Luca Fantoni – Autunno 1997. La Roma ha concluso la stagione precedente con un deludente 12° posto. Franco Sensi chiama a guidare la squadra un tecnico che, solo sei mesi prima, era sulla panchina della Lazio, Zdenek Zeman. Il boemo, grazie a partite pirotecniche e buoni risultati, ci mette poco a fare breccia nella diffidenza della tifoseria giallorossa. Dopo il discreto avvio in campionato, con due vittorie e due pareggi, di cui uno con la Juve, come avversario arriva all’Olimpico il Napoli di Mutti. I partenopei si presentano con poche aspirazioni e con una squadra modesta, che annovera tra i giocatori migliori il portiere Taglialatela, Igor Protti e un giovane Bellucci. I giallorossi, al contrario, esibiscono una formazione dai nomi altisonanti. Konsel difende i pali, Cafù a destra, entrambi arrivati quell’estate, Aldair e Petruzzi al centro, con Candela a sinistra. Di Biagio gioca come mediano e, davanti a lui, agiscono Tommasi ed Eusebio Di Francesco. L’attuale tecnico della Roma fu acquistato in quella sessione di mercato estivo, dopo due ottime stagioni al Piacenza. In attacco Totti assiste le due punte Balbo e Gautieri.
LA PARTITA – Il match contro il Napoli è l’esempio perfetto del calcio zemaniamo. Pressing asfissiante e difesa altissima. Nei primi minuti la Roma spinge e trova subito il vantaggio grazie a Candela, che vince un rimpallo con Prunier e batte Taglialatela con un tiro a giro. Al 34° Di Francesco comincia a dare spettacolo, saltando con una finta il difensore e appoggiando a Gautieri che con il destro piazza la palla all’incrocio dei pali per il 2-0. Nel secondo tempo i capitolini dilagano. Per primo trova il gol Balbo, che firma la sua 100° rete in campionato, e poi proprio Di Francesco che, sugli sviluppi di un angolo, calcia forte con il destro e cala il poker. Per l’abruzzese è la prima gioia in Serie A con la maglia della Roma, dopo aver segnato in Coppa Italia, un mese prima, contro il Verona. Dopo il 5-0 firmato ancora da Balbo, il Napoli prova a reagire con i gol di Altomare e Bellucci ma, ad un minuto dalla fine, sempre l’attaccante argentino fissa il risultato sul definitivo 6-2, realizzando la tripletta personale.
Il campionato della Roma si chiuderà al 4° posto, dopo una serie di alti e bassi in pieno stile Zeman. Una delle poche certezze di quella stagione fu Eusebio Di Francesco che diventerà, poi, una delle colonne portanti dello scudetto del 2001. Parte della sua crescita come giocatore è passata anche per quella partita contro il Napoli. Questa volta, da allenatore, Di Francesco spera che la sua Roma possa diventare grande attraverso un’altra vittoria sui partenopei, anche se non sarà un 6-2.
Luca Fantoni