stagione 2018-2019 della Roma è ufficialmente iniziata stamattina, con il primo allenamento a ranghi quasi completi sotto il controllo di Eusebio Di Francesco ed il suo staff. Tutti presenti gli elementi della rosa giallorossa, esclusi i nazionali Alisson, Fazio e Kolarov e il baby Zaniolo impegnato con l’Under-19 azzurra; una sorta di ‘unicum’ per la squadra capitolina, che grazie al lavoro certosino di Monchi si è già portata avanti con i 9 acquisti di giugno e almeno 4-5 cessioni già completate.

Ora non resta che sfoltire numericamente, con alcuni calciatori già sul piede di partenza: Gerson verso Empoli, Defrel può finire alla Sampdoria, diversi giovani o esuberi pronti ad approdare ad altre società anche in prestito. Ma il mercato della Roma è davvero concluso? La rosa a disposizione di Di Francesco resterà tale? Forse, ma è possibile che con 2-3 mosse qualcosa possa ancora cambiare. Andiamo a vedere come:

1- Permanenza di tutti i ‘big’ in rosa.

In questo caso la rosa di Di Francesco sarebbe fatta e completa; vorrebbe dire che la Roma tenendo Alisson e Florenzi, ovvero i due calciatori attualmente più in bilico tra i ‘big’, non dovrebbe fare altri movimenti primari. L’unico ingaggio potrebbe essere quello di Domenico Berardi, esterno del Sassuolo che è una precisa richiesta di Di Francesco, a meno che il club emiliano non spari cifre enormi per il classe ’94. Dopo di che il mercato potrà essere dichiarato chiuso.

2-Partenza di Alisson per una cifra ‘super’

Se Chelsea o Real Madrid dovessero convincere la Roma con un’offerta da minimo 70 milioni di euro, i giallorossi potrebbero lasciar partire Alisson Becker già questa estate. Con un introito tale, il d.s. Monchi si affretterebbe a trovare un nuovo numero 1 (da 25-30 milioni massimo di esborso) per sostituire il brasiliano. I nomi? Si parla di Areola del PSG, ma occhio a sorprese come lo svizzero Sommer, il danese Schmeichel, il tedesco Horn o l’olandese Cillessen. Con il restante budget potrebbe arrivare anche un colpaccio in attacco: in pole il marocchino Hackim Ziyech dell’Ajax, ma occhio anche alle tentazioni Forsberg (Lipsia) e Chiesa (Fiorentina). Il tutto però sempre che l’attacco venga sfoltito: Defrel e forse anche Perotti avrebbero le valigie in mano.

3-Rottura con Florenzi e cessione del 24 giallorosso

Altra ipotesi è quella della rottura nel rapporto tra Roma e Alessandro Florenzi, il quale sta trattando il rinnovo contrattuale con i giallorossi. Il terzino pretende 4 milioni netti all’anno, il club ne offre quasi 3 al giocaore. Senza firma sul nuovo contratto sarà praticamente certo l’addio con un anno di anticipo dalla scadenza: Inter, Chelsea e Atletico Madrid guardano con attenzione l’evolversi della trattativa. La Roma chiede 25-30 milioni per Florenzi, che a quel punto dovrà essere sostituito con un terzino destro titolare: piacciono Vrsaljko, Zappacosta, Darmian, Bereszynski, Kaderabek e pure il costosissimo Pavard.

Questa la rosa della Roma 2018-2019?

PORTIERI: Alisson? (Areola o altri), Mirante, Fuzato

DIFENSORI: Florenzi? (Vrsaljko o altri), Karsdorp, Manolas, Fazio, J.Jesus, Marcano, Bianda, Kolarov, Lu. Pellegrini, Santon

CENTROCAMPISTI: De Rossi, Gonalons, Strootman, Lo. Pellegrini, Cristante, Pastore, Coric

ATTACCANTI: Dzeko, Under, Schick, Perotti ?, El Shaarawy, Kluivert (più Berardi o Ziyech).

Roma, allenamento basato su un triangolare a campo ridotto. In gol Schick, Defrel e Kluivert

Simone Burioni – La Roma è tornata ad allenarsi oggi per preparare la meglio la prossima stagione. Dopo la seduta mattutina, incentrata principalmente sull’atletica, nel pomeriggio il focus è stato sulla parte tattica e tecnica, con l’utilizzo del pallone. Tanto possesso palla per i ragazzi di mister Di Francesco in una sessione che si è chiusa con un triangolare. Erano presenti anche il direttore generale BaldissoniMassara e il direttore sportivo Monchi. In grande spolvero Defrel, autore di una tripletta. In luce anche Kluivert.

LIVE

19.00 – L’allenamento pomeridiano termina con qualche rigore a Mirante tirato da Perotti,  Schick, Pellegrini, Under e De Rossi.

18.57 – Nell’ultima partita i rossi battono 2-0 i bianchi con le reti di Riccardi e Verde. Rossi a 7 punti mentre i bianchi a 3. Schick dovrà quindi pagare la cena ai compagni. Hanno vinto i verdi per gli scontri diretti e c’è stato un simpatico siparietto tra Florenzi e De Rossi, con il terzino che ha segnalato al compagno il fatto che aveva perso.

18.53 – I verdi vengono bloccati sull’1-1 dai rossi. Segnano Kluivert e Defrel. I verdi terminano il triangolare con 7 punti.

18.48 – Si ricomincia nuovamente con bianchi contro verdi. Stavolta a prevalere è la squadra di Dzeko, con i gol proprio del bosniaco e di Under.

18.42 – La terza partita si conclude 2-1 per i rossi contro i bianchi con doppietta di Defrele rete di Luca Pellegrini. Ora tutte le squadre hanno tre punti.

18.37 – I verdi si riscattano subito battendo i rossi per 1-0 con il gol di Strootman

18.34 – La partita tra bianchi e verdi termina 2-1 per con i gol di Schick, pareggio di Dzeko, e poi Perotti.

18.30 – Cambia l’esercizio. Ora i giocatori stanno effettuando un triangolare a campo ridotto (sui 65 metri) e la punta della squadra che perde (Defrel, Schick o Dzeko) paga la cena al resto della squadra. I match durano tre minuti. Questi gli schieramenti:
Bianchi: Stefano Greco, Bianda, Manolas, Pellegrini Lu., Gonalons, Pastore, Pellegrini, El Shaarawy, Schick, Perotti.
Verdi: Cardinali, Karsdorp, Marcano, Juan Jesus, Cristante, Coric, Strootman, Kluivert, Dzeko, Under.
Rossi: Mirante, Florenzi, Capradossi, Santon, Gerson, De Rossi, Riccardi, Verde, Defrel, Antonucci.

18.20 – I Bianchi si allontanano dal campo lasciando spazio a Capradossi, Santon, Coric, Florenzi, Defrel, Verde, Antonucci. Cambiano anche i jolly che diventano De Rossi e Riccardi. Il mister vuole far sfruttare l’ampiezza di campo e ad andare in verticale appena arriva il suo fischio.

18.12 – Di Francesco incita i suoi a giocare palla a terra: Non mi serve il lancio di 50 metri, mi serve che giochiate veloce e palla a terra“.

18.05 – Squadra divisa in due gruppi. Esercizio sul possesso palla ma al fischio di Di Francesco i giocatori attaccano la porta nel minor tempo possibile. Coric e Gonalons fanno i jolly.

Bianchi: Manolas, Bianda, Luca Pellegrini, Lorenzo Pellegrini, Pastore, Perotti, Schick, El Shaarawy.
Verdi: Marcano, Jesus, Karsdorp, Cristante, Strootman Under, Dzeko, Kluivert.

17.45 – La fase di riscaldamento è iniziata con un esercizio sulla trasmissione della palla. I giocatori devono effettuare un 1-2 con un contromovimento. Di Francesco incita i giocatori a farlo perché: Sennò non vi scaldate e non serve a niente“.

17.35 – I giocatori cominciano ad entrare in campo. A seguire l’allenamento anche Baldissoni, Monchi e Massara.

Simone Burioni

Roma, Manolas: “Pronti per la nuova avventura. Lavoriamo duramente per migliorarci” (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Le parole di Kostas Manolas, difensore greco della Roma, al primo giorno del ritiro estivo a Trigoria dei giallorossi:

Sei pronto per la nuova avventura?

“Si, avevo il programma estivo, l’ho fatto e ora sono pronto”

Qual è lo spirito?

“Vedo una squadra con un buon gruppo, ma voglio vedere lavorare insieme, duramente, questa preparazione è più importante di tutto”

La seconda con mister Di Francesco.

“Un vantaggio, quest’anno sappiamo cosa vuole, lavoreremo meglio sicuramente”

Lo scorso anno grande stagione per te, quanto è cambiato il rapporto con la Roma?

“Ho ricevuto tanti messaggi dai tifosi, li ringrazio per il sostegno. Cercherò di fare il massimo, sono contento di essere qui, ho rinnovato l’anno scorso. Andrà ancora meglio dell’anno scorso”

Ormai sei un leader della Roma, un riferimento con i giovani.

“Cercherò di aiutare i nuovi, sono ragazzi umili, alcuni ancora piccoli. Non sarà facile a Roma, devono metterci la testa e lavorare, sennò non è semplice. Poi sono arrivati anche i vari Marcano, Santon, Mirante, Cristante che con l’Atalanta ha già fatto bene. Io sarò sempre a disposizione, voglio vedere i ragazzi lavorare duramente”

Due momenti estivi: il calendario di Serie A e il sorteggio Champions, quale aspetti con ansia?

“Io aspetto il campionato, è la tua vita, di ogni domenica. La Champions ovviamente la attendiamo, speriamo di fare una grande stagione, la Champions è la competizione più bella, giochi con le migliori al mondo. Non abbiamo più paura di nessuno, con i tifosi che abbiamo sarà dura per tutti”

Tanti acquisti per la Roma. L’arrivo di Ronaldo alla Juve potrebbe aumentare la voglia vostra?

“Si, anche l’Inter ha fatto un bel mercato, la Juventus è forte così come il Napoli. C’è sempre da lottare, io sono fiducioso, dipende dal lavoro e dalla voglia che abbiamo, andare meglio dell’anno scorso”

Il tuo obiettivo personale? Qualcosa da migliorare?

“Devi migliorare su ogni aspetto, in ogni allenamento devi cercare di pensare di essere migliorato. Io devo migliorare su come far uscire la palla, posso fare meglio quest’anno, sono sicuro di fare una stagione più importante. Un altro gol come con il Barcellona? Se capita volentieri”

 

 

Il nuovo acquisto Daniel Fuzato è atterrato a Roma. Domani visite mediche e firma sul contratto

Luca Fantoni – Ieri è stato annunciato a sorpresa e oggi è arrivato a Roma. Parliamo di Daniel Fuzato, giovane portiere ex Palmeiras che ricoprirà il ruolo di terzo alle spalle di Alisson e Mirante. Il giocatore è atterrato alle 12.20 con il volo Alitalia AZ679 proveniente da San Paolo. Domani mattina effettuerà le visite mediche e poi firmerà il contratto che lo legherà al club giallorosso per i prossimi 4 anni.

Luca Fantoni