Luca Fantoni – Poesia. Totti, quel 21 settembre 2016, ha scritto gli ultimi, bellissimi, versi di una divina commedia durata 25 anni. Allo Stadio Olimpico si affrontano Roma e Crotone e il numero dieci gioca quella che sarà la sua ultima partita da titolare in Serie A. Un canto del cigno memorabile. Giocate, geometrie e assist spettacolari regalano tre punti fondamentali ai giallorossi che non avevano iniziato al meglio la stagione, con l’eliminazione ai preliminari di Champions League e i 5 punti persi in campionato contro Cagliari e Fiorentina. Ancora una volta il capitano si prende la squadra sulle spalle in un momento non semplice. In panchina siede Spalletti. La formazione è molto simile a quella di quest’anno. A sinistra agisce Bruno Peres e non Kolarov, in mezzo al campo c’è Paredes accanto a Strootman e davanti la fascia destra è affidata a Salah. Totti gioca dietro a Dzeko, in una delle poche volte in cui sono stati utilizzati insieme. Il Crotone ha ancora in squadra Ferrari e Capezzi e davanti si affida a quello che sarà il trascinatore degli “squali” verso la salvezza: Diego Falcinelli.
LA PARTITA – Il canovaccio tattico del match è chiaro fin da subito. La Roma attacca e il Crotone si difende con tutti gli effettivi. La prima azione capita sui piedi di Dzeko che, defilato sulla sinistra, prende il palo esterno. È solo il preludio al gol che arriva dopo 26 minuti con El Shaarawy, che raccoglie un cross di Florenzi e batte Cordaz. Sul finale di tempo Salah raddoppia dopo un bello scambio con Paredes. Nella ripresa inizia il Totti show. Al 48° infatti, il capitano riceve palla poco prima del centrocampo e di prima, senza guardare dov’è il compagno, sperando che Dzeko riesca ad intuire il suo genio calcistico, mette al bosniaco una palla stupenda davanti al portiere avversario. L’attaccante, per non svilire un tale gesto tecnico, supera l’estremo difensore con un pallonetto perfetto. Nove minuti dopo la luce si accende ancora. Il numero 10, girandosi, gioca una palla splendida sulla corsa di Salah. L’egiziano serve poi Dzeko che non sbaglia. 4-0 e tanti applausi per i capitolini. Nel finale i calabresi vanno vicino al gol della bandiera con un rigore parato da Szczesny e un palo di Salzano. Pareggieranno il conto con la sfortuna salvandosi miracolosamente all’ultima giornata.
La situazione in casa giallorossa è piuttosto diversa rispetto alla scorsa stagione. In Champions il discorso qualificazione è apertissimo e l’inizio di campionato è stato più che buono. Il rischio che Di Francesco deve arginare è quello di sottovalutare l’avversario. Non potrà più contare su un talento come quello di Francesco Totti ma deve affidarsi a quelli che ora sono i due gioielli di Roma: Dzeko e Kolarov. Un’ amicizia, la loro, nata in quel Manchester, proprio come quella di cinque ragazzi, gli Oasis, che, nel 2002, cantavano il successo “Little by Little”. Così la Roma deve costruire le sue vittorie, Little by Little, poco alla volta.
Luca Fantoni