Margherita Bellecca – Per la stagione 2017/2018 l’Olimpico, sponda Roma, chiude i battenti. La partita contro la Juventus termina per 0-0 regalando il settimo scudetto consecutivo ai bianconeri e sigillando il terzo posto dei giallorossi. Ormai manca un punto per la certezza matematica. Oltre 50mila spettatori a fare una cornice ad un match combattuto soltanto nel primo tempo.
Ci hanno provato i ragazzi di Eusebio Di Francesco che sono stati molto aggressivi a centrocampo recuperando diversi palloni. Infatti le azioni più pericolose sono nate da intercetti. Splendido quello di Pellegrini su Matuidi, ma l’italiano perde un tempo di gioco prima di servire Dzeko che, in difficoltà, tira di sinistro non inquadrando la porta. Di forza e grinta quello di Nainggolan su Pjanic fischiatissimo dal pubblico. Il belga, accompagnato dal solito Dzeko, si fa ingolosire dal segnare alla squadra che odia maggiormente e finisce per essere egoista tirando male. Le manovre della Roma nascono anche dalla difesa, attenta e sempre precisa su Dybala ed Higuain. E’ proprio un altro recupero a 90 metri dalla porta di Szczesny ad innescare l’incredibile velocità di Under. Il tiro del turco è respinto, poi in seconda battuta ci prova Pellegrini, nome sul taccuino di Marotta, ma ancora una volta la porta non viene nemmeno sfiorata.
Pochi sussulti nel secondo tempo e qualche mugugno da parte degli spettatori. E’ l’ennesima palla recuperata dalla Roma a mettere paura alla Juventus con Kolarov che scarica di sinistro trovando la difesa bianconera alla respinta. Sarà quello l’ultimo tiro dei giallorossi perché poco dopo arriva il canto del cigno della partita, il cartellino rosso per Nainggolan dopo aver rimediato due gialli nel giro di 4 minuti. La stagione del belga finisce così. Da lì in poi la Juventus fa melina, la Roma non pressa e la partita finisce con 20 minuti di anticipo con le due squadre a far festa al triplice fischio, la Juventus sotto lo spicchio del settore ospiti, la Roma col suo grandissimo pubblico che l’ha sostenuta per un anno intero. Arrivederci Olimpico, ci vediamo tra tre mesi.
Margherita Bellecca