Premio Ussi. Presente Florenzi: “Spalletti lascia un grande ricordo”. Frongia: “Stadio? Andiamo avanti per la nostra strada”

(E.Bandini) – Questa mattina presso il Circolo Canottieri Aniene si è tenuta la consueta festa con la consegna dei riconoscimenti e dei premi Ussi Roma. Sono stati premiati Alessandro Florenzi, centrocampista della Roma, Igli Tare, d.s. della Lazio, Roberto Mancini, allenatore italiano, Andrea Abodi, ex presidente della Lega di serie B, e Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico italiano. Il premio della Federgolf è stato vinto da Giampaolo Montali. Tra i giornalisti, il premio Tosatti è stato assegnato ad Antonello Valentini, ex direttore generale della Figc, mentre a Mario Giobbe è stato consegnato un glorioso riconoscimento alla carriera. Infine premio desk a Jacopo Savelli e premio Melli ad Erika Menghi, giornalista de Il Tempo. Alla cerimonia hanno partecipato anche Giovanni Malagò, presidente del Coni, e Luca Marchegiani, ex portiere della Lazio.

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Ore 14.27 – Florenzi riceve il “Premio Limone”. Queste le sue parole:

Sei stato in piedi tutto il tempo, ci siamo?
Sto bene dai, almeno quello.

Pallotta ha detto che con te avreste vinto lo scudetto…
Non so quanto possano essere vere le parole, ringrazio chi ha scritto questo. Sto lavorando per il verso giusto e la strada è quella da seguire. Ci mancavano 4 punti, ma magari facevo autogol e perdevamo 3 punti. Il destino ha deciso così, non è un problema. Solo un piccolo ostacolo che sto superando con molta forza e molta fame, con la determinazione che mi ha dato madre natura e quella che voglio mettere per tornare in campo il prima possibile.

Quando?
Vediamo in ritiro cosa si può fare. Ora mi sento bene e quando tornerò ritiro farò una parte da solo e vedremo come sto. Sono pronto a dare una mano ai miei compagni che mi sono mancati veramente tanto.

L’addio di Spalletti?
E’ il calcio, ha deciso così il mister. Hanno preso delle strade separate e il mister andrà dove meglio crede. Lascia un grande ricordo e tanti punti fatti e speriamo che il nuovo mister dia tanto entusiasmo a questa città e squadra e dovremo essere bravi noi giocatori, dal primo all’ultimo, a fargli sentire il nostro supporto e cercare di remare tutti verso la stessa parte.

Di Francesco?
Non lo so, non dico che vanno bene tutti, la società saprà scegliere l’uomo giusto per la Roma.

Ti abbiamo visto piangere all’addio di Totti…
Avete visto tutti cosa è successo domenica. Una festa, quasi un lutto. E’ stato il modo migliore per salutare il giocatore italiano più forte.

Complimenti per il premio…
Grazie. Dà valore alla mia storia calcistica, vuol dire che sto facendo qualcosa di importante che sto andando per la strada giusta. Speriamo sia di buon auguri per i prossimi anni.

Spalletti ha dato l’addio. Bilancio?
Lo fanno i risultati con la Roma, quindi positivo. Lo ringrazio per quello che ha fatto per la Roma e ora aspettiamo il nuovo allenatore con molta fiducia.

Di Francesco prossimo allenatore?
La società prenderà la via migliore possibile per la Roma.

L’eredità di Totti?
C’è anche Daniele, lui reincarna un po’ quello che è stato Francesco.

Quando tornerai in campo?
Proviamo per il campionato. Adesso mi sento bene, sto andando per il verso giusto. Sto meglio e non voglio dire agosto, ma in quel tempo voglio allenarmi con la squadra.

La festa di Totti?
L’ho vissuta con grande rispetto verso l’uomo, con tanta emozione e non posso negarlo, come tutta la squadra. Conosciamo prima l’uomo e poi il calciatore, Totti è stato per noi molto importante.

Di Francesco?
Il Sassuolo gioca un bel calcio, tutto qui.

La Roma può fare di più?
Siamo un buon gruppo, buona squadra. Dobbiamo prendere le sue parole per un’aspettativa in più, dare il massimo in allenamento e tentare di vincere di più.

Spalletti ha detto che non hanno remato tutti dalla stessa parte…
Non lo so cosa intende.

Ha allungato la carriera di Totti di un anno…
Non posso entrare in queste cose, non so di cosa stiamo parlando.

C’è un rimpianto in questa stagione?
Il rimpianto è quello di non aver vinto, portato a casa un trofeo, che è quello che volevamo portare a tutti i tifosi della Roma.

Ore 14.14 – Tare riceve il “Premio Arancio”.

Ore 13.58 – E’ presente anche il Presidente del CONI Malagò.

Ore 13.48 – E’ arrivato Alessandro Florenzi.

Ore 13.03 – All’evento è presente anche Roberto Mancini. Queste le sue parole:

Cosa c’è di vero sullo Zenit?
Ci siamo visti, ci siamo conosciuti, vedremo nei prossimi giorni.

Possibilità di trasferirsi in Russia?
Ho fatto tante esperienze, vediamo, possibilità ce ne sono.

Un bilancio di questo campionato?
La Juve ha meritato di vincere, credo. Le posizione sono giuste.

Anche il secondo posto della Roma?
Roma e Napoli sono squadre forti, una poteva arrivare seconda o terza ma i meriti alla fine sono quelli.

Spalletti allenatore giusto per l’Inter?
Non lo so veramente.

L’addio di Totti?
E’ stato molto bello, hanno fatto una grande cosa, i tifosi sono stati molto commoventi, penso sia stato giusto per un giocatore come lui che ha giocato sempre con quella maglia e capisco la sua emozione perché non è semplice.

Smetterà col calcio o diventerà dirigente? Mancini cosa farebbe?
Lui sa cosa deve fare, non sono nella sua testa. Non saprei.

Un aggettivo per Totti?
Straordinario. Ha fatto grandi giocate fino a questa età.

La finale di Cardiff…
Sono partite particolari, difficili poi contro il Real non sarà semplice. Un po’ più Real favorito perché ha vinto l’ultima Champions.

Il campionato italiano…
La Juve lavora meglio delle altre da sempre, migliora sempre la squadra, ogni anno mette dentro qualche giocatore che fa la differenze, cose che le altre squadre non fanno.

Ore 12.42 – Queste le parole di Luca Marchegiani, ora commentatore di Sky Sport: “Roma seconda? Era quello che ci si aspettava, non è stato facile per la Roma mantenere il punto di vantaggio, considerando il calendario delle ultime giornate. Non è stato neanche facile per il Napoli accettare di arrivare terzo dopo il campionato che ha fatto, doversi accontentare è comunque frustrante. Una situazione di risultati di così alto livello. Totti? Cerimonia straordinaria, una testimonianza di affetto straordinaria da parte dei romanisti ma anche una dimostrazione di grande sensibilità da parte di Totti, è stato stupendo nel discorso, nel modo in cui è riuscito a trasmettere il suo stato d’animo, il suo travaglio di questa decisione che è stata sotto la lente di ingrandimento, tutti hanno voluto giudicare. Credo che da quei 10 minuti di discorso si sia capito quanto bisogna stare zitti e lasciare alla gestione personale un momento così particolare. Di giocare abbiamo smesso tutti, non è un dramma, però credo che ci sia il diritto di ognuno di vivere come sente e come ritiene più giusto, specialmente se è stato uno della portata di Totti. Un campione di quel livello si guadagna un diritto più degli altri, quello di decidere lui come smettere. Che Roma lascia Spalletti? Una Roma forte, lasciarsi alle spalle il Napoli è un grandissimo merito, il -4 dalla Juventus è un miglioramento, è una squadra che è cresciuta sotto certi aspetti. Probabilmente è mancata un po’ di tranquillità in alcuni momenti della stagione, con qualche risultato diverso la Roma poteva avere meno distanza dalla vetta e dare quella spinta dal punto di vista emotivo. Non so come sia migliorabile questa Roma, Spalletti lascia una grandissima squadra. Spalletti è un grande allenatore, uno dei migliori che il calcio italiano può produrre, chi lo prende prende un grande allenatore. Il ciclo alla Roma credo fosse finito, è anche l’epilogo che mi aspettavo. Non so se sia giusto o sbagliato, ma me l’aspettavo. La scelta di Di Francesco è coraggiosa da un certo punto di vista, ha dimostrato grande qualità, prevalentemente in un contesto diverso da quello della Roma, non si può paragonare la pressione di Sassuolo con quella che c’è alla Roma. Ha il vantaggio di conoscere il mondo della Roma, sicuramente rispetto a un giovane emergente ha questo vantaggio. Mi ricorda quello che ha fatto la Juventus con Conte, ora è un fuoriclasse assoluto ma quando la Juventus lo scelse al posto di Mazzarri dicevamo che conosceva la Juventus ma che doveva dimostrare ciò che valeva. Trovo che ci siano parecchie cose in comune tra queste due vicende“.

Ore 12.28 – Danele Frongia, assessore allo Sport del Comune di Roma, è stato intervistato dai cronisti presenti. Queste le sue parole: “E’ un premio importante che premia sportivi e addetti ai lavori. Come Comune di Roma volevamo essere presenti. Lo Stadio? Se ne è parlato molto, entro la metà di giugno verranno depositati degli atti sia in Giunta che in Assemblea Capitolina. Andiamo avanti per la nostra strada“.