Roma-Inter 1-3: le pagelle. Dzeko illude, Icardi e la Dea Bendata puniscono Di Francesco

Simone Indovino –  È una cocente delusione quella che deve sopportare la Roma questa sera allo Stadio Olimpico. Sconfitta che appare quasi surreale per come si è sviluppata la partita, dopo il vantaggio giallorosso firmato Dzeko e i tre pali colpiti da Kolarov, Nainggolan e Perotti. Il pareggio di Icardi taglia le gambe agli uomini di Di Francesco che si disuniscono subendo la seconda rete personale dell’argentino e il tris di Vecino, che fa calare definitivamente il sipario sulla partita. Il tecnico giallorosso dovrà lavorare al meglio in questa sosta per riscattare l’ingiusta debacle.

ROMA

Alisson 6 – Sbarra la strada a Icardi nel primo tempo ma lo stesso attaccante lo beffa con un tiro “sporco” che lo prende in controtempo. Incolpevole sul tocco ravvicinato di Vecino.

J.Jesus 5.5 – Difficile dare una valutazione oggettiva della prestazione del brasiliano, protagonista in un ruolo totalmente inedito e alle prese con Perisic, uno degli attaccanti esterni più pericolosi in circolazione. Argina fino a quando può, crescendo a inizio ripresa ma soffrendo gli affondi finali.

Manolas 5.5 – Si batte con grinta e voglia contrastando al meglio Icardi e compagni fino al sessantesimo minuto, calando vistosamente da quel momento. Si trova spesso a far partire la manovra capitolina, ma a causa della poca brillantezza del suo piede non adempie al meglio questo compito.

Fazio 5.5 – La velocità di manovra dell’Inter lo mette spesso e volentieri in difficoltà. Troppo fievole la sua marcatura in occasione della seconda rete subita.

Kolarov 6 – Altra gara positiva del terzino che macina chilometri su chilometri sulla fascia sinistra, difendendo anche con attenzione su Candreva. Sfiora la seconda rete personale consecutiva cogliendo il palo con un preciso tiro al volo.

De Rossi 5.5 – Match non brillante da parte del capitano giallorosso, che non appare troppo lucido in maniera perdendo svariati palloni che creano diversa apprensione alla difesa.

Strootman 6.5 – Balzo in avanti rispetto la gara di Bergamo. Cresciuto fisicamente e atleticamente, l’olandese si rende protagonista di numerose sgroppate sulla corsia sinistra, in cui crea una buona intesa con Perotti. Pecca in qualche occasione di precisione con i piedi.

Nainggolan 7 – Tornano le partite a cui il Ninja ci aveva abituato. Prestanza fisica clamorosa del belga che è ovunque in mezzo al campo. Serve il preciso assist per il vantaggio di Dzeko e solo un palo clamoroso gli nega la gioia personale. Peccato per l’occasione sciupata malamente che avrebbe garantito il pareggio giallorosso.

Perotti 6.5 – Difficile chiedere di più. Corre, ripiega e conclude verso la porta. Chiede (giustamente) un rigore dopo un’incursione in area di rigore e colpisce l’ennesimo palo della serata.

Dzeko 6.5 – L’Inter all’Olimpico porta sicuramente bene per il bosniaco che timbra per la seconda stagione consecutiva. Oltre alla marcatura, tanto apporto alla manovra giallorossa e capacità di difendere il pallone. Accusa un leggero calo fisico allo scadere.

Defrel 6 – Corsa notevole per l’ex Sassuolo, che con la sua falcata riesce ad aiutare Jesus in difesa non disdegnando le ripartenze.

El Shaarawy 5.5 – Potrebbe forse entrare in partita con un pizzico di convinzione in più e puntare con maggiore incisività il terzino dell’Inter.

Under s.v. – Giusto un buono strappo e un tentativo di conclusione per il giovane turco, mandato in campo allo scadere dal tecnico.

Di Francesco 6 – Il tecnico si aspettava certamente un debutto diverso nello stadio che l’ha visto protagonista da giocatore. Sono pochi gli errori da recriminare ai suoi calciatori ma, in contemporanea al vistoso calo fisico accusato negli ultimi 20 minuti, l’abbassamento del baricentro si rivela decisivo.

Simone Indovino

Champions League, tutti gli incroci di calendario con il campionato romanista. Ritorno con l’Atletico tra Lazio e Genoa

Simone Burioni – Trentadue squadre per una sola coppa. La Champions League è il torneo competitivo per antonomasia ed ogni dettaglio può fare la differenza. Tra questi rientrano la forma fisica di una squadra, la sua determinazione, lo stato d’animo di ogni singolo calciatore. Per questo è importante conoscere tutti gli incroci di calendario che la Roma dovrà affrontare. Prima dell’esordio casalingo in Champions League del 12 settembre contro l’Atletico Madrid di Simeone, la Roma affronterà la Sampdoria fuori casa, mentre pochi giorni dopo la gara con gli spagnoli sarà la volta di Roma-Hellas Verona. Il 27 settembre è prevista la lunga trasferta a Baku per affrontare il Qarabag, ma i giallorossi dovranno sfidare, pochi giorni prima, l’Udinese di Luigi Delneri all’Olimpico. La squadra tornerà in campo il primo ottobre a San Siro contro il MilanRoma-Napoli è il match che precede l’insidiosa trasferta contro il Chelsea di Conte, in programma per il 18 ottobre. I giocatori avranno solo una manciata di giorni per recuperare, prima di dirigersi a Torinoper la sfida contro i granata. Il 31 ottobre sarà ancora la volta dei Blues per la prima giornata di ritorno del girone, partita che si giocherà in casa come quella che precede questo big-match, ovvero Roma-Bologna. Il 5 novembre, salvo cambiamenti, è in programma la trasferta di Firenze, valida per la 12° giornata di Serie A. Ancora più delicato sarà il derby con la Lazio che potrebbe essere determinante per l’umore dei ragazzi di Di Francesco in vista della sfida contro l’Atletico Madrid del 22 novembreal Wanda Metropolitano, alla quale seguirà un difficile Genoa-Roma. Il 5 dicembre andrà in scena l’ultima gara del girone, quella contro il Qarabag all’Olimpico, preceduta da un Roma-Spal che potrebbe permettere alla squadra di rifiatare in vista di un possibile match da “dentro” o “fuori”. I calciatori torneranno poi in campo contro il Chievo dopo 4-5 giorni, in trasferta al Bentegodi di Verona.

 Simone Burioni