Serena Randazzo – 22 febbraio 2001. La Roma battè per 1 a 0 in trasferta il Liverpool nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Uefa. Questa fu la prima (e unica) vittoria che la squadra italiana, al tempo allenata da Capello, riuscì a portare a casa dall’Inghilterra. Risultato che ricorda bene Eusebio Di Francesco, il quale esultò dalla panchina al gol del suo compagno Gianni Guigou, ma che non bastò a ribaltare lo 0-2 dell’andata. Da lì a poco la Roma si sarebbe laureata campione d’Italia, ma il Liverpool, con un giovanissimo Gerrard, vinse invece la competizione europea. La sfida tra i due club continuò l’anno seguente e fu nuovamente disastrosa per i giallorossi, che furono eliminati dai britannici nella seconda fase a gironi della Champions League. Nella massima competizione europea il bilancio nelle trasferte inglesi è più che negativo: 2 pareggi, contro Arsenal e Manchester City e 5 sconfitte, di cui 3 contro il Manchester United, una contro l’Arsenal e una contro il Chelsea. Un altro dato più che preoccupante sono le tre sole reti realizzate nel sud della Gran Bretagna: una di Cassano nel pareggio ad Highbury, l’altra di De Rossi nella drammatica sconfitta per 7-1 all’Old Trafford e la più recente di Totti contro il Manchester City, che ha reso il capitano il più longevo marcatore nella storia della Champions.
Per Di Francesco sarà invece la prima volta allo Stamford Bridge e ha tutte le buone intenzioni di riuscire a sfatare questo, ormai assodato, tabù. È stato chiaro in conferenza stampa: “Non firmerei per un pareggio. Voglio un approccio feroce”. Il tecnico vuole grinta e Edin Dzeko ne ha da vendere: “Troveremo un avversario arrabbiato, ma lo siamo anche noi”. Sarà il bosniaco a guidare il reparto offensivo, così come in tutte le partite fino ad ora giocate. Accanto troverà ancora una volta Perotti, a secco di gol in questo inizio di stagione, e probabilmente Florenzi, anche se l’allenatore sta valutando Under in alternativa per la fascia destra. A centrocampo rientra Strootman al posto di Pellegrini, uscito affaticato dalla sfida contro il Napoli. Con l’olandese lotteranno Nainggolan e uno tra De Rossi e Gonalons, l’altro ballottaggio in corso. A completare il 4-3-3 ci saranno Kolarov, Juan Jesus, Fazio e Bruno Peres. In porta l’imprescindibile Alisson. Non sarà un lavoro facile per gli uomini di Pallotta, soprattutto dopo la quasi certa conferma del rientro dal primo minuto di Alvaro Morata, che sarà supportato da Pedro e Hazard. Conte schiererà un 3-4-3, con Zappacosta, Bakayoko, Fabregas e Marcos Alonso alle spalle degli attaccanti. In difesa Azpiculeta, David Luiz e il capitano Cahill. Tra i pali Courtois. La formula vincente per provare a battere i campioni della Premier League è quella di giocarsela senza paura, a testa alta. Come 11 leoni in campo i giocatori dovranno rispondere al ruggito del mister, onde evitare di tornare nella Capitale come animali sacrificati.
Serena Randazzo