La Champions deve essere archiviata

Margherita Bellecca – La Champions deve essere archiviata perché, domenica sera alle 20.45 alla Sardegna Arena, comincia il rush finale del campionato contro il Cagliari. Se si vuole andare ancora nella massima competizione europea, si devono fare almeno sei punti su nove nelle tre giornate restanti. I rossoblù stanno vivendo il maggior periodo di crisi con due sconfitte nelle ultime tre partite e squadra in ritiro.

Per continuare l’ottimo momento in campionato Di Francesco mischierà ancora le carte. Le fatiche di coppa, fisiche e mentali, potrebbero pesare sul gruppo. Alisson difenderà i pali della Roma con Peres che tornerà ad occupare la fascia destra. Al centro obbligato il duo Manaolas-Fazio per la squalifica di Jesus che rientrerà contro la Juventus. A sinistra Kolarov ha speso tanto, quindi spera di giocare Silva o a sorpresa Luca Pellegrini. Rotazione anche a centrocampo dove si vedrà Gonalons agire al posto di De Rossi. Ancora out Strootman e riconfermato Lorenzo Pellegrini al fianco di Nainggolan. Davanti c’è spazio per Under entrato soltanto a gara in corso contro il Liverpool. A fargli spazio potrebbe essere Schick mentre saranno confermati Dzeko ed El Shaarawy anche per via degli infortuni di Perotti, che tornerà contro la Juventus, e Defrel.

Il Cagliari si gioca una bella fetta di salvezza. Non si vuole sbilanciare Lopez che è pronto a schierare un 3-5-2 con Sau e Pavoletti in attacco. Il piccolo sardo ha già segnato alla Roma l’anno scorso nel 2-2 finale. In mezzo al campo non c’è Cigarini squalificato per due giornate. Giocheranno quindi Padoin, Faragò, Barella, Ionita e Lykogiannis, che possono garantire un ottimo equilibrio alla squadra. La difesa, priva di Castan anch’esso squalificato, si reggerà su Pisacane, Ceppitelli e Andreolli. In porta Cragno. Da sottolineare l’assenza di Joao Pedro fermato per doping.

85 le partite giocate tra Roma e Cagliari col vantaggio netto dei giallorossi per 36 a 23 e con 26 pareggi. Il bilancio viene praticamente pareggiato in Sardegna dove i rossoblù sono addirittura avanti per 18 a 16. 10 volte è uscito il segno X, l’ultima il 28 agosto del 2016. Positivo il duello tra Di Francesco e Lopez, l’abruzzese è avanti per 1-0 che è anche il risultato maturato durante la partita d’andata per il gol di Fazio allo scadere. Roma, Lazio ed Inter giocheranno in tre orari diversi con i giallorossi che chiuderanno il programma della giornata. Questo può essere un vantaggio visto che si sapranno i risultati delle avversarie che giocheranno contro Atalanta ed Udinese, due squadre che hanno ancora molto da dire in campionato. Bisogna vincere per consolidare il terzo posto a soltanto 3km dal traguardo finale.

 

Margherita Bellecca

Roma-Liverpool 4-2: le pagelle. Sfuma di un soffio la rimonta, ma vi ringraziamo lo stesso

Simone Indovino – Accarezzare tutto così non può fare che male. Ci siamo andati vicini, abbiamo tentato un miracolo insperato fino all’ottantesimo minuto, ma poi è svanito tutto per pochissimo. Il tabellino recita 4-2 in favore della Roma, che non raggiunge Kiev per un gol non fatto in più (match che si sarebbe andati ai supplementari) o uno non subito in meno (qualificazione diretta). Giallorossi penalizzati anche da un arbitro inadeguato: sono almeno due i rigori netti non dati alla squadra di Di Francesco, che ha comunque avuto il merito di ribaltare una situazione difficilissima. Abbiamo accarezzato un sogno, ci siamo divertiti, abbiamo gioito. Si deve ripartire da qua, da una crescita generale messa in mostra negli ultimi mesi. Forza Roma. 

ROMA

Alisson 6.5 – Non è il più impegnato della serata, ma quando gli avversari provano a trafiggerlo risponde presente. Difficile far di più sui due gol subiti: le conclusioni sono troppo ravvicinate.

Florenzi 5.5 – Soffre maledettamente la velocità di Mané sulla sua corsia, aiutato anche dalle sovrapposizioni di Robertson. In fase offensiva non si vede praticamente mai: sono pochissimi i cross che mette al centro per gli attaccanti.

Manolas 6.5 – Nulla da appuntare al greco, che disputa una gara difensivamente al massimo. Può poco nei gol subiti, poiché maturati da distrazioni dei compagni. Tiene sempre testa a Salah e compagni anche quando le squadre si allungano, specialmente nella ripresa.

Fazio 6.5 – Come al compagno di reparto, non gli si può appuntare nulla.

Kolarov 6.5 – Uno stantuffo sulla corsia di sinistra. Le azioni offensive maturano sempre dai suoi piedi. Grazie alle innumerevoli sovrapposizioni scodella al centro tantissimi traversoni pericolosi che insidiano la difesa avversaria. Buono anche il lavoro in retroguardia.

De Rossi 6 – Disputa una partita adeguata rispetto i suoi compiti. Smista con intelligenza i palloni che gravitano nella sua zona di campo senza strafare. Costretto a uscire dopo aver preso una testata in un fortuito scontro con Mané.

Pellegrini 5.5 – Rimandato, ancora una volta. Accusa probabilmente la poca esperienza in palcoscenici del genere e pecca tecnicamente in troppe situazioni, nonostante il buon dinamismo in mezzo al campo.

Nainggolan 5.5 – A conti fatti è il match winner, grazie alla doppietta realizzata nel finale. Pesa, purtroppo tantissimo in ottica qualificazione, il goffo errore in avvio che spiana la strada al gol di Mané. Partita al di sotto delle sue possibilità eccezion fatta per le ultimissime battute.

El Shaarawy 7 – Il più positivo, insieme a Dzeko, della serata romanista comunque non felice. Ha passo e si vede sin dai primi momenti di gioco, sgroppando al meglio sulla corsia. Impensierisce sempre Arnold sulla fascia e sfiora il gol colpendo un palo. Ci mette comunque del suo nel gol del pari del bosniaco.

Schick 5.5 – Nel primo tempo è estraneo al gioco della Roma, non contribuendo al lavoro offensivo e litigando spesso col pallone. Migliora leggermente nella ripresa, ma non rendendosi mai pericoloso se non in un’occasione alla fine.

Dzeko 7.5 – Un’altra partita monumentale di Edin, che si dimostra fondamentale per questa squadra. Macina gioco su gioco e realizza il gol del 2-2 col fiuto del bomber. Si guadagna anche un calcio di rigore, ma il tutto viene vanificato per un fuorigioco inesistente.

Under 5.5 – Messo in campo per dare brio alla squadra, non brilla.

Gonalons 6 – Conferma gli ultimi progressi mostrati, giostrando bene il pallone nei minuti a sua disposizione.

Antonucci 6 – Sufficienza comunque meritata per il giovane che, nonostante l’esito non felice, non dimenticherà mai questa serata.

Di Francesco 7 – E adesso, cosa possiamo dire? Forse il vero deficit rimane la partita di Anfield, ma non resta che applaudire la squadra. Vero, l’errore di Nainggolan incanala la qualificazione verso l’Inghilterra, ma i ragazzi mostrano la voglia di essere grandi per tutti i 93 minuti. E di questo non si può che essere felici.

Simone Indovino

Roma-Chievo 4-1: le pagelle. ElSha coast to coast, Dzeko sinistro d’oro. Schick e Alisson condiscono il tutto

Simone Indovino – Si doveva vincere, per tantissimi motivi, e la Roma ha rispettato le attese. Il terzo posto, a fine giornata, sarà certamente ancora dei capitolini, e le partite che rimangono da giocare sono adesso 3. Un roboante 4-1 che ha come prologo la prima rete in campionato all’Olimpico di Patrik Schick, perfettamente servito da NainggolanDzeko raddoppia accogliendo un cross di Kolarov con un sinistro volante di rara difficoltà. A inizio ripresa un breve calo di concentrazione porta al rigore per gli ospiti e la conseguente espulsione di Jesus. Ci pensa super Alisson a negare ai ragazzi di Maran di rientrare in gara. Questi ultimi da quel momento si sciolgono, incassando la terza rete di El Shaarawy (dopo una straordinaria galoppata) e la quarta firmata ancora da Dzeko con uno dei suoi marchi di fabbrica: il sinistro a giro. Utile solo per la gloria personale la segnatura di Inglese sullo scadere. Ora testa al Liverpool.

ROMA

Alisson 7 – Forse il pomeriggio era diventato sin troppo noioso per lui che, mosso da orgoglio personale, ha deciso di erigersi a protagonista (insieme ad altri) della partita parando il rigore su Inglese che avrebbe potuto creare difficoltà ai suoi. Benissimo, risponde ancora una volta presente alzando la voce.

Bruno Peres 6.5 – Tralasciando i primi 20 secondi di match, in cui regala una palla folle agli avversari, si comporta bene confermando le positive prestazioni degli ultimi mesi. Abile a creare un perfetto equilibrio tra fase difensiva e offensiva.

Fazio 6.5 – Giganteggia sugli attaccanti avversari, sovrastandoli nelle situazioni in cui provano a farsi pericolosi.

Juan Jesus 5.5 – Non è un momento che sorride al brasiliano che, dopo aver vissuto una notte da incubo con Salah, non ottiene la rivincita personale. Complice anche molta sfortuna, poiché il pallone che arriva a Inglese è frutto di un rimpallo su Kolarov e il brasiliano viene totalmente preso in controtempo ed è costretto a far fallo.

Kolarov 6.5 – Gestisce le forze in avvio, poi si lascia andare sgroppando sulla fascia sinistra. Un gioiello il cross che pesca Dzeko per il secondo gol; ingenuo in copertura sia nell’occasione del rigore subito, sia nel calcio d’angolo che porta all’unica rete del Chievo.

De Rossi 6.5 – Geometrie e ordine, è tutto quello fatto vedere di buono dal capitano. In maniera molto furba, riesce a gestire al meglio le energie per presentarsi in forma eccelsa alla sfida col Liverpool.

Pellegrini 6.5 – Prestanza atletica eccezionale, che gli consente di essere il vero metronomo del centrocampo romanista. Copre una grandissima quantità di campo, coniugando anche una buona tecnica.

Nainggolan 7 – Un moto perpetuo. Ovunque in mezzo al terreno di gioco, il Ninja fa costantemente sentire la sua presenza agli avversari. Compie una battaglia personale con l’arbitro, poiché Calverese gli fischia contro alcune situazioni dubbie e il belga non la prende proprio benissimo, guadagnandosi un cartellino giallo. Fa niente, la partita è eccellente.

El Shaarawy 7 – Che la sua giornata fosse positiva si è potuto notarlo immediatamente, sin dai primissimi scatti. Il palo gli nega il gol nel primo tempo, ma ha tanta voglia di registrarsi al tabellino e questo si evidenzia dalla straordinaria sgroppata che regala il terzo gol alla Roma in un momento non facile del match.

Schick 7 – Un movimento eccezionale, quello tagliato del ceco al centro dell’area, di impeccabile qualità e in grado di regalare il primo vantaggio giallorosso su assist perfetto di Nainggolan. La prima marcatura casalinga gli regala fiducia e col passare dei minuti sforna giocate d’altissima qualità. Costretto alla panchina a causa dell’espulsione di Jesus.

Dzeko 7.5 – Nei primi minuti non appare proprio un leone affamato di sangue, ma col passare dei giri d’orologio tutto cambia. Preziosissimi i movimenti in cui retrocede per prendersi il pallone e smistarlo sulle fasce. Trafigge Sorrentino con un colpo volante stile kung fu; si ripete nella ripresa realizzando la doppietta personale con il solito sinistro a giro. Edin, conservane qualcuno anche per martedì.

Manolas 6 – Si piazza accanto a Fazio dopo l’espulsione di Jesus: mai impensierito dagli avversari.

Gonalons s.v. – Pochi, ma ordinati, i minuti da lui disputati nel finale. Si fa anticipare da Inglese nel frangente del gol della bandiera realizzato dai clivensi.

Gerson s.v. – In campo per garantire la stending ovation a Dzeko e farlo leggermente rifiatare.

Di Francesco 6.5 – Non era possibile arrivare in maniera migliore alla partita da dentro o fuori col Liverpool. La sua squadra mette subito in chiaro la situazione, portando a casa 3 punti fondamentali per la corsa Champions. Non ammissibile, tuttavia, il momento di deconcentrazione a inizio ripresa che porta al rigore di Inglese.

Simone Indovino

Roma provaci fino alla fine!

Margherita Bellecca – L’Olimpico è chiamato a spingere la Roma, la Roma è chiamata a coinvolgere l’Olimpico per l’impresa, la seconda dopo aver eliminato il Barcellona nei quarti di finale. Domani sera andrà in scena il ritorno della semifinale contro il Liverpool alle 20.45 con una preoccupazione: quella legata ai 5000 tifosi Reds dopo i tafferugli di Anfield dove ci ha rimesso Sean Cox ora in coma farmacologico.

Si deve pensare al campo però e alla formazione che Di Francesco schiererà. La difesa a tre una settimana fa non ha fatto una grande figura e quindi si torna a quattro con Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov che dovranno impedire a Salah le scorribande dell’andata. Fondamentale sarà anche l’apporto di Alisson, ancora imbattuto tra le mura amiche in Champions. A centrocampo la presenza di Strootman è in forte dubbio. L’olandese è più fuori che dentro da questa partita e la sua assenza sarà sopperita da Pellegrini che può dare quel dinamismo che alla Roma qualche volta manca. Gli altri due che accompagneranno l’italiano sono Nainggolan e De Rossi che dovranno mostrare personalità e grinta per non permettere facili verticalizzazioni al Liverpool. Il tridente offensivo è presto fatto, si rivedrà lo schieramento usato contro il Chievo. Dentro Schick, Dzeko ed El Shaarawy, tutti e tre a segno sabato pomeriggio. L’arma Under potrebbe essere usata a partita in corso a squadre stanche. La sua velocità sarà il jolly da giocare per Di Francesco. Niente da fare per Perotti, che ne avrà almeno per altri dieci giorni.

Ad Anfield si sono apprezzate le qualità del Liverpool. Ritmo alto, palla in verticale ad innescare le tre frecce davanti, soprattutto Salah che sarà ancora una volta il pericolo numero uno. La Roma, però, non deve cadere nel tranello di concentrarsi soltanto sull’egiziano perché anche Manè e Firmino sono dotati di grande tecnica, così come i centrocampisti Wijnaldum ed Henderson. Gli inglesi hanno dimostrato anche qualche fragilità difensiva e il 5-2 dell’andata potrebbe farli stare troppo tranquilli. Klopp manterrà alta l’attenzione perché la squadra di Eusebio Di Francesco all’Olimpico è un rullo compressore, 4 vittorie ed un pareggio.

Servirà l’aiuto di tutti ma soprattutto una grande prestazione in campo, quelle con cui la Roma europea ha deliziato i suoi tifosi e non. Comunque vada bisognerà fare soltanto i complimenti ad una squadra che doveva uscire ai gironi e che ha sovvertito i pronostici di inizio stagione. Tanto di cappello Roma! Ma ora provaci fino alla fine!

 

Margherita Bellecca