Luca Fantoni – Se il 1962 sarà ricordato per eventi tragici come la morte di una delle più iconiche attrici americane, Marylin Monroe, oppure per momenti che faranno poi la storia come la nascita dei Beatles, sicuramente non si può dire lo stesso per il calcio italiano. La Nazionale venne eliminata ai gironi dei Mondiali, per una sconfitta molto discussa contro i padroni di casa del Cile, i club nostrani in Europa ebbero solo grandi delusioni, con la Fiorentina che perse la finale di Coppa delle Coppe, e anche la Roma fece una stagione non esaltante, arrivando solamente al quinto posto in campionato. Quello Spal-Roma era una partita di fine stagione. I giallorossi stavano ancora cercando l’aggancio al quarto posto mentre gli emiliani erano già salvi. Al timone c’era Carniglia, unico allenatore, al momento, ad aver vinto un trofeo continentale con i capitoli, la Coppa delle Fiere del 1960. Lo scheletro della squadra era sorretto da Angelillo, “Picchio” De Sisti e il capitano, “Core de Roma”, Giacomo Losi.
IN 10 – Passano solo due minuti e la Roma è già in vantaggio. De Sisti trova con un cross Menichelli che di testa insacca. L’inizio è scoppiettante. Al 5’ Pestrin si fa male alla caviglia ma all’epoca non esistevano le sostituzioni. Il giocatore quindi, dopo essere stato fuori dal campo per cinque minuti, decide di rientrare in campo e si sposta sull’ala destra. In quei pochi momenti di inferiorità numerica, la squadra giallorossa subisce il pareggio con Micheli che risolve una mischia in area. Quasi allo scadere del primo tempo, a portare in vantaggio i capitolini ci pensa un ragazzo nato a Ljusne, sulle coste svedesi. Jonsson calcia al volo un bel pallone servitogli da Menichelli, il portiere ospite, Patregnani, se lo lascia sfuggire goffamente e lo fa finire in porta. Nella ripresa è sempre lo scandinavo a rendersi protagonista con due ottimi salvataggi difensivi. Finisce così,con una Roma che, a differenza della partita precedente contro il Bologna torna ad essere bella.
MANTRA – C’è il rischio di ripetersi ma bisogna farlo. La vittoria con il Genoa ha mostrato che in effetti una crescita mentale della Roma c’è stata. La partita, anche se apparentemente semplice, poteva rappresentare delle insidie con la testa dei giocatori che poteva essere già proiettata a Liverpool. Così non è stato ma ora i ragazzi di Di Francesco si devono ripetere. La Spal è forse, tra quelle lì in basso, la più difficile da affrontare. Per maggiori informazioni chiedere alla Juventus che a Ferrara ha pareggiato. Sarà quindi fondamentale scendere in campo con la concentrazione giusta ed evitare errori banali come quello di Gerson che è costato il gol contro il Grifone. Come si dice da giorni, la partita più importante della stagione non si gioca sulle rive del Mersey, ma in Emilia Romagna, precisamente contro la Spal, sabato pomeriggio.
Luca Fantoni