Conferenza Defrel: “La Roma può vincere. Di Francesco è stato molto importante per la mia crescita”

Simone Burioni – Gregoire Defrel, attaccante della Roma, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione presso il centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria. Insieme a lui anche il ds Ramon Monchi. Quest le loro parole:

Comincia Monchi: “Buongiorno a tutti. Sono molto contento e soddisfatto di Defrel, per lo sforzo e la volontà che ha dimostrato di venire alla Roma. Si è concentrato per venire alla Roma, gli auguro il meglio perché se lo merita”.

A Defrel: Quanto è stato importante Di Francesco per la tua crescita?
Molto importante, mi ha insegnato tanto e mi ha cambiato ruolo, facendomi diventare punta. Mi ha aiutato sui movimenti dell’attaccante. In questi due anni a Sassuolo ho visto tanti miglioramenti.

A Monchi: Quanto ha influito Di Francesco nella scelta di Defrel?
Il mio modo di lavorare da quando sono Direttore sportivo è lo stesso. Non c’è una richiesta eccessiva o pressante del tecnico, si sceglie un profilo, che si decide insieme, e su quello si lavora. Ci serviva un calciatore sia esterno che punta, c’erano diverse opzioni, ma concordavamo su di lui. Perché complicarsi la vita se si è d’accordo?

A Defrel: Roma ha un ambiente più caldo del Sassuolo. Come immagini il tuo esordio? 
So che sarà diverso, ma a me piace. La Roma ha una tifoseria calda e bellissima, è un’emozione in più per me. Sarà una grande partita dove si scontreranno due top club della Serie A. Io sarò pronto, ma il deciderà il mister. Stiamo lavorando bene.

A Monchi: Cosa si aspetta dalla squadra in queste due partite in Spagna?
Spero di vedere una crescita rispetto alla tournée americana. La squadra dovrà acquisire i concetti del mister, sarei soddisfatto. Nelle amichevoli serve più una crescita rispetto al risultato. Mi auguro questo, se arriva una vittoria meglio ancora.

A Defrel: La Roma ha il dovere di puntare allo scudetto?
La Roma è una grande squadra. Lo abbiamo visto anche nei campionati precedenti, la squadra può vincerlo. Per me, anche se arrivano altri giocatori, sarà un gruppo anche nei campionati precedenti, la squadra può vincerlo. Per me, anche se arrivano altri giocatori, sarà un gruppo ancora molto importante.

A Monchi: Si è ottimisti su Mahrez? Cuadrado è un’alternativa?
Sono ottimista di natura, affronto così la vita. E’ vero che la Roma sta facendo il possibile per prendere il giocatore. Se la memoria non mi inganna, credo che l’ultima offerta, che è pubblica, era la più importante nella storia della Roma. Noi stiamo cercando di fare il possibile. Al giorno d’oggi però non ci sono stati riscontri positivi come speravamo, siamo in attesa. Però contemporaneamente stiamo lavorando su altro, lo sforzo della società è vicino al limite, crediamo che sia un’offerta importante. Stiamo cercando alternative e quando incontreremo l’accordo con il Leicester o con un’altra squadra in ogni caso non potremmo rimproverarci nulla perché abbiamo fatto il possibile per prendere il calciatore.

A Defrel: A gennaio potevi venire alla Roma?
Sì, il mio procuratore mi ha detto che c’era l’interesse della Roma. Mi sarebbe piaciuto già a gennaio venire qui. Ho deciso con il Sassuolo di rimanere lì, ma ero contento. Speravo che ci sarebbe stata la possibilità il mercato dopo. Nel mio cuore e nella mia testa c’era solo la Roma, c’erano altre offerte, ed ho detto subito di sì.

A Monchi: Cosa può dare De Sanctis? Come commenta le scritte? 
Sulla seconda cosa non voglio dire nulla. Tengo più al lato di Morgan professionale. E’ un ottimo acquisto, pure non trattandosi di un calciatore. E’ una persona intelligente e sono molto contento perché credo che vada a rappresentare l’idea di squadra che tengo nella mia testa.

A Defrel: Ti senti pronto a giocare tutt’e due i ruoli?
Da due anni faccio quasi sempre la punta, ma a Cesena ho giocato anche a destra. So giocare in questo ruolo, da quando sono qui l’ho fatto. Nelle amichevoli mi mancavano un po’ le gambe, ma mi son trovato bene. I miei compagni mi hanno aiutato. Nella mia testa sono pronto a tutto.

A Monchi: E’ possibile alzare ulteriormente l’offerta per Mahrez alla luce delle cessioni di Sadiq e Iturbe? Confidate nella volontà del giocatore? 
L’offerta della Roma è stata fatta senza ragionare in termini di uscite. Chi è in uscita seguirà quel percorso. Mi sento soddisfatto per lo sforzo che la società sta facendo per prenderlo. Voi siete qui da più tempo e non credo che si ricordino offerte superiori ai 30 milioni di euro. E’ un’offerta molto importante. La volontà del giocatore è pubblica, ma lui rispetta la sua società e credo che debba rispettarla. Non ho altre opzioni che rispettare il desiderio del Leicester.

A Defrel: Come festeggerai i tuoi gol? Quanti pensi di farne? 
Sì, spero di farne tanti. Voglio migliorare, è questo il mio desiderio. L’esultanza è una cosa tra me ed i miei amici a Parigi, non la faccio in tutti i gol. La polemica era per il gesto, che era un periodo brutto a Parigi. Tanti bambini guardano le partite, non è stato bellissimo, ma l’ho capito. Ogni tanto se faccio un gol importante le farò.

A Monchi: Vorrebbe prendere l’esterno entro il 20 agosto o si andrà più avanti?
Sarebbe meglio chiudere il discorso oggi rispetto a domani, ma la squadra ha membri sufficienti per affrontare l’inizio del campionato. La volontà però è quella di chiudere il prima possibile.

A Defrel: Quali caratteristiche puoi apprendere da un giocatore così forte come Dzeko? 
Tanto. E’ un grande attaccante, ha fatto tanti gol. In allenamento lo guardo sempre e davanti alla porta non sbaglia quasi mai. E’ più fisico, più alto di me, io ho altre caratteristiche. Mi piace molto e lo seguo molto sui movimenti e quando è davanti alla porta.

A Monchi: Ci può confermare che la clausola di Strootman non è valida? Se arriva un’offerta? 
Non c’è stato nessun contatto, nessun riscontro delle notizie uscite. Siamo concentrati solamente nel completare la squadra con l’arrivo di un esterno d’attacco e non c’è altro da dire.

A Defrel: Ti senti pronto per la Champions League?
In Europa League ho fatto gare buone e meno buone. Sono carico per la Champions League, sono carico perché è la competizione più bella che c’è per un calciatore.

A Monchi: Oggi ha avuto accanto Totti nell’allenamento. Le ha detto qualcosa? 
E’ un po’ strano non vederlo vestito da calciatore, ma è bello. Perché c’è la consapevolezza di poter lavorare al suo fianco, presto sarà con noi definitivamente. Voleva sapere come stesse la squadra e gli allenamenti, l’ho visto calato nella nuova situazione. E’ una sensazione magnifica.

Simone Burioni

La Roma in attesa dell’Atletico Madrid

Lavinia Colasanto – Carica e riposata. Così si presenterà la Roma all’esordio in Champions League contro l’Atletico Madrid, dopo non aver giocato la terza giornata di campionato per maltempo.

Simeone e Di Francesco dovranno decidere con cura l’11 da schierare per partire col piede giusto anche se è il tecnico giallorosso ad avere più difficoltà. La Roma sta cercando ancora il perfetto equilibrio dopo molti cambiamenti estivi e la condizione fisica dei giocatori non aiuta. Contro gli spagnoli non ci sarà Schick, per un edema al retto femorale sinistro, mentre è aperto un ballottaggio tra Florenzi e Bruno Peres per la fascia destra, con Karsdorp a fare da spettatore interessato. Stessa battaglia per chi affiancherà Manolas al centro della difesa. Il posto se lo giocano Fazio, Moreno e Juan Jesus con quest’ultimo favorito. Non ha problemi Kolarov essendo l’unico terzino sinistro a disposizione. I tre califfi del centrocampo saranno De Rossi, Nainggolan e Strootman che sta scalpitando. La sua ultima apparizione nei gironi di Champions è datata 25 novembre 2014 contro il CSKA Mosca dove, da un suo errore, scaturì il gol dei russi che mise la Roma con un piede e mezzo fuori dagli ottavi. In attacco il conto è presto fatto. Perotti, Defrel e Dzeko garantiscono copertura, qualità e quantità e starà a loro cercare di fare male alla difesa dell’Atletico. Il bosniaco è diventato da poco papà per la seconda volta e questo potrebbe dargli nuova forza, come quando nacque la sua prima figlia. I due esterni dovranno fare entrambe le fasi e cercare di mettere in difficoltà le corsie della squadra spagnola, forti delle presenze di Filipe Luis e Juanfran, due baluardi di Simeone.

Il Cholo può sorridere perché, a differenza del campionato, potrà contare su Griezmann, vero spauracchio della difesa romanista. Lo zoccolo duro dell’Atletico è sempre lo stesso: Oblak in porta, Godin e Gimenez, che piace molto a Monchi, in difesa, Koke e Saul a centrocampo e Ferreira Carrasco, ad un passo dalla Roma qualche anno fa, in attacco. Molti di questi giocatori hanno fatto la fortuna dei Colchoneros che negli ultimi anni ha conquistato una Liga, due finali di Champions League, due Europa League e due supercoppe europee.

I precedenti tra le due squadre non sorridono alla Roma che è sotto due a zero. L’ultimo incontro è datato 3 marzo del 1999, nei quarti di ritorno di Coppa UEFA. L’arbitro della sfida era l’olandese van der Ende, ricordato con poco affetto dal popolo giallorosso per aver mostrato un cartellino rosso a Wome ed aver annullato un gol a Delvecchio. Il direttore di gara questa volta sarà un serbo, Milorad Mazic che in passato ha già arbitrato la Roma nella sfida decisiva, poi persa, contro il Manchester City.

Sotto gli occhi del Presidente Pallotta, e di un pubblico molto caldo, anche se al momento si contano soltanto 30 mila presenze, Di Francesco farà il suo esordio assoluto in Champions League e chissà che non cominci una favola come la sua storia con la Roma.

Lavinia Colasanto

Mahrez, un mese dopo

Simone Burioni – Sembra ormai passata un’eternità da quando è spuntato fuori il nome di Riyad Mahrez per la fascia destra della Roma. Un obiettivo irraggiungibile, si diceva, vista la concorrenza dell’Arsenal (smentita pochi giorni fa da Wenger, ndr) e di numerosi club europei. Un mese esatto, per la precisione. 31 giorni di offerte, rifiutate, e di rilanci. Classe, velocità e dribbling, l’algerino sembra la fotocopia a colori di Mohamed Salah. E’, anzi, sarebbe, il giocatore ideale per riaccendere il cuore dei tifosi giallorossi. La trattativa però è bloccata: Shakespeare, l’allenatore delle Foxes, fa muro e difende il suo giocatore con le unghie e con i denti. La speranza del club inglese è che si scateni un’asta e che il prezzo lieviti. Con il tempo la Roma ha cambiato diverse strategie: all’inizio hanno lavorato sotto traccia (“Mahrez? Chi sarebbe?” del Presidente Pallotta) e dopo qualche settimana sono usciti allo scoperto, dichiarando interessamenti e persino cifre in conferenza stampa.

“La Roma ha offerto 30 milioni fissi più bonus. Non ci saranno altre proposte”, ha ribadito qualche giorno fa in conferenza stampa il ds Monchi. L’accordo con il giocatore c’è, ma non si può remare controcorrente. Se non bastano 35 milioni di euro, l’accordo e la volontà del giocatore, allora forse è meglio lasciar perdere e virare verso altri lidi. E’ un po’ la storia della Volpe e dell’Uva di Esopo riadattata ai tempi moderni. L’uva, Mahrez, vuole andare via, ma la Volpe, invece di dire che è acerba, perché non ci arriva, fa di tutto per tenerla solo per sé. Schierarlo contro l’Arsenal è una semplice e pura provocazione di una società che “non ha bisogno di vendere“. Sarà difficile per il Leicester trattenere un giocatore scontento e la cessione sembra inevitabile, ma, si sa, nel calcio può succedere di tutto. Nel frattempo, però, la Roma ha lanciato l’ultimatum: entro Ferragosto deve arrivare l’ultima, definitiva, risposta all’offerta giallorossa di 35 milioni di euro. Monchi si guarda attorno e valuta le possibili alternative. In pole ci sono Promes dello Spartak Mosca e Cuadrado della Juventus, anche se Di Francesco non molla l’opzione Berardi.

Simone Burioni

Pellegrini: “A Sassuolo è stato un percorso di crescita. Ho avuto offerte, ma non ho avuto dubbi. Volevo tornare alla Roma”

Simone Burioni – Il centrocampista della Roma, Lorenzo Pellegrini, è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione a Trigoria accompagnato dal direttore sportivo Monchi. Queste le sue parole:

Monchi: “Uno dei miei obiettivi quando sono arrivato a Roma era che Lorenzo tornasse a casa sua, Roma. Sono felice perché abbiamo preso un giocatore che è un potenziale campione per il futuro”.

A Pellegrini: l’amore per la Roma ha fatto la differenza per la tua scelta?
Era il mio obiettivo tornare a casa e proseguire il mio discorso. E’ stata importante la scelta di andare via due anni per poi tornare. Ho trovato una società come il Sassuolo che mi ha aiutato al 150% e mi ha dato la possibilità di esprimermi, oltre che per come calciatore, anche come uomo. Un ringraziamento al Sassuolo ed al Presidente che mi ha aiutato. Ora sono qui e penso solo a questo.

A Monchi: cosa può dare Lorenzo a questa squadra?
Può dare molto. Credo che sia un calciatore maturo, che già aveva una maturità calcistica, ma che è aumentata al Sassuolo. Lui ci può dare molta sostanza, visto che spicca in tutti i sensi e sotto ogni punto di vista. E’ un ottimo acquisto per la squadra.

A Pellegrini: in cosa ti senti cresciuto dopo gli anni a Sassuolo? 
In tutto credo. Sia a livello calcistico, perché se sono andato via è perché ancora avevo da crescere e da maturare. Se oggi sono qui è perché ho fatto un percorso che mi ha portato ad essere pronto. Anche come uomo, mi hanno fatto capire com’è il calcio vero e la vita vera. Molte persone mi hanno aiutato emotivamente, non è facile andare via a 18 anni dopo aver varcato per 10 anni la stessa porta. Ringrazio tutto il Sassuolo, i tifosi ed il Presidente che mi ha aiutato tanto.

A Monchi: Negli Stati Uniti la Roma ha avuto tre impegni importanti. Che sensazioni ha avuto?
Buone. Siamo sul cammino giusto per raggiungere quello che chiede il mister. Qualcosa va migliorato, ovviamente. Abbiamo affrontato grandi squadra come Tottenham, PSG, senza Neymar, e Juventus, e loro hanno tenuto sostanzialmente la stessa struttura, stesso allenatore e così via, noi abbiamo cambiato. Tuttavia abbiamo giocato alla pari e per me è un motivo di soddisfazione, malgrado mi renda conto che possiamo ancora migliorare.

A Pellegrini: il Mondiale in Russia è un obiettivo per te?
Sicuramente è un obiettivo, ognuno deve porsi degli obiettivi e cercare di fare il massimo. So che c’è il Mondiale e vedremo. Bisogna vedere come andrà, abbiamo un centrocampo forte. Bisogna vedere quanto giocherò perché abbiamo un centrocampo forte, ma non mi preoccupa tanto perché posso imparare dagli altri ragazzi. Devo rubare dai grandi. Io spero di fare bene e di giocarmi bene le mie possibilità.

A Monchi: possiamo fare il punto sull’attaccante esterno? A che punto è la trattativa per Mahrez? Emre Mor è un obiettivo?
La situazione per Mahrez non è cambiata per niente rispetto alla conferenza di Moreno negli Stati Uniti. Mi piacerebbe fare due riflessioni: per prima cosa, una squadra come la Roma, che ha giocatori come Pellegrini, Strootman, Nainggolan, Dzeko, Fazio, Kolarov e così via, non può pensare che il proprio rendimento dipenda dall’arrivo di uno o di un altro esterno destro. La garanzia del rendimento è la squadra intera. Per secondo, non so se sarà Mahrez o un altro giocatore, quello che arriverà sarà importante, che porterà qualità e che collaborerà con una squadra già magnifica.

A Pellegrini: cosa ti ha chiesto Di Francesco dal punto di vista tattico?
Lavoriamo molto sui movimenti negli allenamenti. Lui cerca di darci molte linee di passaggio, muovendoci tutti nella maniera in cui chiede lui. Nel campo è il giocatore che decide qual è la soluzione migliore, ma lui cerca sempre di darci la sua impronta così andando in campo sappiamo noi cosa potremmo e sappiamo fare. Alle mezzali chiede molti inserimenti, come bisogna correre in avanti, bisogna farlo anche indietro. Ci ho lavorato tanto io, non ero molto abituato. E’ una cosa su cui preme molto. Per il resto non è semplice da spiegare, sicuramente ci vorrà un po’ di tempo prima che tutti riescano ad interpretare bene le sue richieste. C’è grande disponibilità, riusciremo in breve tempo a fare bene quello che ci chiede il mister.

A Monchi: a che punto siamo col rinnovo di Manolas?
Ho parlato con lui e gli ho trasmesso la nostra idea, che non è quella che ho detto pubblicamente. I tempi li detterà il club, lui ha fiducia nella società ed il club ha dimostrato di meritarla questa fiducia già con De Rossi, con Strootman e con Nainggolan. Si parte da una fiducia reciproca.

A Pellegrini: ti piacerebbe diventare una bandiera della Roma?
Come già detto era il mio obiettivo tornare. Qui ci sono cresciuto, per me questa è casa. Ben vengano questo tipo di domande. Da parte mia c’è tutta la disponibilità, sono contentissimo di essere tornato in questa società così importante. Il resto vedremo, sia da parte mia che da parte di tutti c’è la disponibilità di continuare insieme.

A Monchi: ti piace Emre Mor? A che punto siamo con gli esuberi?
Oggi è Emre Mor, ieri era Rodrigo Caio. Non mi piace parlare dei nomi. Sono tutti interessanti e possibili obiettivi della Roma. E’ importante la discrezione per non creare confusione. In quanto alle partenze, stiamo lavorando per trovare il meglio per loro, parlo di Gyomber, Vainqueur, Castan e Iturbe. In alcuni casi siamo vicini ad una soluzione, in altri più lontani. Resta ancora un mese, sono ottimista, loro sono persone oltre che giocatori, non manderemo nessuno in una destinazione non gradita.

A Pellegrini: la differenza tra Di Francesco a Roma ed a Sassuolo?
Sinceramente nulla, il mister come il suo staff sono sempre gli stessi, lo dico davvero. Hanno sempre lo stesso modo di pensare, molti degli allenamenti si sviluppano come facevamo a Sassuolo, non è cambiato molto. Sono molto contento di questo, si dice sempre che non è facile gestire e vedere tante situazioni, quando alle volte basta essere sé stessi.

A Monchi: state cercando un esterno destro che sia per forza mancino o può anche essere destro?
Più che il piede, che preferiremmo fosse mancino, ci interessa il profilo. Serve un esterno che non giochi solo sulla linea laterale, ma che si accentri. Serve un mancino perché viene più naturale ai mancini accentrarsi, ma potrebbe essere anche un esterno che sia destro ma che abbia questa tendenza.

A Pellegrini: le offerte di Milan e Juventus ti hanno mai messo il dubbio di poter tornare alla Roma?
A gennaio non avevo il dubbio di andare via dal Sassuolo. Non era un buon momento, stavamo passando guai sia di classifica che di infortuni. Confrontandomi con i direttori abbiamo preso atto che c’erano state queste offerte, anche della Roma, ma abbiamo deciso insieme di rimanere lì fino a fine anno. Non era giusto lasciare il Sassuolo in un momento in cui non se lo meritava. Mi hanno dato tanto, mi sembrava normale dare qualcosa in cambio a loro che mi hanno cresciuto. So bene che ci sono state squadre interessate, ma a me premeva sapere se tra questi club c’era la Roma. Il Direttore (Monchi, ndr) mi ha aiutato molto, ci siamo sentiti molto durante l’anno. Non ho avuto dubbi, la mia strada era quella e basta.

A Monchi: oltre un esterno manca anche un difensore centrale alla Roma?
Io parlo tutto il giorno con Di Francesco. Tutti i passi che compio li faccio col mister. La nostra priorità è l’attaccante esterno, questo non vuol dire che non prenderemo un difensore, ma oggi la priorità è l’attaccante esterno. Avremo due amichevoli contro Siviglia e Celta Vigo, poi vedremo se e dove migliorare questa rosa. Partendo sempre dal presupposto che le scelte sono di comune accordo col mister.

A Pellegrini: da romano e romanista, che sensazioni ti dà non giocare con Totti?
Un pochino dispiace, potevamo farlo giocare un altro anno (ride, ndr). Sono contentissimo, stare qui per me è un onore. So e spero che Francesco continui ad essere qui, lo vedrà lui se vorrà. Già essere in questo spogliatoio, con Daniele e Alessandro, per me è essere a casa, come lo è per loro e come lo è stato per Francesco. Noi siamo nati e cresciuti qui, ci sentiamo in dovere di fare sempre qualcosina in più, spero che riusciremo a farlo.

A Monchi: può spiegare la clausola di Pellegrini?
No, è una clausola privata. Si può dire che è una clausola che cambia in base al suo rendimento, però sono convinto che Lorenzo resterà qui per altri anni.

Simone Burioni

Jonny Castro e Barreca nel mirino della Roma

David Moresco – Negli ultimi giorni si è fatta largo l’ipotesi di un’offerta della Roma per Antonio Barreca, terzino sinistro in forza al Torino. Tuttavia, l’offerta di 12 milioni di euro, giunta sulla scrivania del Presidente Urbano Cairo, risale a circa un mese fa e, come appreso dalla nostra redazione, è stata immediatamente rispedita al mittente con un: “Il giocatore non è in vendita”L’interesse del ds Monchi per il giovane italiano, di recente impegnato nell’Europeo Under 21, c’è ed è reale, ma di proposte nuove non ce n’è traccia. Barreca resta un’alternativa valida tanto che oggi Monchi ha di nuovo parlato con il suo agente. Toljan dell’Hoffenheim piaceva ma la trattativa sembra tramontata. Kolarov del Manchester City, invece, avanza, tanto che stasera ci sono stati ancora contatti tra la Roma, l’agente e il club inglese. Contatti positivi, anche se la trattativa ancora non è chiusa: il terzino serbo, ex Lazio, ha dato il suo ok al trasferimento, il Manchester City ha mostrato un’apertura importante, ma la Roma non vuole svenarsi per un calciatore che a novembre compirà 32 anni. Il City chiede almeno 6 milioni, Monchi non vuole superare i 4,5 e quindi si continua a trattare. Con l’infortunio di Emerson Palmieri e di Pellegrini, oltre che per l’addio di Mario Rui, la Roma si è tuffata sul mercato alla ricerca di un terzino sinistro. Ad oggi, infatti, l’unico che può ricoprire quel ruolo, da adattato, è Juan Jesus. Come appreso dalla nostra redazione, il ds Monchi punta dritto Jonny Castro, esterno difensivo in forza al Celta Vigo. Classe ’94, Castro può giocare su entrambe le fasce e farebbe molto comodo alla Roma, che ha messo sul piatto 10 milioni di euro più bonus per accaparrarsene le prestazioni.

David Moresco