Yuri Oggiano – L’impresa è servita. La Roma sconfigge la Juventus per 3-1 e sbatte la porta in faccia a chi avrebbe voluto festeggiare il sesto scudetto consecutivo ed avere un finale di stagione tranquillo. Dopo i casi recenti di Porto, Lione e Lazio l’aria sembra essere cambiata, l’Olimpico non è più terra di conquista, all’Olimpico comanda la Roma. Così come la lotta per il secondo posto che ora vede i giallorossi nettamente favoriti sul Napoli, anche grazie al calendario che propone Chievo e Genoa per la Roma, Fiorentina e Sampdoria per i partenopei.
Quella contro la Juventus è la vittoria di tutti, dai 50 mila che hanno affollato i seggiolini dello stadio a Spalletti che ha saputo inventarsi una Roma tignosa e allo stesso tempo tecnica nonostante le defezioni e gli uomini acciaccati mandati in campo, vedi Perotti e Nainggolan.
I giallorossi, anche grazie a queste difficoltà, si ritrovano gruppo dopo un derby che aveva sgretolato tutte le certezze, ritrovate poi contro avversarie storiche come Milan e Juventus segnando, inoltre, 7 gol in due partite subendone soltanto 2. Merito anche di De Rossi, leader di una squadra che non ha voluto mollare e che si rispecchia nella grinta del capitano. Per il centrocampista tre reti nelle ultime tre partite, mai successo nella sua carriera, quasi un paradosso pensando anche al contratto in scadenza e a tutto quello che ha vissuto nella Capitale.
Record su record anche per Nainggolan. Il belga, col gol che ha blindato i 3 punti, sale a quota 11 in campionato ma soprattutto ha messo a segno la prima rete contro gli odiati juventini. Quasi una liberazione per il centrocampista che sfoga tutta la sua felicità e la sua rabbia con una grande esultanza. Prima volta anche per Spalletti che mai aveva battuto la Juventus in campionato, ci era riuscito soltanto una volta in Coppa Italia nel lontano 2006.
A chiudere il cerchio la perfezione di El Shaarawy, un colpo da biliardo, leggermente deviato da Lichtsteiner, che dà una carezza al palo prima di adagiarsi in rete.
Il campionato si avvia verso la sua chiusura ma l’attenzione, per non vanificare questa grande vittoria, come detto anche da Spalletti e De Rossi, deve rimanere alta. Con uno sguardo più rilassato al futuro la Roma è pronta ad affrontare il Chievo Verona e ad avvicinarsi all’ennesima stagione da record, ma senza trofei.
Yuri Oggiano