Gianluca Notari – Silenzioso. Questo è l’aggettivo che più volte Francesco Totti ha utlizzato per spiegare la sua maniera di essere uomo e capitano. Ed è forse anche per questo motivo che il commovente addio del 28 maggio ha fatto così tanto rumore: tutti zitti e lui che parla, quando mai è successo? Noi non ci eravamo proprio abituati. Eppure, oltre a questa enorme e rumorosa dimostrazione di amore, il silenzio sembra ancora albergare nei dintorni di casa Totti.
“Ma alla fine che fa? Smette? Continua? Che fa?” si chiede la gente. Non una parola, una frase, un indizio, niente. Niente di niente. Che poi uno si preoccupa, dice “oh, dopo tutto sto macello, ma che se fa così?“. Ma non è cattiveria, è che Roma senza il suo Capitano non ci sa stare. Si informa, chiede a qualcuno, legge il giornale. Ma ancora non si sa niente.
Eppure, proprio quando tutti si preoccupano di dove possa essere in quel momento Francesco, e che cosa starà facendo in quel momento il Capitano, lui stava lì, dove è stato per 25 anni. Sempre lì, a Trigoria. Stavolta, il campo neanche l’ha guardato. Se ne è andato dritto dritto in ufficio, per parlare di qualcosa che, finalmente, potrebbe schiarire le idee ai tanti tifosi che lo stavano cercando.
“Vicepresidente“, gli hanno detto nell’ufficio.
“Ma chi, io?” ha risposto lui, fra lo stupito e il sornione.
“E chi se non tu?” gli hanno fatto.
Si tratta di una decisione non semplice, quasi illogica, quella di relegare un talento del genere in un ufficio. Eppure, come tutte le più belle storie d’amore, anche quella del Totti calciatore è arrivata alla conclusione. La proposta per una nuova vita, sempre all’interno di Trigoria, è arrivata forte e chiara, sorprendendo forse anche lo stesso Totti. Quello di vicepresidente sarebbe un ruolo molto importante, con ampi poteri decisionali, che metterebbe soggezione forse anche un campione con la personalità di Totti. Ma i tifosi, adesso, aspettano un nuovo inizio: quale sarà l’epilogo della storia ancora non lo sa nessuno, anche se si spera che questa decisione arrivi non troppo tardi.
Totti, intanto, si prova la cravatta davanti allo specchio e si sfila gli scarpini. Ci pensa, il Capitano.
Che tanto l’estate è lunga, avoglia se è lunga.
Gianluca Notari