Lavinia Colasanto – Il risultato è di quelli pesanti che ha preso una nota dolce nel finale. La Roma esce sconfitta contro il Liverpool per 5-2 nell’andata della semifinale di Champions League. Il mattatore della serata è stato Salah anche se i giallorossi avevano cominciato con ottimo piglio la partita prendendo campo ed una traversa con Kolarov, impreciso l’intervento di Karius.
I Reds sono usciti alla distanza e dopo la prima occasione, clamorosa, fallita da Manè hanno preso quella fiducia che ha finito per schiacciare la Roma nella propria metà campo. Il ritmo tenuto dai ragazzi di Klopp è stato insostenibile fino ad arrivare alla prodezza di Momo che ha incastonato la palla all’incrocio dei pali dove Alisson non ha potuto fare nulla. Il gol è nato da una distrazione di Dzeko che ha cincischiato nel tenere la palla favorendo l’attacco avversario. Stessa cosa sull’azione del raddoppio con la sfera persa a centrocampo e difesa altissima che non ha fatto in tempo a scappare indietro. Salah buca ancora una volta battendo il numero uno della Roma con un tocco sotto.
Poco funzionale la difesa a tre scelta da mister Di Francesco. Il tridente del Liverpool si è trovato spesso in situazione di 1 contro 1 sfruttando al massimo la capacità di agire in velocità e di prendere alle spalle i giallorossi. Jesus è apparso quello più in difficolta, ma anche Fazio e Manolas non hanno fatto un grande figura. Nel secondo tempo la musica non è cambiata, Salah ha spezzato partita e qualificazione con altri due assist: il primo per Manè e il secondo per Firmino che ha messo in rete anche il 5-0. Ancora una volta la retroguardia romanista ha lasciato a desiderare.
La Roma sprofonda ma viene salvata da Klopp che toglie Momo e, di fatto, il più grande pericolo per la difesa. La squadra di Eusebio Di Francesco riesce a spingere così sull’acceleratore trovando il 5-1 con Dzeko, che freddissimo batte Karius sul primo palo. Settimo gol in questa Champions League per il bosniaco che riaccende le speranze che vengono rese più forti dal rigore trasformato da Perotti. Deciso l’argentino che non stoppa la rincorsa e realizza.
All’Olimpico servirà un’altra impresa stile Barcellona, vincere 3-0 o 4-1 o con qualsiasi risultato che porti 4 gol di scarto. Sarà durissima ma la fiammella della Roma è ancora viva e verrà alimentata dai 60mila presenti sugli spalti.
Lavinia Colasanto