Stephan El Shaarawy e la capacità di saper aspettare

Simone Indovino – Nel calcio di oggi siamo spesso abituati a vedere divergenze tra giocatori e allenatori a causa dello scarso impiego. Contrasti che, talvolta, si concludono con concreti discorsi di mercato. In pochi sanno aspettare il proprio momento e rendere al meglio, tra questi c’è sicuramente Stephan El Shaarawy, l’attaccante della Roma protagonista di un finale di stagione al di sopra delle aspettative.

“PROBLEMA” DZEKO – Arrivato a Roma nel gennaio del 2016, il Faraone è immediatamente diventato uno dei pilastri portanti della formazione di Luciano Spalletti che, a causa dello scarso ambientamento di Dzeko nel campionato italiano, era costretto a utilizzare il tridente leggero. El Shaarawy, Perotti e Salah garantivano una qualità offensiva non da poco, riuscendo a sopperire all’assenza delle marcature del bosniaco. Sin dalle prime giornate della stagione in corso ci si è subito accorti che la musica sarebbe stata diversa. L’esplosione di Dzeko ha di fatto “obbligato” il tecnico giallorosso a ribaltare le gerarchie in attacco, relegando spesso e volentieri il classe ’92 in panchina per far posto all’ex City.

PERSEVERARE – È forse questa la più grande capacità ascrivibile a El Shaarawy. Lo scarso impiego aveva creato anche delle voci di mercato che lo volevano vicino alla Fiorentina già nella sessione di mercato invernale. Ma il Faraone non ha mai mollato, allenandosi sempre con costanza e motivazione. Questo non è passato inosservato a Spalletti che, in contemporanea con il calo fisiologico di Perotti, ha rispolverato da titolare l’ex Milan in questi ultimi mesi di stagione. Prestazioni alla mano, scelta più che azzeccata da parte del tecnico toscano.

DECISIVO – La fiducia dell’allenatore è stata assolutamente ripagata, come testimonia la costanza di rendimento messa in atto negli ultimi mesi. Le reti consecutive messe a segno nelle ultime due giornate di campionato ai danni di Milan e Juventus potrebbero rivelarsi decisive al fine del raggiungimento dell’obiettivo stagionale, ovvero il secondo posto. «Insieme a quello della settimana scorsa a San Siro è il gol più importante da quando sono a Roma – dice El Shaarawy, autore di 10 reti e 10 assist in tutte e tre le competizioni stagionali -. Mi dà tanta fiducia e ci consente di rimanere secondi che per noi è fondamentale».

TIGNA” – L’evoluzione tattica messa in atto da Spalletti negli ultimi mesi in concomitanza con i diversi cambi di modulo ha obbligato il Faraone a modificare leggermente le sue caratteristiche di gioco. Meno spazio per le giocate singole e più concretezza, soprattutto dal punto di vista fisico. Non a caso gli ultimi due successi importantissimi della Roma sono avvenuti proprio grazie alla costanza muscolare e atletica messa in atto dai capitolini. «Il mister mi chiede sacrificio, un contrasto in più. Non serve la giocata individuale, ma se si parte dalle cose che riescono meno tutto arriva con facilità». Detto da un ragazzo che ha saputo trasformare una stagione quasi anonima in concreta non ci si può che fidare.

Simone Indovino

Mariani: “Totti lascerà un vuoto a Roma. Florenzi tornerà in campo a settembre. Nura? Nessun allarme”

David Moresco – Più di duemila nomi nella lista degli atleti operati dal Professor Mariani di Villa Stuart. Da Francesco Totti fino ad Alessandro Florenzi, passando per i vari Tommasi, Strootman, Rudiger e così via. Il noto Chirurgo Ortopedico romano ha parlato del legame che ha con il capitano giallorosso e degli infortuni che hanno colpito la Roma negli ultimi anni. Ecco le sue parole:

Roma-Genoa ultima partita di Francesco Totti…
Come romano e romanista ovviamente mi dispiace. Sia la città che la squadra perdono un simbolo e quando questo avviene rimane sempre un vuoto. Totti ha personificato l’aspetto tipico del romano: l’ironia, il prendersi in giro costantemente, la disponibilità e così via. Rimarrà certamente un vuoto.

Era davvero convinto potesse giocare il Mondiale nel 2006 o lo incoraggiava solamente?
Lì c’era la mia personale convinzione, nonostante lo scetticismo di molti. Ero sicuro di quello che saremmo riusciti a fare lavorando insieme per poter centrare l’obiettivo.

Si è trovato davanti situazioni complesse come quelle di Strootman e Florenzi, quanto conta lavorare sulla testa dei calciatori in questi casi?
E’ facile mettere avanti le mani. Io quando fornisco garanzie le do a ragion veduta. Sono convinto di quello che il giocatore può ottenere. Se fossi pessimista lo direi al giocatore. A Strootman ho detto “tornerai a giocare tranquillamente” e l’ho fatto perché ne ero profondamente convinto.

Che sentimenti prova quando vede un ‘suo’ giocatore tornare in campo?
Sono ultra soddisfatto quando li vedo giocare. E’ come un meccanico che lavora su una Ferrari che torna a vincere. Il merito lì è molteplice, non è tutto ad uno o ad un altro. Il chirurgo fa parte di un ingranaggio estremamente delicato, che basta poco per incepparlo, ma quello che conta è la voglia del giocatore, quanto ama il suo lavoro, è fondamentale. Il successo di Totti, dal Mondiale alla sua longevità, nasce dal fatto che ama profondamente quello che fa.

Florenzi e Totti hanno qualche lato caratteriale simile?
La differenza tra loro due è come si pongono di fronte alla malattia. Florenzi è molto più positivo di Totti. Francesco è più timoroso, ha paura del medico e della chirurgia, però si affida tranquillamente.

Quando deve ‘sistemare’ un intervento sbagliato precedentemente come si pone?
Il lavoro è diverso, ma la finalità è la stessa: dare un’articolazione stabile al giocatore. E’ più difficile ed è una sfida, non è la stessa cosa che operare un ginocchio appena rotto. E’ come un sarto che deve ritagliare un vestito tagliato male precedentemente. Fa parte delle normali conoscenze di un ortopedico e di un chirurgo dello sport.

Quest’anno tra le file della Roma ci sono stati una quantità di infortuni al crociato innumerevoli…
Si, ha pagato in modo notevole.

Ci spiega la situazione di Abdullahi Nura?
Nura ha subito una lesione del tutto particolare, quindi già dall’inizio sapevamo che non poteva fare un percorso alla Rudiger, ma che sarebbe stato molto più lungo. Si è rotto il crociato posteriore ed aveva delle lesioni meniscali particolari. Sapevamo che ci avrebbe messo più tempo. Il ragazzo veniva da una precedente fase di stop per altri motivi e per rimettere in moto la macchina c’è voluto più tempo, ma ora è perfettamente integro e non vedo elementi di allarme.

Il secondo infortunio di Florenzi?
E’ stata una cosa del tutto casuale. Florenzi è stato sfortunato, è come una macchina che tampona appena uscita dal carrozziere. E’ una casualità del tutto fortuita. Lui tornerà in campo nel prossimo campionato, per settembre prossimo.

Parliamo un po’ del passato. Secondo lei Rocca sarebbe tornato a giocare con le nuove tecnologie?
Si, oggi sarebbe stato diverso. Avrebbe avuto un altro tipo di trattamento. Parliamo di un’epoca nettamente diversa e con conoscenze diverse. Rocca ha avuto la sfortuna di avere un infortunio estremamente complesso in tempi in cui era difficile gestire le conoscenze a riguardo. Un insieme di cose che hanno portato a costringere il giocatore ad interrompere la sua carriera.

Sarà allo Stadio Olimpico per l’ultima di Totti?
Ci sto pensando. Non vado spesso allo stadio, però non lo so. Se non vado, avrò modo di salutare Totti in mille altri modi.

David Moresco

Roma-Juve 3-1: le pagelle. De Rossi, El Shaarawy e Nainggolan cancellano la disattenzione difensiva. Emerson on fire

Simone Indovino – Si può definire come un’impresa quella che la Roma compie questa sera contro la Juventus. Il tabellone dell’Olimpico al fischio finale recita 3-1 per i giallorossi, maturato grazie alle reti di De Rossi, El Shaarawy e Nainggolan. Bravissimi gli uomini di Spalletti a ribaltare l’iniziale svantaggio firmato da Lemina, abile ad accogliere un assist di Higuain. La perseveranza dei capitolini ha consentito di ottenere un successo fondamentale in ottica secondo posto; con questo risultato il Napoli è nuovamente rispedito alle spalle quando mancano due giornate al termine del campionato.

ROMA

Szczesny 6.5 – Preparato e attento in tutte le situazioni in cui è chiamato in causa, specie nei tiri da fuori tentati dagli avversari. Incolpevole sul gol; non può nulla sull’appoggio sicuro di Lemina. Compie un miracolo a pochi secondi dallo scadere su Higuain.

Rudiger 6.5 – Grinta da vendere per il tedesco che fa della costanza fisica la sua arma migliore in questa serata. Pecca nella qualità del possesso palla, ma conferisce un preziosissimo aiuto sulla corsia destra.

Manolas 6.5 – Non perfetto il suo posizionamento in occasione delle rete subita quando si trova troppo alto rispetto al resto della linea difensiva. Si riscatta ampiamente propiziando il gol del pareggio con un potente colpo di testa. Vincente in quasi tutti i duelli con gli attaccanti bianconeri.

Fazio 6 – Si perde in maniera disattenta Higuain, che indisturbato appoggia per Lemina. Disattenzione a parte, incrementa il suo livello di gioco nella ripresa contrastando con abilità le avanzate della Juventus.

Emerson 7 – Partita da incorniciare per il brasiliano. La presenza di Cuadrado e Lichsteiner dal suo lato non gli permette di scendere sulla fascia come ci ha abituato a fare ma la sua fase difensiva è pressoché perfetta. Quando la condizione atletica cala e gli spazi si aprono, ecco che il terzino ha ancora capacità fisica per sgroppare lungo la corsia.

De Rossi 7 – Si conferma uno degli uomini più in forma del momento realizzando il terzo gol consecutivo. La zampata vincente sulla respinta di Buffon garantisce una carica emotiva non da poco per il resto della squadra, che da quel momento cambierà totalmente faccia.

Paredes 6.5 – Era un palcoscenico importante per l’argentino che non ha deluso le attese. Manovra con eleganza il pallone dando spesso il via alla manovra capitolina. Non disdegna i duelli fisici con gli avversari, spesso vinti. Un plauso all’ex Boca per la qualità con cui calcia tutte le palle inattive.

Nainggolan 7 – Meriterebbe una nota di merito solo per il fatto di essere sceso in campo in condizioni fisiche precarie. Sigilla l’ennesima grande prestazione stagionale con un siluro che mette in ghiaccio la partita e regala tre punti preziosissimi.

Perotti 5.5 – È il meno positivo del tridente leggero. Spazia molto intorno a diverse zone di campo ma in poche occasioni risulta incisivo. Ha come attenuante il recupero lampo dall’infortunio accusato pochi giorni addietro.

El Shaarawy 6.5 – Non una delle migliori partite del Faraone nella Capitale, ma il morbido destro a giro che si insacca alle spalle di Buffon è di vitale importanza. Bravo a farsi trovare pronto nelle occasioni in cui Spalletti lo sta chiamando in causa in questo finale di stagione.

Salah 6.5 – Duello da antologia per tutti i 90 minuti con il veloce Asamoah. L’egiziano si muove tuttavia per tutto il fronte offensivo non creando punti di riferimento; preziosissimo il suo assist per la terza rete della Roma.

Grenier 6 – Un po’ di legna in mezzo al campo per aiutare i compagni a mantenere il risultato.

Juan Jesus 6 – Disputa pochi minuti, ma argina alla perfezione il pericoloso Dani Alves.

Totti s.v. – Passerella per il Capitano alla sua penultima apparizione allo Stadio Olimpico.

Spalletti 7 – La gara, come sottolineato dal tecnico durante i giorni scorsi, era di fondamentale importanza e i suoi ragazzi sono stati abili e capaci nel mantenere la concentrazione anche in occasione dello svantaggio. Prova di forza che deve essere confermata negli ultimi due appuntamenti che attendono la Roma.

Simone Indovino

Serie A – Le probabili formazioni della 36^ giornata

Fiorentina – Lazio

Doppio problema per Sousa, il tecnico portoghese dovrà fare a meno di Rodriguez (squalifica) e Badelj (problema muscolare). L’allenatore viola potrebbe spostare Borja Valero in mezzo al campo e rilanciare Ilicic sulla trequarti. In casa Lazio scontata, in avanti, la coppia del momento formata da Immobile e Keità. In mezzo al campo Inzaghi ritrova Parolo. 

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Sanchez, Astori; Chiesa, Vecino, Valero, Tello; Bernardeschi, Ilicic; Kalinic. Allenatore: Sousa.

Lazio (3-5-2): Strakosha; Wallace, de Vrij, Hoedt; Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo, Lulic; Immobile, Keita. Allenatore: Inzaghi.

Sabato 13 maggio ore 20.45

Atalanta – Milan

Sfida decisiva per la corsa all’Europa League. Gasperini ritrova Conti e Freuler dopo le squalifiche e spera di avere a disposizione gli acciaccati Gomez e Kessie. Anche Montella è alle prese con diversi problemi, soprattutto in difesa. Il tecnico delMilan non avrà Paletta (squalifica) ma spera di poter contare su Romagnoli. In mezzo al campo rientra Kucka mentre in avanti ancora ballottaggio Lapadula\Bacca.

Atalanta (4-3-2-1): Berisha; Masiello, Caldara, Toloi, Conti; Cristante, Freuler, Spinazzola; Kurtic, Gomez; Petagna. Allenatore: Gasperini.

Milan (4-3-3): Donnarumma; De Sciglio, Zapata, Romagnoli, Vangioni; Kucka, Sosa, Pasalic; Suso, Lapadula/Bacca, Deulofeu. Allenatore: Montella.

Domenica 14 maggio ore 12.30

Inter – Sassuolo

Doppio squalifica in casa Inter: Medel e Kondogbia dovranno saltare la gara di domenica. Stefano Pioli spera di riavere a disposizione Miranda in difesa, pronto Andreolli, per fare coppia con Murillo. In mezzo al campo Brozovic prenderà il posto dell’ex Monaco. Di Francesco spera di ritrovare Defrel, Pellegrini e Mazzitelli ma dovrà fare a meno di Politano in avanti(Ragusa al suo posto). In mezzo al campo confermato il trio Sensi, Aquilani e Duncan.

Inter (4-2-3-1): Handanovic, D’Ambrosio, Murillo, Miranda\Andreolli, Nagatomo, Gagliardini, Brozovic, Candreva, Joao Mario, Perisic, Icardi. Allenatore: Pioli.

Sassuolo ( 4-3-3) : Consigli; Lirola, Acerbi, Cannavaro, Peluso; Aquilani, Sensi, Duncan; Berardi, Matri, Ragusa. Allenatore: Di Francesco.

Domenica 14 maggio ore 15.00

Sampdoria – Chievo

Giampaolo dovrà rinunciare allo squalificato Skriniar in difesa, Regini prenderà il suo posto. In avanti il tecnico blucerchiato dovrebbe utilizzare i soliti uomini: Bruno Fernandes alle spalle di Quagliarella e Schick. In casa Chievo Dainelli e Hetemajnono sono al meglio e potrebbero essere risparmiati. Sulla trequarti non ci sarà Birsa (squalificato), pronto De Guzman.

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Regini, Pavlovic; Barreto, Linetty/Praet, Torreira; Fernandes; Quagliarella, Schick. Allenatore: Giampaolo.

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Gobbi, Gamberini, Cesar, Cacciatore; Radovanovic, Castro, Bastien; De Guzman Inglese, Pellissier. Allenatore: Maran.

Bologna – Pescara

Donadoni ritrova Masina e Di Francesco ma dovrà fare a meno di Dzemaili. Lo svizzero è ormai ad un passo dal passaggio in Canada. In casa Pescara Zeman dovrà rinunciare a Benali, Brugman dovrebbe prendere il suo posto e completare il reparto offensivo con Caprari e Bahebeck.

Bologna (4-3-3): Mirante; Krafth, Maietta, Gastaldello, Mbaye; Donsah, Pulgar, Taider; Verdi, Destro, Krejci. Allenatore: Donadoni.

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Fornasier, Bovo, Biraghi; Verre, Coulibaly, Memushaj; Brugman, Bahebeck, Caprari. Allenatore: Zeman.

Cagliari – Empoli

Diversi dubbi per Massimo Rastelli. Il tecnico del Cagliari potrebbe riproporre Joao Pedro dietro Farias e Borriello. In casaEmpoli Martusciello monitora le condizioni di Krunic, Marilungo e Mchedlidze. In caso di forfait dell’attaccante georgianopronta la coppia ThiamPucciarelli.

Cagliari (4-3-1-2): Rafael; Isla, Pisacane, Bruno Alves, Murru; Ionita, Tachtsidis, Barella; Joao Pedro; Farias/Sau, Borriello. Allenatore: Rastelli.

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Bellusci, Costa, Pasqual; Mauri, Dioussè, Croce; El Kaddouri; Thiam, Pucciarelli. Allenatore: Martusciello.

Crotone – Udinese

Rastelli ritrova Falcinelli dopo la squalifica e lo ripresenterà in coppia con Trotta. In mezzo al campo si proverà a recuperareStoian. In casa Udinese mancherà Hallfredsson per squalifica, al suo posto pronto ancora il giovane Balic. In avanti Delneridovrebbe confermare Perica al posto di Thereau.

Crotone (4-4-2): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden, Crisetig, Barberis, Nalini/Stoian; Falcinelli, Trotta. Allenatore: Nicola.

Udinese (4-3-3): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Adnan; Badu, Balic, Jankto; De Paul, Zapata, Perica. Allenatore: Delneri.

Palermo – Genoa

Problemi per Bortoluzzi che non avrà a disposizione Jajalo e Gazzi a centrocampo. Il tecnico del Palermo può invece sorridere per il ritorno di Nestorovski in attacco. In casa Genoa la vittoria contro l’Inter ha dato entusiasmo ma non ha chiuso il discorso salvezza. Juric spera di avere Simeone, uscito dolorante dopo pochi minuti per un contatto con Medel. In difesa mancheràBurdisso, Munoz prenderà il suo posto.

Palermo (4-3-3): Fulignati; Gonzalez, Goldaniga, Andelkovic, Cionek; Trajkovski, Bruno Henrique, Chochev; Diamanti, Sallai, Nestorovski. Allenatore: Bortoluzzi.

Genoa (3-5-2): Lamanna; Biraschi, Munoz, Gentiletti, Lazovic, Rigoni, Veloso, Cataldi, Laxalt; Palladino Pandev/Simeone. Allenatore: Juric.

Torino – Napoli 

Mihajlović non avrà Moretti e Acquah per squalifica. In mezzo al campo torna a disposizione Benassi mentre in avanti ballottaggio Iturbe\Boyè. In casa Napoli Sarri ritrova Koulibaly dopo la squalifica e deve sciogliere il dubbio in mezzo al campo tra DiawaraJorginho. In avanti confermato il tridente Callejon, Mertens e Insigne.

Torino (4-2-3-1): Hart; Zappacosta, Carlao, Rossettini, Barreca; Baselli, Benassi; Iago Falque, Ljalic, Boyè; Belotti. Allenatore: Mihajlovic.

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; Jorginho, Allan, Hamsik; Insigne, Mertens, Callejon. Allenatore: Sarri.

Domenica maggio ore 20.45

Roma – Juventus

Tanti problemi per Luciano Spalletti. Il tecnico della Roma nona avrà sicuramente Strootman (squalifica) e Dzeko (infortunio al polpaccio). Da monitorare le condizioni di Nainggolan mentre in difesa rientra Rudiger. In casa Juventus Allegri deve valutare le fatiche di Champions. Sicuro assente Khedira, in difesa spazio a diversi cambi.

Roma (3-4-2-1): Szczesny; Rudiger, Fazio, Manolas; Emerson Palmieri; De Rossi, Paredes, Bruno Peres; El Shaarawy, Nainggolan; Salah. Allenatore: Spalletti.

Juventus(4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Asamoah; Marchisio, Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain Allenatore: Allegri.

Roma-Juventus. Pazza idea romanista

Yuri Oggiano – Pazza Idea, cantava Patty Pravo. Quella che alla Roma potrebbe venire battendo domenica sera la Juventus, allo Stadio Olimpico, riaprendo la lotta al primo posto. Spalletti non solo dovrà affrontare la squadra bianconera ma anche i tanti problemi che, tra acciacchi e squalifiche, affliggono la sua squadra. I giallorossi saranno costretti a rinunciare a Florenzi, Strootman e Dzeko, tre pilastri della seconda era spallettiana. Per completare il quadro resta in dubbio Perotti mentre filtra ottimismo per quanto riguarda Nainggolan.

E allora il tecnico toscano dovrà pescare dalla panchina che contro il Milan ha dato un’ottima risposta. Juan Jesus, Paredes ed El Shaarawy si sono fatti trovare pronti alla chiamata di Spalletti e almeno il centrocampista e l’attaccante saranno tra gli 11 che fronteggeranno la Juventus. Discorso diverso per il brasiliano visto che nel reparto difensivo tornerà a prendere posto Rudiger, che ha scontato la squalifica dopo il rosso nel derby. Emerson si riapproprierà della fascia sinistra mentre davanti a Szczesny sono confermatissimi Manolas e Fazio. Date per certe le presenze di De Rossi, Paredes e Nainggolan a centrocampo, Spalletti dovrà inventarsi un attacco privo di Dzeko e forse di Perotti. L’assenza del bomber è una novità assoluta in questo campionato e mancherà proprio contro la squadra alla quale ha segnato la prima rete della sua avventura romanista. Chi di gol ne ha fatti tanti in carriera, 306 per la precisione, è Francesco Totti che spera in una clamorosa maglia da titolare dopo la bufera di San Siro a meno che Spalletti non decida di schierare Gerson, la cui ultima presenza risale alla gara di andata contro la Juventus.

Dall’altra parte Allegri è pronto ad effettuare un ampio turnover visti gli impegni importanti dei bianconeri nell’ultimo periodo. Lichtsteiner, Asamoah, Marchisio e Rincon potrebbero essere le carte che il tecnico toscano si giocherà contro la Roma. Non ci sarà Khedira, uscito per infortunio contro il Monaco, mentre l’ex Pjanic cercherà di prendere per mano il centrocampo juventino. In attacco confermato il tridente Mandzukic, Dybala ed Higuain.

E’ l’ultimo big match della stagione per la Roma, quello da dentro o fuori, o verrà consolidato il secondo posto o ci sarà da sudare fino alla fine.

Yuri Oggiano

Spalletti sorride: Nainggolan recupera per la Juventus

(E.Bandini) – Negli ultimi giorni in casa Roma sono arrivate praticamente soltanto brutte notizie: dalla squalifica di due giornate di Kevin Strootman, al ritiro a fine stagione di Francesco Totti, fino ad arrivare agli infortuni di Edin Dzeko e Radja Nainggolan. Luciano Spalletti però in vista del match contro la Juventus può sorridere, perché avrà a disposizione anche il Ninja. Il centrocampista belga domenica sera è uscito acciaccato da San Siro, per questo motivo ieri insieme all’attaccante bosniaco ha svolto degli esami strumentali che hanno evidenziato una quota di edema muscolare del Gemello mediale del polpaccio sinistro. Nella giornata odierna però il classe ’88 dopo il giorno di riposo è tornato a lavorare a Trigoria svolgendo un lavoro blando in palestra e fisioterapia:le sue condizioni migliorano di ora in ora, perciò sarà convocato per la gara contro i bianconeri e molto probabilmente scenderà in campo dal primo minuto. Nel tardo pomeriggio inoltre Nainggolan ha partecipato ad un evento organizzato dalla moglie Claudia nel loro negozio in zona Ostiense, Non4me Store. Come di consueto il numero 4 giallorosso si è intrattenuto con i tifosi per foto, autografi e anche qualche partita alla Play Station a Fifa. 

Roma e Napoli come in un Gran Premio di Formula 1

Lavinia Colasanto – Sorpasso e controsorpasso. Quello tra Roma e Napoli sembra un Gran Premio di Formula 1 che si trova a tre giri dal termine. I giallorossi sbancano San Siro con un netto 4 a 1 e tornano al secondo posto a 7 punti dalla Juventus trovando anche la sesta vittoria consecutiva in trasferta, mai successo nella storia romanista. Ma la domanda sorge spontanea: la Roma ha veramente vinto? Forse no perché le polemiche per il caso Totti, sempre più vicino alla fine della sua carriera, non si placano. Il mancato ingresso del capitano, a pochi minuti dalla fine, dai tifosi della Roma è stato preso come uno smacco verso il giocatore più importante della storia romanista. Spalletti, attaccato dal mondo del web, ha poi sbottato nel post partita: “Tornassi indietro non verrei ad allenare la Roma”. Momenti delicati nel punto di maggior tensione della stagione, quello dove si decide tutto.

La polemica si è incendiata quando Bruno Peres è subentrato a Dzeko. Il bosniaco, tornato mattatore dopo la pausa nel derby, ha messo le cose in chiaro dopo mezz’ora segnando i gol numero 26 e 27, in campionato, e 36 e 37 della sua incredibile stagione. In un colpo solo ha superato Totti, che nel 2007 si fermò a quota 26 in Serie A conquistando la Scarpa d’Oro, e se stesso quando al Wolfsburg segnò 36 reti in una sola annata calcistica.

Dzeko, inoltre, quest’anno ha contribuito anche al record di legni colpiti dalla Roma che con quelli incocciati da Perotti e Nainggolan contro il Milan, con complicità di Donnarumma, arriva a 21, una speciale classifica dove i giallorossi sono nettamente in testa.

Per raggiungere la testa del campionato, invece, sembra ormai troppo tardi anche se De Rossi ed El Shaarawy, andati in gol a San Siro, suonano la carica. Terz’ultimo giro per la Roma che domenica riceverà la Juventus: o si riapre tutto o i bianconeri vinceranno il sesto scudetto consecutivo. Con un occhio a Torino-Napoli, che si giocherà alle ore 15, i giallorossi tengono il piede sull’acceleratore cercando di non perdere pezzi preziosi, Perotti, Nainggolan e Dzeko sono usciti acciaccati da San Siro, di questa macchina che sembra aver ritrovato la velocità dei giorni migliori.

Lavinia Colasanto

Serie A – Juve, stop nel derby. La Roma batte il Milan e risponde al Napoli. Ciclone Lazio

La Lazio travolge 7-3 la Sampdoria: doppiette per Immobile e Quagliarella. Torna al gol Pandev e decide Genoa-Inter. Dzeko trascina la Roma che batte il Milan per 1-4 e si riporta al secondo posto.Mertens festeggia il compleanno con una doppietta. Higuain entra e pareggia nel finale il derby tra Juventus e Torino.

  • Napoli-Cagliari 3-1
  • Juventus-Torino 1-1
  • Udinese Atalanta 1-1
    Lazio-Sampdoria 7-3
    Chievo-Palermo 1-1
    Genoa-Inter 1-0
    Empoli-Bologna 3-1
    Sassuolo-Fiorentina 2-2
    Pescara-Crotone 0-1
    Milan-Roma 1-4

La classifica

  • Juventus 85
  • Roma 78
  • Napoli 77
  • Lazio 70
  • Atalanta 65
  • Milan 59
  • Inter, Fiorentina 56
  • Torino 50
  • Sampdoria 46
  • Udinese 44
  • Chievo 42
  • Cagliari 41
  • Sassuolo 40
  • Bologna 38
  •  Genoa 33
  • Empoli 32
  • Crotone 28
  • Palermo 20
  • Pescara 14
  • – Palermo e Pescara matematicamente retrocesse in serie B.

Milan-Roma 1-4: le pagelle. Dzeko da record, Salah assist-man sprecone. Bene Manolas in retroguardia

Simone Indovino – È di fondamentale importanza la vittoria che la Romaottiene sul campo del Milan per 4-1, rispedendo il Napoli al terzo posto. Netta la superiorità sul terreno di gioco degli uomini di Spalletti che mettono subito la gara sui binari congeniali grazie alla doppietta di Dzeko, che raggiunge quota 27 gol in campionato. I rossoneri scendono in campo con più convinzione nella ripresa riuscendo ad accorciare le distanze con Pasalic. Ci pensa il neo entrato El Shaarawy a ristabilire le giuste distanza siglando la marcatura finale prima del poker realizzato da De Rossi su rigore. Ottima gara in fase difensiva per Manolas; potrebbe far di più Paredes.

ROMA

Szczesny 6.5 – Impotente sul gol subito, è protagonista di un buon guizzo nel primo tempo su una botta da lontanissimo di Sosa. Abile in uscita alta a sventare alcuni pericolosi cross messi in mezzo dai giocatori avversari.

J.Jesus 6.5 – Schierato da terzino, mostra la sua crescita nella seconda parte di stagione contenendo in maniera intelligente prima Suso e poi Deulofeu. Piccola disattenzione in occasione delle rete incassata dove perde Pasalic dal calcio d’angolo.

Fazio 6.5 – Gara ordinata e diligente da parte dell’argentino che mette il capoccione in diverse occasioni, su cui è attento nel respingere i traversoni.

Manolas 7 – È il leader difensivo nella giornata odierna. Contrasta tutte le avanzate rossonere e combatte fisicamente con Lapadula avendo la meglio in tutte le situazioni. Fondamentale il suo tuffo che respinge una conclusione con tutta probabilità diretta nello specchio della porta.

Emerson 6.5 – Preferito a Bruno Peres, il brasiliano non delude le aspettative sfornando una partita precisa che mette in mostra le sue note qualità offensive coniugate a quelle difensive.

De Rossi 7 – Conferma il buon momento di forma attuale. Fornisce un prezioso aiuto in fase di contenimento e smista con precisione, coronando la sua prestazione con la rete su rigore nel finale.

Paredes 6 – Sufficienza raggiunta per il preciso cross che permette a Dzeko di realizzare la doppietta, ma l’argentino sarebbe capace di fare di più. Impreciso in qualche situazione, fa scaturire alcuni contropiedi pericolosi.

Nainggolan 6.5 – Solito grande apporto atletico da parte del Ninja che come ormai di consueto funge da raccordo per le due fasi. Poco preciso in fase conclusiva, è costretto a uscire per un problema fisico.

Perotti 6.5 – Vivace, è buono il rientro dell’argentino dal primo minuto. Mette in grande apprensione De Sciglio e aiuta in maniera preziosa Juan Jesus. Solo un miracolo di Donnarumma gli nega la gioia della rete personale nel primo tempo.

Salah 6.5 – Mette lo zampino in due dei quattro gol romanisti, assistendo Dzeko e procurandosi il rigore finale. Pecca sottoporta: nei primi 45 minuti a pochi passi dalla porta avversaria sguarnita spara alto. La sua velocità crea tuttavia costante timore a Vangioni e Zapata.

Dzeko 7.5 – Dopo qualche partita di digiuno ecco ritornare il bosniaco macina gol. Doppietta fondamentale (e di pregevolissima fattura) che mette in ghiaccio la partita. Importantissimo anche in occasione del terzo gol, è suo l’appoggio di petto che permette al Faraone di realizzare quasi indisturbato.

El Shaarawy 6.5 – Perde il ballottaggio nei confronti di Perotti in quella che era una staffetta piuttosto annunciata. Ma nel momento in cui il tecnico gli concede spazio il Faraone si fa trovare pronto ed è bravissimo a decretare la definitiva fine della partita con un preciso destro a giro.

Grenier 6 – Buona qualità messa in scena dal francese nello spazio di gara che Spalletti gli concede.

Bruno Peres s.v. – Appena pochi minuti per il brasiliano.

Spalletti 7 – La gara di stasera richiedeva una particolare concentrazione che è stata messa in scena dai suoi ragazzi. Il Napoli è rispedito alle spalle e in ottica secondo posto sarà fondamentale la gara della settimana prossima con la Juventus, ragion per cui il lavoro del tecnico dovrà essere preciso durante la settimana.

Simone Indovino

Milan-Roma. La Cina non è mai stata così vicina

Lavinia Colasanto – USA contro Cina. No, non è un altro atto politico del Presidente Trump verso un paese asiatico e nemmeno hamburger contro tofu in agrodolce, è Milan-Roma partita valida per la 35 esima giornata di Serie A. Domenica sera a San Siro ci sarà il primo confronto a distanza tra Mister Li, presente allo stadio, e James Pallotta, che seguirà la partita dalla sua abitazione di Boston. Entrambe le squadre sono uscite con le ossa rotte dall’ultimo turno di campionato, deludendo i rispettivi numeri uno. I rossoneri non sono andati oltre il pareggio contro il Crotone mentre la squadra di Spalletti ha rimediato una figuraccia nel derby.

Le compagini, quindi, sono chiamate al riscatto anche se i due tecnici avranno qualche rebus da risolvere. La Roma dovrà rinunciare agli squalificati Rudiger e Strootman. Per l’olandese niente miracolo in Corte Federale, al contrario del ricorso dopo il derby d’andata, il centrocampista dovrà scontare le due giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo. Montella, invece, non avrà Kucka, espulso contro i calabresi, e gli infortunati Abate, Antonelli e Bonaventura mentre ha ancora qualche chance Romagnoli.

Dovrà riflettere molto Spalletti che potrebbe optare per la difesa a 4 rilanciando Bruno Peres, uno dei più criticati dopo la sconfitta nel derby. Davanti a Szczesny ci saranno anche Manolas, Fazio, che ha smaltito un leggero problema muscolare, ed Emerson. Rimangono vive, però, le speranze di Juan Jesus qualora il tecnico decidesse di schierarsi a tre. A centrocampo il cambio è scontato, fuori Strootman e dentro Paredes che si posizionerà al fianco di De Rossi, non punito dopo l’esultanza rabbiosa contro la Lazio. Nonostante il clamoroso flop dello scorso weekend Dzeko guiderà ancora l’attacco con Salah e Nainggolan, per l’ultimo posto in formazione classico ballottaggio tra Perotti ed El Shaarawy.

Dall’altra parte del campo Montella risponderà con un classico 4-3-3 che prevede Suso e Deulofeu sulle corsie offensive, pronti a supportare Lapadula in vantaggio nel duello con Bacca. E’ presto fatto anche il resto dello schieramento rossonero perché risalendo il campo Mati Fernandez, Sosa e Pasalic, comporranno il centrocampo mentre Calabria, Zapata, Paletta e De Sciglio verranno schierati davanti a Donnarumma.

Montella contro Spalletti, il tecnico di Pomigliano d’Arco contro colui che il rossonero reputa il più bravo tra gli allenatori avuti. Il passato ed il presente della Roma con un grande punto interrogativo sul futuro, e se fosse l’aeroplanino a sedersi sulla panchina giallorossa? Domenica, però, non ci sarà spazio per fare voli pindarici, conta il presente e quel secondo posto che la Roma ha rimesso clamorosamente in discussione. L’Europa sia per la Cina sia per l’America è un obiettivo da raggiungere.

Lavinia Colasanto