Margherita Bellecca – 56 giorni, tanti ne sono passati dal rientro dalla sosta invernale, al 18 marzo, momento dell’ultima pausa del campionato per le nazionali. Dalla partita contro l’Inter a quella di Crotone, molte cose sono cambiate. La Roma provava l’inseguimento a Napoli e Juventus per lottare ancora per lo scudetto, ora quel sogno è svanito. Rimane la battaglia per conquistare un posto, dei due rimanenti, per la prossima Champions League contro nerazzurri, Lazio e Milan.
I giallorossi hanno vissuto il periodo di maggior crisi proprio durante il trittico di fine gennaio. Il doppio match contro la Sampdoria e quello contro l’Inter hanno segnato in modo indelebile la stagione romanista. Due miseri punti conquistati con una piazza, già calda di suo, diventata bollente. Di Francesco non ha mollato e ci ha messo sempre la faccia con una parola d’ordine “lavorare”. Solo con il duro lavoro quotidiano si poteva superare il momento difficile e così è stato.
L’abruzzese ha sfoderato l’asso nella manica che porta il nome di Cengiz Under. Il turco nei piedi ha qualcosa di speciale, ogni pallone che tocca diventa oro. Il Re Mida della fascia destra è risultato decisivo in tutte le partite successive alla sconfitta casalinga contro i blucerchiati. A Verona ci ha messo 1 minuto per depositare la palla in fondo alla rete. All’Olimpico il battesimo di fuoco è stato compiuto contro il Benevento, doppietta ed assist fondamentale per Dzeko. Una giocata che ha dimostrato anche la sua abilità col piede destro. Ad Udine, poi, ha sbloccato il risultato con un bolide di sinistro dai 25 metri mentre al San Paolo ha ammutolito lo stadio con un pallonetto che ha beffato Reina con la complicità di Mario Rui. Un mese da sogno in cui è comparsa la parola Pallone d’oro, ma rimaniamo con i piedi per terra. Gengo, come lo chiamano a Trigoria, deve crescere e dimostrare ancora tanto.
Nel risorgimento romanista l’unica battuta d’arresto in campionato è arrivata in casa contro il Milan. Una prova scialba e senza mordente poi cancellata dal trionfo a Napoli e dal passaggio ai quarti di finale di Champions League, dove la Roma ora affronterà il Barcellona. In netta ripresa Dzeko che a gennaio poteva lasciare la capitale per dirigersi al Chelsea. Il bosniaco ha vissuto un inverno di crisi, le voci di mercato e le brutte prove in campo hanno fatto scricchiolare la fiducia dei tifosi ma non quella di mister Di Francesco che è stato sempre dalla sua parte schierandolo titolare. Le risposte sono arrivate sul campo, il bomber ha ricominciato a segnare.
Chi trova meno la via della rete ma fa più assist è Nainggolan, punto cardine del gioco della Roma. Il belga è diventato un fine rifinitore oltre che ad essere pericoloso in zona gol. Un giocatore fondamentale da cui passa molto del destino della squadra. Due mesi in crescendo per i giallorossi che hanno conquistato 20 punti in 10 partite, addirittura 18 nelle ultime 7. I capitolini hanno avuto la forza di tornare in pista dopo essere finiti nella ghiaia nella curva più importante del campionato. Ora il pit stop per recuperare energie preziose per non sbagliare gli ultimi giri di una Serie A che ha ancora una storia da raccontare.
Margherita Bellecca