Visite mediche per Gregoire Defrel a Villa Stuart

Gabriele Conflitti – Gregoire Defrel questa mattina si è recato a Villa Stuart per sostenere le visite mediche con la Roma. L’attaccante francese ieri sera è arrivato a Trigoria in macchina con il suo agente Giampiero Pocetta. Ad aspettarli c’erano Monchi e Mauro Baldissoni, che gli hanno mostrato il centro sportivo giallorosso. Oggi dopo i controlli presso la clinica romana firmerà il contratto che lo legherà alla società capitolina per i prossimi 5 anni e alle ore 15:20 insieme a Cengiz Under ed ai dirigenti della Roma prenderà un volo da Fiumicino per Boston. 

Gabriele Conflitti

Alla scoperta di Cengiz Under, la nuova scommessa di Monchi

Simone Indovino – In casa Roma le scommesse piacciono, lo sappiamo. Da Pradè a Monchi, passando per Sabatini autore di manovre “azzardate” nel corso della sua gestione sportiva. Del primo non si può dimenticare l’acquisto di Jeremy Menez, giocatore dotato di un talento cristallino ma con una testa non era altrettanto sprizzante di qualità. Erik Lamela spicca tra gli azzardi dell’attuale dirigente interista. E Monchi? Per proseguire la scia dei suoi predecessori il d.s. capitolino non si è lasciato sfuggire Cengiz Under, acquistato per 15 milioni di euro sbaragliando la concorrenza inglese del Manchester City.

DUTTILITÀ – In patria è dipinto come un calciatore dal talento cristallino, soprannominato non a caso il “Dybala turco”. Appellativo scomodo per un ragazzo di appena vent’anni che si ritrova davanti ad una realtà completamente nuova. Di piede mancino, possiede una grande duttilità che gli permette di ricoprire tutti i ruoli della fase offensiva anche se, come testimonia il paragone assegnatogli in Turchia, preferisce agire partendo dalla fascia destra per liberare il suo potente tiro. Proprio su quella corsia lo slot è attualmente libero dopo la partenza di Salah. «Era il mio giocatore preferito, ma adesso è andato al Liverpool», ha dichiarato lo stesso Under. Chissà se, col passare del tempo, quel posto non sarà preso dal classe ’97.

CARRIERA – Ha iniziato a calcare i campi da gioco vestendo la maglia del Bucaspor, entrando poi a far parte del calcio “dei grandi” con l’Altinordu, prima del salto definitivo nell’Instanbul Basaksehir. Nonostante la giovane età, Under ha già indossato la casacca della Nazionale turca maggiore: dopo l’esordio avvenuto nel novembre del 2016, l’attaccante è stato protagonista in quattro occasioni realizzando due reti. Prima del debutto con i “grandi”, aveva indossato la maglia del proprio paese con l’under 18, l’under 19 e l’under 21, maturando complessivamente 21 presenze e sette gol.

MOTIVAZIONI – Come la storia giallorossa insegna, la pressione e le aspettative su di lui saranno alte. Dovrà essere bravo Di Francesco a farlo inserire in maniera graduale nell’insidioso panorama calcistico italiano. La motivazione del giovane di certo non manca, come si è potuto intuire nelle sue prime dichiarazioni da giocatore capitolino. «Vado a Roma con la consapevolezza che Monchi e Di Francesco valorizzano i giovani. Ci sarà competizione con Perotti ed El Shaarawy, voglio prendermi la maglia da titolare». L’ambizione è alta, il tempo è tutto dalla sua parte.

Simone Indovino

Di Francesco affronta l’ex

Lavinia Colasanto – Spalletti e Di Francesco, il passato e il presente della Roma. Si sfidano in una delle partite più delicate della stagione, sia per l’Inter sia per i giallorossi. Il tecnico abruzzese è subentrato in estate a quello toscano che, tornato nella Capitale nel gennaio del 2016 al posto di Garcia, ha portato la squadra prima ad un miracoloso terzo posto e poi alla piazza d’onore dietro alla Juventus.

Differenti ma allo stesso tempo uguali. Entrambi amano dare un’impronta offensiva alla propria squadra, più verticale con una ricerca ossessiva degli esterni, Spalletti, più possesso palla con i tagli delle ali, Di Francesco. Amano l’attacco ma non disdegnano la difesa. Il neo giallorosso ha sorpreso in questa prima metà di stagione perché la sua squadra si è rivelata una delle migliori retroguardie d’Italia e d’Europa, dimostrando attenta cura ai dettagli. Soltanto nell’ultimo periodo, causa scarsa condizione fisica e poca lucidità, la Roma ha subito di più. Bene anche l’Inter in difesa, con Skriniar che si è saputo adattare ai dettami tattici di Spalletti formando, con Miranda, una coppia solida e di sicuro affidamento.

I due tecnici hanno vissuto e stanno vivendo Roma in modo passionale. Uno scudetto e una Supercoppa italiana, conquistati da giocatore, per Di Francesco, due coppe Italia, una Supercoppa italiana per Spalletti da allenatore giallorosso. La sua storia nella Capitale è stata travagliata, dalle 11 vittorie consecutive, con tanto di festeggiamento nel derby, alla mancata vittoria dello Scudetto, per mano di quell’Inter che ora comanda, e della Juventus, fino ad arrivare alla conferenza stampa di addio dove ha

chiuso col botto.

Di Francesco, che ora dovrà dimostrare di essere un grande allenatore, spera di ripercorrere questo cammino riuscendo, magari, a completarlo vincendo il campionato. Sarà un’impresa ardua per quest’anno con una Roma che si è persa nel momento più bello, quando doveva dimostrare di aver fatto il salto di qualità.

Uno da Certaldo, l’altro da Pescara, uno toscano, l’altro abruzzese ma entrambi con un solo obiettivo per domenica, vincere. Chi ci riuscirà si potrà rilanciare per la lotta alla Champions League, mente chi perderà vivrà un inizio anno da incubo, come se ce ne fosse bisogno per Roma ed Inter.

Lavinia Colasanto

Riyad Mahrez, ecco chi è l’obiettivo numero uno di Monchi

Gianluca Notari – È il 2 maggio 2016, sono le ore 22.55 e si è appena conclusa Chelsea-Tottenham. Il 2 a 2 finale sancisce la fine del campionato, almeno per ciò che riguarda la lotta al titolo: il Leicester di Claudio Ranieri vince per la prima volta una storica Premier League. Per i giocatori delle Foxes la gioia è incontenibile, la stagione appena conclusa li consacra per sempre nella storia come i protagonisti della più incredibile delle avventure. Schmeichel, Huth e Morgan, Kante, Drinkwater, Okazaki, Vardy ma soprattutto lui: Riyad Mahrez, la vera stella di questa squadra.

Mahrez nasce il 21 febbraio del 1991 a Sarcelles, nell’Ile de France, da genitori algerini. Inizia la sua carriera nelle giovanili nella squadra della sua città, l’AAS Sarcelles, ma l’esordio tra i professionisti avviene con la squadra del Quimper. Successivamente, nel 2010 si trasferisce nella seconda squadra dell’AC Le Havre, entrando in pianta stabile in prima squadra dalla stagione 2011/2012. Nel gennaio del 2014 arriva la chiamata del Leicester, squadra di Championship che raggiunse la promozione in Premier League dopo un purgatorio di 10 anni, Mahrez successivamente racconterà che, alla prima chiamata delle Foxes, credeva si trattasse una squadra di rugby, ma superate le prime diffidenze accettò la proposta trasferendosi in Inghilterra. Mai scelta fu più azzeccata.

I primi sei mesi di Mahrez in Championship si chiudono con il bottino striminzito di 3 gol e 5 assist, ma al termine della stagione il club raggiunge la promozione in Premier League dopo 10 anni di purgatorio. Nel primo anno nella massima serie inglese l’algerino fatica ad imporsi: soltanto 3 gol e 4 assist nelle 32 gare stagionali, con il Leicester che riesce a salvarsi solamente alla fine del campionato grazie alla striscia di sette vittorie nelle ultime nove partite della stagione. Per motivi extra calcistici, e nonostante la salvezza raggiunta, il manager Nigel Pearson non viene confermato per la stagione successiva e a prendere il suo posto viene chiamato Claudio Ranieri, che torna in Inghilterra dopo l’esperienza con il Chelsea di 10 anni prima. Non lo sa ancora nessuno, ma questo è l’esatto momento in cui la storia prende una piega totalmente inaspettata. Dopo un’annata trionfale, il Leicester City vince la prima Premier League della sua storia: Mahrez e Vardy compongono un tandem da sogno, con l’algerino che strappa applausi e consensi in ogni stadio che lo vede protagonista. Il fantasista conclude la sua stagione con 18 reti e 10 assist, viene poi nominato calciatore africano dell’anno e arriva settimo nella classifica del Pallone d’oro 2016.

La stagione successiva rimane a Leicester per giocare la Champions League, ma a fine anno la sensazione è che ormai la sua dimensione sia un’altra. Monchi lo ha capito prima di tutti e sembra determinato ad assicurarsi l’attaccante nord africano per rimpiazzare Salah, volato a Liverpool. La richiesta delle Foxes sembra essere di 40 milioni di euro: una cifra importante, difficilmente raggiungibile per i parametri della Roma. Ma forse è arrivato il momento di osare per provare finalmente a vincere: per eventuali consigli, chiedere a Mahrez.

Gianluca Notari

Pinzolo, Roma-Slovacko 1-0. I giallorossi chiudono il ritiro con una vittoria targata Sadiq

(E.Bandini) – Termina con un successo di misura l’amichevole della Roma contro lo Slovacko e il ritiro di Pinzolo. Un buon test per i giallorossi che sconfiggono un avversario più avanti dal punto di vista fisico. A decidere lo sconto è un timbro nel quarto d’ora finale di Umar Sadiq, che sfrutta alla perfezione un preciso inserimento di Bruno Peres.

IL TABELLINO

AS ROMA (4-3-3): Alisson (64′ Lobont); Peres, Castan (45′ Gyomber), Jesus (83′ Nani), Pellegrini (58′ Seck); Gonalons, Gerson (83′ Valeau), Ricci (45′ Vainquer); Perotti (45′ Sadiq), Tumminello (64′ Antonucci), Cappa (45′ Keba).
A disposizione: Ciavattini, De Santis, Nani, Valeau, Greco, Romagnoli.
Allenatore: Eusebio Di Francesco.

FC SLOVACKO (4-3-3): Hecia; Reinberk, Hofmann, Brecka, Divisek; Havlik, Danicek, Machalik; Navratil, Rezek, Zajic (39′ Kubala).
A disposizione: Hellebrand, Pravza, Rada, Sumulikoski, Tok, Simko, Sadilek, Vasijev, Juroska, Danek, Yu Kang-Honn.
Allenatore
: Levy.

Arbitro: Amabile di Vicenza.
Assistente I: Bologna.
Assistente II: Graziano.

Note: 2200 tifosi presenti.

LIVE

SECONDO TEMPO

90′ – Finisce la partita. Sadiq decide il match.

83′ – Valeau e Nani entrano sul terreno di gioco rilevando Gerson e Juan Jesus.

82′ – Arriva la comunicazione ufficiale: sono 2250 i biglietti acquistati per l’amichevole odierna.

75′ – GOOOL DELLA ROMA! Bella discesa di Bruno Peres che riceve palla da Keba e appoggia al centro per Sadiq. Il giovane attaccante deposita facilmente in rete col destro.

71′ – Sadiq prende palla sulla trequarti, si gira con abilità e calcia col destro. Il portiere avversario devia in angolo. Sul successivo corner è ancora l’estremo difensore a salvare su Gerson.

68′ – Vainquer prende palla dal vertice sinistro dell’area di rigore. Il francese mira e calcia sul palo lungo ma la sfera termina di poco a lato.

67′ – Nonostante i numerosi cambi da ambo i lati la partita non si accende.

64′ – Alisson e Tumminello fanno spazio a Lobont e Antonucci. Il portiere prende la fascia da capitano.

58‘ – Pellegrini si accascia a bordo campo per un problema fisico. Il terzini è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per far posto a Seck. Il giovane abbandona il campo rassicurando il pubblico sulle sue condizioni.

49′ – Bruno Peres si invola sulla fascia e mettere un bel cross al centro. Sadiq prova l’impatto ma la sua frustata è contrastata da un difensore.

47′ – Pericolosa sortita offensiva degli avversari neutralizzata da Gyomber e Alisson.

45′ – Riprende la partita.

PRIMO TEMPO

45‘ – Termina il primo tempo. Gara molto bloccata e soprattutto molto tesa.

44‘ – Altre scintille tra Gerson e Navratil a palla lontana. L’arbitro ferma il gioco per chiarire con i due calciatori.

 39′ – Primo cambio per lo Slovacko: fuori Zajic per un colpo alla bocca dello stomaco, dentro Kubala.

33′ – Ci prova Maxime Gonalons dalla distanza. La palla però esce di un metro fuori alla sinistra del portiere.

29′ – Si scaldano gli animi in campo dopo un intervento di Navratil su Perotti: arriva Gerson ad aiutare il compagno ma così facendo fa scoppiare una piccola rissa in campo. Interviene anche Di Francesco con il suo staff per sedare gli animi.

25′ – Pericoloso lo Slovacko con un tiro improvviso di Havlik dal limite dell’area di rigore. Alisson però riesce a deviare la sfera in angolo vedendola all’ultimo

20‘ – Ancora in avanti la Roma. Ricci serve in verticale Bruno Peres, che davanti al portiere Hecia calcia il pallone rosoterra. Il suo tiro però è troppo centrale e favorisce così la parata dell’estremo difensore cieco.

19′ – Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bruno Peres mette in area di rigore un bel cross, sul quale arriva Cappa. Il giovane attaccante però di testa non inquadra la porta dello Slovacko. La qualità del gioco della Roma sta crescendo minuto dopo minuto.

18′ – La Roma vicina al gol con Tumminello. L’attaccante giallorosso, servito splendidamente da Pellegrini, con un colpo di testa deviato sfiora la rete del vantaggio.

14‘ – Navratil ruba palla a Bruno Peres, il quale rimane a terra, e lancia in contropiede Zajic. L’attaccante cieco però viene chiuso da un’ottima diagonale difensiva di Pellegrini.

8‘ – Pericolo per la porta della Roma! Retropassaggio sbagliato di Leandro Castan che serve l’attaccante Zajic, il quale però a tu per tu con Alisson si fa ipnotizzare favorendo la respinta del portiere brasiliano.

6′ – Partita molto più combattuta in questi primi minuti rispetto alla sfida contro il Pinzolo Campiglio. La gara è molto bloccata sopratutto a centrocampo.

0′ – Inizia il match allo stadio Pineta. E’ lo Slovacko a giocare il primo palllone.

PREPARTITA

Ore 15:50 – Sugli spalti presenti già i tifosi. In giornata a Pinzolo sono arrivati molti supporters giallorossi.

Ore 15:37 – E’ uscita la distinta della seconda amichevole stagionale della Roma.

Ore 15:35 – Anche la Roma entra sul terreno di gioco per iniziare riscaldarsi.

Ore 15:30 – Lo Slovacko è sceso in campo per il riscaldamento.

Pallotta atterra nella Capitale: “Manolas e Nainggolan restano. Totti? Nulla di deciso”

Simone Burioni – James Pallotta, presidente della Roma, è sbarcato all’aeroporto di Ciampino affiancato dalla dirigente Kaitlyn Colligan. Ad attendere l’americano c’è Tonino Tempestilli. Durante la sua permanenza nella Capitale ne approfitterà probabilmente per incontrare Francesco Totti e stabilire il futuro dell’ex capitano giallorosso. Inoltre è previsto un meeting con la dirigenza per pianificare le strategie del club. Pallotta ripartirà il 17 luglio da Ciampino, ma in un momento diverso dalla squadra.

LIVE

Ore 16.20 – Pallotta e Alex Zecca fanno il loro ritorno all’Hotel de Russie. Il presidente non andrà a Trigoria.

Ore 15.20 – Pallotta e Zecca lasciano l’Hotel.

Ore 14.20 – Pallotta giunge presso l’Hotel de Russie, rilasciando alcune dichiarazioni. C’è anche il braccio destro del presidente Alex Zecca. Queste le parole di Pallotta:

Su Totti…
Per ora non abbiamo deciso niente. Il ruolo di Francesco è una cosa fra me e lui, lo sento spesso. Ancora non abbiamo deciso e non lo dirò a voi.  Io e lui parliamo tantissimo, quando avremo deciso qualcosa lo saprete. Non ci sono problemi.

Monchi?
Monchi sta facendo un ottimo lavoro, da quando sono qui è l’unico che a maggio mi ha portato un piano di tutti i giocatori che abbiamo e di quelli di cui abbiamo bisogno in ogni posizione. Alla fine spiegheremo a tutti il nostro lavoro, Monchi sta facendo esattamente quello che gli ho chiesto. Abbiamo un piano comune e discutiamo di tutto insieme. Parliamo dei giocatori partendo dalla lista di quelli che vogliamo e condividiamo ogni scelta.

Obiettivo prossima stagione?
Abbiamo il miglior centrocampo in Italia e con il rientro di Florenzi faremo ancora meglio. Abbiamo preso Cengiz e abbiamo ancora un paio di nomi in testa. Sono giocatori che saranno migliori in prospettiva futura.

Ci sono possibilità per Mahrez?
Sinceramente non so chi sia.

Sulle cessioni…
Nainggolan e Manolas non vanno da nessuna parte, abbiamo fatto delle cessioni per due motivi: uno è il fair play finanziario, l’altro è che facciamo valutazioni rispetto alle potenzialità in futuro.

Ore 13.00 – Il presidente della Roma è atterrato nella Capitale. Ad accompagnare il numero uno giallorosso c’è la Colligan.

Simone Burioni

Pallotta nella Capitale: “Manolas e Nainggolan restano, su Totti nulla di deciso. Abbiamo ceduto per il FPF. Mahrez chi è?” – FOTO e VIDEO

David Moresco – Il presidente della Roma James Pallotta è sbarcato all’aeroporto di Ciampino affiancato dalla dirigente Kaitlyn Colligan. Ad attendere il numero uno giallorosso c’è Tonino Tempestilli. Durante la sua permanenza nella capitale ne approfitterà probabilmente per incontrare Francesco Totti e stabilire il futuro dell’ex capitano giallorosso. Inoltre è previsto un meeting con la dirigenza per pianificare le strategie del club. Pallotta ripartirà il 17 luglio da Ciampino ma non con la squadra.

LIVE

Ore 16.30Pallotta e Zecca fanno il loro ritorno all’Hotel de Russie. Il presidente non andrà a Trigoria.

Ore 15.20Pallotta e Zecca lasciano l’Hotel

Ore 14.20Pallotta giunge presso l’Hotel de Russie, rilasciando alcune dichiarazioni. C’è anche il braccio destro del presidente Alex Zecca. Queste le parole di Pallotta:

Su Totti…
Per ora non abbiamo deciso niente. Il ruolo di Francesco è una cosa fra me e lui, lo sento spesso. Ancora non abbiamo deciso e non lo dirò a voi.  Io e lui parliamo tantissimo, quando avremo deciso qualcosa lo saprete. Non ci sono problemi.

Monchi?
Monchi sta facendo un ottimo lavoro, da quando sono qui è l’unico che a maggio mi ha portato un piano di tutti i giocatori che abbiamo e di quelli di cui abbiamo bisogno in ogni posizione. Alla fine spiegheremo a tutti il nostro lavoro, Monchi sta facendo esattamente quello che gli ho chiesto. Abbiamo un piano comune e discutiamo di tutto insieme. Parliamo dei giocatori partendo dalla lista di quelli che vogliamo e condividiamo ogni scelta.

Obiettivo prossima stagione?
Abbiamo il miglior centrocampo in Italia e con il rientro di Florenzi faremo ancora meglio. Abbiamo preso Cengiz e abbiamo ancora un paio di nomi in testa. Sono giocatori che saranno migliori in prospettiva futura.

Mahrez?
Non so chi sia.

Sulle cessioni…
Nainggolan e Manolas non vanno da nessuna parte, abbiamo fatto delle cessioni per due motivi: uno è il fair play finanziario, l’altro è che facciamo valutazioni rispetto alle potenzialità in futuro.

Ore 13.00 – James Pallotta è atterrato a Roma. Ad accompagnarlo la Colligan.

David Moresco

 

 

 

 

 

 

 

Alisson si prende la Roma: questo è il suo anno

Serena Randazzo – Alisson Ramsés Becker è arrivato a Roma nel luglio scorso per 8 milioni di euro e un contratto fino al 2021. La sua prima annata in giallorosso però non è stata delle migliori. All’ombra di Wojciech Szczesny, titolare indiscusso della porta, il brasiliano si è dovuto accontentare di giocare la Coppa Italia, disputando 4 partite e subendo 5 gol, di cui 4 nelle due sfide contro la Lazio in semifinale e l’Europa League, uscendo agli ottavi di finale. Ora però le carte sono state rimesse in tavola e l’ex Internacional è riuscito finalmente a trovare spazio in questa squadra. Il direttore sportivo Monchi ha ribadito la piena fiducia nei confronti del giocatore, che è convinto di “ripagare tutto sul campo”.

Dopo quasi un anno di praticantato ora è pronto a stupire: “Sento che è davvero arrivato il mio momento” ha dichiarato nel ritiro di Pinzolo. Cresce l’autostima e aumentano le ambizioni, il calciatore ha poi manifestato la voglia di entrare nella storia di quest club, magari vincendo uno scudetto che da troppo tempo manca alla tifoseria romanista. La mala sorte del secondo in teoria stavolta spetterà a Skorupski. In pratica però si sta cercando una sistemazione per il polacco, che non ha alcuna intenzione di fare il vice al sudamericano, dopo i due buoni campionati passati da titolare all’Empoli. Pallotta & co intanto fissano il prezzo del cartellino: 10 milioni, nella speranza di trovare una soluzione da cui tutti potranno trarre vantaggio. Il terzo sarà invece sempre l’inamovibile Lobont, che sta per iniziare la sua nona annata nella capitale. In attesa del resto del gruppo per la tournéè americana intanto Di Francesco ringrazia in conferenza stampa i suoi nuovi tifosi per il tanto affetto ricevuto. Inizierà a breve una nuova stagione e la Roma dovrà dimostrare di saper stare al passo con le grandi. Tra partenze e arrivi, conferme e bocciature, la squadra dovrà ritrovare il giusto equilibrio per ripartire, stavolta non da zero, ma dall’1, come il numero della maglia del suo nuovo primo portiere.

Serena Randazzo